Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Matpaperon/Sandbox II.

Discografia di Fabrizio De André

1961

Nuvole barocche/E fu la notte

 
PSICOREATO!!
rifer at nonutente rapidente vapor da Psicopolizia su indicaz Minver.
nonpace è pace - nonservo è servo - nonsapere è forza
    ?

Questo singolo non è mai esistito.

La Ballata del Michè/La ballata dell'eroe

Il

primo disco di Faber. Pubblicato dalla Karim in millemila modi diversi (con/senza omissione dell'articolo dai titoli; Con 10 foto di Fabrizio in 10 pose diverse da 10 punti di vista; con etichette sgargianti o grigie completamente diverse l'una dall'altra) è il disco che al posto di renderlo un pessimo penalista lo ha reso un discreto

cantautore[Risata Necessaria].

1963

Il secondo disco di Fabrizio è di due anni più tardi. Si vede che non faceva il cantautore per guadagnarsi da vivere.

Il Fannullone/Carlo Martello torna dalla Battaglia di Poitiers

 
Carlo Martello torna da Poitiers. Notare il sangue del principe e del moro che arrossano il cimiero.

Il Fannullone

La sua autobiografia.

Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers

Riesumazione di una antica chanson medievale, scritta dal suo antenato menestrello Fabricius da Andria. La storia narra semplicemente di un Carlo Martello voglioso che ci prova con una prostituta bolognese.

Il Testamento/La Ballata del Michè

« Potrei dire che Michè è morto, ma non lo farò. »

1964

La Guerra di Piero/La ballata dell'eroe

Valzer per un Amore/La canzone di Marinella

1965

Per i tuoi larghi occhi/fila la lana

La Città Vecchia/delitto di paese

1966

La Canzone dell'amore perduto/La ballata dell'amore cieco (o della vanità)

La Canzone dell'amore perduto

La Ballata dell'amore cieco (o della vanità)

la storia parla di un brav'uomo

tralalalalla tralallalero

che si innamora perdutamente

di una stronza.


La stronza, per puro piacere personale

tralalalalla tralallalero

gli fa prima uccidere la madre,

poi gli fa tagliare le vene.


il brav'uomo seguì i suoi consigli[citazione necessaria]

tralalalalla tralallalero

e infatti morì felice e contento,

mentre la stronza fu presa dal rimorso.

Geordie/Amore che vieni, amore che vai

1967

 
De André canta Spiritual.

Volume I

Il primo album di De André. Dopo ben dieci mesi riuscì a trovare un titolo adatto al suo nuovo 33 giri, e con Volume I lo trovò. Infatti, oltre a uscire nei negozi di dischi, si vendette bene anche nelle librerie.

Si chiamava Gesù

Audiobiografia del falegname di Nazaret, uno dei tanti idoli del cantautore genovese.

Via del Campo

Con la musica copiata da Enzo Jannacci senza neppure che questo lo sapesse, la canzone è ancora oggi una delle principali canzoni di De André. La canzone parla (ovviamente) di prostitute, travestiti e un illuso spilorcio, che al posto di portare un anello per conquistare una ragazza le porta un po' di terriccio, con la scusa che Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

Bocca di Rosa

Una delle sue canzoni preferite, parla di una signorina che arriva nel malfamato paesino di sant'Ilario. Gli abitanti da subito capiscono che non è un missionario[1]. Gli uomini del paese allora iniziano a darsele per scoparsela, le acide signore genovesi s'arrabbiano e vanno dal commissario a chiedere l'espulsione dal paese. Detto fatto, Bocca di Rosa si rifà al paese successivo dove pure il prete se la fa.

1968

Tutti Morimmo a Stento

Il primo concept album di Faber. In origine la discografia doveva essere come le enciclopedie, e lo chiamarono Volume II. Però quando la Bluebell si accorse che vendeva poco, gli cambiò il nome.

Parla di un disastro nucleare a Stento (CB), dove tutti a stento morirono di stenti. "un ode al calembour", scrissero i giornali.

Cantico dei Drogati

Volume III

S'i Fosse Foco

Codesto componimento trae origine da un sonetto de' signor Cecco Angiolieri. Fabricio meramente ci aggiunse sopra allo testo suoni de' mandolino et de' tamburello.

1970

La Buona Novella

« Solo un uomo poteva salvare il Cristianesimo dalla C.H.I.E.S.A. »
(Tag-line del disco)

1971

Non al Denaro, Non all'Amore, Nè al Cielo

Cosa hanno in comune il suonatore Jones e Fabrizio?

Ce lo spiegherà accuratamente[citazione necessaria] questo disco.

tratto dall' Antologia di spoon river, parla di come i cardiopatici e i suonatori siano migliori di giudici, matti, blasfemi, medici, chimici e ottici.

Prima Parte

La Collina

È lo stesso ermo colle di Giacomo Leopardi, solo che sul suo c'è una siepe, sulla collina c'è gente morta, caduta dai ponti o violentate nei bordelli. Se l'Infinito non sia una poesia così allegra, la canzone non è da meno.

Un Matto (dietro ogni scemo c'è un villaggio)

Parla di uno scemo del villaggio, che non riuscendo a comporre frasi di senso compiuto viene preso per il culo dalla gente. S'impara la treccani a memoria, per essere poi rinchiuso in Manicomio.

Un Giudice

L'invidia fatta persona. Lo zio americano di Brunetta diventa giudice e inizia a far perdere la testa a tutti quanti lo avevano criticato.

Un Blasfemo

Un Malato di Cuore

Seconda Parte

Un Medico

Un Chimico

Un Ottico

Un ottico che smette di fare lenti per orbi ma inizia a farsi di LSD, vedendo paesaggi straordinari e gendarmi pascolare nei campi.

Il Suonatore Jones

1973

Storia di un Impiegato e di una bomba

Per festeggiare il quinquiennale della rivoluzione, decise di fare qualcosa di nuovo, e compose questo album.

Aspramente giudicato dalla critica con velati messaggi come "L'ennesimo disco rivoluzionario di un borghese di merda", è stato rivalutato negli anni '90. del 2000.

Ha vinto il premio "Miglior 33 giri da lancio del disco" nell'edizione del '74.

1974

Canzoni

Canzoni, il cui nome è chiaramente derivato dall'idea che platone aveva di "album", è considerato "una vera presa per il culo" in quanto solo la metà delle canzoni è nuova e quelle nuove per di più sono traduzioni di Brassens e di Bob Dylan.

1978

Rimini

 
Coda di Lupo in Brianza

Il nono albume di Fabrizio, scritto in collaborazione con Bubola e due pastori sardi.

Il nome, a quanto detto da Bubola, è stato accuratamente scelto dall'indice di un Atlante geografico, per cui l'album si poteva benissimo chiamare Monte Bianco o Bergamo.

Rimini

Teresa, figlia di Borghesi, non avendo altro da fare decide di innamorarsi. Dopo aver procreato con un bagnino, l'estate finisce e il neopapà scappa. Teresa dunque abortisce e successivamente si fa, incontrando gente come Cristoforo Colombo[2]. Poi sembra che muoia da una lametta vecchia di cent'anni.

Coda di Lupo

Zichiriltaggia (Baddu Tundu)

Parlando del Naufragio della London Valour

1980

Una Storia Sbagliata/Titti

L'ultimo singolo ufficiale di Faber.

« Ci va messo per forza un lato B? »
(Fabrizio non voleva rovinare il lato A.)

Una Storia Sbagliata

« Bello, hanno dedicato una canzone alla mia morte. Ah, sono morto? »
(Pier Paolo Pasolini)

Come sarebbe il mondo se Pier Paolo Pasolini fosse morto nel 1975? Sarebbe stata una storia sbagliata, appunto.

Scritto in collaborazione col manichino Bubola e ovviamente PierElvis, parla di un ipotetico suicidio a Pasolini, cosa ovviamente impensabile.

Titti

« Mi è semblato di vedele due amoli »

Ispirata all'omonimo uccellino, è una storia spensierata su una tradritrice.

1981

██████████

████████ ██ █████, noto anche come ██████████, È uno dei più bei dischi di Faber, almeno a detta di suo figlio.

Già Fabrizio era noto per i suoi titoli alquanto bastardi, ma questo è il vero e proprio apogeo della sua ricerca.

Quello che non ho

La lista della spesa di Fabrizio.

Fiume Sand Creek

Soldati americani attaccano un accampamento indiano sul Sand Creek, rei di aver nascosto un dollaro d'argento sul fondo del fiume.

Ave Maria

Mark Harris e Fabrizio delirano in sardo.

Hotel Supramonte

Franziska

Se ti tagliassero a pezzetti

Verdi Pascoli

1984

Creuza de Ma

Faber l'ha spacciato come un disco di canzoni cantate interamente in dialetto genovese, in realtà sono parole messe a caso, senza alcun senso compiuto.

È stato definito come uno dei migliori album degli anni '80. Ciò ci fa capire come era messa veramente male la musica negli anni '80.

1990

Le Nuvole

1996

Anime Salve

Note canore

  1. ^ Non ci vuol poi molto.
  2. ^ O il Tenente, non si capisce bene.

Repubblica di Falò

Repubblica Bruciante Italiana
 
 
(Bandiera) (Stemma)

Motto: Per l'onore dell'incendio
Inno: Andiam Andiam Andiam a Bruciacchiar
 
No, non è quella colorata in rosa.
Capitale Falò
Maggiori città

Bruciopoli, Accendiburgo


Lingua ufficiale

Itagliano


Governo Rogo dei candidati
Capo di stato Nerone
Riconosciuta da Benito Mussolini
Area Diagonale maggiore più diagonale minore per altezza diviso 2
Popolazione
Moneta Nafta
Religione

Pirofilia


Sport nazionale

Incendiare foreste millenarie


Sito internet www.accendini&acciarini.fl


 
Il capo di stato

La Repubblica di Falò è uno stato fantoccio (cioè uno stato che si dedica a produrre manichini e leccare il culo a un altro stato) della Crucchia.

Si trovava a metà strada tra la Repubblica di W.C. e la Repubblica di Salò.

Informatica

 
comuni CD in vendita nei negozi di Bruciopoli.

L'informatica è uno dei cardini del paese: considerato il nuovo cinematografo viene utilizzato per la propaganda di regime.

Nel paese ha sede la famosa azienda nero, produttore del famoso programma di masterizzazione Nero Burning Rom, dove per "Rom" non si intende la capitale rivendicata ma ovviamente quei zingaracci tutti da bruciare.

Note che bruciano