Costa Crociere: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:01, 17 set 2009

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Il nuovo slogan di Costa Crociere: un nome, una garanzia...
« Ma non sarà una fregatura? »
(Leonardo di Caprio invitato alla crociera inaugurale del nuovo Titanic)
« Scusi, da che parte si scende? »
(Cliente che vaga da tre giorni in tondo nello stesso corridoio)

Costa Crociere è la prima compagnia di crociere in Italia.
Ogni anno Costa Crociere sforna nuovi transatlantici, che però non riesce mai a riempire, tutti con nomi tirati fuori dal vocabolario delle fatine come Magica, Serena, Pacifica, Allegra, Luminosa o Fortuna.

Il sig. Costa si vantava di possedere una compagnia tutta italiana.
Ora Costa Crociere è stata venduta agli americani il personale delle navi è solitamente composto da un cameriere indiano, una receptionist turca, il cuoco indonesiano, comico cubano, maitre polacco e dal tizio che rifà la cabina armeno: se volete prendere un caffè o un cocktail è necessario prepararsi il dizionario completo di tutte le lingue e dialetti del mondo.

Le cabine

Mappa dettagliata di una nave Costa Crociere.

Siete appena saliti a bordo dopo tutta la trafila di check-in, controllo documenti, metal detector per verificare che non si portino a bordo oggetti contundenti come forbicine o tagliaunghie e foto di rito con tanto di salvagente finto per dimostrarvi la sicurezza della nave in cui state viaggiando.

Dopo accurate ricerche finalmente dopo circa tre ore avrete trovato la vostra cabina. Fate per aprire entusiasti la porta infilando la scheda magnetica che vi hanno appena consegnato ma la tessera non funziona.
La girate e riprovate, poi la girate ancora, poi di nuovo, poi chiedete aiuto ai vicini di cabina che hanno aperto la porta al primo tentativo e che vi guardano come se foste gli ultimi barboni della terra. Nemmeno loro riescono a fare nulla e la porta rimane lì come murata.

Scendete arrabbiatissimi alla reception e finalmente dopo una decina di giri a vuoto la trovate.
Cercate di spiegare il problema alla tipa che vi accoglie con un sorriso stampato e che non vi capisce perché parla solo giamaicano stretto.
Gli sventolate davanti al naso la scheda tentando di infilargliela tra i denti per farle capire il vostro problema, alla fine lei cerca aiuto e trova qualcuno che parla più o meno italiano. Questo vi spiegherà che la tessera non va messa accanto ai cellulari perché altrimenti si smagnetizza, ovviamente nessuno prima aveva provveduto ad avvisarvi di questo problema...

File:Mummiaurlatrice.jpg
Cliente disperato perché da anni è in cerca dell'uscita.

Con la speranza di vedere finalmente la vostra cabina interna cat. 4 riprendete l'ascensore panoramico e poi girate nuovamente in cerca della cabina, ma stavolta solo un oretta perché nel frattempo avete imparato la strada.
La porta stavolta si apre come per magia... Nel momento in cui mettete piede dentro vi chiama un cameriere, che non si sa dov'era prima, chiedendo in lingua ostrogota se avete bisogno di qualcosa.
Voi uscite un momento per capire ciò che ha detto e accidentalmente chiudete la porta con la tessera dentro... State quasi per svenire quando il cameriere tira fuori dal nulla un passepartout e apre con un sorriso mentre voi imprecate chiedendovi perché lui abbia la chiave e voi solo una dannatissima scheda.

Finalmente stremati entrate nella vostra cabina e date una breve occhiata in giro: breve perché in realtà non c'è assolutamente nulla da vedere...
Il letto è seminascosto dalle vostre valigie accatastate nel pavimento di 1 m x 30 cm., tra il letto e le pareti laterali non c'è nemmeno il posto per mettersi seduti senza sbattere le ginocchia, l'armadio sembra quello dei Puffi e non può contenere nemmeno un decimo di quello che vi siete portati, la "scrivania" è ricoperta di opuscoli e non c'è lo spazio per scostare di dieci centimetri la sedia, la televisione è accesa e trasmette esclusivamente immagini riguardanti la nave e la crociera.
E vi è andata bene perché quei poveretti che hanno figli hanno pure due letti appesi al muro che costringono ad andare a letto curvi e una scaletta per parte che blocca il passaggio persino a un nano.
Il bagno sembra lo sgabuzzino delle scope ma ci andate comunque di corsa perché dopo tutto quel tempo a fare su e giù per la nave dovete almeno pensare ai bisogni fisiologici: la porta del bagno si apre verso l'esterno sicché nella foga di entrare la sbatterete in faccia al vostro partner che sta tentando di aprire l'armadio...

La partenza

Voi siete ancora in cabina quindi vi perderete lo spettacolo dei 300 "fortunati" che vanno tutti gli anni in crociera e che quindi sono arrivati in tempo sul ponte più alto per filmare (ancora??) la partenza della nave. Appena si sente il classico fischio fortissimo questi signori si mettono a sbracciare, tirano fuori il fazzoletto e salutano con le lacrime di emozione come se partissero per non tornare (in realtà a riva non c'è nessuno perché parte una nave ogni settimana e la gente si è già rotta di vedere lo "spettacolo"). Nell'euforia generale qualche signora intona "Partirà, la nave partirà" e "Finché la barca va".

La prova d'emergenza

Ultramoderna scialuppa di salvataggio

Non avete fatto in tempo a mettere a posto nemmeno un paio di abiti che vi chiamano a raccolta per la prova di salvataggio obbligatoria.

Vi dicono in 15 lingue con l'altoparlante che dovete recarvi al ponte 5 per questa prova assolutamente essenziale per la vostra sopravvivenza. Prima però dovete prendere i giubbetti di salvataggio nella vostra cabina e indossarli. Nel tempo in cui il Titanic era già sott'acqua finalmente ce la fate a capire come funzionano e allegri di sperimentare una nuova emozione vi dirigete dietro gli altri grulli con giubbino arancione come se fosse il primo giorno di scuola verso il ponte giusto. Stavolta (e solo stavolta!) c'è qualcuno che vi indica la strada e arrivate su un ponte stracarico di gente in fila. Poi passa il personale a controllare come avete messo i giubbini: a 99 persone su 100 trovano qualcosa da ridire, alcuni nella foga il giubbino non ce l'hanno proprio e alcuni protestano che nella loro cabina non c'era (è vero, qualcuno se lo porta a casa come souvenir!!) Dopo tre quarti d'ora sono arrivati tutti, e ridendo e scherzando guardano le scialuppe di salvataggio domandandosi come potrebbero starci dentro tutti (hanno tutti visto le prodezze di Leonardo Di Caprio!). Poi per 2 minuti scarsi il personale spiega a gesti quello che bisognerebbe fare nel caso di un'emergenza e la prova è finita. Vorresti andartene ma prima devi passare davanti al fotografo che immortala tutti nel loro look migliore.

Il ristorante

Tipico viaggiatore di Costa Crociere.

Finita la prova e raggiunta finalmente la cabina vorreste rilassarvi ma è già ora di cena. Rovesciate il contenuto delle valigie che avete con voi sul letto per cercare l'abito giusto e poi uscite per cercare la vostra sala ristorante. Arrivate puntualmente in ritardo perché non trovate la sala giusta e vi mettete finalmente a tavola, convinti dagli amici che c'erano stati tre anni fa e dalla pubblicità che sarà una cena memorabile. Sul tavolo c'è un menù invitante. Pensate vi portino tutto quello che c'è scritto ma è già lì cameriere che vi sollecita a scegliere una cosa per ogni categoria. Gli dite naturalmente di ripassare e intanto ordinate l'acqua e il vino. Lui chiede la scheda, la stessa con cui avete aperto la porta e che serve anche per la cassaforte e per pagare tutte le consumazioni, i servizi, le escursioni e qualsiasi cosa vendano sopra la nave. Vi viene un coccolone perché ve la siete scordata nei pantaloni che avevate prima. State già per alzarvi in cerca di aiuto quando il vostro partner tira fuori la sua tessera guardandovi come se foste un alieno e la consegna al cameriere. A questo punto leggete con attenzione il menù e ordinate, già pregustando quello che avete scelto e che così viene descritto:

  • Antipasto "Crostone con scaglie di pomodoro in aglio pugliese e olio extravergine toscano";
  • Primo "Penne primavera con pachino campano al profumo d'erbe aromatiche";
  • Secondo "Filetto di vitello in salsa di peperoni multicolori";
  • Contorno "Fantasia di scarola e trevigiana con aceto balsamico di Modena e guarnizione di carote julienne";
  • Dolce "Trionfo di crema pasticcera e pinoli"

In pratica è stato ripreso il menù della vostra trattoria sotto casa: Bruschetta, pasta pomodoro e basilico, scaloppina, insalata mista e torta della nonna. La pasta è mezza cruda e l'insalata la portano per sbaglio al vicino di tavolo, promettendo che però il giorno dopo la porteranno anche a voi! Appena alzati dal tavolo andate a rifocillarvi al buffet e trangugiate panini ripieni di ogni alimento sia avanzato a colazione.

Vita di bordo

La piscina

La prima classe di una nave della Costa Crociere.

Appena fate la "prova ascensore panoramico" logicamente vorrete andare al piano superiore e rimarrete incantati dal sole che fa brillare l'acqua limpida della piscina. Appena possibile vorrete quindi fare un tuffo. Non ci pensate: la piscina è larga quanto la tazza del water, l'acqua al massimo vi arriva alla vita e brulica di esseri viventi non meglio identificati parlanti qualsiasi idioma e di qualunque altezza, tra cui i più pericolosi saranno quelli sotto i 7 anni di età che vi schizzeranno, vi pesteranno, vi faranno venire voglia di scappare su uno sdraio a rilassarvi e a prendere il sole. Uno sdraio... già... bella idea... peccato che quelli intorno a voi sono già tutti occupati. Sorridete e girate tutta la nave determinati a trovare uno sdraio. Dopo aver fatto per 15 volte il giro di tutti i ponti scoperti vi arrendete al fatto che trovarne uno libero è più difficile che trovare l'acqua nel deserto. Finalmente avete una visione: dall'altra parte del ponte una signorina si alza e se ne va. Correte verso l'agognata meta e quando alfine l'avete raggiunta si para davanti a voi una donnona di 150 kg che vi dice con gentilezza: "Ma che ti è saltato in mente, pirla, di fregare lo sdraio a me, dolce e cara fanciulla? un po' di rispetto per le donne!!!" e vi sganascia di botte! (p.s. logicamente capirete la sua lingua perché studi di genetica, statistiche del Censis e le teorie di Murphy affermano con sicurezza che se trovate qualcuno a bordo ignorante, indisponente, inc...ato, nevrotico, psicopatico, arrogante ecc. è INDUBBIAMENTE italiano!) Quando avrete finalmente uno sdraio sarà notte ma non vi sposterete di lì nemmeno per cenare, fregandovene del vento notturno che vi fa gelare, dell'inserviente che vuole rassettare e del partner che ha qualche "ideuccia" per la serata, in modo da essere finalmente il primo l'indomani col fondoschiena su uno sdraio!!!

L'animazione

La vostra crociera sarà allietata da un nutrito gruppo di ben 5 animatori che si occuperanno dei 3.500 passeggeri a bordo. Cominceranno la mattina con l'acquagym e, vista la grandezza della piscina, il 99% delle persone assonnate farà gli esercizi all'asciutto. Poi vi dovrete recare nella discoteca adattata a palestra perché è la volta dell'aerobica, dello strecthing e degli esercizi a corpo libero: 5 minuti esatti tra l'inizio del riscaldamento e il saluto dell'"allenatore"! Dalla mattina presto l'animazione si rivede il pomeriggio: insegna tre (di numero!) passi di un ballo cubano e poi propone un giochino idiota che faranno solo le persone selezionate da loro (sia mai che si voglia iscrivere qualcuno di intelligente!) La sera gli animatori spariscono perché tanto c'è lo spettacolo in teatro, la cosa più attesa di tutta la crociera: qualche cantante in cerca di fortuna, dei ballerini che non sanno cos'altro fare per campare, un pianista famosissimo (solo in Burundi) e un presentatore che prima vi allieterà spiegandovi per 1 ora e mezza cosa c'è di bello nel fare una crociera (naturalmente mentre legge il discorso pensa a una spiaggia dei Caraibi, altrimenti non riuscirebbe a non vomitare!)

Il miniclub

Se il miniclub è già una disgrazia in qualsiasi villaggio turistico dove però le orde di infanti sono più sparpagliate, su una nave dove gli ambienti comuni sono ristretti correrete costantemente il rischio di essere travolti, dipinti, di farvi sbattere una fetta di pane e Nutella sui pantaloni nuovi e di non capire nemmeno come è successo! Al miniclub infatti si annidano tutti i pargoli che i genitori non sopportano perché troppo scatenati o troppo pigri. Mentre i secondi staranno nella stanzetta dello "Squok Club" a dipingere magliette che poi i genitori acquisteranno certi di rivenderle su ebay alla voce "opere d'arte", i primi saranno convinti a trasformarsi in pirati, in tanti Zorro, in supereroi, in qualsiasi personaggio possa voler sterminare gli altri con spade, pugnali o cazzottoni, e gireranno sulla nave seminando il panico e rendendo libere le assitenti di andarsi a fare nel frattempo la manicure.


Il casinò

Sulle navi probabilmente non organizzano divertimenti in modo che uno se vuol fare qualcosa vada al casinò. Studi di Oxford certificano che le entrate del Casinò della Costa Crociere in un anno sono 175 volte (e mezza) quelle dell'intero continente africano. È che tale luogo di perdizione è appositamente allestito esattamente al centro di ogni nave, nel punto esatto dove chiunque si ritrova ogni volta che perde la via! Quindi invece di dire la verità ai vostri amici che vi aspettano per la briscola, fingerete di essere stati tutto il tempo al casinò e a poco a poco verrete davvero attratti dalle lucine, dalle croupier strafighe col sorriso stile pubblicità del dentifricio, dal rosso e nero della roulette.

A quel punto il fenomeno di trasformazione in zombie da gioco è avviato: in men che non si dica perderete la cognizione del tempo e dello spazio, non sentirete più nemmeno il vomitino dovuto alle onde, i vostri occhi lampeggeranno al ritmo dei lumini delle slot machines e la bava comincerà a scorrere a fiotti. Naturalmente pagherete le giocate con la tessera multiuso, che per aprire la porta non va ma per spendere è sempre ultrafunzionante! Solo in fondo alla crociera vi faranno quindi il conto, e a quel punto le alternative sono due: o vi gettate dal ponte più alto al grido di "Di Caprio, arrivo!!!", oppure vi tratterrete a vita a lavare i cessi della nave per ripagare i debiti!