Immigrazione: differenze tra le versioni

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Versione delle 02:33, 9 mar 2007

L’immigrazione è una disciplina sportiva estrema in attesa di essere ammessa alle Olimpiadi.


Caratteristiche

L’immigrazione è uno sport oltremodo completo, dal momento che comprende specialità agonistiche eterogenee quali nuoto, trekking e orienteering nel deserto e in montagna, surf notturno, resistenza alla fame e alla sete, automobilismo passivo (pratica consistente nel viaggiare aggrappati al telaio di un automobile o autoarticolato) e altro ancora, a seconda dello scenario naturale in cui si svolge la competizione e del traguardo prescelto.

Le gare di immigrazione si svolgono infatti su distanze molto elevate: spesso i tracciati percorsi dagli atleti consistono in varie migliaia di chilometri e una singola gara può protrarsi anche per mesi.

Naturalmente, visto il suo elevato grado di difficoltà e la necessità di un costante e duro allenamento, l’immigrazione è un’attività oltremodo elitaria: i praticanti, chiamati “immigrati”, sono infatti, nella maggior parte dei casi, degli eccentrici miliardari che non hanno necessità di lavorare e possono così permettersi di investire il proprio tempo e cospicue risorse finanziarie nel loro hobby preferito.

L’etica sportiva

E’ proprio questo carattere snobista ed elitario della disciplina ad aver finora ostacolato la sua approvazione da parte del Comitato Olimpico Internazionale. Tuttavia, il sempre maggior numero di atleti aderenti alle varie federazioni nazionali fa pensare che presto questo inspiegabile ostracismo avrà fine. Va infatti ricordato che gli immigrati gareggiano nel più autentico spirito decoubertiano, dal momento che, a fronte di un forte investimento per la gara, si accontentano, all’arrivo, di fermarsi a recuperare le forze in strutture spoglie ed essenziali, chiamate Centri di permanenza temporanea. I vincitori, inoltre, una volta usciti da dette strutture si accontentano di ricevere un premio simbolico: svolgere, per un tempo prefissato dagli organizzatori e registrato su un documento chiamato Permesso di soggiorno, un’attività lavorativa ordinaria e spesso umile (addetto alle pulizie, fonditore, muratore), una parentesi di normalità in una vita di privilegi, agi e ricchezze.


Storia

Gli italiani sono stati più volte Campioni del Mondo nell’epoca pionieristica di questo sport (fino agli anni Sessanta del XX secolo), anche se ora questi trascorsi trionfi vengono sovente dimenticati. Le nuove leve di praticanti, però, in particolare quelli provenienti da Marocco, Eritrea, Etiopia, Somalia, Bolivia, Senegal, Albania, Romania, Ucraina, Ecuador e Kosovo, rendono volutamente omaggio agli antichi maestri quando scelgono le città italiane come meta finale per le loro competizioni. Con scarso spirito sportivo, alcuni politici italiani hanno ostacolato questa pratica agonistica, proponendo una legislazione assai restrittiva in materia.

Gare famose

Tra le gare di immigrazione più famose possiamo ricordare, nell’epoca pionieristica:

Oggi invece le gare più celebri si disputano sui seguenti percorsi: