Crociata

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Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi il film con quel figaccione di Orlando Bloom, vedi Le crociate.
Mappa delle crociate.
« Dio lo vuole! »
(Il grido dei crociati)
« Ma quando mai? Me l'avete mai chiesto? »
(Dio ai crociati)
« Indovinate un po’? Avete vinto una vacanza a Gerusalemme! »
(Papa Urbano II ai crociati)
« Ricordatevi che siamo in missione di pace: facciamogli un culo così! »
(Papa Urbano II ai crociati)

Le crociate

Quei bastardi dei crociati combattevano usando armi non convenzionali.

Le crociate furono una serie di finte spedizioni di pace a scopo didattico-religioso sancite dal papato per rieducare i musulmani sulla giusta via, che manco a dirlo era la via della Chiesa cristiana. Furono in realtà tentativi da parte della Chiesa cattolica romana di riconquistare la Terra Santa e di fare piazza pulita di arabi, marocchini, vu cumprà, lavavetri di colore, comunisti e terroristi in un colpo solo. Innumerevoli furono a tal fine le crociate promosse in Terra Santa e grazie a questi eccidi il Papa diede ai vari crociati i titoli di re, difensori della fede e +200 di punti esperienza. Una crociata in particolare, la quarta, venne dirottata dai veneziani contro Costantinopoli per scopi commerciali marittimi, dimostrando, casomai ce ne fosse bisogno, che la guerra di liberazione di Gerusalemme era stata progettata solo per motivi economici.

Menomale che nei secoli a venire cose così non sono successe più!

Un'altra crociata, detta albigese, fu fatta per eliminare gli albigesi colpevoli di essere degli eretici. Purtroppo nella foga vennero sterminati pure gli albanesi, colpevoli solo di portare un nome simile. Da lì i crociati che avevano ancora voglia di uccidere qualcuno si mossero contro le sette dei catari e i cateteri colpevoli di essere eretici, contro i rumeni e i comunisti, colpevoli di essere atei e contro gli svedesi, colpevoli di essere svedesi. Quando non ci fu più nessuno da sterminare si fermarono.

Le belle premesse

Nell’anno 1000, in concomitanza coi mondiali di calcio che si tenevano nell’impero romano d’oriente, i bizantini persero il controllo di Gerusalemme a calcio contro i persiani, e così il sovrano dell'Impero persiano Yaris II si insediò in Palestina. L'imperatore bizantino Pernacchio IV s'impegnò in una successiva lunga guerra di riconquista, in seguito alla quale recuperò Gerusalemme, la Palestina, Nizza e la Savoia. Tale guerra fu caratterizzata da accenti propagandistici che prefigurano quelli crociati: i soldati bizantini chiamarono loro stessi “missionari di libertà”, un termine che avrà largo seguito fino ai giorni nostri.

Gerusalemme dopo l'attacco dei crociati

La situazione in Medio Oriente

La presenza musulmana nella Terra Santa cominciò con la conquista araba della Palestina nel VII secolo. Il pellegrinaggio da parte dei cristiani o la presenza di monasteri e comunità cristiane era tuttavia tollerata così come la prostituzione minorile ed il gioco d’azzardo. “Finché si fanno i cazzi loro non c’è nessun problema” - pensò il gran Visitor Salatino primo. Tuttavia, la Palestina rappresentava una zona di interesse strategico importantissima, senza contare le sue infinite ricchezze: la sabbia, le pietre, gli scorpioni, il petrolio. Quest’ultimo particolare sembrava interessare particolarmente alla Chiesa di allora che per lungo tempo pensò al modo giusto per far sembrare un’invasione armata a scopo economico una cosa naturale come tagliarsi le unghie dei piedi. Era innanzitutto necessario studiare il territorio da vicino per capire le potenzialità belliche del nemico. Guglielmo Ambriaco detto "il brillo” fu un crociato inviato quindi in Terra Santa dalla repubblica Marinata di Genova. Finse di essere un fattorino delle Poste Italiane che si era perso e chiese di poter fare un’interurbana. Scoperto e accusato di essere una spia venne impalato, fucilato, sgozzato e decapitato. Ma poi riuscì a guarire.

Fallito questo vergognoso tentativo di spionaggio, Urbano II pensò nuovamente al pretesto per cui invadere un paese facendolo sembrare una cosa normale come farsi un bidet dopo cena. Finalmente l’ideona: chiamarla missione di pace, fingere che il posto che vuoi invadere possegga pericolose armi di distruzione di massa ed autoincaricarti paladino della libertà per debellare questa minaccia per l’umanità convincendo l'opinione pubblica internazionale della necessità assoluta di entrare in guerra per combattere il terrorismo internazionale, strafottendosene allegramente dell’ONU, dei diritti dell’uomo, della convenzione di Ginevra e di Ginevra stessa. E così fu. Il giorno dopo Papa Urbano II detto il Vigile finse un’agghiacciante lotteria di beneficenza per i bambini poveri del Darfour dove in palio erano state assegnati 20.000 viaggi per Gerusalemme di sola andata. Tutti i nobili e gli uomini in arme abboccarono, sospinti dalla voglia di viaggiare in terra Santa (che allora era il posto più ambito per passare la villeggiatura assieme a Cesenatico) ed in poco tempo l’esercito si venne praticamente creando da sé.

La situazione in Europa

Antiche miniature raffiguranti crociati itterici.

Adesso bisogna anche ricordare che la situazione di allora era alquanto povera di scelte in materia di prospettive di lavoro, addirittura più povera di quanto non lo sia oggi.

Un uomo in epoca medievale poteva:

  • farsi prete
  • farsi suora
  • farsi i cazzi propri (a quei tempi un ottimo segreto per vivere a lungo)
  • fare il guerriero per andare ad ammazzare chi ti stava antipatico ed avere una speranza di vita di più o meno 16 anni
  • fare l’agricoltore, vale a dire il villico, vale a dire il cuozzo, protetto da uno stronzo di signorotto locale che portava il suo pitbull a scagazzare nel tuo campo d’avena senza che tu potessi dirgli niente.
  • fare qualche comparsata televisiva qua e là, sperando di essere chiamati per qualche reality show

Con queste premesse c'era quindi una forte fetta di nobili armati in cerca di guai davanti al telefono che non suona mai che, soprattutto dalla Francia e dalla Beozia, rispose con zelo alle richieste di aiuto provenienti dai regni cristiani di Navarra, Scasazza, Castiglia ed Aragosta, impegnati nella Reconquista.

Prima crociata

Lo stemma dei crociati.

Le intenzioni dei crociati le conosciamo: una bella missione di pace in Terra Santa per scovare pericolose armi di distruzione di massa. I crociati, detti anche uomini della croce, uomini X o X-men, portavano sul petto uno scudo con la scritta LIBERTAS per ricordare sempre le loro origini e le loro priorità: casa, famiglia, un'unione di centro che fosse alternativa alla sinistra e non subordinata alla destra, garanzia di identità democratico-cristiana e liberaldemocratica, insomma tutte quelle stupide frasi vuote e prive di ogni concretezza che già allora i crociati amavano dire nei loro comizi.
La circostanza che l'imperatore bizantino Fernet IV avesse chiesto aiuto all’arciduca di Flanella tramite una lettera, tornò a favore di Papa Urbano II, il quale avrebbe aggiunto l’ennesima cazzata per coprire la verità, ovvero che bisognava portare aiuto ai Cristiani d’Oriente. Quando Papa Urbano II indisse uno pseudo-pellegrinaggio nel Concilio di Quarto Oggiaro del 1095 nessuno pronunciò le parole “crociata”, “petrolio” e “presa per il culo”. Lo scopo era l'arrivo di una massa mai vista prima di pellegrini nei luoghi santi della Cristianità, roba che neanche alla morte di papa Woytila. Nel progetto di Papa Urbano II, aiutando Fernet IV a ristabilire la sua autorità, sul lungo periodo, avrebbe posto le basi per riunificare Chiesa d'Occidente, d'Oriente, George Bush, la Padania e Oriana Fallaci, uniti nel comune odio contro gli islamici.
L’operazione di conquista, detta Desert Storm, inziò alle 3:30 del 15 luglio del 1099. 50.000 crociati (secondo gli organizzatori, 15.000 secondo la Questura) guidati da Goffredo di Buttiglione e Pierferdinando Il Brizzolato, sostenuti da raid missilistici aerei e da mezzi da sbarco arrivarono a Gerusalemme alle 5.40 del mattino, ma solo dopo aver proceduto ad un massacro dei musulmani talmente esteso, talmente violento che Buttiglione entrando in città e scrutando le rovine disse: cazzo, abbiamo esagerato!
Una volta insediatisi, Buttiglione che cercava un proprio contentino personale da non dividere con gli altri esponenti del partito crociato pensò bene di creare un nuovo stato, chiamandolo con l’originalissimo nome di Stato Crociato. I risultati di quella spedizione si possono così riassumere:

  • Le armi di distruzione di massa non vennero mai trovate.
  • Il petrolio non venne mai trovato.
  • Fernet IV ottenne il nulla e si fece suora per sfuggire ai suoi nemici.
  • Goffredo di Buttiglione venne spodestato da Sbirulino dopo 13 giorni di governo, perché era troppo stupido anche per governare uno stato vassallo.
  • Sbirulino amministrò benissimo lo Stato Crociato per i successivi 126 anni. Morì suicida a 138 anni.

Ma soprattutto l’opinione pubblica aveva abboccato ed ora Gerusalemme era di nuovo proprietà del Vaticano.

San Bernardo da Chiaravalle.

Seconda crociata

Detta “la crociata della pace armata”, fu una delle peggiori figure di merda della Storia da quando esiste la Storia. Ne furono protagonisti il re di Francia Luigi ½, ed il suo alleato Corrado II Hohenstaufen della dinastia dei Beckenbauer, e visto che Gerusalemme era già stata presa, ci si buttò sulla Siria e sull’Iraq.
La causa scatenante di questa crociata fu la caduta di Edessa, che si sbucciò pure un ginocchio. Malgrado un tentativo di riconquista da parte di Jocelyn II, la città venne occupata da Ibn Zengi, califfo di Aleppo nonché protagonista della serie animata Daltanious.
Il teologo San Bernardo di Chiaravalle, un San Bernardo di razza purissima, teorizzò, in risposta alla difficoltà per un cristiano di conciliare la parola di Dio con l’atto di tagliare la gola al prossimo, la teoria del malicidio: chi uccide un uomo intrinsecamente cattivo, quale è chi si oppone a Cristo, non uccide in realtà un uomo, ma il male che è in lui; dunque egli non è un omicida bensì un malicida. Questa geniale giustificazione venne molto usata nei secoli a venire per giustificare qualsiasi eccidio:

Una scena delle crociate.
« Sì è vero, abbiamo ucciso 6 milioni di ebrei. Ma solo quelli antipatici. »
(Rudolf Hess al processo di Norimberga)

In risposta a quest’emerita minchiata anche Papa Eugenio III nel 1146 si sentì in dovere di dire la sua, dicendo che chi uccideva un infedele non solo faceva una cosa giusta ma avrebbe vinto anche un servizio di piatti.
Così il successore di Eugenio III, Escremenzio XXI bandì una nuova Crociata per recuperare la perduta contea che, per essere la più settentrionale era anche quella più difficile da difendere. La Seconda Crociata ebbe un primo grave rovescio ancor prima di affacciarsi in Terra Santa perché l'esercito franco-germanico, in cui i Francesi erano all'avanguardia e i Tedeschi in retroguardia, invase i domini dei palestinesi, che non aspettavano altro.
Cacciati dalla Palestina a colpi di missili al grido di “Dalli all’israeliano!” i soldati di Corrado furono vittime di un navigatore satellitare ancora in fase sperimentale. Le cartine geografiche messe a disposizione dalla chiesa erano effettivamente un po' arretrate se si pensa che i continenti rappresentati sulla mappa erano ancora tutti uniti.
Partiti per conquistare Gerusalemme, i crociati conquistarono Damasco, il Kwait e l’isola d’Elba. Gli iracheni esultarono. Il sindaco di Baghdad:

« a noi non ci attaccherà mai nessuno, non abbiamo nulla che possa interessare il resto del mondo. »

See, col cazzo.

Schema degli schieramenti.

La vera debolezza della Seconda Crociata fu quella di conquistare Damasco ritenendola un punto cruciale per un’affermazione cristiana in Terra Santa ma anche quello di credere che il Mediterraneo si potesse attraversare a nuoto con le armature: a largo di Pantelleria era già affogato mezzo esercito.
Inoltre a Damasco c’era la giunta di destra che scambiò i crociati per democristiani all’ultimo stadio in vena di alleanze pre-elettorali. Per questo vennero ustionati con l'olio bollente, una pratica tutt'oggi in uso per allontanare gli esponenti dell'UDC.
L'assedio durò trentaquattro giorni e terminò quando ci si rese conto che si stava assediando la città sbagliata. Corrado III tentò di rimediare mandando ai poveri assediati un cesto di frutta per scusarsi, ma i rapporti tra le due città da quel giorno in poi non furono più gli stessi.

A quella crociata secondo ininfluenti studiosi partecipò anche Cacciaguida, incontrato da Dante nella Divina Commedia. Parteciparono anche lo Spaventapasseri e l’uomo di Latta, ma queste fonti attendono ancora conferme.

Terza crociata

Indetta da Papa Intollerante IV detto il “cagacazzo di Dio”, alla terza crociata partecipò il figlio di Gianni Norandi, Vezio Norandi detto Il Norandino, che si era già assicurato il controllo di Damasco, della Siria e di tutto il Tavoliere delle Puglie.
Desideroso di espandere i propri territori, Norandino aveva esteso le sue mire all'Egitto, dominato dalla dinastia dei Fatimidi. Nel 1163 il curdo Shirupp, fedele a Norandino e alla Sampdoria, diede inizio ad una campagna militare lungo il Nilo in pieno agosto: i soldati, armati di spada e olio abbronzante respinsero le truppe saracene in costume da bagno.
Minacciato dalle truppe di Shirupp, accampate alle porte del Cairo, il visir Sanbittèr chiamò il re di Gerusalemme Amalrico I in suo soccorso. Amalrico chiese a sua volta aiuto a suo fratello, Nontelodico I che chiese un aiuto da casa.
Per distogliere l’attenzione dalle sue mire espansionistiche con una manovra diversiva Norandino attaccò l’isola di Cipro e lanciò un’OPA su RCS: ma mai sottovalutare una nazione che ha un fungo atomico disegnato sulla propria bandiera. I ciprioti erano isolati ma erano pieni di testate nucleari, che usavano mettere davanti al porto al posto dei frangiflutti.
Norandino, pesantemente bombardato, non solo dovette rinunciare all’Egitto, ma anche alla Siria, a Damasco all’Istria e alla Dalmazia arretrando fino a Molfetta.

Bilancio della terza Crociata:

  • Terra Santa persa
  • Siria persa
  • Turchia persa
  • Istria e Dalmazia perse
  • 100.000 soldati morti
  • 150 milioni di euro spesi per questa campagna

Fu un problema nascondere quel fallimento sviando l’attenzione su altro, a quei tempi non esisteva ancora il Tg1 di Mimun.

Quarta crociata

Detta la crociata contro il fumo, fu una cosa stupida e vergognosa, come cantare le canzoni di Fiorello. I soldati, muniti di pistole ad acqua andarono in giro per Costantinopoli a spegnere le sigarette dei passanti. Tale crociata durò 12 anni e faceva parte di una campagna di sensibilizzazione contro il problema dei tumori al polmone, allora la terza causa di morte nel mondo dopo le trucidazioni e i roghi.

Quinta crociata

Detta la crociata contro l’aborto, venne allestita da Papa Peo XXIV contro il successore di Salatino primo, Alsaziano secondo, reo di aver fatto abortire sua figlia maggiore, incinta di un cane san Bernardo fervente cristiano.

Notizie varie

  • Le crociate oggi non esistono più. Lo ha detto Dick Cheney mentre affilava la sua spada.
  • Dopo la nascita del comunismo e la caduta dello Stato Pontificio le crociate hanno cambiato nome in "esportazione di democrazia".
  • Non ci sono testimoni viventi delle crociate al giorno d'oggi. A parte Andreotti intendo.

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