Yara Gambirasio

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera con l'indulto.
(Rimpallato da Yara)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Yara Gambirasio, in posa per la foto che verrà trasmessa un milione di volte nei TG italiani.
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Yara Gambirasio.

« Un po' più su con quella telecamera, inquadra il cadavere coperto dal velo, riprendi il panorama, mi raccomando concentrati bene sui volti in lacrime, di nuovo il cadavere... aspetta, non si vede bene, ora parlo con quelli della polizia. Scusi, non è che si potrebbe spostare il cadavere più a destra così mi viene meglio la ripresa? »
(Fuori onda di Pomeriggio 5)
« Riposa in pace, angelo bello, ora tutto è finito, anche per la tua mamma e il tuo papà. Seppur nello straziante dolore sanno ora che in ciel tu sei. Danza nell'infinito, angelo bello, danza nell'eternità con Gesù, il tuo Signore. »
(Merdosissimo commento facebucchiano intriso di falso buonismo e cazzate gratuite sparate random. E ha anche una metrica di merda.)
« L'orco è tra noi »
(Il parroco di Brembate mentre viene indicato dai bimbi.)
« Smithers, libera i cani »
(Anche Charles Montgomery Burns ha aiutato nelle ricerche della povera bambina.)
« Va bene Yara hai vinto tuuu! A nascondino non giochiamo piùùù! Ma dove cazzo ti sei nascosta?! In un cantiere oppure in una fossa?! YA-YA-YA YARA GAMBIRASIO!! YA-YA-YA YARA GAMBIRASIO!! »
(Italiano medio su Yara Gambirasio.)

Yara Gambirasio è stata una campionessa di nascondino. Scomparsa per diverse settimane, ha dato lavoro a Lamberto Sposini, Barbara d'Urso e Massimo Giletti.

La scomparsa

Yara nasce a Sgomberate di Sopra, un paese che confina con Scendete di Sotto, provincia di Aprite la Finestra, a metà strada tra Bergamo e Bergamo. La sua intera infanzia è tuttora sconosciuta, si sa solo che ha frequentato la scuola media nello stesso paese in cui è nata. Settimanalmente si recava nella palestra di un paese nelle vicinanze, Rastrellate la Cantina, prima di realizzare il suo sogno di diventare una star televisiva.

Il 26 novembre del 2010, però, avviene la scomparsa. La ragazza stava uscendo dalla palestra, dove di solito c'erano ad attenderla i genitori. Quel giorno, però, tutti gli abitanti del paese che si trovavano nelle vicinanze della palestra dovevano essere distratti dalla nebbia. Nessuno infatti si accorge che la ragazza viene rapita dall'uomo invisibile (probabilmente un immigrato africano iscritto alle bestie di Satana e con un chiaro accento rumeno). Verrà trovata esanime un paio di mesi dopo a poche miglia dalla suddetta palestra, dove nessuno aveva pensato bene di guardare, solo dopo che le forze dell'ordine e Quarto Grado l'avevano cercata negli harem della Turchia e nei coffee shop di Amsterdam.

Le indagini

Il luogo dove si è svolto il misfatto...

Dopo aver guardato lo speciale su Yara Gambirasio andato in onda su Rai 1, la polizia ha subito iniziato le ricerche. A capo delle indagini, il Mago Otelma. Aiutato inoltre da una decina di medium che avevano avuto visioni. Esclusi invece i cartomanti, tra le proteste del pubblico a casa.

I tre testimoni principali (Non vedo, Non sento, Non parlo) hanno parlato molto dettagliatamente, per sentito dire, di cose che non avevano visto in prima persona e che avevano sentito in TV. Così, quando i magistrati hanno ascoltato le loro dichiarazioni, si sono ritrovati tra le mani una puntata di La vita in diretta. Le testimonianze sono state subito messe agli atti. Secondo indiscrezioni trapelate dal commissariato, comunque, il testimone chiave sarebbe Lamberto Sposini, tuttora il più informato di tutti sulla vicenda.

Le forze dell'ordine hanno setacciato il paese in lungo e in largo, cercando sotto i letti, negli armadi e nei vecchi cantieri abbandonati, ma senza successo. A pochi giorni dalla scomparsa di Yara arriva una lettera di un ex carcerato che, come tutti gli ex carcerati, è un uomo d'onore amico dei bambini. La lettera recitava così:

« Cara polizzia, non sono un mitomane e non ho poteri maggici. Ma però vi posso assicurare che Yara, la bambina scomparsa che state cercando, sta in un cantiere abbandonato quavvicino. Cercate più meglio e vedete che la trovate. »
(Firmato: Topo Gigio)

La preziosa testimonianza è stata attentamente valutata dalla polizia, che dopo circa un mese è riuscita a decifrarne il criptico messaggio e ha capito che forse era il caso di dare un'occhiata nel cantiere. Stranamente non è stato trovato niente di rilevante.

Il caso mediatico

...e quello dove si sono svolte le chiacchiere.

Come da copione, dopo la scomparsa la macchina mediatica si è subito messa in moto. Per diverse settimane il caso Yara ha tenuto banco, scalando la hit parade dei palinsesti televisivi fino a superare in classifica la più gettonata Sarah Scazzi. Alcuni giornalisti de "La vita in diretta" si sono accampati direttamente sotto il portone di casa. Di mattina facevano anche colazione con i genitori della povera ragazzina dispersa, così da guadagnare tempo per le interviste. Alla fine della vicenda il caso Yara ha ottenuto un importante secondo posto alle spalle del caso Sarah e seguito dal caso delle Gemelline svizzere, finite giustamente al terzo posto perché straniere.

Il ritrovamento

Anche le agenzie di scommesse hanno preso a cuore la tragedia.

L'efficiente lavoro della polizia ha fatto sì che le ricerche si concludessero dopo tre mesi, perché la vicenda aveva ormai esaurito il suo impatto mediatico e non aveva più niente da dire. Anche perché tra i parenti di Yara non c'era nessun accusato, né uno zio psicolabile né una cugina decerebrata, proprio niente. Il 26 febbraio 2011 viene quindi ritrovato il corpo senza vita della ragazzina, il che porta nuovo audience nei programmi di tuttologia trasmessi in quell'orario morto del pomeriggio quando quelli che guardano la TV lo fanno perché l'unica alternativa sarebbe suicidarsi.

La vicenda si conclude così con la morte di una tredicenne i cui resti vengono dati in pasto ad avvoltoi mediatici che hanno come obiettivo l'indice degli ascolti, e una plebaglia impazzita che invoca la pena di morte contro l'uomo invisibile.


Stavolta niente plastico per il povero Vespa, che si è dovuto accontentare di una misera mappa.


Bossetti

A un certo punto in una tranquilla giornata di giugno 2014 gli sbirri arrestarono un certo Massimo Giuseppe Bossetti, un muratore zoofilo che abitava non lontano, poiché identificavano in lui il DNA del presunto serial killer alias "Ignoto 1" (cercato da anni in particolar modo da Amadeus). Il suddetto rispose "LOL".

Dopo un processo di circa 40 4 anni[1] Bossetti è stato sbattuto in prigione con ergastolo e leggenda narra che il suo spirito maligno aleggerà eternamente tra i verdi prati del bergamasco.

Voci Correlate

Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 6 marzo 2011 col 37.9% di voti (su 29).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

Proponi un contenuto da votare  ·  Votazioni in corso  ·  Controlla se puoi votare  ·  Discussioni

  1. ^ this is Italian style, ragazzi!