Codice meridionale della strada

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La quintessenza del codice meridionale della strada.
« Un guidatore è tenuto a rispettare gli altri guidatori, ma deve fare in modo che tutti loro arrivino SEMPRE dopo di lui »
(Primo articolo del codice meridionale della strada)
« L'unico pedone buono è un pedone morto. »
(Automobilista modello)

Il codice meridionale della strada (CMdS) è un insieme di regole non scritte dall'intera popolazione del sud Italia.

Esso regola ogni tipo di vettura su strada: automobili, motorini, motorini scippati, motoscafi, bestie da soma[1] e quad. Per quanto riguarda quelle fastidiose sagome che si spostano in posizione eretta con l'ausilio degli arti inferiori, altresì chiamate pedoni, il Codice prevede di limitarne la presenza incitando gli automobilisti ad effettuare massicci investimenti e imponendo il limite minimo di 120 km/h sulle strisce pedonali.

Ideato dai cammellieri berberi del Sahara, è stato adottato dal governo della Terronia da diversi decenni. A causa dei tagli ai fondi del ministero dei trasporti, però, non è stato diffuso in copie cartacee, ma soltanto telepaticamente.

Il Codice è insito particolarmente nel genoma dei partenopei, i quali lo rispettano e lo insegnano con particolare premura anche all'estero.

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Un napoletano sfoggia fiero un rarissimo oggetto[2].

Regole

Il CMdS va ben oltre le ormai obsolete convenzioni stradali e le superflue norme sulla sicurezza portando innovazioni non presenti nel tradizionale Codice della strada europeo.

La strada, un tempo suddivisa in carreggiate e corsie, con conseguente grave spreco di spazio, è ora composta da una sola corsia, percorribile in entrambi i sensi di marcia. Ogni automobilista ha però il dovere morale di evitare collisioni con altre vetture.

Altra innovazione consiste nell'obbligo del saluto: se un guidatore incontra un conoscente che procede nel senso opposto è tenuto a fermarsi, salutarlo e chiedergli come sta la sua famiglia. Di norma, i guidatori retrostanti che restano bloccati hanno il diritto di appoggiarsi al clacson fino a quando la circolazione non sarà ripresa.

I semafori hanno una funzione puramente decorativa. Chi vuole, comunque, può attenersi alle regole non scritte che vorrebbero: rosso, imprecare; giallo, accelerare; verde, suonare il clacson.

Corretto utilizzo della vettura

Un utente della strada segnala sobriamente l'immissione del proprio veicolo nel traffico cittadino.[3]

Per una convivenza pacifica con tutti gli altri occupanti della strada:

Il clacson non è più uno strumento di segnalazione acustica ma un prolungamento delle corde vocali del guidatore, che lo utilizza per comunicare con gli altri utenti della strada, in codice morse. In alcuni casi il clacson può essere sostituito dalla voce del guidatore, il quale è però tenuto a sporgersi dal finestrino e utilizzare pienamente il proprio diaframma, al fine di scambiare con altri conducenti affermazioni goliardiche circa le relazioni extra-coniugali delle reciproche mogli.

Gli pneumatici servono, in primo luogo, per consentire all'auto di circolare in tutta sicurezza sull'asfalto, ma all'occorrenza possono essere incendiati e adoperati dunque come strumento di protesta popolare. Lo specchietto retrovisore interno serve per lanciare sguardi minacciosi al guidatore che segue, così da demoralizzarlo e impedire un eventuale sorpasso. Questo perché il sorpasso è una manovra particolarmente umiliante per chi la subisce. Gli specchietti retrovisori esterni, invece, risultano del tutto inutili, specie quello di destra, per cui spesso e volentieri sono del tutto assenti.

Le chiavi dell'auto possono essere utilizzate per avviare il motore ma eventualmente anche per aerografare la macchina di qualche conducente che si è mostrato eccessivamente imprudente.

Le frecce sono da considerarsi un semplice dettaglio artistico delle vetture e la leva che serve ad azionarle può essere sostituita da un più pratico spazzolino da denti.

Il freno a mano deve essere utilizzato accuratamente per far compiere all'auto acrobazie e prodezze balistiche, magari in presenza di pubblico occasionale, così da guadagnarsi il loro rispetto.

I ciclomotori possono ospitare fino a 7 passeggeri, vano bambini fra il manubrio e il sedile, una credenza e un comodo frigo bar. Il codice tuttavia consiglia espressamente di ripiegare i bambini su se stessi 3 volte o spiaccicarli sul contachilometri per evitare spiacevoli conseguenze.

Articoli principali

  • Art. 1: Un guidatore è tenuto a rispettare gli altri guidatori, ma deve fare in modo che tutti loro arrivino SEMPRE dopo di lui
  • Art. 2: La precedenza te la devi guadagnare
  • Art. 4: Le linee di delimitazione di un posto di parcheggio non sono per terra, ma nel tuo cuore
  • Art. 5: La doppia fila è solo protezione fisica del veicolo adiacente
  • Art. 7: Esibire un adesivo dell'SSC Napoli sul parabrezza è indice di buona condotta
  • Art. 18: Le strisce pedonali sono un'impropria vandalizzazione dell'asfalto
  • Art. 21: I segnali stradali vanno rispettati esclusivamente se, sotto di essi, è indicato espressamente che vanno rispettati obbligatoriamente
  • Art. 22: I segnali stradali confondono il guidatore e vanno "interpretati" all'occasione
  • Art. 25: Alcuni segnali stradali sono unicamente decorativi
Un'ambulanza bloccata nel traffico cittadino. Come da codice, i morti non sono più importanti dei vivi.
  • Art. 26: Il segnale di diritto di precedenza è volutamente strambo per sembrare tutto tranne che un segnale stradale
  • Art. 29: Nei diverbi fra guidatori esibirsi in gesti tradizionalmente offensivi e avanzare dubbi sull'integrità morale della madre dell'interlocutore
  • Art. 38: Nel caso incontriate un vigile, occorre fargli notare che, in quanto sprovvisto di un veicolo, non può tecnicamente occupare quella zona di asfalto
  • Art. 39: Negare l'evidenza di fronte ai carabinieri
  • Art. 43: La cintura di sicurezza è urticante: non allacciatela per nessun motivo
  • Art. 44: È permesso disegnare una cintura di sicurezza sulla propria maglia per eludere le oscure forze di sicurezza
  • Art. 45: Il casco è sintomo di oppressione verso la libertà di circolazione e l'acconciatura dei capelli
  • Art. 46: Indossare il casco è concesso solo se bisogna effettuare uno scippo e non si vuole essere riconosciuti
  • Art. 47: I marciapiedi sono corsie preferenziali per chi le preferisce
  • Art. 50: L'impennata con motociclo è uno strumento di segnalazione da non ignorare durante un sorpasso e/o durante l'attraversamento di un incrocio
L'ultimo veicolo da soccorso rinvenuto nel sud Italia.
  • Art. 55: Se qualcheduno è inchiodato di fronte a voi nel traffico, insultatelo assiduamente
  • Art. 56: Se qualcheduno è inchiodato alle vostre spalle nel traffico e vi insulta, rispondete all'insulto
  • Art. 64: Il sorpasso selvaggio è consentito in ogni strada più ampia di una Smart
  • Art. 65: Seguire un'ambulanza in corsa che sfreccia nel traffico è sintomo di devozione nei confronti del malato
  • Art. 70: La donna emancipata al volante deve essere debellata
  • Art. 71: Cose o persone che circolano senza un motore (ciclisti, pedoni, carri, caffettiere) devono essere debellate
  • Art. 80: In caso di incidente, manifestare a tutti gli spettatori e ai curiosoni la propria innocenza
  • Art. 81: In caso di incidente, munirsi di una spranga di ferro per effettuare la constatazione amichevole dei danni. Una volta constata l'assenza di danni al veicolo della controparte procedere con il pareggio dei conti.
  • Art. 85 Ogni punto dato sulla testa della controparte può essere recuperato sulla patente
  • Art. 90: Le rotonde sono solo "strade a doppio senso con molte curve"
  • Art. 94: Le indicazioni stradali si devono richiedere nel rituale dialetto strettissimo
  • Art. 100: La mancia al posteggiatore NON è discrezionale. Se tenete all'integrità della carrozzeria.
  • Art. 103: Se si possiede un'auto o una moto potente è opportuno farla rombare per manifestare la padronanza del veicolo da parte del guidatore
  • Art. 108: Accusare chiunque di aver acquisito la patente in un luogo poco consono rispetto alle norme consuete
  • Art. 110: Guidare con il braccio fuori dal finestrino è indice di abilità
  • Art. 117: Telefonare alla guida è concesso, a patto di utilizzare una certa vivacità gesticolativa nonostante l'interlocutore non possa apprezzarla a pieno
  • Art. 124: Il codice risponde personalmente di eventuali lamentele o proteste: sarà necessario soltanto recarsi a Casal di Principe per allestire una civile conversazione

Ciclisti e pedoni: una minaccia per le auto

Un ridicolo pedone esclama le sue ultime parole.
« Ogni giorno nella giungla un guidatore si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di un pedone, se vorrà metterlo sotto.
Ogni giorno nella giungla un pedone si sveglia e sa che dovrà correre più veloce delle auto, se vorrà passare indenne sulle strisce pedonali. »
(Antico proverbio partenopeo.)

Si stima che nel solo anno 2009 in tutta la Terronia si siano verificati circa 47.000 scontri tra auto e biciclette, con conseguenze nefaste per i paraurti delle auto. Nel 62% dei casi si segnalano danni alle auto per oltre 250,00 Euro mentre un ciclista su due se la cava con semplici contusioni o fratture scomposte, pretendendo poi addirittura di essere accompagnato in ospedale dove, incredibile ma vero, viene curato gratis.

Un vandalo sorpreso a deturpare il paesaggio urbano.

In oltre il 30% dei casi, poi, si segnala la rottura del parabrezza dell'auto a causa della fastidiosa abitudine dei ciclisti di indossare il casco. Secondo l'AAIAP (Associazione Automobilisti Innocenti A Prescindere) i ciclisti indosserebbero il casco per causare appositamente più danni alle auto in caso di scontro frontale.

I pedoni, invece, sono una categoria di occupanti illegittimi della strada che improvvisamente sbarrano il cammino delle auto pretendendo assurdamente di attraversare la carreggiata in orizzontale. Ciò causa non pochi disagi agli automobilisti, molti dei quali sono pronti a giurare che i pedoni hanno l'abilità di apparire davanti all'auto in movimento, oscurando la vista del guidatore e rendendo inevitabile una collisione che farà perdere al conducente dell'auto tempo prezioso.
Altre teorie vorrebbero invece che i pedoni siano semplicemente dei suicidi o degli ignoti cittadini stressati che si fanno investire dalle auto per avere un quarto d'ora di celebrità nelle televisioni locali.

Un numero consistente di pedoni aggregati può portare alla creazione di una "zona pedonale", un'ingiustificata limitazione alla circolazione dei veicoli. Nelle cosiddette "zone pedonali" non è ancora stata portata la civilizzazione motoria.

Segnali e indicazioni

Voci correlate

Note

  1. ^ Solo a trazione anteriore.
  2. ^ Esso sarà utilizzato soltanto il giorno del suo matrimonio.
  3. ^ Cosiddetto "Nàpul style".