Giorgio Tosatti: differenze tra le versioni
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== Vita e opere == |
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=== Le origini === |
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[[File:Tosatti1.jpg|right|thumb|240px|Dove sono le gambe?]] |
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L'unico scopo della sua [[vita]] era commentare le partite e sbrodolare [[Merda|merda liquida]] sugli allenatori e sui giocatori.<br /> |
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Sebbene commentasse con dovizia di particolari, il Busto non giocò mai a calcio, nemmeno una singola partita di calcetto. Questo impigrimento degli arti inferiori lo portò alla paralisi e al progressivo distaccamento di questi ultimi dal resto del corpo. Ecco perché Tosatti stava sempre seduto. Sempre. Sfido chiunque a dire di aver mai visto Tosatti in piedi. Anzi, sfido chiunque a dire di avere visto le gambe di Tosatti. |
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=== L'approdo in Rai === |
=== L'approdo in Rai === |
Versione delle 10:54, 16 feb 2011
Giorgio Tosatti, per gli amici Il busto coi baffi, era un grande saggio del calcio. Tutti i giornalisti vengono chiamati mezzibusti, lui era busto e basta.
Vita e opere
Le origini
L'approdo in Rai
La tragica fine
Dopo la parentesi come giocatore di poker il Busto baffuto tornò alla RAI. In seguito a un breve periodo dove venne usato come fermacarte, Giorgio ottenne il riconoscimento di una poltrona e una scrivania tutta per lui, su cui svolgeva tutte le sue attività. Divenne coppia fissa con Paola Ferrari, con la quale scoppiò una vorticosa e passionale storia di sesso. Al termine della trasmissione Tosatti veniva riposto irrimediabilmente, con la poltrona e la scrivania nel ripostiglio delle scope, e lasciato lì fino all'inizio di una nuova puntata di 90° Minuto. Nell'ultima giornata del campionato venne sgamato dalla Ferrari mentre la tradiva con una scopa, così venne lasciato a marcire nello sgabuzzino per il resto dei suoi giorni. Il Busto tentò la fuga, ma non riuscì ad alzare il culone dalla sedia e crepò di stenti. Da qui la nota leggenda che recita: "Si narra che, Tosatti Giorgio detto Busto, classe '37, nato a Torino, morto a Torino, venisse lasciato al termine di Domenica In nello sgabuzzino insieme alle scope, e venisse liberato la domenica successiva da Mara Venier".