Zingaro

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« Violentatori NOI?!? Noi tutt'al più rubiamo ed ammazziamo!! »
« Ne abbiamo uccisi una marea. Ma nessuno se n'è mai lamentato durante le giornate della memoria. »
(Nazista)
« No, eu nun sugnu zingaru! »
« Noi siamo persone serie »
(Zingari)

Uno zingaro è un simpatico miliardario che ha deciso di prendersi una pausa dal duro lavoro svolto nella sua ridente patria (la Zingaria) e gira così il mondo con la sua famiglia in lussuose auto e caravan super accessoriati.

Convention

I comuni d'Italia fanno a gara per poter ospitare le convention di questi giganti dell'economia. A prima vista sembrano immondezzai a cielo aperto, o tendopoli di terza categoria dove si caga e piscia nello stesso posto in cui si mangia, ma ad un occhio più critico rivelano una grande e scrupolosa organizzazione: infatti si mangia nello stesso posto dove si caga e si piscia.

Bambini rom che sorridono dopo la prima lezione di "come rubare un portafoglio"

Sostentamento

Gli zingari sono così ricchi che non hanno più bisogno di lavorare e amano ostentare il loro status regalando soldi e caramelle a tutti. Non rubano quindi, non rapiscono bambini, non stuprano vergini indifese, ecc.

Curiosità

Gli zingari sono conosciuti anche con l'appellativo di ROM, che indica la loro grandissima propensione all'occultismo e alla lettura del pensiero. La parola ROM (acronimo di "Read Only Memory"), infatti, esplicita questa loro caratteristica. Gli zingari sono, inoltre, rinomati costruttori di supporti scrivibili per personal computer che vengono anche utilizzati come vittime sacrificali da donare al loro Dio protettore: BURNER, detto "Il Supremo Masterizzatore".

Storia

Gli zingari, in origine nati come animali da compagnia per i re di Persia e per i mulatti del Maghreb; col passare del tempo hanno cercato di entrare nella società in svariati modi (dai furti agli stupri).

Nel 300 AC hanno scoperto il fuoco, la scrittura e il sesso. Da allora, la loro popolazione è cresciuta notevolmente con una media di 4.000.000.000 di figli ogni coppia.

È solo nel 1100 DC, che un gruppo di cristiani col cazzo spinato invase l'Asia distruggendo l'Islam, il Buddha e i laboratori cinesi dove si producevano le scarpe Zingadidas. Dal 1930 si sono stabiliti nel continente europeo, iniziando a distruggere le periferie delle metropoli. Al loro potere, grazie ai furti, si aggiunse una ricchezza inaudita, tanto che il loro principale esponente Adolf Hitler si candidò alle presidenziali tedesche nel Partito per l'autonomia di Zingaria. Nel 1933, Hitler divenne Führer, e gli zingari ormai onnipotenti decisero di invadere tutto il mondo.

Ma la storia dell'ascesa zingaresca di chiuse pochi anni dopo. Infatti Chuck Norris apparve in sogno al comunista Hitler minacciandolo di calciorotazioni infinite se non fosse diventato razzista, anti-ROM-anista, e soprattutto berlusconiano. Di fronte alle minacce dell'Onnipotente, Hitler non poté che acconsentire, e iniziò quello che oggi è conosciuto come Il massacro ebreo-negro-zingaro-geovano-comunista-sindacalista-omosessuale.

Sconvolti dalle tragedie e dalle ondate di razzismo, i pochi zingari sopravvissuti decisero di trasferirsi in Italia.

Dagli anni 2000, le principali comunità zingare si sono insediate nelle centrali della Lega Nord di Milano, Torino, Napoli e nel piccolo villaggio comunista di Roma.

Il potere zingariano è rimasto comunque in continua destabilizzazione. Il regime di Umberto Bossi attualmente vigente, infatti, ha costretto il suo killer antisemita e nazi fascista Mario Borghezio e distruggere ogni carovana e camper in circolazione. I primi segnali dell'operazione denominata Ruba orologi si sono riscontrati a Milano e Napoli, dove gli zingari sono ora trattati peggio dei terroni.

Si pensa che, in futuro, il leader della comunità ROM in Italia - la ABMFZP (Associazione per i Beni e i Mali dei fottuti zingari senza patria) - Georgius Pancreas Peniterivieus dovrà scontrarsi epicamente con l'ormai supereroe made in Italy


La storia degli Zingari secondo gli Zingari: il Romanzo dei Rom

Nonostante quello che si crede, gli zingari non solo hanno una lingua propria (nel senso che non l'hanno rubata) ma pure una loro tradizione letteraria (questa invece l'hanno scippata ai Fenici, che però ora sono tutti morti e non possono più portarli in Tribunale). Il loro più grande scrittore (e unico) è il poeta epico Romero, il quale, volendo esaltare le gesta del proprio popolo, scrisse un grande poema chiamata il Romanzo dei Rom.

Secondo questa maestosa epopea, ritenuta dagli Zingari un'assoluta verità, il primo zingaro rubò le mele dell'albero del Giardino Terrestre e traviò il serpente che poi fece lo stesso con Adamo ed Eva, che erano senza vestiti proprio per colpa del Protozingaro. Dopodiché, quando vide il povero Abele morto, gli rubò il portafogli e le pecore (Abele era un pastore, come voi appassionati lettori della Bibbia sicuramente sapete) e iniziò il suo vagabondaggio per le vie del mondo. Durante questo suo lungo viaggio figliò e diede origine al popolo dei Rom, che si chiamano così senza un apparente motivo.

Passarono i millenni (ma otto sono lunghi), però questi Rom ne fecero di strada, lasciando tralaltro un ottimo ricordo di sé in tutti i popoli e le Nazioni che hanno incontrato. Finalmente arrivarono in Italia dove decisero di smettere di fare i ladruncoli vagabondi per adottare quella dei ladruncoli stabili. Per agire bene e indisturbati avevano bisogno di buone alleanze sul territorio e così formarono insieme a vari criminali del Belpaese una pericolosissima gang che era composta da:

  • Il Romano, che, grazie al suo Nazgul Tommaso di Padova, tassava gli Italiani.
  • Il Rom (appunto), che derubava gli evasori fiscali.
  • Il Romeno, che obbligava le vittime a prostituirsi.
  • Il Rum, che, bevuto dalle famiglie disperate delle vittime diffondeva l'alcolismo in Italia.ù
  • Il Romancio, che non essendo filato da nessuno (voi avete mai visto un Romancio in giro? Ecco, appunto) faceva da palo per i colpi senza destare sospetti. Ora sapete cosa fare quando vedete un Romancio.

Ma l'Italia non ci stava. Su al nord, il grande capo della Lega Lombarda, l'Umberto da Cassano, disse: aldedogneldommterun che un suo luogotenente, Bobo da Varese interpretò come Addossooo!. Era il segnale della grande rivolta contro l'ingiustizia e l'illegalità. Il comando della Crociata fu assunto da un valoroso Cavaliere, granduca di Arcore e presidente di Milan, per diversi motivi:

  • Voleva essere lui l'unico a rubare in Italia (comprensibilmente).
  • Proprio nell'anno in cui il Romano aveva soggiogato l'Italia portandola verso terrore miseria e morte un certo Roman Abramovich gli aveva comprato Shevchenko, portando un suo feudo a ripetute sconfitte.
  • Queste sconfitte erano in parte causate dai gol di un certo Ibrahimovic.

La vittoria dei Buoni fu gloriosa e in parte anche scontata. Tra i vari successi ci fu quello di far diventare sindaco di Roma il seguace di un Romagnolo (che ci teneva molto al far partire i treni in orario). Il Cavaliere diventò Imperatore d'Italia. Il Romano fu battuto ed esiliato insieme al Rum nei peggiori bar di Caracas. Il Romeno invece fu risparmiato perché donò come segno di alleanza al Cavaliere una delle migliori ragazze della sua premiata scuderia. Il Romancio non se lo filò nessuno. Invece il Rom, che era il cervello della banda, fu costretto a lasciare le impronte digitali. Perché va bene tutto, ma rubare anche le impronte digitali alla gente che lavora è proprio uno scandalo, non vi pare? Comunque adesso le ha lasciate e in effetti siamo tutti più sicuri.

Questo poema, nonostante sia palesemente a favore degli Zingari (che considerano glim insulti un complimento, altrimenti se dici loro "sporco" si laverebbero. O no?), è la migliore fonte di documentazione sulla cultura Rom e sulle loro tradizioni. E per questo è un bestseller, se non addirittura un libro di culto, tra le Forze dell'Ordine.


Curiosità

  • L'inno zingaro Io vagabondo è stato rubato dal gruppo musicale dei Nomadi che ne hanno fatto una canzone di successo. Gli Zingari non si sono lamentati del fatto, ma lo hanno interpretato come un sincero omaggio alla loro cultura, che può essere riassunto nel detto Tu dai qualcosa a me e io invece no.
  • E poi hanno rubato la canzone La strada dei Modena City Ramblers e l'hanno adottata come loro nuovo inno. I Modena però non l'hanno presa come se fosse un omaggio. Strano il mondo, no?
  • Uno Zingaro, se lavora, vende CD-ROM.

Voci correlate