Barack Hussein Obama: differenze tra le versioni

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Versione delle 00:24, 6 nov 2008

Disambiguazione – Oops! Forse cercavi Barack Osama, vedi Osama Bin Laden.

Template:Razzismo

Obama esprime la sua massima felicità per la sua vittoria al superenalotto.
« zizi, noi puo`! »
(Obama, inneggiando al consumo di bevande in lattina)
« Un presidente negro?? »
(Mel Brooks su Barack Obama)
« È negro!? »
(Elettore democratico, il giorno dopo delle elezioni)

Barack Hussein Obama (noto tra i membri del Ku Klux Klan anche come Baldrak Osama, e tra quelli di Al Qaeda come Obama Bin Laden) è il presidente americano eletto dopo un colpo di stato attuato con Stevie Wonder.

Biografia

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Barack Hussein Obama.

Barack Hussein Obama è nato in Kenya (sobborgo di Napoli) dove ha frequentato le elementari assieme a Osama Bin Laden e quell'altro negro razzista di Malcolm X. Dopo essere scappato in America per evitare l'infibulazione ha frequentato le squole (con la q) superiori e l'università.

Nonostante sia cresciuto come appartenente alla cosidetta classe agiata ha sempre fatto tesoro delle esperienze maturate negli anni di gioventù, quando con l'altro negro Malcolm X facevano comunella contro Osama reo di essere troppo bianco. Da qui derivano gli squilibri del povero Bin Laden ed il suo odio sfrenato verso l'America ed anche il progetto segreto di Obama di conquistare la presidenza e creare il primo stato di apartheid in cui i bianchi sono sottomessi ai negri.

Le primarie

File:Obamapledge.jpg
Obama onora la bandiera durante l'inno a modo suo: toccandosi il cazzo.

I democratici, dopo l'immane sfilza di cazzate e figure di merda collezionate dal presidente repubblicano George W. Bush, avevano praticamente in mano la presidenza degli Stati Uniti. Tuttavia, siccome evitare la competizione e vincere facile non è politicamente corretto, si sono domandati: "Come possiamo rischiare di perdere le elezioni, soprattutto considerando che prima c'è stato Bush?". La risposta era unanime: possiamo perdere solamente candidando un negro oppure una donna, e così fu.

Dopo un paio di mezze guerre civili nei quartieri negri, dopo due guerre in Iraq contro Saddam Hussein e dopo che Osama Bin Laden gli ha tirato giù le Torri Gemelle, gli americani si sono trovati davanti a un bivio per il candidato:

  • Per le primarie rieleggiamo la femmina? (rieleggiamo perché lo sanno tutti che il marito ex presidente era un manichino che lei telecomandava come Boncompagni con le bambine di Non è la RAI)
  • Votiamo un negro finto cristiano che casualmente ha frequentato una scuola islamica e per uno scherzo del destino si ritrova due nomi uguali a quelli dei terroristi islamici più rompicoglioni?

Gli americani, famosi in tutto il mondo per l'intelligenza, non hanno avuto dubbi ed hanno scelto Obama Hussein.

La linea politica

Obama ha meritato la vittoria: è infatti famoso per i suoi discorsi nei quali non dice un cazzo e promette qualcosa senza far capire a nessuno cosa. Le fonti più informate dicono che abbia preso spunto dalla pagina centrale della Settimana Enigmistica e poi ci appenda il suo motto "YES WE CAN". Alla fine comunque tutti applaudono perché nessuno vuole fare la figura del pirla che non ci ha capito un cazzo, o peggio, del bianco razzista.

La strategia vincente di Obama è l'essere "unpoberonegro". In America nessuno si permette di criticarlo per paura di passare da razzista. Tra l'altro c'è anche il rischio che essendo musulmano si possa anche "offendere" e bruciare qualche chiesa o scapezzare qualche bianco cristiano.

La linea politica si può grossolanamente sintetizzare come:

  • YES WE CAN. Fino a oggi ancora non si è capito che cazzo vuol dire. La strategia a riguardo è lasciare tutti nel dubbio e non fornire mai dettagli. Il segreto è che sta all'elettore completare la frase come più preferisce! In questo modo promette la sottomissione dei bianchi ai negri, la creazione del paradiso islamico con 72 vergini ai musulmani ed anche tagli alle tasse ai ricchi per i repubblicani.
  • Ritiro delle truppe dall'Iraq. Lasciamo agli amici terroristi il piacere di continuare a massacrare i musulmani. Così otteniamo il duplice vantaggio che non muoiono soldati americani e che Allah è felice.
  • YES, WEekCANd !!! Più sabati e domeniche di riposo per gli americani stanchi di fare due o più lavori per mandare avanti le loro corporazioni ed il sistema bancario di mezzo mondo.
  • I bianchi saranno utilizzati come schiavi. Le femmine dalle tette grosse saranno oggetti sessuali per i ghetti mentre le rimanenti ed i maschi ai lavori forzati nelle fabbriche di piscine e macchine pimpate che metteremo nei video rap (di questa parte del programma se ne è parlato solo in prigioni, chiese gospel, moschee e luoghi di spaccio in generale).
  • Le patatine McCain sono cattive, quindi anche McCain è cattivo.
  • McCain è "un maiale con il rossetto" (e lo sanno tutti che gli islamici hanno il terrore dei maiali e dei rossetti).
  • Siamo contro la guerra, quindi diventiamo amici con i terroristi.
  • Allah akbar.

Per evidenziare ancora meglio il suo impegno a favore del terrorismo, ha deciso di scegliere come vice uno che si chiama Joe Biden. Obama Hussein - Biden. Osama Hussein - Bi(n)(la)den.

Barack Obama Hussein e l'Itaglia

Obama ha ispirato la campagna elettorale di Veltroni. Senza di lui, la schiacciante sconfitta della sinistra sarebbe stata impossibile. Il noto cineasta e palazzinaro si è dimenticato infatti il punto vincente di Barack Obama: Veltroni non è negro, e senza questo fattore fondamentale un candidato che usi questi slogan perderebbe anche contro Topo Gigio. A riprova di ciò, Veltroni è riuscito a perdere contro Berlusconi. Inoltre, il numero di negri in Italia non è ancora sufficiente a garantire una consistente fascia elettorale come, chessò, i cattolici, sebbene la sinistra si stia applicando in tal senso.

La vittoria alle presidenziali (e mò sò cazzi loro...)

John McCain reagisce alla sconfitta dandosi ai cartoni.

La campagna politica di Barack Hussein Obama ha fatto breccia nei deboli cervelli degli americani che in gran parte non avevano chiare le regole del gioco. Le televisioni come al solito infatti presentavano le coalizioni divise in due squadre fantoccio:

  • Repubblicani, contraddistinti da un elefante che rappresenta l'età media dell'elettore
  • Democratici, contraddistinti da un asino che rappresenta le capacità mentali dell'elettore medio

In realtà i dati degli exit-poll rivelano il piano di Barack Obama nella sua interezza, questa volta le fazioni erano due ma diverse dal solito:

  • i bianchi (che hanno diviso al 55% i voti tra repubblicani e democratici)
  • i negri (che hanno votato al 95% Obama per motivi di razzismo)

Quindi il risultato è che la strategia annunciata "sonounpoberonegro" di Baldrak si è rivelata vincente. Sfruttanto i razzismo dei negri c'è stata la schiacciante vittoria sui bianchi 3 a 1.

Quello che Obama non ha considerato è che, vista la tradizione americana, adesso si attende con impazienza la guerra di secessione 2.0 con annessa crisi economica.

I repubblicani, accettata di buon grado la sconfitta, hanno devoluto la somma avanzata dalla campagna elettorale alla organizzazione benefica e senza fini di lucro K.K.K. .

Visto l'inaspettato successo del negro islamico, per le prossime elezioni i repubblicani prospettano già qualche candidatura a sorpresa. Si parla infatti con insistenza di Marilyn Manson in quanto satanista, di indubbie qualità morali e sopratutto dal sesso non ben definito;, questo permetterebbe tra l'altro di godere di un discreto effetto simpatia potendo così evitare di candidare una femmina come la Palin a vice.

Voci correlate

Collegamenti esterni