Guelfi e Ghibellini: differenze tra le versioni

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[[File:Guelfi e Ghibellini.jpg|400px|thumb|right|Affresco raffigurante Guelfi e Ghibellini mentre lottano per contendersi la prima copia dell'ultimo libro della [[Rowling]].]]
[[File:Guelfi e Ghibellini.jpg|400px|thumb|right|Arazzo raffigurante Guelfi e Ghibellini mentre lottano per contendersi la prima copia dell'ultimo libro di [[Fabio Volo]].]]


{{Cit2|Questa è una strana brutta storia, fatta di intrighi, potere, poesie di [[Dante]], guerre, orge, tiro al piattello, partite a briscola e omicidi tra guelfi e ghibellini.|Puntata di [[Blu Notte]] del [[23 aprile]] [[1125]]}}
{{Cit2|Questa è una strana brutta [[storia]], fatta di intrighi, potere, poesie di [[Dante]], guerre, [[orge]], tiro con l'arco, partite a [[pallacorda]] e [[omicidio|omicidi]] tra guelfi e ghibellini.|Dalla puntata di [[Blu Notte]] del [[23 aprile]] [[1125]]}}


'''Guelfi e Ghibellini''' furono due fazioni medievali note per aver riempito con le loro discussioni [[piuttosto]] movimentate le pagine altrimenti vuote dei nostri libri di storia, fino al tanto applaudito arrivo della [[Peste Nera]], che li mise d'accordo una volta per tutte.
{{Cit2|Tre Anelli ai prodi Guelfi sotto il cielo che risplende.|Dante Reuel Alighieri, ''[[Il Signore degli Anelli|La Signoria degli Anellini]]'' }}


== Prefazione ==
[[File:Stemma dei Ghibellini.gif|thumb|left|200px|Lo storico stemma dei ghibellini, raffigurante il celeberrimo Badangaberto de' Badangaberti nell'atto di nutrire il proprio [[grifone]] gigante domestico.]]


[[File:Barbarossa.jpg|280px|thumb|right|Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo diffuso fra i ghibellini.]]
'''Germania, XII secolo -''' Dopo la morte di [[Kenneth Branagh]] sul set di [[Enrico V]] la Germania si spaccò in due. Letteralmente. Neanche il tempo di rimettere a posto il distaccamento della placca di [[Sassonia]] che si spaccò anche politicamente. Si formarono così due partiti:
*Da una parte gli Hohenstaufen e [[Sveva Sagramola]], che trasmettevano [[messaggi subliminali]] contro il [[Papa]] nelle puntate di [[Geo & Geo]]. Essi parteggiavano per l'[[imperatore]], in quanto fan sfegatati di [[Le Follie dell'Imperatore|Kuzco]].
*Dall'altra i Welfen, che invece preferivano il Papa in quanto possessore di un cappello molto più [[figo]] di quello dell'[[imperatore]].


Da quel momento in poi il caos: i Welfen riuscirono a far eleggere un'[[otaria]] come imperatore nel [[1137]], ma la povera bestiola non resse lo stress e morì poco dopo sommersa da pratiche da timbrare. Provò allora a prendere il potere Enrico il Superbo, che se la tirava di brutto dicendo che [[Mio Cugino|suo cugino]] era stato imperatore, ma nessuno se lo cagò di striscio e la lotta riprese.<br />
'''Guelfi e Ghibellini''' sono state due fazioni opposte della [[politica]] italiana medievale. Esse si contendevano non già il potere assoluto, l'egemonia politica o l'abbigliamento più trendy, ma il titolo di ''Gruppo di deficienti col nome più deficiente''. Secondo le tendenze dell'epoca, opinabilissime [[peraltro]], vinsero alla fine i Guelfi nella [[Battaglia di Benevento]], ma solo perché i Ghibellini non avevano capito dove si trovasse quest'ultima. L'evento venne peraltro citato da [[Dante]] nella [[Divina Commedia]] come ''una miserabile pagliacciata''. <br />
Fra le altre celebri battaglie si possono ricordare la [[Battaglia di Campaldino]], nota per il brutale saccheggio ai paninari locali, e la Battaglia di [[Orio al Serio]], celebre per non essere mai avvenuta.


Dopo una serie di [[matrimoni]], [[incesto|incesti]] vari e perfino un [[battesimo]], la situazione si rappacificò, quando arrivò tal [[Federico Barbarossa]], della fazione degli Hohenstaufen, che distribuendo in tutta Germania buoni sconto del [[Mc Donald's]] ottenne il consenso della popolazione e la istigò contro i "[[terrone|terroni]] del Belpaese", spostando così il conflitto in [[Italia]] e portando momentaneamente la pace nella sua terra.
== Prefazione ==
{{quote|Ragazzi, ma io non ho ancora capito, il [[Sacro Romano Impero]] sarebbe la [[Germania]], la [[Francia]] o cosa? E poi, perché diavolo si chiama "''Romano''"? Che poi mio zio c'è stato pure a Roma e mi ha detto che è piena zeppa di [[coatto|coatti]]!|Federico Barbarossa}}


== In Italia ==
[[File:Stemma dei Ghibellini.gif|thumb|left|200px|Lo storico stemma dei ghibellini, raffigurante il celeberrimo Badangaberto de' Badangaberti nell'atto di nutrire il proprio [[grifone]] gigante domestico.]]
[[File:Barbarossa.jpg|300px|thumb|right|Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo noto fra i ghibellini.]]
'''Germania, XIIesimo secolo -''' Dopo la morte di [[Kenneth Branagh]] sul set di Enrico V la Germania si spaccò in due. Letteralmente. Neanche il tempo di rimettere a posto il distaccamento della placca di Sassonia che si spaccò anche politicamente. Si formarono così due partiti:
*Da una parte gli Hohenstaufen e [[Sveva Sagramola]], che trasmettevano messaggi sublimali contro il Papa nelle puntate di Geo & Geo. Essi parteggiavano per l'[[imperatore]], in quanto fan sfegatati del film disney ''[[Le Follie dell'Imperatore]]''.
*Dall'altra i Welfen, che invece preferivano il Papa in quanto possessore di un cappello molto più figo di quello dell'imperatore.
Da quel momento in poi il caos: i Welfen riuscirono a far eleggere un'[[otaria]] come imperatore nel [[1137]], ma la povera bestiola non resse lo stress e morì poco dopo sommersa da pratiche da timbrare. Provò allora a predere il potere Enrico il superbo, che si faceva figo dicendo che [[Mio Cugino|suo cugino]] era stato Imperatore, ma nessuno se lo cagò di striscio e la lotta riprese.<br />


[[File:Finta battaglia medievale.jpg|thumb|left|310px|{{dialogo2|Bambertazzo|Ah Buondelmo', non mi ricordo, ma a noi ci piace il papa o l'imperatore?|Buondelmonte|Ma che ne so, Bamberta'! Tu pensa a tagliare nasi.}}]]
Dopo una serie di [[matrimoni]], incesti vari e perfino un [[battesimo]], la situazione si rappacificò, quando arrivò tal Federico [[Barbarossa]], della fazione degli Hohenstaufen, che distribuendo in tutta Germania buoni sconti del [[Mc Donald's]] ottenne il consenso della popolazione e li istigò contro i "terroni del Belpaese", spostando così il conflitto in Italia portando la pace momentanea nella sua terra.


In [[Italia]] le due fazioni avevano dapprima nomi completamente differenti: i due gruppi rivali infatti si chiamavano rispettivamente ''[[Tifosi]] del Papa'' e ''[[Feticisti]] dell'imperatore''.
== Storia ==


In seguito, ispirandosi agli avvenimenti tedeschi, adottarono i nomi di "Guelfi", che deriva dai Welfen, e "Onestoffi", che deriva da Hohenstaufen. Questi ultimi preferirono però cambiare in "Ghibellino", perché fa rima con "[[ermellino]]". Gli storici concordano su questa ipotesi, nonché sull'idea che l'utilità della loro professione andrebbe rivista.
[[File:Hohenstaufen.jpg|270px|thumb|left| Due bambine che fluttuando in aria fanno offerte all'imperatore mentre un terzo dietro cerca disperato di palpeggiare un sedere inesistente.]]
Nelle elezioni politiche dell'[[Europa]] del XII secolo si presentarono il [[papa]] e l'imperatore: il primo prometteva [[figa]] infinita anche dopo la morte, l'altro prometteva la restituzione totale dell'[[IMU]] sulla prima stalla. Mentre i due concorrenti gareggiavano a chi la sparava più grossa, iniziò una guerra tra due scommettitori che, dopo aver fatto una scommessa su chi avrebbe dominato l'Europa, iniziarono ad arruolare chiunque gli passasse a tiro pur di accaparrarsi la somma. Morti i due per una scommessa su chi avrebbe bevuto più cianuro, i due schieramenti rimasero in vita e pur di continuare si ammazzarsi a vicenda, iniziarono a prendere pareri totalmente diversi su tutto:
*I guelfi sostenevano che la carbonara si cucinasse col guanciale, i ghibellini con la [[mortadella]]
*I guelfi proibivano di fare [[peto|peti]], i ghibellini solo i [[rutto|rutti]]
*I ghibellini portavano i capelli lunghi, i guelfi alla [[Arisa]]
*I guelfi tifavano [[Fiorentina]], i ghibellini [[Juve]]
*I guelfi si chiamavano guelfi, i ghibellini ghibellini
In Italia le due fazioni avevano dapprima nomi completamente differenti: i due gruppi rivali infatti si chiamavano rispettivamente ''Tifosi del [[papa]]'' e ''Feticisti dell'[[imperatore]]''.
In seguito, ispirandosi agli avvenimenti tedeschi, adottarono i nomi di "Guelfi", che deriva dai Welfen, e "Onestoffi", che deriverebbe da Hohenstaufen. Questi ultimi preferirono però cambiare in "Ghibellino", perché fa rima con "[[ermellino]]". Insomma, a chi non piacciono gli ermellini? Gli storici concordano su questa ipotesi, nonché sull'idea che l'utilità della loro professione andrebbe rivista.<br />
Differentemente dalla [[Germania]], i due schieramenti si combattevano su tutto, dal comando dei comuni a tremende lotte fratricide per chi sarebbe andato per primo al bagno. Nel [[1266]], morto [[Manfredi]] di coliche dopo aver mangiato 16 kg di cozze, il partito ghibellino perse gran parte del suo potere e in poco tempo gran parte di loro o era passato allo schieramento rivale o era [[morte|a giocare a carte con San Pietro]].


[[File:Papa-francesco OK.jpg|180px|thumb|right|[[Papa Francesco]] è così umile che ha perdonato persino i ghibellini.]]
== Principali città guelfe e ghibelline ==


A differenza dell'esperienza [[Germania|tedesca]], i due schieramenti si combattevano su tutto: dagli scontri per la supremazia nei comuni alle tremende lotte fratricide per chi sarebbe andato per primo al [[bagno]].<br />
[[File:Papa-francesco OK.jpg|220px|thumb|right|[[Papa Francesco]] è così umile che ha perdonato persino i ghibellini.]]
Numerose erano le famiglie che parteggiavano per l'una o per l'altra fazione. In particolare rammentiamo i Guelfi ''Malatesta'', ''Malaspina'', ''Malavita'', ''Malattiacancerogena'' e ''Malafinisci?!''. Celebri ghibellini furono invece i ''Lambertazzi'', i ''Lamberti'', i ''degli Uberti'', gli ''Ubertazzi'', i ''Lambumbertazzi'' e i ''Bim Bum Bambertazzi''.<br />
Guelfi e Ghibellini cercarono in tutti i modi di possedere più città possibili ma almeno una o due cittadine erano sempre della fazione opposta, i popolani così prendevano per il [[culo]] sia guelfi che ghibellini e facevano in modo che la guerra proseguisse.
L'Italia era suddivisa così: da [[Firenze]] a [[Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch]], tranne [[Piacenza]] che era doppiogiochista e le piaceva stare in mezzo, si tifava papa. Da [[Pistoia]] allo [[Zimbawe]], eccetto la [[Svizzera]], neutrale come al suo solito, erano ghibellini e odiavano [[Roma]]. Richiedevano a tutti i costi la [[secessione]] dal [[Vaticano]] ma non ci riuscirono.


=== Città Guelfe ===
=== Le battaglie ===


Gli scontri furono numerosi e più feroci di quelli all'apertura di un [[Apple Store]]. Secondo le testimonianze dell'epoca, opinabilissime [[peraltro]], la vittoria finale la ottennero i Guelfi nella decisiva [[Battaglia di Benevento]], ma solo perché i Ghibellini non avevano capito dove si trovasse quest'ultima. In questa battaglia morì anche il [[boss]] ghibellino Manfredi di Sicilia, affogato in un'[[acquasantiera]]. L'evento venne definito da [[Dante]] nella [[Divina Commedia]] ''una miserabile pagliacciata''. <br />
I guelfi possedevano [[Firenze]], vinta a seguito di una partita a tombola contro la fazione nemica e [[Napoli]]. Quest'ultima rimase ghibellina per poi cambiare fazione all'ultimo, per paura che la Chiesa invocasse [[Dio]] per far eruttare il [[Vesuvio]]. Città come [[Milano]] e [[Genova]] vennero convertite a seguito dell'intervento della Chiesa. Il Papa in persona venne in aiuto dei fedeli, portando biscotti ed un'automobile nuova a tutte le persone che ne avevano bisogno.
Il partito ghibellino perse così in poco tempo gran parte del suo potere e gran parte dei suoi sostenitori, passati, come da italica consuetudine, tra le schiere del più forte.


Fra le altre celebri battaglie si possono ricordare la [[Battaglia di Campaldino]], nota per il brutale saccheggio ai paninari locali, e la Battaglia di [[Orio al Serio]], celebre per non essere mai avvenuta.
=== Città Ghibelline ===


Nonostante le bassezze da entrambe le parti, come il defecare nella boccia del [[pesce rosso]] dell'avversario, grandi furono le gesta degli eroi dell'epoca. Ricordiamo infatti eventi come la carica suicida di Tardone de' Visconti contro le salmerie nemiche, o gli atti di eroismo di Guicciardino detto "Dermatite", caduto sotto i colpi dei nemici mentre si allacciava le cinghie dell'[[armatura]].
I ghibellini conquistavano le città, promettendo che il 75% delle tasse che si pagavano a Roma, sarebbero ritornate a Pistoia. Furono organizzate manifestazioni in tutti i [[Ducato|ducati]] con lo [[slogan]]: ''"Prima Pistoia e poi tutto il resto"'', convincendo i popolani a indire subito il referendum per la Macro-regione del nord depapizzata.
In questo frangente, però, c'erano anche alcune città che fingevano l'inciucio, parteggiano per l'una o per l'altra fazione a seconda dei propri riscontri personali e per un paio di cinghiali a buon mercato.<br />
Come ad esempio [[Siena]] che storicamente era ghibellina, durante il Palio, si fece corrompere dai guelfi per poter inserire carne di cavallo in prodotti surgelati, suscitando grande scandalo per l'epoca. Oppure [[Fabriano]], che aveva alzato il prezzo della [[carta igienica]], condannando i pistoiesi a nettarsi il deretano ''"nuda manu"'' per lunghi periodi.


== La guerra ==
=== Guelfi bianchi e neri ===


{{cit2|Sogno che un giorno a Firenze piccoli Guelfi neri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli Guelfi bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle.|[[Martin Lutero]] all'[[Oktoberfest]], sbronzo e con qualche secolo di ritardo}}
Nel paese italiano vi erano numerose famiglie che parteggiavano per l'una o per l'altra fazione, in particolare rammentiamo i Guelfi ''Malatesta'', ''Malaspina'', ''Malavita'', ''Malattiacancerogena'' e ''Malafinisci?!''. Celebri ghibellini furono i ''Lambertazzi'', i ''Lamberti'', i ''degli Uberti'', gli ''Ubertazzi'', i ''Lambumbertazzi'' e i ''Bim Bum Bambertazzi''.<br />
Esse si scontrarono ripetutamente, con risultati a lungo incerti. Queste battaglie non sono ricordate tanto per l'importanza politica, storica e sociale, quanto per l'immensa quantità di rifiuti che si lasciarono dietro, senza contare gli atti vandalici compiuti dagli [[ultras]] più intemperanti.


=== Battaglia di Montaperti ===
==== Lo scisma ====


La sera della vittoria contro i Ghibellini tutti i Guelfi si ritrovarono per mangiare e festeggiare nella città di [[Pistoia]], ma al momento della scelta fra salsiccia e [[porchetta]] da mettere nel pane scoppiò una lite furibonda che determinò una spaccatura irreparabile.
In questa amena località nei pressi di [[Siena]], le opposte fazioni diedero vita ad uno scontro appassionante: da una parte i ghibellini di casa, schierati con un aggressivo ''"Tutti avanti e giù botte"'' dai loro condottieri Provenzano Salvani (un nome, una garanzia), Giordano d'Agliano (dall'alito pestilenziale) e Farinata degli Uberti (addetto ai vettovagliamenti); dall'altra la compagine ospite dei Guelfi di [[Firenze]], agli ordini di Iacopino Rangoni, un [[Modena|modenese]] perennemente fatto di [[aceto balsamico]], che proponeva uno spregiudicato ''"Palla lunga e pedalare"''. Sul finire dei tempi regolamentari si fece sentire l'[[effetto collaterale]] della farinata di ceci che i padroni di casa avevano ingurgitato a colazione: una nube di [[peto|gas mefitici]] invase le fila dello schieramento avversario. I fiorentini che non caddero morti all'istante abbandonarono il campo di battaglia portandosi via il pallone, protestando vivacemente all'indirizzo degli avversari, colpevoli a loro dire di aver fatto ricorso al [[doping]]. Ma non servì a nulla: al triplice fischio finale '''Ghibellini - Guelfi 1 -0'''.
[[File:Scacchi digitali.gif|thumb|Una rappresentazione della strategia d'attacco dei Guelfi bianchi ai danni di quelli neri.|200px]]


I più litigiosi di tutti furono i due figli della Famiglia Cancellieri, chiamati Carlino e Dore, tanto per continuare le tradizione dei nomi orripilanti.<br />
=== Battaglia di Montaldino ===
Fu allora che i Guelfi si divisero in due fazioni e scelsero i nomi in base al colore dei capelli dei due ragazzi: Bianco per quella di Carlino, che da bambino aveva avuto un incidente con l'acqua ossigenata, e Fucsia per quella di Dore, che stava attraversando la sua fase [[hipster]]. Tuttavia i Guelfi Fucsia adottarono ben presto il colore Nero, stufi di essere derisi perfino dai lebbrosi del lazzaretto.
[[File:Lanterne bianche contro lanterne nere.jpg|thumb|right|280px|Una tipica scaramuccia fra Guelfi Bianchi e Neri.]]


I Guelfi Neri si battevano per avere le carrozze sempre in orario, per la bonifica della Maremma Impantanata e perché la Pistoiese tornasse in [[Serie A]]; i Bianchi, che proclamavano una [[comunismo|dittatura del proletariato]], fondarono il Sindacato dei Ciabattini, ma passavano tutto il loro tempo a [[Canne|mettere i fiori nei loro cannoni]].<br />
=== Battaglia di Altopascio ===


I loro litigi furono tali da spaccare in due la città di Pistoia, e siccome la colla non era ancora stata inventata, il conflitto fu costretto a traslocare in una città più grande, [[Firenze]], dove per dividersi per bene fra di loro crearono il celebre ''Vicolo dello scandalo'', che era talmente scandaloso che nemmeno [[Fabrizio Corona]] osava entrarci.
=== Battaglia di Benevento ===


=== Battaglia di Colle Val d'Elsa ===
==== Gli strafatti di Calendimaggio ====


{{dialogo2|Guelfo Bianco|Ohibò, lo grifon tuo sta defecando sur la tua carrozza!|Guelfo Nero|Dove!? Aaaaaaah! Fellone balededdo! Bi hai dagliado il daso!}}
=== Lo scisma ===


Il [[1 maggio]] del [[1300]] uno dei Guelfi Bianchi, non proprio nel pieno delle sue facoltà mentali, ritenne che sarebbe stato uno scherzone divertentissimo tagliare il naso di un Guelfo Nero che se la dormiva in piazza. I Guelfi Neri accettarono di buon grado lo scherzo, così come l'autore e tutta la sua famiglia; questo comportò la cacciata dei Bianchi da Firenze, i quali si vendicarono in seguito bloccando i rifornimenti di [[cotton fioc]] alla città.
La sera della vittoria contro i Ghibellini tutti i Guelfi si ritrovarono per mangiare e festeggiare nella città di [[Pistoia]], ma al momento della scelta fra salsiccia e porchetta da mettere nel pane scoppiò una lite furibonda che determinò una spaccatura irreparabile.


== Divisione delle città ==
I più litigiosi di tutti furono i due figli della Famiglia Cencellieri, chiamati Carlino e Dore, tanto per continuare le tradizione dei nomi orripilanti.<br />
Fu allora che i Guelfi si divisero in due fazioni e scelsero i nomi in base al colore dei capelli dei due ragazzi, ossia il Bianco per quelli di Carlino, diventati di tale colore in seguito ad un incidente con l'[[acqua ossigenata]] da bambino, e del colore di quelli di Dore, singolari in quanto voleva essere un [[hipster]]. In poche parole diventarono Guelfi Bianchi e Fucsia. Questi ultimi adottarono poi il colore Nero, stufi di essere derisi perfino dai lebbrosi del lazzaretto.
[[File:Lanterne bianche contro lanterne nere.jpg|thumb|left|320px|Una tipica scaramuccia fra Guelfi Bianchi e Neri.]]
I Guelfi Neri si battevano per avere le carrozze sempre in orario, per la bonifica della Maremma Impantanata e perché il Pistoia tornasse in Serie A; i Bianchi, che proclamavano una [[comunismo|dittatura del proletariato]], fondarono il Sindacato dei Ciabattini, ma passavano tutto il loro tempo a [[Canne|mettere i fiori nei loro cannoni]].<br />
I loro litigi furono tali da spaccare in due la città di Pistoia, e siccome la colla non era ancora stata inventata, il conflitto fu costretto a traslocare in una città più grande, [[Firenze]], dove per dividersi per bene fra di loro crearono il celebre ''Vicolo dello scandalo'', che era talmente scandaloso che perfino [[Fabrizio Corona]] non osava entrarci.


Ancor prima che [[Umberto Bossi]] potesse emettere il suo primo, rantolante vagito, i Guelfi e i Ghibellini avevano già diviso l'Italia: da [[Firenze]] a [[sopra|Insù]], esclusa [[Piacenza]] che era [[doppiogiochista]], si tifava papa. Era l'Italia del grande [[Dante Alighieri]], ma anche quella di Flaminio detto "Cerume", un panettiere noto per le sue abbondanti ma insolite aggiunte agli impasti.
=== Lo scontro ===


Da [[Pistoia]] alla [[Tunisia]], eccetto il ''Granducato di Rosignano Solvay'', troppo impegnato a produrre [[bicarbonato di sodio]] e disinteressato alla [[politica]], vi era l'Italia ghibellina, nota per le sue città dalle torri e cupole scintillanti, e per il suo fiorente commercio di lucido da muratura.
Il [[1 aprile]] del [[1300]], uno dei Guelfi Bianchi, non proprio nel pieno delle sue facoltà mentali, ritenne che sarebbe stato uno scherzone divertentissimo tagliare il naso di un Guelfo Nero che se la dormiva in Piazza. I Guelfi Neri, non certo famosi per il loro senso dell'humor, non la presero benissimo e ne derivò una grande baruffa, al termine della quale i Guelfi Bianchi vennero cacciati a calci dalla città.
{{dialogo2|Guelfo Nero sanguinolento|Aaaaaaah! Balededdo fellone! Bi hai dagliado il daso!|Guelfo Bianco simpaticone|Pesce d'Aprile!}}


[[Napoli]] invece rimase ghibellina fino all'ultimo, per poi cambiare fazione per paura che la Chiesa invocasse [[Dio]] per far eruttare il [[Vesuvio]], mentre città come [[Milano]] e [[Genova]] vennero convertite in seguito all'intervento del Papa in persona: visitando i cittadini porta a porta li convinse a passare dalla sua parte. E riuscì perfino a vendere qualche [[aspirapolvere]].
== Guelfi bianchi e neri ==


== Evoluzioni successive ==
[[File:Finta battaglia medievale.jpg|thumb|right|250px|{{dialogo2|Bambertazzo|Ah Buondelmo', non mi ricordo, ma a noi ci piace il papa o l'imperatore?|Buondelmonte|Ma che ne so, Bamberta'! Tu pensa a tagliare nasi.}}]]


{{cit2|Sogno che un giorno a Firenze piccoli Guelfi neri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli Guelfi bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle.|[[Martin Lutero]] all'[[Oktoberfest]], sbronzo e con qualche secolo di ritardo}}


== Evoluzioni successive allo scontro principale ==


{{Cit2|Per me si va nell'etterno dolore!|CyberDante si prepara alla battaglia}}
[[File:Simbolo Guelfi e Ghibellini come nei Transformers.jpg|300px|thumb|right|Guelfi e Ghibellini in una rappresentazione moderna.]]
[[File:Transformer con testa di Dante Alighieri.jpg|400px|thumb|right|CyberDante all'attacco!]]


'''Anno 3000''', [[Universo]] - Neoguelfi e Neoghibellini si affrontano per il comando dell'universo.<br/>
{{Cit2|Ritorneremo e spezzeremo le reni del nemico.|Guelfi e Ghibellini giurandosi vendetta a vicenda}}
Riportato in vita grazie alle nuove tecnologie, [[Dante Alighieri]] si ritrova in un mondo totalmente cambiato: il potere spirituale è detenuto dal [[Papa|Robopapa]], quello temporale dall'Imperatore di [[Giove]], e tutti gli abitanti dell'Universo sono in trepidazione per l'attesissima uscita dell'[[IPhone]] MCXII. <br/>
La storia come spesso accade si ripete sempre. Le due fazioni, dopo una breve tregua durata qualche [[secolo]], grazie anche all'[[Legge Scelba|editto Scelba]] che impediva la riorganizzazione sotto qualsiasi forma dei disciolti partiti Guelfi e Ghibellini, iniziarono a dare segni di ingerenza un po' in tutta [[Italia]]. Nacquero nel [[XIX secolo]] organizzazioni segrete che la [[stampa]] dell'epoca definì ''Nuovi guelfi'' e ''Nuovi ghibellini'', denominazione poi cambiata dopo l'uscita del film [[Matrix]], diventando rispettivamente ''Neoguelfi'' e ''Neoghibellini''<ref>Nomi molto più fighi</ref>. Però gli scontri si discostavano parecchio rispetto a quelli medievali. Le loro azioni dimostrative, erano volte a destabilizzare il potere sotto ogni forma. Il culmine degli scontri si ebbe negli [[anni'80]] del XIX secolo con la [[Strage di Bologna|strage della stazione di Bologna]] che diede il via alla stagione stragista denominata [[strategia della tensione]].
[[File:Simbolo Guelfi e Ghibellini come nei Transformers.jpg|200px|border|left]]
Venuto a sapere che il suo corpo, atrofizzato da un millennio di morte, è inutilizzabile, Dante lo sostituisce facendo impiantare la sua testa su un enorme e potentissimo robot in grado di distruggere palazzi, sollevare automobili e tritare verdure a velocità mai neanche sognate da [[Antonella Clerici]]. <br/>
Il nuovo CyberDante guiderà i Neoguelfi alla loro seconda vittoria, costringendo i Neoghibellini e i loro grifoni spara-laser alla fuga e all'esilio nel posto più brutto di tutto l'universo: la [[Padania]].<br/>


== La storia secondo Dante Alighieri ==
=== Futuri scenari ===


[[File:Dante Alighieri rapper.jpg|thumb|right|300px|{{cit2|Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ghibellini, ma per seguire me e diventare guelfi strafighi da urlo! Woo Hoo!|}}]]
Si prospetta che in futuro, eredi dei Neoghibellini e dei Neoguelfi, continueranno a combattersi a vicenda come vuole la tradizione, per poi fermarsi di colpo, interrogarsi sul perché si stanno dando mazzate sui coglioni da secoli e finiranno per abbracciarsi e sorseggiare [[birra]]. Finché non arriverà il conto salato e ricominceranno di nuovo.
== Approfondimento: la storia narrata da Dante Alighieri ==

[[File:Willy, principe di Bel-Air.jpg|thumb|right|300px|{{cit2|Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti sfigati, ma per seguire me e diventare guelfi strafighi da urlo! Woo Hoo!|}}]]


{{cit|Ohibò! Ista est la mastodontica historia<br />
{{cit|Ohibò! Ista est la mastodontica historia<br />
Dello modo que la esistenza mia s'è tramutata, sovvertita, ne lo subbuglio sia venuta<br />
Dello modo que la esistenza mia s'è tramutata, sovvertita, ne lo subbuglio sia venuta<br />
Collocato sur le gambe aqui cum te<br />
Collocato sur le gambe aqui cum te<br />
Ti favellerò de Dante, lo "superfico" di Firenze!
Ti favellerò de Dante, lo gagliardo di Firenze!

Iscribendo novelle co' li compari son cresciuto<br />
Iscribendo novelle co' li compari son cresciuto<br />
Allietai tutti i miei dì, wow!<br />
Allietai tutti i miei dì, wow!<br />
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Dindi la pallacorda mea, gittata in loco appena sù<br />
Dindi la pallacorda mea, gittata in loco appena sù<br />
Culminò sur lo ipso capo a que' Ghibellin laggiù<br />
Culminò sur ipso capo a que' Guelfi Neri laggiù<br />
Lo più hostile s'adirò<br />
Lo più hostile s'adirò<br />
Fece trottola de me<br />
Fece trottola de me<br />
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Come in lizza a la giostra <br />
Come in lizza a la giostra <br />
Hebbi sentor d'esser infiammato,<br />
Hebbi sentor d'esser infiammato,<br />
Una vita tanto tanto nova est a lo principio per me<br />
Una vita tanto nova est a lo principio per me<br />
Avanti, con virtù, adducimi a San Pietro!
Avanti, con virtù, adducimi a San Pietro!


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La esistentia previa m'odora de senior<br />
La esistentia previa m'odora de senior<br />
Videte multitudine, ne lo corso chi est<br />
Videte multitudine, ne lo corso chi est<br />
Lo Sommo Poeta, "lo svitato" di Firenzeeee!|Da ''Vita Nova: qual gaudio!'' di Dante Alighieri}}
Lo Sommo Poeta, lo bislacco di Firenzeeee!|Da ''Vita Nova: qual gaudio!'' di Dante Alighieri}}


== Curiosità ==
== Curiosità ==


*A causa di un calendario mai aggiornato, i tifosi dell'[[AC Siena]] "Ghibellini Robur 1904" sono ancora convinti di trovarsi nel Medioevo.
{{curiosità}}
*I monti Ghibellini non c'entrano nulla con la storia. Forse.

*I due nomi di partito hanno generato cognomi e [[nomi che nessuno vorrebbe mai avere]], causando una congestione dei tribunali per eliminarli, ancora oggi visibile in tutta Italia.
*I gu[[elfi]] erano quasi tutti alti, biondi, immortali e abili con arco e frecce. Durante il periodo natalizio inoltre aiutavano {{s|[[Babbo Natale]]}} San Nicola nella consegna dei regali.
*I monti Ghibellini non c'entrano un cazzo con la storia. Forse.
*Nel [[calcio]], gli [[Ultras]] dell'AC Siena, si sono denonminati "'''Ghibellini Robur 1904'''" per sottolineare la rivalità storica con Firenze. Vengono pestati per questo ad ogni partita.


== Note ==
==Voci correlate==
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Versione attuale delle 05:18, 12 ott 2022

Arazzo raffigurante Guelfi e Ghibellini mentre lottano per contendersi la prima copia dell'ultimo libro di Fabio Volo.
« Questa è una strana brutta storia, fatta di intrighi, potere, poesie di Dante, guerre, orge, tiro con l'arco, partite a pallacorda e omicidi tra guelfi e ghibellini. »
(Dalla puntata di Blu Notte del 23 aprile 1125)

Guelfi e Ghibellini furono due fazioni medievali note per aver riempito con le loro discussioni piuttosto movimentate le pagine altrimenti vuote dei nostri libri di storia, fino al tanto applaudito arrivo della Peste Nera, che li mise d'accordo una volta per tutte.

Prefazione

Lo storico stemma dei ghibellini, raffigurante il celeberrimo Badangaberto de' Badangaberti nell'atto di nutrire il proprio grifone gigante domestico.
Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo diffuso fra i ghibellini.

Germania, XII secolo - Dopo la morte di Kenneth Branagh sul set di Enrico V la Germania si spaccò in due. Letteralmente. Neanche il tempo di rimettere a posto il distaccamento della placca di Sassonia che si spaccò anche politicamente. Si formarono così due partiti:

Da quel momento in poi il caos: i Welfen riuscirono a far eleggere un'otaria come imperatore nel 1137, ma la povera bestiola non resse lo stress e morì poco dopo sommersa da pratiche da timbrare. Provò allora a prendere il potere Enrico il Superbo, che se la tirava di brutto dicendo che suo cugino era stato imperatore, ma nessuno se lo cagò di striscio e la lotta riprese.

Dopo una serie di matrimoni, incesti vari e perfino un battesimo, la situazione si rappacificò, quando arrivò tal Federico Barbarossa, della fazione degli Hohenstaufen, che distribuendo in tutta Germania buoni sconto del Mc Donald's ottenne il consenso della popolazione e la istigò contro i "terroni del Belpaese", spostando così il conflitto in Italia e portando momentaneamente la pace nella sua terra.

« Ragazzi, ma io non ho ancora capito, il Sacro Romano Impero sarebbe la Germania, la Francia o cosa? E poi, perché diavolo si chiama "Romano"? Che poi mio zio c'è stato pure a Roma e mi ha detto che è piena zeppa di coatti! »
(Federico Barbarossa)

In Italia

:Bambertazzo : Ah Buondelmo', non mi ricordo, ma a noi ci piace il papa o l'imperatore?
 :Buondelmonte : Ma che ne so, Bamberta'! Tu pensa a tagliare nasi.

In Italia le due fazioni avevano dapprima nomi completamente differenti: i due gruppi rivali infatti si chiamavano rispettivamente Tifosi del Papa e Feticisti dell'imperatore.

In seguito, ispirandosi agli avvenimenti tedeschi, adottarono i nomi di "Guelfi", che deriva dai Welfen, e "Onestoffi", che deriva da Hohenstaufen. Questi ultimi preferirono però cambiare in "Ghibellino", perché fa rima con "ermellino". Gli storici concordano su questa ipotesi, nonché sull'idea che l'utilità della loro professione andrebbe rivista.

Papa Francesco è così umile che ha perdonato persino i ghibellini.

A differenza dell'esperienza tedesca, i due schieramenti si combattevano su tutto: dagli scontri per la supremazia nei comuni alle tremende lotte fratricide per chi sarebbe andato per primo al bagno.
Numerose erano le famiglie che parteggiavano per l'una o per l'altra fazione. In particolare rammentiamo i Guelfi Malatesta, Malaspina, Malavita, Malattiacancerogena e Malafinisci?!. Celebri ghibellini furono invece i Lambertazzi, i Lamberti, i degli Uberti, gli Ubertazzi, i Lambumbertazzi e i Bim Bum Bambertazzi.

Le battaglie

Gli scontri furono numerosi e più feroci di quelli all'apertura di un Apple Store. Secondo le testimonianze dell'epoca, opinabilissime peraltro, la vittoria finale la ottennero i Guelfi nella decisiva Battaglia di Benevento, ma solo perché i Ghibellini non avevano capito dove si trovasse quest'ultima. In questa battaglia morì anche il boss ghibellino Manfredi di Sicilia, affogato in un'acquasantiera. L'evento venne definito da Dante nella Divina Commedia una miserabile pagliacciata.
Il partito ghibellino perse così in poco tempo gran parte del suo potere e gran parte dei suoi sostenitori, passati, come da italica consuetudine, tra le schiere del più forte.

Fra le altre celebri battaglie si possono ricordare la Battaglia di Campaldino, nota per il brutale saccheggio ai paninari locali, e la Battaglia di Orio al Serio, celebre per non essere mai avvenuta.

Nonostante le bassezze da entrambe le parti, come il defecare nella boccia del pesce rosso dell'avversario, grandi furono le gesta degli eroi dell'epoca. Ricordiamo infatti eventi come la carica suicida di Tardone de' Visconti contro le salmerie nemiche, o gli atti di eroismo di Guicciardino detto "Dermatite", caduto sotto i colpi dei nemici mentre si allacciava le cinghie dell'armatura.

Guelfi bianchi e neri

« Sogno che un giorno a Firenze piccoli Guelfi neri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli Guelfi bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle. »
(Martin Lutero all'Oktoberfest, sbronzo e con qualche secolo di ritardo)

Lo scisma

La sera della vittoria contro i Ghibellini tutti i Guelfi si ritrovarono per mangiare e festeggiare nella città di Pistoia, ma al momento della scelta fra salsiccia e porchetta da mettere nel pane scoppiò una lite furibonda che determinò una spaccatura irreparabile.

I più litigiosi di tutti furono i due figli della Famiglia Cancellieri, chiamati Carlino e Dore, tanto per continuare le tradizione dei nomi orripilanti.
Fu allora che i Guelfi si divisero in due fazioni e scelsero i nomi in base al colore dei capelli dei due ragazzi: Bianco per quella di Carlino, che da bambino aveva avuto un incidente con l'acqua ossigenata, e Fucsia per quella di Dore, che stava attraversando la sua fase hipster. Tuttavia i Guelfi Fucsia adottarono ben presto il colore Nero, stufi di essere derisi perfino dai lebbrosi del lazzaretto.

Una tipica scaramuccia fra Guelfi Bianchi e Neri.

I Guelfi Neri si battevano per avere le carrozze sempre in orario, per la bonifica della Maremma Impantanata e perché la Pistoiese tornasse in Serie A; i Bianchi, che proclamavano una dittatura del proletariato, fondarono il Sindacato dei Ciabattini, ma passavano tutto il loro tempo a mettere i fiori nei loro cannoni.

I loro litigi furono tali da spaccare in due la città di Pistoia, e siccome la colla non era ancora stata inventata, il conflitto fu costretto a traslocare in una città più grande, Firenze, dove per dividersi per bene fra di loro crearono il celebre Vicolo dello scandalo, che era talmente scandaloso che nemmeno Fabrizio Corona osava entrarci.

Gli strafatti di Calendimaggio

Guelfo Bianco : Ohibò, lo grifon tuo sta defecando sur la tua carrozza!
Guelfo Nero : Dove!? Aaaaaaah! Fellone balededdo! Bi hai dagliado il daso!

Il 1 maggio del 1300 uno dei Guelfi Bianchi, non proprio nel pieno delle sue facoltà mentali, ritenne che sarebbe stato uno scherzone divertentissimo tagliare il naso di un Guelfo Nero che se la dormiva in piazza. I Guelfi Neri accettarono di buon grado lo scherzo, così come l'autore e tutta la sua famiglia; questo comportò la cacciata dei Bianchi da Firenze, i quali si vendicarono in seguito bloccando i rifornimenti di cotton fioc alla città.

Divisione delle città

Ancor prima che Umberto Bossi potesse emettere il suo primo, rantolante vagito, i Guelfi e i Ghibellini avevano già diviso l'Italia: da Firenze a Insù, esclusa Piacenza che era doppiogiochista, si tifava papa. Era l'Italia del grande Dante Alighieri, ma anche quella di Flaminio detto "Cerume", un panettiere noto per le sue abbondanti ma insolite aggiunte agli impasti.

Da Pistoia alla Tunisia, eccetto il Granducato di Rosignano Solvay, troppo impegnato a produrre bicarbonato di sodio e disinteressato alla politica, vi era l'Italia ghibellina, nota per le sue città dalle torri e cupole scintillanti, e per il suo fiorente commercio di lucido da muratura.

Napoli invece rimase ghibellina fino all'ultimo, per poi cambiare fazione per paura che la Chiesa invocasse Dio per far eruttare il Vesuvio, mentre città come Milano e Genova vennero convertite in seguito all'intervento del Papa in persona: visitando i cittadini porta a porta li convinse a passare dalla sua parte. E riuscì perfino a vendere qualche aspirapolvere.

Evoluzioni successive

« Per me si va nell'etterno dolore! »
(CyberDante si prepara alla battaglia)
CyberDante all'attacco!

Anno 3000, Universo - Neoguelfi e Neoghibellini si affrontano per il comando dell'universo.
Riportato in vita grazie alle nuove tecnologie, Dante Alighieri si ritrova in un mondo totalmente cambiato: il potere spirituale è detenuto dal Robopapa, quello temporale dall'Imperatore di Giove, e tutti gli abitanti dell'Universo sono in trepidazione per l'attesissima uscita dell'IPhone MCXII.

Venuto a sapere che il suo corpo, atrofizzato da un millennio di morte, è inutilizzabile, Dante lo sostituisce facendo impiantare la sua testa su un enorme e potentissimo robot in grado di distruggere palazzi, sollevare automobili e tritare verdure a velocità mai neanche sognate da Antonella Clerici.
Il nuovo CyberDante guiderà i Neoguelfi alla loro seconda vittoria, costringendo i Neoghibellini e i loro grifoni spara-laser alla fuga e all'esilio nel posto più brutto di tutto l'universo: la Padania.

La storia secondo Dante Alighieri

« Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ghibellini, ma per seguire me e diventare guelfi strafighi da urlo! Woo Hoo! »
« Ohibò! Ista est la mastodontica historia

Dello modo que la esistenza mia s'è tramutata, sovvertita, ne lo subbuglio sia venuta
Collocato sur le gambe aqui cum te
Ti favellerò de Dante, lo gagliardo di Firenze!

Iscribendo novelle co' li compari son cresciuto
Allietai tutti i miei dì, wow!
Qual diletto a ogni minuto
Li massicci jorni mei solevan andar 'sì
Inter un sonetto a la Beatrice e un corso insieme cum Virgil.

Dindi la pallacorda mea, gittata in loco appena sù
Culminò sur ipso capo a que' Guelfi Neri laggiù
Lo più hostile s'adirò
Fece trottola de me
E l'Este angustiati, nunziaron
"Romam Vattene!"

Gli implorai, gli supplicai, ma dal ponteficie braman che vada
M'han facte le salmerìe et exposto:
"Vade per tua via!"
Post habermi commiatato et dato un bijetto cumcui andar
Con l'alloro sullo capo dixi:
"Quivi est mejo ch'io m'avviar! ".

Prima classe ma qual gioia!
Intrugli di luppolo ne le coppe ex cristallo
Si ista è la vita che Romae ducono, a me, mmh-hm!
A la fin sì male non è.

Appellai un tal cocchiere co lo mio fischio controllato
Come in lizza a la giostra
Hebbi sentor d'esser infiammato,
Una vita tanto nova est a lo principio per me
Avanti, con virtù, adducimi a San Pietro!

Ohibò! Qual "sventola" di Duomo
M'avverto ià opulento
La esistentia previa m'odora de senior
Videte multitudine, ne lo corso chi est

Lo Sommo Poeta, lo bislacco di Firenzeeee! »
(Da Vita Nova: qual gaudio! di Dante Alighieri)

Curiosità

  • A causa di un calendario mai aggiornato, i tifosi dell'AC Siena "Ghibellini Robur 1904" sono ancora convinti di trovarsi nel Medioevo.
  • I monti Ghibellini non c'entrano nulla con la storia. Forse.

Voci correlate