Bob Dylan: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Fuck America! Fuck the system! Bush is a war criminal! Yeah!|Tipica canzone politicamente impegnata moderna, identica in tutto e per tutto a quelle di Dylan}}
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Al pari di artisti quali [[Patti Smith]], [[George Harrison]] e i [[Dari]], Bob Dylan non dimenticò mai di mettere la sua arte al servizio della società in cui viveva, per criticarla e migliorarla. E anche per vendere più dischi. A lui si devono, infatti, canzoni che hanno segnato (negativamente) gli anni dal 1960 ad oggi, in particolare ''"Fartin' in the Wind'', canzone simbolo della lotta [[Peto|aerofagista]] contro la [[guerra]]. Tra gli altri temi sociali trattati da Dylan vale la pena di menzionare:
Al pari di artisti quali [[Patti Smith]], [[George Harrison]] e i [[Dari]], Bob Dylan non dimenticò mai di mettere la sua arte al servizio della società in cui viveva, per criticarla e migliorarla. E anche per vendere più dischi. A lui si devono, infatti, canzoni che hanno segnato gli anni dal 1960 ad oggi, in particolare ''"Fartin' in the Wind'', canzone simbolo della lotta [[Peto|aerofagista]] contro la [[guerra]]. Tra gli altri temi sociali trattati da Dylan vale la pena di menzionare:
*Canzoni contro la povertà
*Canzoni contro la povertà
*Canzoni contro il razzismo
*Canzoni contro il razzismo
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*Canzoni contro l'uscita di un nuovo film di [[Uwe Boll]]
*Canzoni contro l'uscita di un nuovo film di [[Uwe Boll]]


Sfortunatamente il tono ricercato e quasi poetico dei testi di Dylan, non permise al suo pubblico di comprendere appieno il significato dei suoi brani. Ad esempio, la rivista Rolling Stone scrisse di ''"The times They Are a-Changin'"'':


{{quote|Sì, un bell'album dall'importante impatto sociale. Ma non si capisce perché Bob Dylan ce l'abbia tanto coi fenicotteri. Cha male gli avranno mai fatto?}}


Sconfortato dagli insuccessi, decise di dare una svolta alla carriera. Dapprima pensò di diventare [[donna]], poi però ripiegò sul diventare rockstar, che costava di meno.



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ATTENZIONE: QUESTA PAGINA È ROCK/FOLK/COUNTRY/POP!!!
« Accidenti, Bob Dylan è proprio rock/folk/country/pop. Sì insomma, capisci quello che voglio dire? Non dico punk, metal o house, parlo di rock/folk/country/pop; e non un rock/folk/country/pop poco rock/rock/folk/country/pop, ma vero rock/folk/country/pop. Un rock/folk/country/pop che ti entra nelle vene e ti penetra nell'anima senza lasciarti andare... proprio rock/folk/country/pop insomma.

L'house, il metal e il punk sono lenti.

Bob Dylan è rock/folk/country/pop. »
Bob Dylan, da giovane, mentre pensa a come sovvertire l'ordine istituzionale.
« È quello dei Beatles, giusto? »
(Joe Jonas su Bob Dylan)
« Quelle che canto io non sono canzoni di protesta, sono brani matematici »
(Bob Dylan su fare il figo)
« Comunque la nostra versione è meglio. »
(The Edge degli U2 su "All Along the Watchtowers")

Bob Dylan (nato Bruce Frederick Joseph Springsteen e soprannominato The Boss) è un cantante, poeta, scrittore, compositore, pittore, scultore, filosofo, profeta, giornalista, ambasciatore dell'ONU, uomo-sandwich ma soprattutto taglialegna statunitense, noto per essere ebreo.

Personalità di spicco in molti campi artistici, Bob Dylan fu da sempre molto impegnato oltre che artisticamente anche politicamente, specialmente negli anni '60, difatti molte delle sue canzoni sono diventate inni di movimenti quali il Ku Klux Klan, l'esercito americano e il partito repubblicano.

Amante della sperimentazione e dell'innovazione, Dylan ha sempre puntato a rinnovare il suo stile musicale. Dopo aver cominciato come cantante punk (ha suonato per un breve periodo con i Green Day, anche se i Green Day non lo sanno), è passato al rock. Annoiato dalla vita da rock star fatta di sesso, droga e altro sesso e droga, si è poi dedicato a molti altri generi tra cui il pop-punk, lo ska, il jazz lo swing e, ovviamente, l'heavy metal. Attualmente è entrato in quello che i critici chiamano "periodo hip hop" e compone la sua musica con lo pseudonimo di 50 Cents.

Nella sua carriera è stato insignito di numerosi premi, tra cui svariati Grammy, alla faccia dei Black Eyed Pees, un premio Oscar per la miglior interpretazione di Bob Dylan in un film su Bob Dylan, e perfino il premio Nobel per la chimica per le sue ricerche in campo erboristico. Parlando dei suoi molti riconoscimenti, Bon Dylan ha dichiarato più volte: "L'unico premio che desidero sul serio è un'America più egalitaria, dove donne, uomini, bianchi e neri possano sentirsi fieri di essere ciò che realmente sono... anzi, no, cancella, l'unico premio che voglio davvero è una coppa Uefa".

Le origini

Bob Dylan, il cui nome in ebraico era Raz Degan, da cui la necessità di usare uno pseudonimo per tutta la sua carriera, è nato il 24 maggio 1941 a Hibbing, una cittadina mineraria del Minnesota, dove visse coi genitori fino ai diciotto anni, a riprova del fatto che anche lui era un bamboccione. In un paese come Hibbing di cose da fare ce n'erano veramente poche e Dylan trascorse gran parte della sua adolescenza a girarsi i pollici. Contrariato dalla sua inattività, il padre, un burbero ebreo ortodosso che rientrava a pennello nello stereotipo, gli rinfacciava sempre di non darsi da fare abbastanza per la famiglia:

« Ma guardati, sempre lì sul divano a girarti i pollici! Io alla tua età ero già riuscito ad influenzare il programma politico di due diversi governatori. E tu invece che cosa vuoi fare della tua vita? »
(Abram Zimmerman)

Sinceramente colpito dai rimproveri del padre, Dylan decise di dare una svolta alla sua vita e accese la radio. Sfortunatamente l'unica frequenza che si riceveva in tutto il Minnesota era Radio Maria, e a causa di ciò Dylan cominciò ad appassionarsi di canti ecclesiastici, spendendo i soldi delle paghette per comprarsi un organo a canne mozze, con il quale cominciò ad esibirsi nelle chiese della città e nei peggiori bar di Caracas (per altro la differenza tra i due posti è minima), sotto lo pseudonimo di Gesù Cristo. Dopo essersi iscritto all'università, Dylan cominciò a entrare in contatto con la musica rock e folk. Accortosi che i musicisti rock erano sempre circondati da un sacco di ragazze, mentre lui aveva soltanto qualche vecchio prete che gli faceva il filo, decise di vendere il suo amato organo e di acquistare una chitarra. Poiché i soldi non bastavano dovette vendere anche un altro organo, un rene.

Grazie alla sua nuova chitarra Bob comincia a farsi le ossa nel magico mondo della musica. È allora che sceglie il suo celeberrimo pseudonimo, la cui genesi viene spiegata da Dylan stesso nella sua autobiografia: "Suonare l'armonica con le scorregge, essere Bob Dylan e altri modi per sentirmi superiore a voi":

« Avevo bisogno di un nome potente, e poiché Celine Dion era già preso, non mi rimase che Bob Dylan. Mi ispirarono due dei miei grandi idoli: Bob come Spongebob SquarePants e Dylan come il tizio di Beverly Hills 90210. »

La carriera

Dylan abbandonò il college alla fine del primo anno, perché non era riuscito a superare l'esame di scienze politiche. Decise quindi di trasferirsi a New York dopo aver letto su un giornale che il Burger King di Times Square aveva lanciato un nuovo tipo di panino, e Bob Dylan ama provare i nuovi panini dei fast food. A Nuova Iorche Dylan riuscì per la prima volta a far fruttare economicamente il suo innato talento per la musica: mentre strimpellava a Central Park un businessman gli lanciò un quarto di dollaro nel cappello, poiché lo aveva scambiato per un barbone. Soddisfatto per via di questo primo successo, Dylan continuò a suonare a Central Park fino a che non venne alle mani con l'altro barbone con il quale condivideva l'angolo. Sconfitto dal suo avversario (che i senzatetto della zona chiamavano Joe Che Picchia La Gente Anche Senza Un Buon Motivo), Dylan fu costretto a cercarsi un altro cartone in cui dormire.

L'amara verità...

Quando tutto sembrava perduto, però, Dylan venne avvicinato da John Hammond della Columbia Records, che gli disse:

« Ehi, tu. Sì, tu che dormi nello scatolone dell'Ikea. Ti ho sentito suonare, sai? Sei abbastanza bravino, ma questo non è importante. Guardati: sei sporco, puzzi e sei talmente tormentato che Chris Martin al confronto sembra Sbirulino. Sei beat, ragazzo, molto beat. Che ne diresti di diventare ricco e famoso? »

Grazie alla guida di Hammond, Dylan pubblicò il suo primo album, che in uno slancio di estro creativo intitola Bob Dylan. Seguì, nel 1963 The Freewheelin' Bob Dylan che contiene una delle canzoni più famose dell'artista e forse di tutto il panorama musicale internazionale, ossia "Gli Orsetti del Cuore nel Paese della Felicità". Ah, e anche "Blowin' in the Wind". I temi trattati da Bob Dylan nei primi lavori erano di largo consumo e molto graditi all'opinione pubblica: molte delle sue canzoni parlavano difatti di diritti civili, razzismo, status quo sociale e politico, apocalisse nucleare e birra.

A sorpresa, nessuno dei due album fu nominato ai Grammy Awards, in compenso il presidente Johnson lo fece inserire nella top 10 dei ricercati dell'FBI.

L'impegno politico

« Yes, how many years can some people exist before they're allowed to be free? Yes, how many times

can a man turn his head pretending he just doesn't see? The answer, my friend, is blowin' in the wind,

the answer is blowin' in the wind. »
(Tipica canzone politicamente impegnata di Bob Dylan)
« Fuck America! Fuck the system! Bush is a war criminal! Yeah! »
(Tipica canzone politicamente impegnata moderna, identica in tutto e per tutto a quelle di Dylan)

Al pari di artisti quali Patti Smith, George Harrison e i Dari, Bob Dylan non dimenticò mai di mettere la sua arte al servizio della società in cui viveva, per criticarla e migliorarla. E anche per vendere più dischi. A lui si devono, infatti, canzoni che hanno segnato gli anni dal 1960 ad oggi, in particolare "Fartin' in the Wind, canzone simbolo della lotta aerofagista contro la guerra. Tra gli altri temi sociali trattati da Dylan vale la pena di menzionare:

  • Canzoni contro la povertà
  • Canzoni contro il razzismo
  • Canzoni contro la proliferazione nucelare
  • Canzoni contro le disuguaglianze sociali
  • Canzoni contro le doppie punte
  • Canzoni contro gli inestetismi della cellulite
  • Canzoni contro le cover natalizie delle canzoni famose
  • Canzoni contro l'uscita di un nuovo film di Uwe Boll

Sfortunatamente il tono ricercato e quasi poetico dei testi di Dylan, non permise al suo pubblico di comprendere appieno il significato dei suoi brani. Ad esempio, la rivista Rolling Stone scrisse di "The times They Are a-Changin'":

« Sì, un bell'album dall'importante impatto sociale. Ma non si capisce perché Bob Dylan ce l'abbia tanto coi fenicotteri. Cha male gli avranno mai fatto? »

Sconfortato dagli insuccessi, decise di dare una svolta alla carriera. Dapprima pensò di diventare donna, poi però ripiegò sul diventare rockstar, che costava di meno.