Esercito Italiano: differenze tra le versioni

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== I benefici apportati all'umanità ==
== I benefici apportati all'umanità ==
[[Immagine:Liquidator.jpg|right|thumb|200px|Un soldato italiano manovra il fucile Liquidatore nella battaglia di Anzio]]
[[Immagine:Liquidator.jpg|right|thumb|200px|Un soldato italiano manovra il fucile Liquidatore nella battaglia di Anzio]]
[[Immagine:Fiat_panda_es.jpg|right|thumb|200px|Uno dei veicoli da guerra tecnologicamente più avanzati dell'esercito italiano]]
Tra le innovazioni tecnologiche che l’esercito italiano ha donato all’umanità, ricordiamo:
Tra le innovazioni tecnologiche che l’esercito italiano ha donato all’umanità, ricordiamo:



Versione delle 15:50, 20 feb 2008


ROSICONE!!!


Che c'è, non ti piace quello che c'è scritto qui?! Se ti senti ferito nell'orgoglio puoi benissimo andare a piagnucolare dalla mamma oppure gentilmente qui. Qui facciamo dell'ironia su tutto, e se non ti va bene sorridi: presto riceverai un calcio rotante sui denti.

« Andiam! Andiam! Andiamo a lavorar »
(Esercito Italiano)


L'emblema dell'Esercito Italiano


Inquadramento istituzionale

L'Esercito Italiano dipende direttamente dal Ministero della Difesa, di cui rappresenta il principale hobby. È famoso e rispettato in tutto il mondo per l'equipaggiamento all'avanguardia e per l'introduzione di armi innovative come la Padella Forata per le Castagne (PFC) e le scarpe di cartone per le incursioni nei territori desertificati.

Le quattro armi

Il corpo della Marina, uno dei più ambiti dai giovani italiani

L'esercito italiano, come molti altri, è suddiviso principalmente in 4 armi:

  • Fanteria: composita e chiassosa famiglia che comprende celebri corpi quali gli Alpini (specialisti nello svuotamento rapido delle cantine e detentori del record mondiale di Litro Lanciato), i Bersaglieri (così chiamati per il vezzo di giocare al tiro al bersaglio usando come dardi le vistose e ambigue piume che ornano il loro copricapo e che hanno reso questo corpo d’armata il preferito dalle drag queen) e gli Artiglieri (noti per il notevole sviluppo ungulare, che dà loro il nome).
  • Aeronautica: corpo d’elite specialista in giochi di prestigio quali la sparizione dei DC9 nei cieli sopra il Tirreno
  • Marina: specialista in massaggi e arte bolognese, ti aspetto, chiamami al 339/6969696.
  • Metereologia: corpo addestrato a parlare per ore di notizie metereologiche all'interno dei programmi scadenti della televisione italiana e nei telegiornali. Sfoggiano numerosi riconoscimenti al merito sulle loro divise, guadagnati in pericolosissime previsioni ad alto rischio.

I gradi dell’esercito

Una giovane recluta dell'Esercito Italiano dopo aver completato lo studio dei gradi

Come tutte le organizzazioni militari, anche le armi italiane sono strutturate gerarchicamente e i diversi livelli della gerarchia sono denominati gradi.
Imparare a memoria i gradi è il primo compito della recluta italiana e chiunque abbia prestato servizio di leva non può non ricordarli tutti:

  • Birra Moretti: gradi 4,2
  • Lambrusco di Sorbara: gradi 11,5
  • Rosso da taglio del Tavoliere: gradi 14,3
  • Caffè Sport Borghetti: gradi 19,6
  • Limoncello di Sorrento: gradi 28,6
  • Genepi delle Alpi: gradi 37,2
  • Grappa Nardini: gradi 41,4

Compito del vero militare di carriera è quello di ascendere dal grado più basso al più alto senza mai “mischiare” i diversi gradi né compiere il deleterio percorso discendente, che conduce sovente al rigetto emetico.

Le imprese

Alcuni ufficiali dell'A.R.M.I.R (Armata Italiana in Russia)

Tra le numerosissime e incredibili (mai aggettivo fu più appropriato) imprese compiute dalle armate italiane, ricordiamo:

Lo scherzetto di Caporetto: l'esercito italiano decise di occupare le cime delle colline e dei monti circostanti la ridente località del Carso lasciando sgombro il fondovalle al fine di colpire gli austrotedeschi con biglie colorate scagliate con la fionda e preservativi riempiti di urina di mulo. La geniale manovra non ebbe successo perché gli alti gradi italiani (ossia un convegno di Genepi e Grappe) sottovalutarono i micidiali proiettili alla senape forte e la propulsione organica a rutti di sauerkraut e birra adottata dagli alemanni, che permise loro di giungere in vetta in pochi minuti. Inutile dire che da quel giorno i Tedeschi stettero sul Carso a tutti.

Suicidio in Inghilterra: nel 1940 la Germania stava beatamente facendo un mazzo tanto all'Inghilterra, e già Hitler pregustava di festeggiare l'imminente vittoria mangiando Churchill alla griglia. Purtroppo per i nazisti quel genio che all'epoca in Italia era al comando di tutto decise di partecipare anche lui ai festeggiamenti, e per questo spedì in Belgio uno sparuto gruppetto di aerei che avevano prestazioni ed equipaggiamento adatti a fronteggiare al massimo i Longobardi; i tedeschi, mossi dalla compassione, decisero di assegnarli al pattugliamento della zona con la minore densità possibile di caccia nemici. Però fine gli italiani si divertirono lo stesso, certo che duelli aerei del tipo FIAT CR-42 contro Supermarine Spitfire rimarranno nella memoria di tutti... gli inglesi.

A.R.M.I.R (Armata Italiana in Russia): nel 1941, lo Stato Maggiore italiano, con una delle sue più creative strategie diversive, mandò nelle steppe russe decine di divisioni di fanteria equipaggiate con costume da bagno, ciabatte di gomma e olio abbronzante. Il duplice obiettivo era quello di sorprendere il nemico, poco avvezzo a tali indumenti, e pubblicizzare le colonie elioterapiche fortemente volute da Mussolini. Il piano, pur avanzatissimo nella sua concezione, non ebbe successo a causa della pregressa diffusione di Playboy e LesboMese tra i soldati dell’Armata Rossa e della indiscutibile superiorità dimostrata dalle colonie psicoterapiche di Stalin.

Propaganda dell'esercito italiano

Porte Aperte alla Royal Air Force: con questa inedita strategia, lo Stato Maggiore Italiano permise all’aviazione britannica di affondare buona parte della flotta di guerra nella baia di Taranto e di bombardare il porto di Genova. Entrambe le stazioni marittime erano state di proposito lasciate incustodite per far sprecare munizioni alla R.A.F e permettere agli scienziati italiani, guidati da Porfirio Rubirosa e Guido Angeli, di perfezionare la Bomba Fine di Mondo, che sarebbe dovuta poi essere sganciata su Londra. Purtroppo, come tutti sappiamo, l’arma di fine mondo non venne realizzata a causa del mancato reperimento di due fondamentali ingredienti (l’Italio e una manciata di pinoli) e del tradimento del giovanissimo scienziato Flavio Briatore, il più promettente cervello italiano, che si era venduto agli angloamericani e rallentava volutamente le sperimentazioni organizzando nelle sale del CNR partite di poker e visite guidate al corpo di Elisabetta Gregoraci .

Guerra del golfo:Durante la prima guerra del golfo l'esercito italiano ebbe uno dei più alti riconoscimenti:il primo aereo abbattuto. Il Tornado (pilotato da Bellini e Cocciolone, nomi molto più adatti ad un cartone animato) venne abbattuto circa 2 nanosecondi dopo la dichiarazione di ostilità. In realtà, l'aereo non fu abbattuto da truppe nemiche ma si sciolse al sole in quanto era stato fatto di gelato al pistacchio.

I benefici apportati all'umanità

Un soldato italiano manovra il fucile Liquidatore nella battaglia di Anzio
Uno dei veicoli da guerra tecnologicamente più avanzati dell'esercito italiano

Tra le innovazioni tecnologiche che l’esercito italiano ha donato all’umanità, ricordiamo:

F.I.C.A. (Fucile Italiano in Cartone Argentato): gioiello tecnologico messo a punto per la Guerra d’Africa, aveva i suoi punti di forza nella leggerezza e nella capacità di abbagliare il nemico grazie al riverbero del sole sul cartone. Il nome accattivante, inoltre, contribuiva ad alzare il morale delle truppe. Purtroppo, per un banale errore di progettazione, anziché proiettili il F.I.C.A sparava stelle filanti.

Liquidatore (commercializzato, dopo la caduta del regime fascista e del purismo linguistico da esso propagandato, con il nome di Liquidator): micidiale fucile a pompa idraulica utilizzato per contrastare lo sbarco angloamericano ad Anzio. L’unico inconveniente era rappresentato dai lunghi tempi di ricarica, che impedirono ai nostri soldati di respingere il nemico sulla linea del bagnasciuga

M.M.P.I. (Minnesota Multiphasic Personality Inventory): test costituito da una serie di domande volutamente scelte per apparire tra le più idiote, bigotte ed offensive (per il lettore) possibili, nonché presentate in una successione apparentemente casuale determinata a rendere più noiosa la compilazione e garantire un buon numero di errori. Secondo la leggenda sarebbe stato elaborato dalla trascrizione di una intervista di Gigi Marzullo ad un gruppo di malati terminali nel corso di una masturbazione collettiva. In tal modo viene garantita la necessità di impiego alle psicologhe militari per dipanare le presunte incongruenze. La presenza di codeste figure nelle caserme riveste fondamentale importanza per la cultura italica essendo stata fonte di ispirazione per i film della serie "La dottoressa del distretto militare" e successivi; sebbene in molti si chiedano come si possa capire che dette dottoresse appartengano al genere femminile, ma tant'é. Il valore predittivo del test è noto in tutto il mondo: analizzando i risultati delle risposte da loro date ai quesiti del M.M.P.I, infatti, Adolf Hitler aveva l'attitudine per essere un eccellente rabbino, Gandhi un brillante avvenire da celerino, Silvio Berlusconi mostrava una doppia personalità con prevalente inclinazione sovversiva e Benedetto_XVI doveva predere il posto di Larry Flint. In realtà la fondamentale importanza del test è nel garantire che tutti i soldati risultino froci o emo se rispondono positivamente a più del 50% delle domande[1]

Palmares

I Ragazzi della Via Pal, vittoriosi sull'Esercito Italiano nella battaglia dell'Orto Botanico

Le fredde statistiche, a proposito dell’Esercito Italiano, ci dicono quanto segue:

Vittorie: Libia 1911 (senza nemmeno aver dichiarato l’inizio delle ostilità), Austria-Ungheria 1918 (a tavolino per ritiro dell’avversario, causa smembramento assimilabile al KO tecnico dopo la 10a ripresa centenaria), Etiopia 1936 (dopo aver comprato l'arbitro e prima di immolare alcuni rastafariani per celebrare la rivincita), Spagna 1939 (sventando l'invasione degli alieni comunisti) e Francia 1938 (quarti di finale con mondiali vinti a casa loro...tié!), 1940 e 2006 (ai rigori)

Pareggi: Svervegia 1942 (Gara amichevole), Russia 1917 (gara sospesa per impraticabilità del campo)

Sconfitte: Eritrea (1896, 1945), Grecia (1942), Albania (1943), Jugoslavia (1945), Congo (1952), Ragazzi della Via Pal (1956), Corea del Nord (1966), Isole Fiji (1973), Corea del Sud (2002), Bielorussia (2006)

Nella Prima Guerra Mondiale ottenne una clamorosa vittoria, e fu la rivelazione del torneo, ma non ottenne quasi nulla se non la possibilità di disputare il 1° turno preliminare della Champions League contro i campioni di Libia e Grecia. Nella Seconda Guerra Mondiale, l'Esercito Italiano ha ottenuto il riconoscimento del Cucchiaio di Legno, tradizionalmente assegnato alla squadra ultima classificata: tale riconoscimento è comunque ingiusto, dato che spettava all'Esercito Francese (resuscitato come zombie ed entità aleatoria dal mago nero De Gaulle); in compenso, la Francia, che aveva amici più grandi e forti, poté fare il bullo con noi anche se l'avevamo sconfitta, prendendoci tutto tranne il suddetto cucchiaio. Specialmente durante quest'ultima il nostro invincibile esercito, che l'8 settembre 1943 si trovava di stanza all'estero, diede prova di grande coraggio: semplicemente i soldati si dissolsero, svanirono come neve al sole sotto gli occhi esterrefatti dei tedeschi che cercavano di rastrellarli. Questo dimostra che i nostri comandanti dell'epoca avevano fatto prova di prestidigitazione presso il Mago Silvan.

Di fronte a un simile palmares, forse non esaltante ma sicuramente originale, ci si chiede perché i fabbricanti di Risiko si ostinino a non proporre i carroarmatini tricolori. I quali, oltrettutto, sarebbero assai più solidi e pericolosi dei verri carri armati italiani.

Note

  1. ^ l'autore si scusa perchè l'ultima frase è palesemente in violazione delle linee guida e corrisponde a verità