Il Vernacoliere

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(Rimpallato da Vernacoliere)
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Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.
« PISAMMERDA!! »
(Tipico titolo del Vernacoliere)
Il motivo per cui la gente compra Il Vernacoliere.

Il Vernacoliere è più o meno la versione su carta stampata di Nonciclopedia, ma con un umorismo più fiacco.

È un buon antibiotico contro il rigonfiamento di scroto causato dai comizi di Giuliano Ferrara, dall'angelus del Papa o dagli articoli di fondo di Libero. Soprattutto se assunto insieme a dosi massicce di Gin tonic o di Ponce.

È anche un ottimo rimedio per tenere lontani i papaboy, per cui se ne consiglia la lettura in treno, in autobus e in prossimità degli oratori, onde evitare possibili rotture di coglioni da parte di questi individui. Inoltre, bambini che ne portino una copia nello zainetto hanno minori probabilità di essere molestati da oscuri figuri vestiti di nero.

Con l'apertura di questo sito, comunque, il numero dei suoi lettori è calato dell'80%[1]. Il restante 20 è composto fondamentalmente da segaioli analfabeti interessati unicamente alla babysitter mezza nuda[2].

Storia

Il Vernacoliere venne fondato nel 1982 da un irriverente giornalista livornese disoccupato, Carlo Azeglio Ciampi.(duri!)

L'umorismo del Vernacoliere

La satira

Lettore medio del Vernacoliere

Il giornale è noto soprattutto per l'utilizzo di una satira raffinata, mai banale né scurrile, capace di prendere in giro con arguta ironia elementi delicati quali la politica o la religione, nonché elementi del costume locale quale la presunta rivalità tra Pisa e Livorno, senza tuttavia mai scadere nella volgarità. Qualche esempio:

« Berlusconi 'un gli tira più l'uccello! »
(Satira politica del Vernacoliere)
« Ruini 'un gli tira più l'uccello! »
(Satira religiosa del Vernacoliere)
« Ai Pisani 'un gli tira più l'uccello! »
(Satira di costume del Vernacoliere)

Oppure, ancora più originale:

« Ratzinger dichiara: "'Un mi tira più l'uccello, Dio bischero!" »
(Satira religiosa del Vernacoliere)

Gli argomenti

Punto di forza del Vernacoliere è quello di affidarsi a un umorismo lontano dai cliché e dagli stereotipi. Tuttavia, al lettore attento non sfuggirà come determinati argomenti siano presenti più di frequente, come evidenziato del resto da un'accurata indagine NEXUS che ha comparato centinaia di copie di questo giornale[3]. In effetti, il 99% degli articoli del Vernacoliere tratta di:

C.V.D.

Affinità-divergenze tra Il Vernacoliere e Nonci

Sappiate trarre le vostre conclusioni

  • Il Vernacoliere fa un uso criminoso della libertà di stampa. Nonciclopedia pure
  • Il Vernacoliere usa un umorismo scabroso, rivoltante e offensivo. Nonciclopedia peggio
  • Il Vernacoliere una volta si è beccata una denuncia perché usava termini scurrili. Nonciclopedia perché invitava i bambini a tagliarsi le vene
  • Il Vernacoliere si paga. Nonciclopedia è gratuita
  • I giornalisti de Il Vernacoliere vengono pagati. I Nonciclopediani no[4]
  • Il Vernacoliere non ha pubblicità. Nonciclopedia invece sì, noi si che siamo avanti! (non le vedi, proprio qui sotto?).

Note

  1. ^ Dati ISTAT
  2. ^ Forse non tutti sanno che, se alla fine del suo fumetto Luana non mostra le tette, l'edicolante da cui avete comprato il giornale ha il dovere di rimborsarvi l'acquisto
  3. ^ Onestamente, non ci voleva così tanto
  4. ^ D'oh!

Voci correlate