Simona Ventura

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Simona Ventura
« Noi qui stiamo facendo ALTA CULTURA! »
(Simona Ventura su L'isola dei famosi)
« Dada Traxta Est! »
(Simona Ventura a riprova di quanto sopra)
« Ecco, sì, insomma, volevo dire »
(Simona Ventura prima di iniziare qualunque discorso)
Sì, sta indicando proprio te. Ti conviene avere una buona scusa. O della buona roba in camerino.

Simona Ventura (1 aprile 1965, oppure 1 aprile 1956 se inverti le cifre e sei un po’ stronzo) è una conduttrice televisiva, nonché cartina di tornasole della miserevole condizione della tv di Stato, che ormai per evitare la fuga del pubblico è costretta ad annunci rassicuranti di questo tipo:

« programmi RAI: non preoccupatevi, presto sarà tutto finito. »

Dopo una lunga gavetta (potremmo definirlo un gavettone) oggi la conduttrice piemontese può vantarsi di avere una formazione professionale ormai completa: ha infatti tutti gli elementi (abbigliamento pacchiano, uso frequente di bassi doppi sensi, cultura personale rasente lo zero, abilità a dare opinioni su argomenti che non conosce) necessari e sufficienti a condurre qualsiasi programma sulla tv italiana ma soprattutto ha la qualità cardine, necessaria per fare questo mestiere: non saper fare nulla ma saperlo fare molto bene.

Arnoldo Foà disse di lei: "è un’ottima artista". Poi iniziò a ridere.

Certo, potremmo dire che Simona Ventura è una conduttrice capace, preparata, e che parla un ottimo italiano. Ma non riusciamo a dire stronzate tanto grosse, non lavoriamo in politica. Va però detto che da anni la showgirl continua a sfornare tantissimi programmi con un grande successo di pubblico, che trova la sua idiozia originale e rassicurante.

Vita e opere

Nata giovanissima, si trasferisce a Chivasso, al confine tra Piemonte e Molise, e riesce a garantirsi una certa notorietà dopo aver vinto alcuni concorsi di bellezza (è stata, ad esempio, Miss Busta di plastica in faccia).
Dopo la busta di plastica partecipa anche all'edizione del 1988 di Miss Universo, come rappresentante del pianeta Terra. Al termine della kermesse arriva tredicesima in classifica generale, battuta da una venusiana con due occhi, un naso e tre vagine.
Dal 1978 al 1980 ha frequentato l’istituto professionale alberghiero di Savona, dove dopo 4 anni di studio e di sacrifici imparerà ad apparecchiare una tavola e a preparare i letti bendata (può sempre servire nella vita).

La televisione

Nel 1987 lavora per una piccola rete televisiva privata e locale, Rete Teleammorba. Debutta nella televisione nazionale come posacenere nel programma Domani sposi, dopodomani dall'avvocato, trasmesso da RaiUno. Lavora poi come aspirante giornalista sportiva a Telemontecarlo. Qui racconta i mondiali di calcio italiani del 1990 sbagliando di poco il risultato delle partite. Nel 1991, Pippo Baudo la nota per caso mentre entra per sbaglio nel cesso delle donne e le propone di fare la co-conduttrice con lui nella nuova edizione di Domenica In senza neanche aspettare che la poverina si alzi dalla tazza.

I minuti di video concessi alla showgirl nel programma sono pari al possesso palla della Pro Patria in una partita contro il Barcellona: la Ventura arriva a stento a dire queste frasi:

  • Signore e signori Pippo Baudo!
  • diamo un microfono a Pippo Baudo!
  • Pippo Baudo ha scoreggiato. Un applauso! (non accreditata)
La biblioteca di Simona Ventura.

Pippo Baudo è talmente autoritario e onnipresente sulla scena che non fa mandare alla Ventura neanche la pubblicità e ogni rara volta che la conduttrice apre bocca pretende di essere inquadrato lui, dando agli spettatori l’assurda sensazione che si tratti di un ventriloquo.

Finita la pseudo collaborazione con il re dei presentatori, la giovane Ventura viene chiamata per fare la coconduttrice nella Domenica Sportiva. Cosa significhi fare la co-conduttrice in un programma sportivo la Ventura lo capirà il suo primo giorno di lavoro. Le verrà dato uno sgabello, lei ci si siederà sopra e dirà: "cosa devo fare?"- E il regista: "niente, rimani in questa posizione che ti si intravedono le mutande".

Eppure nonostante lanciasse i servizi sbagliati, nonostante il sorriso sospeso a metà tra il vuoto pneumatico e il trasognato inconsapevole, nonostante i palpeggiamenti sottobanco da parte del conduttore del programma la Ventura guadagna il proprio spazio di notorietà facendosi apprezzare per la personalità con cui confonde i vari sport. La Rai però, senza intuire le potenzialità (ottimamente nascoste) della conduttrice in seguito agli Accordi di Cologno Monzese del 1993 cede la Ventura alla Fininvest, ricevendo in cambio 4 milioni di lire, il pupazzo Floradora, la metà del cartellino di Luca Sardella, Nizza e la Savoia nonché parte della Prussia occidentale. Passata alla concorrenza la Ventura viene comprata all’asta dalla Gialappa’s Band e viene utilizzata come nuova valletta acefala da umiliare per il programma Mai dire Gol. Successivamente conduce i seguenti programmi:

Il botto con la Rai

In seguito al successivo Trattato di Segregate sul Posto del 2001 la Ventura viene ceduta come bagaglio a mano dalla neonata Mediaset (nata dalla fusione della Fininvest con i tentativi di depistaggio delle indagini di Silvio Berlusconi) in cambio di Amadeus, Topo Gigio e del Cavallo di bronzo di viale Marconi.

In nome dell'audience così come in nome della religione si sono sempre compiute le cose peggiori.

Tornata da matrigna RAI le viene assegnato il programma Quelli che… il calcio, un agghiacciante megasalottone televisivo dove gli ospiti in studio guardano la propria squadra del cuore seduti in poltrona in canottiera e mutande proprio come a casa loro, con la differenza che qui il rutto libero è abolito; è consentito però il peto silenzioso. Fino al 2001 la trasmissione era stata condotta da Fabio Fazio che con garbo, competenza e tanta vaselina era riuscito a intrattenere gli ospiti in quel modo affettato ed untuoso che ha il sapore di una lingua passata sul perineo.

Dal 2001 la trasmissione perde quel minimo di credibilità che aveva con il cerimonioso conduttore ligure, eliminando con un unico calcio in culo giornalisti, competenza e pareri tecnici e inserendo comici, vallette e gente sconosciuta, come il salumiere o i vicini di casa di Simona Ventura. Il risultato è un ibrido tra la Domenica sportiva, il circo Togni e una riunione di condominio.

Gli ascolti però sono incredibilmente alti, forse perché il pubblico televisivo rimane affascinato dall’incompetenza degli inviati di turno, capaci di commentare una partita chiedendosi dove si trovi la città di Sampdoria sulla cartina geografica.

Nel 2003 il masochismo della RAI e l’arrivismo della Ventura si uniscono a danno come sempre dell’inerme spettatore televisivo e fondano L’isola dei famosi, un reality show punitivo dove personaggi famosi vengono mandati al confino come in epoca fascista, ma stavolta seguiti dalle telecamere della tv di Stato, per commentare in allegria il deperimento fisico (quello mentale è presente a priori) di ogni concorrente. I naufraghi sono seguiti 24 ore al giorno, da quando si passano le mani sullo scroto per grattarsi i testicoli a quando pisciano sui tronchi di palma da cocco per marcare il territorio; niente viene risparmiato allo spettatore, che così può scegliere il concorrente da mandare al televoto in base al numero di nefandezze mostrate via etere. Nella prima edizione Walter Nudo riuscì a fare un origami a forma di cigno con le proprie caccole del naso e gli ascolti andarono alle stelle.

Pubblicità per la prima edizione de L'Isola dei famosi.

Nel 2004 Tony Renis, direttore artistico del festival di Sanremo nonché responsabile del narcotraffico tra l’America e l’Italia dopo essersi consultato con Fabrizio del Noce e con la famiglia Gambino decide di affidarle la conduzione del Festival affiancandola a Gene Gnocchi, Maurizio Crozza e Davide Mengacci.

Il risultato è talmente noioso che spesso la voce dei cantanti in sala è sovrastata dal russare della platea ed il festival viene battuto sugli ascolti perfino dalle previsioni del tempo. A nulla servirà l’aiuto dei superospiti, con la puntata finale in cui Adriano Celentano si farà estrarre un angioma del prepuzio sul palco dell’Ariston: sarà tutto inutile. Il festival finirà tra le polemiche e Tony Renis verrà fermato al confine con la Svizzera con addosso 400.000 euro in contanti, del materiale di cancelleria col marchio RAI e 12 posate d’argento.

Nel 2005 la Ventura ci riprova con un programma nuovo di cui si sentiva davvero il bisogno: un reality show. Il nome stavolta è Music Farm e si può considerare un incrocio tra Cabin Fever e il festival di Castrocaro. Un gruppo di cantanti viene prelevato con la forza e rinchiuso in un ambiente comune con la minaccia di non farli più uscire finché non scrivono una canzone. La detenzione forzata più che alla creatività spinge i protagonisti alla schizofrenia. Ottimi ascolti ebbe la puntata in cui Riccardo Fogli fece a pezzi i Ricchi e Poveri con un accetta e ne mangiò le interiora. La prima edizione vide il trionfo proprio di Riccardo Fogli che vinse il gioco per essere rimasto l’unico in vita. Nel 2008 compare X Factor, che è la versione meno cruenta di Music Farm, con delle rivoluzionarie novità rispetto al suo predecessore, come l’ora d’aria per i concorrenti o il giorno dei colloqui con i parenti. Simona Ventura vi prende parte in qualità di giudice e di carceriere scoprendo alcuni giovani talenti interessanti come Giusy Ferreri o Nick Spaccimma, l’uomo che mangia il filo del microfono durante le canzoni.
Grazie a questo programma la Ventura ha inoltre scoperto la vocazione a diventare produttrice discografica nonostante ne sappia di musica quanto Costantino Vitagliano di fisica quantistica, ma non c'è nulla che non possa fare una grande forza di volontà o un ingente conto in banca.

Cinema

Simona Ventura prende le sue medicine.

Nel 1997 recita nel film Fratelli pennelli in cui interpreta una pittrice torinese in crisi di identità che incontra l’uomo della sua vita un attimo prima di sposare l’uomo della vita di un altro e partire per il militare il giorno del suo compleanno. Il film era talmente brutto che i soldi del biglietto erano facoltativi.

Vita privata

Purtroppo per noi Simona Ventura non ne ha una e così ci tocca sapere ogni inutile particolare dai vari programmi scandalistici (Verissimo, La vita in diretta, Studio Aperto). Nel 1998 la showgirl sposa Stefano Bettarini, l’uomo il cui cranio vuoto ha un’ acustica perfetta, pari a quella del teatro di Epidauro. La Ventura lo capirà solo nel 2004 ma una volta capitolo correrà subito ai ripari divorziando. Bettarini assumerà due avvocati: uno per sbrigargli le pratiche e un altro per spiegargli cosa sta facendo il primo avvocato.

Curiosità

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  • La Ventura ha diversi tatuaggi: una corona dietro le spalle, una pistola sanguinante sul braccio destro e l'intera Via Crucis lungo tutta la schiena. La scena della resurrezione è tatuata proprio sul gluteo per cui indurendo la chiappa sinistra sembra che Gesù si alzi davvero dal sepolcro.
  • Simona si è sempre dichiarata una donna che si è fatta da sola. I suoi pusher lo hanno confermato.
  • Simona si contende il titolo di " Miss Truccata col pennarello" insieme a Paola Ferrari, Anna Tatangelo e a Moira Orfei.
  • Simona Ventura è vergine in alcuni pori della pelle.
  • Simona Ventura detiene il record mondiale di "insomma" detti in un secondo, in un minuto, in un'ora e in un giorno.

Compendio delle frasi della Ventura da Mai Dire Gol 1994 ad oggi

  • Sei fuori come un balcone
  • Nun ce ne po' frega' de meno
  • Non è che siamo qui a pettinare le bambole
  • A chi tocca non se 'ngrugna
  • Non ciurlare nel manico (la Ventura si è innamorata di quest'espressione, la usa perfino se le chiedono l'ora)
  • crederci sempre arrendersi mai!
  • testa alta e schiena dritta!!
  • È vero? Ecco...
  • QUAAAAANTO MAAANCAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?????????
  • Dov'è la la lavagnAtta? Fammi vedere la lavagnAtta!! Cancella la lavagnAtta...
  • Guardatevi le spalle!! (edizione dell'isola con Cristiano Malgioglio)
  • Noi siamo molto orgoglioni...
  • Non siamo qui a smacchiare i leopardi...
  • Sei come la sabbia dentro le mutande
  • Capiti come il limone tra le cozze
  • Chi vuoi che vinCHE
  • Durerai quanto un gatto in tangenziale
  • Insomma
  • Scusami, ma non mi sei arrivato!

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