Adriano Pappalardo

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« E lasciami sfogaaare! »
(Adriano Pappalardo nell'atto di mollare un peto)
« Mi fai sentire indegno... Per me non sei nessuno! Voglio che ti senti con il fuoco nel culo! Perché sei un uomo, cazzo, e devi combattere nella vita... non devi fare "fuck", "fuck" per scena, mostralo nella vita, da cazzo... »
(Adriano Pappalardo fa discorsi vuoti per incitare Walter Nudo)
« Per un mese leccheremo i piatti, anche il culo leccheremo! »
(Pappalardo e la sua strategia per il successo)
« I piagnistei vadano in chiesa. »
(Dal vangelo secondo Adriano)

Adriano Mangiagrasso è una rara scimmia antropomorfa, avvistata in Puglia, a Samanà e saltuariamente nei palinsesti televisivi italiani.

La nascita della leggenda

Un fotogramma del filmato originale.

Le origini del Pappalardo sono avvolte nel più fitto mistero.
La sua esistenza è stata annunciata nel 1969 quando un pastore pugliese, durante un picnic sul Gargano con la moglie, catturò con la sua cinepresa le sgranate immagini di una goffa creatura pelosa mentre si arrampicava sulle rocce, creatura che venne soprannominata dalla stampa il "mostro del foggiano". Inizialmente la comunità scientifica fu propensa a considerarlo parte del folklore popolare, come lo Yeti, il mostro di Loch Ness o Dio. Il ritrovamento di un ciuffo di peli e, soprattutto, un provino fatto per Mogol, fugarono ogni dubbio sulla sua reale esistenza.
Ricevuta la benedizione di Mogol, nel 1971 fu pubblicato il primo 45 giri del mostro che, seguendo i consigli del direttore dello zoo suo curatore d'immagine, prese a chiamarsi come tutt'oggi è conosciuto: Adriano Pappalardo.

Carriera musicale e vita privata

Adriano durante una breve parentesi omo

Sforna nove album e due raccolte. Nei suoi brani urla, dice parolacce, sfrutta cliché classici e scopiazza palesemente i nobili versi di Dante. Ma nonostante ciò il pubblico sembra apprezzarlo e inizia a regalargli dei soldi, tirandogli delle monetine a ogni sua esibizione. Si sposa con una donna immaginaria, Lisa™, dalla quale ha un figlio che chiama Laerte, dopo aver letto l'Eneide e Topolino in un giorno di ebbrezza. Vince tre grammy e un oscar per il doppiaggio di Arnold Schwarzenegger in Conan il barbaro.

Il successo: l'Isola dei famosi

Pappalardo ovvia come può alla mancanza di alberi di sigarette.
« È meglio vedere un leone ferito...fare il verso suo, "uuooaaaooorrrghhh", da re della giungla, che vedere un serpente che striscia...e non si sa mai in quale piega dei pantaloni si ficcherà! »
(Pappalardo riflette sui massimi sistemi)
« Fate rimanere King Kong nella sua giungla... questo orangotangolo lasciatelo nelle mangrovie... »
(Pappalardo, di ritorno dall'Isola, rivolge un accorato appello alle Nazioni Unite)

Il programma di punta di Rai Due lo vide protagonista incontrastato. Simona Ventura decise che per attirare il grande pubblico era necessario intrudurre sull'isola deserta di Samanà almeno un animale feroce. La scelta non poté che cadere su Adriano, un vero e proprio animale da palcoscenico. Sbarcò quindi sull'isola in compagnia di alcune sagome di cartone, tra cui vale la pena ricordare solo l'androide Giada de Blanck e il mammone perverso Walter "Hulk" Nudo. Questi due saranno una vera e propria spina nel fianco per Pappalardo. Mentre gli altri, ridotti a semplici comparse, assistettero ammirati alle prodezze del nostro eroe, tra cui la cattura a mani nude di una balenottera, la de Blanck e Hulk Nudo tramarono per metterlo in cattiva luce. Durante una prova di velocità, la de Blanck riuscì a completare per prima un percorso nella giungla (barando, con l'aiuto di un go-kart). All'arrivo, però, stramazzò al suolo, enfatizzando un minuscolo taglio sulla gamba destra. Adriano, invece, dopo una gara onesta e corretta, arrivò secondo, senza un braccio, con numerose ferite aperte e una frattura scomposta alla colonna vertebrale. Furtunatamente, dopo avere combattuto contro un granchio gigante, trovò un albero del pane con cui curarsi; la sua immagine però verrà ingiustamente offuscata dalla produzione Rai, che annoierà i telespettatori con l'intervento chirurgico al taglietto della de Blanck. Nudo, invece, dal canto suo faceva di tutto per apparire come l'onesto e sensibile ragazzo padre di cui tutte le donne si innamorano senza pensarci, rendendo inviso alle massaie il povero Pappalardo, troppo rude e selvaggio. Durante una prova di resistenza (ancora!) Nudo restò appeso a un tronco di bambù (rinforzato di acciaio all'interno) per 5 minuti, mentre Pappalardo, su un bambù ripieno di termiti, resistette appeso solo con il mignolo per ben 11 ore e 56 minuti. Dopo aver dimostrato a sé stesso e a tutti la sua superiorità, Adriano cercò di liberare Walter dal suo infantilismo, ma quando tutto si rivelò inutile se ne andò verso l'oceano esclamando:

« Io sono il campione! »
(Pappalardo poco prima di immergersi alla ricerca di conchiglie con cui pulirsi il sedere)

Ma nemmeno la spettacolare battaglia contro un calamaro gigante bastò a spodestare Nudo dalle preferenze del pubblico. Complice anche una Simona Ventura chiaramente di parte, fu proprio Nudo ad aggiudicarsi la prima edizione dell'Isola dei famosi, ma Pappalardo rimane comunque il vincitore morale e il miglior gorilla addestrato mai mostrato in tv.

La lite con Er Mutanda

La foto segnaletica di Pappalardo dopo la sua fuga da Rai Uno
« Non nominare mia madreeeeeeeeeeeee!!!! Mai piùùùùùù!!! Ti spacco la FACCI...stronzo!! »
(Er Mutanda ad Adriano Pappalardo, dopo gli apprezzamenti di quest'ultimo alla bresaola punta d'anca)

Non si sa molto di questa triste vicenda. Probabilmente, nei camerini del noto mattatoio di Domenica in, Pappalardo fece un apprezzamento su un salume proprio davanti ad Antonio- er Mutanda- Zequila.
Quest'ultimo, pensando che Adriano avesse offeso sua madre, si scatenò in diretta tv con una sequela di parolacce e flatulenze contro il Pappalardo e la sua candida nuora. Il leone ferito reagì, ma la lite che ne seguì mandò su tutte le furie il MOIGE che chiamò in studio esigendo i testicoli dei due contendenti su un piatto d'argento.
Zequila, non possedendoli, non subì alcuna menomazione, ma il Pappalardo fu costretto a una precipitosa fuga. Fu emesso subito un mandato di cattura internazionale, ma fino ad oggi non si è ancora riusciti a consegnare Adriano alla giustizia del tribunale di Forum.

Pappalardo oggi

È ancora latitante. Sono giunte in redazione numerose segnalazioni che lo vorrebbero vagare negli altipiani tibetani. Il fatto potrebbe essere plausibile, poiché proprio in quelle zone si è registrata un'anomala migrazione degli uccelli, forse stanchi di sentirlo gridare tutto il giorno.

Curiosità

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