Iron Maiden: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
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=== L'arrivo del [[Bruce Dickinson|Messia]] ===
[[File:BruceDickinson.jpg|right|thumb|250px|Ebbene sì, [[Bruce Dickinson|lui]] è stato per dieci anni (e lo è tutt'ora) il cantante degli Iron Maiden.]]
Mentre era sul ciglio di una [[strada]] a pensare a chi assumere come nuovo cantante, la band vide un carretto di gelati spinto da un tizio dotato di una bellezza sfolgorante; il suo unico neo era il [[naso]], che lo faceva somigliare vagamente a un macaco, ma visto da dietro. Il tizio urlava a squarciagola, perché le ruote del carretto gli finivano sui piedi: il suo nome era [[Bruce Dickinson]]. [[Steve Harris|Steve]] rimase ammaliato da quei suoni indefiniti e decise senza pensarci, né consultarsi con gli altri componenti<ref>Da vero profeta cattolico.</ref>, di prenderlo nella band.

Senza nemmeno chiedergli come si chiamava, [[Steve Harris|Steve]] rapì il malcapitato e lo portò in sala di incisione, dove lo obbligò a leggere un testo scritto a mano da [[Dave Murray]] e [[Adrian Smith]]<ref>E chi [[pene|cazzo]] è? È il nuovo chitarrista, credo.</ref>. Tempo due settimane ed è già nei negozi il terzo album: ''The Number of the Beast''. Che numero sia non lo riveleremo, non facciamo mica [[spoiler]] qui.

Nel disco sono presenti alcune canzoni che gli Iron suonano ancora oggi durante i concerti alla casa di riposo di [[Londra]] dove risiedono, come ''Run to the Hills'', ''Hallowed Be Thy Name'' e ''The Number of the Beast'', che entrano a pieno titolo nella Top 10 di:''"Le 10 canzoni preferite dai [[Queen]] come sottofondo musicale per il [[sesso anale|corteggiamento]]"''.

Come tanti gruppi [[metal]] di quegli anni, i Maiden vennero accusati di [[satanismo]] solo perché una loro canzone parla della bestia mandata dal [[Diavolo]] sulla [[Terra]] per ucciderci tutti, perché il loro simbolo è il [[666 (numero)|666]] e perché hanno beccato [[Bruce Dickinson]] mentre sgozzava un capretto in cima a un colle. I poverini vennero quindi additati ingiustamente come seguaci del [[Diavolo|Demonio]] e dovettero subire numerose umiliazioni, come quella di fare da apri-concerto ai [[Rainbow]].

Due mesi dopo, visto che [[Steve Harris|Steve]] si doveva comprare la [[macchina]] nuova, gli Iron tornano in sala di incisione e, nel [[1983]], uscì il loro quarto album: ''Piece of Mind''. Il [[disco]] vede l'entrata in scena di un nuovo [[batterista]] molto più talentuoso del precedente, [[Clive Burr]] <ref>il quale si allontana dai Maiden per una [[sifilide|misteriosa malattia]]; girano però voci sul fatto che fu rapito dallo [[Spirito Santo]] [[Voyager|ma forse non lo sapremo mai]]...</ref>: [[Nicko McBrain]] riesce infatti a colpire entrambi i piatti con la [[testa]] simultaneamente.
Dopo l'ovvio tour di supporto all'album, chiamato come l'album, solo che alla fine c'è l'aggiunta di "''World Tour''<ref>Sempre originali.</ref>", i Maiden si prendono (e ci fanno prendere) una meritata vacanza alle [[Bahamas]].


=== La fame mondiale ===
=== La fame mondiale ===

Versione delle 17:57, 26 apr 2013

Storia

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La fame mondiale

Eddie, il giorno del suo compleanno, alla festa a sorpresa organizzata per lui dagli Iron. Ci teniamo a precisare che Hello Kitty ha partecipato spontaneamente ai festeggiamenti.

Alle Bahamas, tra una gara di limbo e l'altra, gli Iron registrano il quinto album: Powerslave (letteralmente:Il Povero Slavo), che diventa subito il più apprezzato dai fan per la opening track carica di ritmo, Aces High, brano che tratta della mitica partita di poker tra la band e Satana. Mi sembra superfluo dire chi ha vinto.

Comunque, finito un nuovo periodo di riposo di due anni, durante il quale i membri del gruppo si dedicano al giardinaggio in Colombia, gli Iron Maiden tornano sulla scena con l'album Somewhere in Time, utilizzando le tastiere

reinventando il genere metal, come ci si aspetta da una band sempre sulla cresta dell'onda. Purtroppo, come ogni idea geniale, anche questa necessitò di tempo per essere compresa e, per un lungo periodo, gli Iron dovettero sfuggire agli agguati omicidi organizzati dai loro fan. Comunque, il successo non tardò a tornare al loro fianco[1].

I Maiden, visto che questo nuovo tipo di successo non era tanto dispiaciuto loro, rilasciarono Seventh Son of a Seventh Son, imbottendolo sapientemente di tastiere e sintetizzatori[2].

Poi

Nel 1989 Adrian Smith lascia la band per prendersi una pausa di riflessione; viene, dunque, prontamente sostituito da Janick Gers, anche se molti fan ancora oggi non se ne sono accorti.

Con la nuova formazione gli Iron incidono il nono album, No Prayer for the Dying, che ha la straordinaria particolarità di non piacere a nessuno, nemmeno a Gigi D'Agostino, che dichiarerà schifato:

« Quella non è musica! »

Nonostante tutto, la canzone Bring your Daughter... to the Slaughter rimane prima per tre settimane nella classifica delle peggiori canzoni di tutti i tempi.

Due anni dopo, finiscono il loro percorso spirituale abbandonando completamente lo loro anima al Dio denaro e incidono la manna per tutti i poser: Fear of the Dark. Insieme all'uscita dell'album, esce il concerto registrato a Donington nel 1992, intitolato[3] Iron Maiden Live At Donington 1992.

Blaze nel suo ambiente naturale, prima che Steve lo catturasse per tenerlo in cattività.

Durante un concerto promozionale, però, Bruce pesta i piedi a Steve e la cosa[4] finisce in rissa, dopo la quale Bruce lascia la band.

A quel punto gli Iron Maiden erano nella merda, dato che Bruce era la colonna portante del gruppo, e la sua dipartita aveva lasciato i fan non esattamente felici. E tutti sanno che non c'è niente di peggio di un metallaro inglese incazzato. Steve e gli altri Maiden dovevano quindi occuparsi di trovare un cantante bravo come Bruce e che avesse lo stesso charme e la stessa presenza sul palco. Con grande dispendio di energie Steve, battendo i peggiori bar di Caracas, trovò la copia esatta di Bruce: un orango senza capelli che riusciva a emettere solo dei grugniti incomprensibili. Il suo nome era Blaze Bayley. Con lui registrano l'album The X Factor, molto apprezzato anche perché Blaze cantava in tutto per venti secondi. Ma le bugie hanno le gambe corte e i Maiden presto dovettero suonare live durante il The X Factor Live Tour appunto, il tour promozionale per promuovere (anche perché sennò non sarebbe stato promozionale) il nuovo album promozionale.

Nel 1998, visto che Steve voleva mettersi la carta da parati nuova a casa, uscì Virtual Eleven, probabilmente l'album di minor successo della loro storia, visto che qui Blaze canta per più di venti secondi. A questo punto Janick Gers decise di minacciare Steve di abbandonare il gruppo insieme agli altri se lui non avesse cacciato Blaze. Steve dovette cedere e ordinò a Blaze di andare a giocare a moscacieca in autostrada. Da quel giorno, non si hanno più sue notizie.

Reunion (1999 - 2009/2010?)

Dopo un annetto di inattività a Steve venne in mente un'idea geniale per comprarsi una villa nuova: una bella reunion!
Quindi si mise in contatto con Bruce Dickinson che, strafatto di crack, accettò senza capire che cazzo stesse succedendo e chiamò anche Adrian Smith, che nel frattempo aveva trovato un ottimo impiego come venditore di fazzoletti davanti alla stazione. Anche Smith accettò la proposta[5] e i Maiden tornarono nei negozi di dischi con il nuovo album: Brave New World. Ovviamente partirono subito con il nuovo tour che finì in Brasile durante il Rock in Rio, tappa di grande importanza per tutti gli artisti della musica internazionale, come appunto gli Iron Maiden o Mino Reitano. Durante il Rock in Rio registrano anche il loro miglior live: Rock in Rio.

Tornati a casa, gli Iron scrivono, nel 2003, l'album Dance of Death, che ci racconta delle tristi morti in discoteca del sabato sera con una melodia da far invidia alle canzoni dello Zecchino D'Oro. Questo è un album molto importante nella loro discografia, con grandi canzoni quali... beh, allora, c'era... oh... vabbè cioè, ecco... EHI GUARDA LÀ!

Nel 2006 esce A Matter of Life and Death, l'album più interessante della loro carriera dove sperimentano ardite variazioni e incredibili salti di tema e melodie tra le varie canzoni. No, dico sul serio. Non mi credi? Fai bene.
Dopo l'annesso tour, comunque, anche questo molto interessante[6], gli Iron partono in tour nel 2008 per il Somewhere Back in Time Tour, un tour dove gli Iron hanno suonato le canzoni migliori dei primi sette album[7], come Rime of the Ancient Mariner. Hanno suonato Rime of the Ancient Mariner ed io non c'ero, cazzo!

Nel 2011 Steve deve regalare la macchina nuova a sua figlia Lauren. Pertanto esce una nuova raccolta di canzoni[8]

Formazione

Attualmente il gruppo è composto da sei suonatori di vari oggetti non identificati:

  • Bruzio Cazzoinfiglio: urla frasi in vari dialetti incomprensibili, e forse è meglio che nessuno si azzardi mai a decifrarle.
  • Adriano Fabbro: dovrebbe essere un chitarrista, ma negli ultimi vent'anni è stato declassato a tizio che si occupa dei sintetizzatori, vista la sua bravura con la chitarra.
  • Davide Murrone: di origini pugliesi, suona una chitarra fatta in pelle di capra.
  • Giannicola Gerso: un altro chitarrista, evidentemente Steve li raccoglie come le figurine Panini.
  • Stefano Arisi: questo essere è il fondatore del gruppo. Il suo basso fa spesso interferenza con le sue sopracciglia.
  • Nicola DeCerebrato: il batterista. La sua batteria è dotata di così tanti piatti per permettergli di nascondere la sua faccia, infatti è terribilmente timido.

Discografia:

Copertina dell'edizione limitata al solo mercato nero di "The Number of the Beast", il rarissimo "The number of the Sponge".
  • 1980 - Airon Meiden
  • 1981 - Chillers
  • 1982 - De Namber of de Bist
  • 1983 - Pis of Maind
  • 1984 - Pauersleiv
  • 1986 - Samuer in Taim
  • 1988 - Sevent Son of a Sevent Son
  • 1990 - No Preier for de Daiing
  • 1992 - Fiar of de Dark
  • 1995 - De Ics Factor[9]
  • 1998 - Virtual Ileven
  • 2000 - Breiv Niu Uorld
  • 2003 - Dens of Def
  • 2006 - E Metter of Laif en Def
  • 2010 - The Anal Frontier
  • 2011 - From Fear to my mother

Curiosità

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  • Gli Iron Maiden hanno composto la sigla di molteplici telefilm di alto livello culturale, tra cui quella dei Teletubbies, della Signora in giallo, di Biancaneve sotto i nani e di "Trappola a C'è Posta per te" (regia di Steven Seagal).
  • Si pensa che il nome "Iron Maiden" (in italiano "vergine di ferro") derivi dal primo amore di Stiv Erris, per il fatto che non gliel'ha mai data.
  • Il loro successo "Hallowed Be Thy Name" recita: "The sands of time for me are running low" (trad.: "Le sabbie del tempo scorrano lentamente per me"). Il cantante si riferisce al celebre gioco Prince of Persia: Le sabbie del tempo e al fatto che è solito usare i trucchi per superare i vari livelli.
  • Hanno un gruppo cover di fondamentalisti islamici, chiamato "Iran Maiden".
  • Stando ad una cronaca gli Iron Maiden riscuotono più successo fra i metallari con il lato a degli album, mentre fra i camionisti olandesi con loro lato b. (il critico)

Note

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  1. ^ Gli dovevano dei soldi.
  2. ^ Quando si dice il buon vecchio spirito del Rock...
  3. ^ Con molta fantasia.
  4. ^ Come i bravi metallari insegnano
  5. ^ Nel senso che lanciò a Steve un'ascia.
  6. ^ Al punto che non si sono nemmeno sbattuti per registrare un cazzo di live album
  7. ^ Ormai anche degli originaloni come loro erano a corto di idee.
  8. ^ Che novità, eh?
  9. ^ In collaborazione con Morgan.

Voci correlate

Collegamenti esterni