Negro umbro della famiglia Bonduelle: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Bonduelle.gif|thumb|right|300px|Il Negro umbro della famiglia Bonduelle si appresta a farsi una pera di eroina (nella mano destra)]]
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[[Rasta]] e Basta aka il [[Negro umbro della famiglia Bonduelle]] è una [[tumore|massa tumorale]] di oltre 40 kili famoso per il ruolo del negro umbro della famiglia Bonduelle<ref>Eeeh, come lo dobbiamo chiamare?</ref>


Nasce sotto forma di rifiuto tossico in [[Africa]] nei pressi di Narni (TN) da Afrika Bambaataa e da uno scimpanzé pieno di Aids. In fasce venne adottato dagli eredi naturali della famiglia del Mulino Bianco, la [[famiglia Bonduelle]].
Nasce sotto forma di rifiuto tossico in [[Africa]] nei pressi di Narni (TN) da Afrika Bambaataa e da uno scimpanzé pieno di Aids. In fasce venne adottato dagli eredi naturali della famiglia del Mulino Bianco, la [[famiglia Bonduelle]].

Versione delle 17:24, 29 set 2008

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« Ho suberado immio fabbisogno gionnaliero de fibbre »
(Negro umbro della famiglia Bonduelle)


Il Negro umbro della famiglia Bonduelle si appresta a farsi una pera di eroina (nella mano destra)

Rasta e Basta aka il Negro umbro della famiglia Bonduelle è una massa tumorale di oltre 40 kili famoso per il ruolo del negro umbro della famiglia Bonduelle[1]

Nasce sotto forma di rifiuto tossico in Africa nei pressi di Narni (TN) da Afrika Bambaataa e da uno scimpanzé pieno di Aids. In fasce venne adottato dagli eredi naturali della famiglia del Mulino Bianco, la famiglia Bonduelle.

Cresce a Parco Sempione a due passi dar Vadigano diventando da bambino malnutrito di Bengasi a bimbominkia figlio di papà. Il suo punto di forza è la dialettica, già a 4 anni infatti è un esperto oratore, rompendo i coglioni a tutti con la sua cantilenante lingua umbra. Grazie alle sue doti oratorie si inserisce nell'underground della città proibita a suon di rap, rime taglienti come rasoi e hardcore hip hop politico.

Collabora con la rinomata sottomarca dei Club Dogo, la Squarto Gag, cantando le sue hit più riuscite: Ponte ponente ponteppì, tappe tapperugia, Il Rap Umbro e Vieni a ballare in Umbria, la canzone affronta infatti il tema scottante dei caduti durante il lavoro, le cosiddette "morti bianche", e fa preciso riferimento alla situazione in Umbria.

Alla fine scappa dalla casa Bonduelle per aver ingravidato la sorella putativa (di puttana) vivendo di nulla mangiando alla Caritas, vendendo dvd porno masterizzate cercando di arrotondare ai semafori e nei ristoranti vendendo rose (rubate quotidianamente al cimitero) e girovagando per la Padania venendo discriminato da Balotelli per le sue origini umbre.[2]

Non dimentichiamoci che è burino.[3]

Vieni a cacare a ballare in Umbria

Qui sotto è riportata l'opera del Piddiddi de noantri.

«  I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. Nieeeeeeheeeeeheeeeeeeh »
« E tu, dove vai a ballare?

Vieni a ballare in Umbria Umbria Umbria, tremulo gome una foglia foglia foglia. Tieni la testa alda quando passi vigino allo gnu, perché può cabidare che si stacchi e cada ggiù.

Ehi durista, so che tu resdi in questo posto italigo. Attendo, tu passi il valico ma questa terra ti manda al manigomio. Mare Adriadigo e Ionio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio. Abbronzadura da paura con la diossina dell'ILVA, qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa. Nella zona spacciano la moria più buona: c'è chi ha fumado veleni all'ENI, chi ha lavorado ed è andado in goma; fuma persino il Gargano, con tutte quelle foresde accese. Durista tu balli e tu candi, io condo i defundi di guesto Paese, dove quei furbi che fanno le imbrese, no, non badano a sbese; pensano che il protogollo di Ghyoto sia un film erodico giapponese.

Rit.: Vieni a ballare in Umbria Umbria Umbria dove la notte è buia buia (grazie al cazzo), tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu, che devi ballare in Umbria Umbria Umbria, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù.

È vero, qui si fa festa, ma la gende è depressa e scariga: ho un amigo che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un balo che cade ed un tubo che sgoppia, in quella bolgia si accoppa chi sgobba; e chi non sgobba si combra la roba e si sfonda, finghé non ingombra la tomba. Vieni a ballare, combare, nei gampi di pomodori, dove la mafia sghiavizza i lavoradori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassadi nei bugigattoli come peladi in barattoli. Costretti a subire i rigatti di uomini grandi ma come goriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare sgandali se siamo ingrati e ci siamo dimentigadi d'essere figli di emigradi. Mortifigàti, non ti rovineremo la gida. Su, passa dall'Umbria, passa a miglior vida.

Vieni a ballare in Umbria Umbria Umbria dove la notte è buia buia buia, tanto che chiudi le palpebre e non le riabri più. Vieni a ballare e grattadi le palle pure tu, che devi ballare in Umbria Umbria Umbria dove ti aspetta il boia boia boia. Agli angoli delle strade spade più di re Ardù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.

O Umbria Umbria mia tu Umbria mia, ti pordo sempre nel cuore quanno vado via. E subito penso che potrei morire senza te. E subito penso che potrei morire anche con te. »
(Capa Merda aka quel negro umbro della famiglia Bonduelle)

La canzone è a tratti incomprensibile a causa della marcata influenza della lingua umbra sul testo. La canzone è stata segnalata per plagio dall'onesto cittadino Lorenzo "Foftanfa dei fogni miei" Cherubini.

Curiosità

  • Caca bianco ed eiacula nero.
  • I palmi delle mani sono bianchi come la cappella.
  • I suoi produttori lo pagano in nero per rispetto della sua pelle.
  • È grande amico di racchetta del tennista Panatta.
  • Il suo piatto preferito sono i tagliolini di Tolendino intindi nel latte maderno.

Note

  1. ^ Eeeh, come lo dobbiamo chiamare?
  2. ^ Ebbene si!
  3. ^ È il prediletto di Aurora D'Agostino.