Dynasty Warriors

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« You are a true warrior of the Three Kingdoms! »
(Tutti su ogni personaggio del roster)
« AAAAARGH, it's... it's Lu Bu! LU BU IS HERE! »
(Un fante qualunque a Hulao)
« AAAAARGH, it's... it's Zhang Liao! ZHANG LIAO IS HERE! »
(Un fante qualunque a Hefei)
« E io crescivo mia figghia comu n'americana, e ci detti libertà, ma ci insegnave puro a non disonorare la famigghia »
(Sun Jian su Shangxiang)
« FIRE ATTACK!!!1! »
(Zhou Yu e Lu Xun ad ogni consiglio di guerra)


Dynasty Warriors è una serie di videogiochi pigia bottoni sviluppata da Koei Tecmo e/o Tecmo Koei, seguita in gran parte da otaku, fungirl, pseudo appassionati di storia medioevale e gente mediamente impedita con altri action. Il gioco consiste nello scegliere uno dei tanti mona realmente vissuti alla fine del periodo Han e mandarlo a combattere contro centinaia di nemici per farlo ammazzare nel tentativo di unificare la Cina.

In Dynasty Warriors è possibile scegliere fra una gran quantità di guerrieri dall'ambiguo orientamento sessuale, ognuno caratterizzato da improbabili armature e dotato di armi anacronistiche. Questi sono affiliati ciascuno ad una delle quattro fazioni dell'Era dei Tre Regni, così come sono stati descritti nel romanzo storico di Luo Guanzhong in chiave fanboysta. Abbiamo quindi i Wei, regno dei ricchionazzi, i Wu, regno dei comunisti, gli Shu, regno dei cagasotto e i Jin, il non-regno di quelli destinati a pwnare la Cina.

Al momento la serie dei Warriors conta 15 episodi principali, più 49 spin-off e altri 77,7 giochi su licenza, titoli tutti molto vari fra loro e che in virtù di tale diversità vendono sempre come il pane in Giappone, mentre vengono ingiustamente schifati nel resto del mondo.



Personaggi

Cao Cao: ambizioso e crudele signore di Wei, è il più grande figlio di puttana dell'intera Cina e viene spesso chiamato col suo nome di cortesia, Heihachi Mishima. Noto per la sua leggendaria libiiiiiiiidine, scrive un commento dettagliato al più famoso libro di Sun Tzu e lo correda di immagini esplicative, intitolandolo Kama Sutra.

Xiahou Dun: è cuggino e mano amica di Cao Cao, oltre che suo consulente personale e amichetto speciale. Secondo la leggenda, perde un occhio dopo aver beccato una freccia in pieno viso, mentre altre fonti imputano la responsabilità della cosa ad un tale Ser Gregor Clegane detto la Montagna.

Dian Wei: un omone pelato che ama prendere a testate i nemici, perché sì. Muore un po' da schifo per proteggere il suo signore che sentitamente ringrazia scappando in solitaria gridandogli non ti chiederò scusa.

Zhang Liao: guerriero dai baffetti Dalì style, serve un centinaio di signori diversi prima di giurare sempiterna fedeltà agli omaccioni sudati di blu viola vestiti, non venendo creduto per ovvie ragioni. Si mette in luce a Hefei sfoggiando uno dei suoi leggendari copricapo super sobri.

Xu Zhu: insignificante ciccione con la passione per i ravioli di carne e le randellate sui denti, viene arruolato da Cao Cao prima di ricevere la visita di Chris Powell e obbligato a lasciare l'esercito per dedicarsi al suo programma di dimagrimento.

Xiayou Yuan: è il cuggino, anzi no il fratello di Xiahou Dun e anche il fratello anzi no il cuggino di Cao Cao, ma non partecipa alla loro relazione speciale preferendo farsi tampinare da Zhang He. Sfiga vuole che il suo fidato arco gli si frantumi in mille pezzi proprio nel bel mezzo della battaglia del monte Dingjun e che, disarmato, crepi sul posto.

Xu Huang: un forzutone che per qualche motivo se ne va in giro abbigliato come un beduino facendo frequenti riferimenti al suo membro chiamandolo PINNACOLO della vera potenza. Brandisce un'ascia gigante per amplificare la metafora.

Zhang He: antenato di Raffaella Carrà e icona degli attivisti gay, zampetta sul campo di battaglia munito di ali di farfalla da cosplayer e artigli giganti che impiega come arma sadomaso. Paradossalmente è il guerriero dalla caratterizzazione più storicamente accurata del cast.

Cao Ren: in teoria pure lui sarebbe uno dei cuggini di Cao Cao, ma nella pratica non se lo caga nessuno. A furia di ripetere “sono lo scudo del mio signore”, ha finito col fondersi con la sua armatura in puro acciaio inox ed è diventato un Transformer.

Cao Pi: è il tipico belloccio dal cuore di ghiaccio capace di mandare in visibilio le fujoshi di tutto il globo terraqueo. Gran parte del tempo risulta simpatico come se avesse un palo su per il culo, metaforicamente e non.

Donna Zhen: la prima vittima storicamente accertata della sindrome di Stoccolma, si innamora perdutamente di quell'ingrato bastardo di Cow Pee e gli dona tutto il suo cuore, malgrado lui pensi solo a bombarsela prima e la spinga al suicidio poi.

Cai Wenji: una fregnamoscia che suona l'arpa e si adorna la testa di frasche. Non fa molto altro in effetti.

Jia Xu: stratega un bel po' burino che però sa il fatto suo, come pure i fatti degli altri e i fatti dei loro cuggini, la sa talmente lunga che Alfonso Signorini gli fa una pippa. Per farlo integrare al meglio nel cast, ω-Force ha pensato bene di dargli un look da persiano.

Pang De: una specie di uomo-armadio famoso per il fatto di trascinarsi sempre dietro una bara in legno massello per meglio pubblicizzare la sua ditta di pompe funebri. Pare che al castello Fan abbia sconfitto un intero reparto dell'esercito Shu mentre quelli erano occupati a darsi una toccacciata ai maroni in via scaramantica.

Wang Yi: donna bipolare ed eternamente mestruata che non ricorda affatto una certa eroina Square-Enix. Ossessionata dalla vendetta, è una vedova dai costumi talmente morigerati che se ne va in in giro mezza ignuda fra gli accampamenti militari Wei facendo ingrifare i pochi etero lì presenti.

Guo Jia: ex componente di una tamarrissima boy band coreana, pare sia stato scartato ai provini dell'edizione cinese di X-Factor e che in preda alla delusione si sia dato alla bottiglia e alla lussuria prima di essere notato da Cao Cao, con cui impara a giocare a biliardo. Il suo talento con la stecca è leggendario.

Yue Jin: tizio con discreti problemi di autostima, è ossessionato dal fatto di voler esser primo in tutto quello che fa: primo sul campo di battaglia, primo a reclamare il bottino (e le bottane) dei nemici, primo a finire il dessert e primo ad andare al cesso nel dopo pranzo.

Li Dian: capellone illuso di saper fare predizioni credibili quanto quelle di Michael Pachter ma che in realtà non azzeccherebbe il sei al superenalotto neanche se gli dettassero i numeri vincenti. La fanbase lo immagina coinvolto in una bromance con Yue Jin, tanto per aumentare il livello medio di testosterone delle armate Wei.

Yu Jin: generale di Cao Cao dall'aria di eterno costipato, è coerentemente l'unico personaggio lì in mezzo ad avere dei tratti somatici un pochino asiatici. Per ironia della sorte è giocabile solo nello stage del castello di Fan, dove si rivela più o meno utile come il due di coppe quando la briscola è a bastoni.

Sun Jian: conosciuto in tutta la Cina col soprannome de la Tigre del Materasso, Don Jian è il capo clan dei Wu e autentico antesignano del comunismo, fissato com'è per il colore rosso, l'accoglienza degli immigrati, le esecuzioni arbitrarie e il suo regno centralizzato che considera una grande famigghia.

Zhou Yu: stratega con la passione per le mazze, viene scoperto ad appiccare il fuoco al conservatorio che frequenta e mandato in un severissimo collegio inglese, dove contrae la tubercolosi prima che il suo amichetto d'infanzia lo vada a recuperare per andare a puttane. Prevede di spartire il paese fra comunisti e romanisti, ma viene fregato dagli ottomani.

Lu Xun: uke piromane che ostenta i propri addominali scolpiti, studia letteralmente sotto Lu Meng che infatti lo avvia alla pederastia. Scardina tutte le trappole nel labirinto delle sentinelle di pietra a Yiling col solo utilizzo dell'astuzia e di un tom tom aggiornato all'ultimo firmware.

Shangxiang: figlia e orgoglio di Don Jian, è una guerriera dalla personalità mascolina molto abile nell'uso dell'arco, che tiene stipato in una qualche cavità del suo corpo per tirarlo fuori soltanto nel musou aereo. Purtroppo va in sposa a Liu Bei e, per tutelarsi dalle visite notturne di quello, munisce lei e le sue ancelle di una massiccia cintura di castità in acciaio.

Gan Ning: ex pirata fancazzista, viene arruolato dai Wu per combattere contro Zhang Liao ma lui pensa bene di fregarsene e ci manda Ling Tong al posto suo. Nel frattempo si fa asportare chirurgicamente i capezzoli per potersi tatuare ulteriori centimetri di pelle.

Taishi Ci: generale e batterista di Don Ce, è una montagna umana alta due metri ed è affetto dal complesso di Edipo. Muore a Hefei per proteggere Don Quan che tra l'altro gli stava pure sulle palle.

Lu Meng: è lo sfigato emarginato dei Wu che per punizione passa la vita a ricopiare da cima a fondo L'arte della guerra di Sun Tzu, ancora e ancora. Nel frattempo a sua insaputa il regno è caduto, la moglie gli è stata stuprata e il figlioletto barbaramente ucciso, ma a nessuno importa.

Huang Gai: veterano temprato da mille battaglie, pare abbia inventato le prime mosse wrestler della storia per poi scodarsi di depositarne il brevetto. Ha dei muscoli persino nelle sinapsi del cervello, che infatti non ossigena bene.

Zhou Tai: guardia del corpo nigga di Don Quan, brandisce una tipicissima katana cinese forgiata nel II secolo d. C. Ha manie autolesionistiche, tant'è che si dice utilizzi le lamette per provare piacere oltre a far uso quotidiano del cilicio.

Ling Tong: figlio di Ling Cao, è un guerriero assetato di vendetta che esordisce come un personaggio fighissimo per poi ridursi a fare da spalla comica a quel cerebroleso di Gan Ning.

Sun Ce: primo erede della famigghia di Sun Jian, Don Ce è soprannominato, in ossequio ai tanti successi conseguiti in giovane età, il Piccolo Scassamaroni. Dopo aver conquistato quasi mezza Cina, si fa uccidere come un pirla dal cuggino di mago do Nascimento.

Sun Quan: reggente della grande famigghia dei Wu, ma proprio perché non ci rimaneva nessun altro, Don Quan è schifato dall'intera corte, eccezion fatta per la filippina zinnona che gli fa il filo per poter avere il rinnovo del visto ed eventualmente incastrarlo con una finta gravidanza.

Xiaoqiao: ochetta starnazzante con quel tocco di isterismo che tanto piace al nippomane medio, dovrebbe in teoria rappresentare, assieme alla sorella, il casus belli della battaglia di Chibi. Nel gioco però si limita a sciusciarsi tutto il dì con un ventaglio gigante e a cecchinare i primi panda che trova per strada contribuendo a causarne la prematura estinzione.

Daqiao: moglie di Don Ce e sorella maggiore di Xiaoqiao, è soprannominata assieme a lei “le due rizzacazzi”. L'unica linea di dialogo attribuitale dal 2001 è My Lord Sun Ce, e questa cosa ha dato adito a molte speculazioni sulla profondità e sulla caratterizzazione del suo personaggio.

Ding Feng: malgrado l'aspetto burbero e minaccioso, questa bestia umana ha in realtà un animo dolce incline alla poesia e alla contemplazione. Per volere del suo signore, è regolarmente iscritto al sindacato.

Lianshi: filippina personale di Lady Shangxiang, è considerata la più gnagna del suo regno per via dell'enorme balcone di cui è dotata. In realtà è innamoratissima e fedelissima a Don Quan che sposa nonostante l'impotenza di lui.

Lu Su: grande appassionato di giardinaggio e, come il suo mentore, di mazze. E' un personaggio talmente rilevante che lo fanno crepare off-screen.

Han Dang: immigrato clandestinamente dal Giappone, è un veterano anche lui e vive nella paranoia costante che tutta la popolazione mondiale sia afflitta da Alzheimer, tanto da non ricordare neppure il suo nome. In realtà è soltanto uno a cui nessuno importa.

Zhu Ran: bishie che appare nei sogni di agenti speciali americani ripetendo filastrocche indecifrabili del tipo fuoco cammina con me.

Liu Bei: signore di Shu e illustrissimo paraculo, si batte per la restaurazione dell'impero e si sbatte nel tentativo di portare virtù e pace a tutti. Per fare ciò tradisce a destra e manca, incula tutti quelli del proprio clan, si rende protagonista di episodi di antropofagia ed altre cose belle.

Zhao Yun: è il poster boy fighetto della serie a cui è concesso di sfidare ogni legge della fisica nelle intro in computer grafica. Dorme spessissimo nella camera del suo signore, ma lui dice che sono solo amici.

Guan Yu: altresì detto Albano Carrisi per la vivacità delle sue parti riproduttive, pare abbia fatto causa a Kratos per motivi di copyright legati alla dicitura “God of War”. Partecipa ad una puntata de Il Guinness dei Primati convinto di poter vincere grazie alla sua lunghissima barba, ma durante la trasmissione subisce un'imboscata e muore.

Zhang Fei: inutile 'mbriacone che si unisce a Liu Bei quando quello passava di lì. Il suo alito fa talmente schifo che a Changban un intero esercito gli gira alla larga per non respirare il fetore immondo che emana.

Zhuge Liang: un barbone eremita che passa le sue giornate invitando a casa ospiti che poi dimentica di ricevere. E' il primo a parlare a Liu Bei di BENEVOLENCE, venendo per questo perculato a vita natural durante. Diventa Primo Ministro grazie a raccomandazioni e bustarelle varie.

Manu Chao: cantautore e chitarrista francese di origini spagnole, di cui si ricordano le famose hit “Bongo Bong”, “Me Gustas Tu” e soprattutto il recente “OH, ENEMY OF JUSTICE!!!1!” che gli è valso la vittoria del Dupalle Award.

Huang Zhong: un matusa esperto nel tiro con l'arco, ormai costretto a scendere in campo con un catetere sempre attaccato per evitare di pisciarsi sotto. Si mette in luce durante la presa del monte Dingjun ma non ne conserva memoria a causa della demenza senile.

Wei Yan: troglodita che ringhia parole incomprensibili, tanto da mettere in difficoltà persino i localizzatori del gioco. Si dice che abbia il cranio di una forma strana e che questa cosa, secondo studi eugenetici, lo renda incline alla ribellione: per tutelarsi da questa eventualità, gli Shu lo tengono costantemente sotto sedativi.

Guan Ping: figlio maggiore di Guan Yu soprannominato per questo PingOne. In battaglia utilizza una mannaia gigante per compensare altre parti di cui è evidentemente carente. Viene usato come agnello sacrificale durante l'assedio di Fan Castle e lasciato a schiattare da solo mentre il resto della sua famiglia se la dà a gambe.

Pang Tong: stratega soprannominato la Fenice Morente. Personaggio dotato di acume, ingegno e sarcasmo, non riesce a reggere un solo stage in compagnia degli altri affiliati Shu e decide quindi di morire male.

Yueying: donna poco avvenente ma molto intelligente che nel corso della serie si è trasformata, per contrappasso, in una figa di legno incapace di articolare parola senza previa approvazione del marito. Tenta di costruirsi un giocattolo sessuale in grado di assecondare esigenze che il Dragone Dormiente non sa più soddisfare ma finisce con l'inventare il juggernaut.

Jiang Wei: militare tra le fila dei Wei, diventa poi allievo di Zhuge Liang perché stregato dal suo concetto di BENEVOLENCE. Il suo nickname ufficiale, il Prodigio di Tianshui, viene in realtà smentito dalla moglie che tra le coperte si riferisce a lui come Pipino il Breve per qualche ragione.

Liu Shan: figlio di Liu Bei ed erede mongolo del regno di Shu Han, ai tempi del celebre episodio di Changban Zhao Yun lo soprannomina Adou (abbreviazione di adoucazzostai?). Si limita a non fare niente per gran parte del tempo, salvo poi arrendersi e mandare in vacca tutto il suo regno in un attimo.

Xingcai: figlia di Zhang Fei e combattente discinta, si diverte a prometterla a Guan PingOne per poi friendzonarlo ed accasarsi col futuro imperatore, lasciando quell'altro nello scoramento più totale.

Ma Dai: cuggino di Manu Chao, è un allegro ragazzotto a cui da piccolo hanno scordato di operare le adenoidi. Come arma ha un pennello da disegno gigante che, contro ogni aspettativa, gli consente di uccidere i nemici ma soprattutto di stuprarli per via anale.

Guan Suo: uno dei millanta figli di Guan Yu, coltiva il sogno di diventare, un giorno, figo come Bruce Lee. Peccato che qualche anno dopo invece di maturare diventi direttamente patocco.

Bao Sanniang: bimbaminkia forse mai esistita, viene tirata dentro solo per dare il contentino ai feticisti giappi delle nekomimi, diventando all'istante il personaggio meglio contestualizzato del gioco.

Xu Shu: abile tattico e spadaccino, è il più grande emo del gioco, nonché cosplayer ufficiale di Ezio Auditore. A Xinye vanifica la possente formazione degli Otto Cancelli pronunciando la magica parola chiave: FAAC.

Guan Xing: generale Shu figlio di Albano Carrisi, diventa pucci pucci col figlio di Zhang Fei col quale fa un giuramento di sangue ed entra in una loggia massonica.

Zhang Bao: figlio di Zhang Fei ed erede della pratica del rutto libero, combatte senza vergogna con un'arma presa paro paro da Soulcalibur. Una volta ammesso nella P2, conosce tanta gente interessante ma schiatta prima di far valere le sue conoscenze politiche.

Guan Yinping: figlia fittizia di Guan Yu (sì, sempre lui). Dopo che il padre le viene assassinato, il fratello adottivo ucciso, quello naturale sgozzato e il gatto investito, va in depressione e inizia a scommettere sulle corse dei cavalli.

Fa Zheng: consigliere Shu, si unisce a Liu Bei dopo che Equitalia gli pignora tutto il pignorabile, ma sopporta a palle incatenate tutta la faccenda della e, seguendo l'esempio di Pang Tong, muore male anche lui perché non ne può più.

Sima Yi: stratega transgender e nemesi di Zhuge Liang, passa tutto il suo tempo a cospirare nell'ombra, intentare colpi di Stato e dare dell'imbecille a cani e porci, credendosi un vero bullo. La verità è che la moglie lo tiene per le palle e lo obbliga a vestirsi da donna tanto per ribadire chi è che porta i pantaloni in casa.

Sima Shi: poser insopportabile e primogenito di Sima Yi, cresce nel mito di Xiahou Dun e diventa un suo fanboy arrivando al punto di farsi oneshottare l'occhio sinistro solo per potergli assomigliare. Di nascosto si ciula la ragazza del fratello.

Sima Zhao: secondogenito di Sima Yi, è un ragazzone pigro, indolente e mezzo scemo a cui importa solo della sua carriera di surfista, almeno fino a quando la morte del fratello non lo costringe a muovere il culo. Riesce, nell'imbarazzo generale, a brutalizzare l'intera Cina in quattro e quattr'otto ma muore dopo appena un anno soffocato dalle tette della moglie che tentava di abbracciarlo.

Deng Ai: generale nerboruto coi pugni nelle mani, molto dotato anche nelle questioni tattiche. E' uno dei pochi lealisti Jin e combatte con un trapano gigante.

Wang Yuanji: tutrice di Sima Zhao, lo incontra per la prima volta sulla spiaggia di Malibu dove lei si era presentata per il ruolo di C.J. Parker ai casting di Baywatch, venendo respinta. Questo le fa capire che nella vita ci vuole culo ma soprattutto tette e si sottopone ad un intervento di mastoplastica additiva. Grazie a queste sue rinnovate qualità, viene notata dal giovane surfista che la porta a casa con sé.

Zhong Hui: generale dei Jin che utilizza delle spade volanti per una più verosimile ricostruzione storica. Incredibilmente egocentrico e vanesio, si riferisce a sé stesso parlando in terza persona e si apostrofa come il prescelto malgrado non faccia quasi mai una sega.

Zhuge Dan: nostalgico fascista con l'hobby delle manganellate, approda in Dynasty Warriors mettendosi in luce come unico personaggio decente della dinastia Jin. Peccato che venga in seguito avvicinato da quei gesuiti degli Shu che gli mandano in pappa il cervello col concetto di BENEVOLENCE e che finisca così i suoi giorni nell'ignominia più totale.

Xiahou Ba: ragazzino sveglio come Flavia Vento e simpatico quanto il Gabibbo, tradisce il suo regno e fugge dagli Shu per paura che Sima Shi voglia ripassargli il culo.

Guo Huai: tizio malato allo stato terminale che scende in battaglia malgrado le sue condizioni di salute a dir poco precarie. Dotato di una tipica arma dell'epoca, l'arbalista, preferisce però attaccare con lo scatarro.

Jia Chong: un tipico darkettone dell'epoca, di come se ne vedevano tutti i giorni prima che Mao Zedong li mettesse al bando. Passa le sue giornate decapitando gente a random e beandosi del fatto che fa spending review non pagando le bollette dell'Enel, il che lascia Luoyang al buio per decenni.

Wen Yang: atleta olimpionico ante litteram, pratica la specialità del lancio del giavellotto ribadendo continuamente i suoi natali, poco conscio del fatto che a nessuno importa.

Zhang Chunhua: moglie di Sima Yi con la passione per il bondage. Il suo ruolo nel gioco è quello di preparargli le focaccine al vapore e di tenere il tempo col piede quando lui parla.

Diao Chan: bellissima cortigiana e danzatrice, riesce laddove interi eserciti hanno fallito col solo ausilio del patonza power.

Lu Bu: il più forte e temibile guerriero della sua epoca. Famoso per il fatto di rivolgersi a chiunque con l'affettuoso VERMIN, possiede il leggendario destriero Red Hare capace di arrivare ai 300 km/h in 17 secondi. Dopo aver menato le mani per tutto il paese, viene catturato a Xiapi e muore piangendo come una checca isterica.

Dong Zhuo: vecchio lardoso a cui piace bruciare le città in preda al rosicamento. Prende in ostaggio l'imperatore Han ed esercita la sua tirannia finché non viene assassinato da Lu Bu che non ne poteva più del lezzo nauseabondo delle sue scoregge.

Yuan Shao: un aristocratico con la puzza sotto al naso. Niubbo di prima categoria, si scontra con Cao Cao a Guandu per il controllo delle pianure centrali, ma si rifiuta di pagare il pizzo ai suoi strozzini che vanno ad incendiarli il deposito delle vettovaglie facendogli perdere la battaglia.

Zhang Jiao: vecchio demente creduto un grande profeta capace di fare miracoli e controllare gli elementi, fonda, assieme ai fratelli, la setta nota come La Via del Concilio di Trento. Riunisce attorno a sé una folta schiera di creduloni scontenti promettendogli la vita eterna in cambio del loro 5 per mille.

Meng Huo: un bruto autoelettosi capotribù dei selvaggi stanziati nel Nanzhong. Giura ai suoi di opporre resistenza ad oltranza contro gli invasori degli Shu, ma dopo aver sentito Zhuge Liang parlare di BENEVOLENCE accetta la resa senza condizioni rivelando tutta la sua coglionaggine.

Zhurong: moglie di Meng Huo, è convinta di essere una discendente del Dio del Fuoco ma in realtà è solo una stronza lampadata. Usa come arma un boomerang che non torna mai indietro.

Zuo Ci: vecchio mistico sposato con. Dopo aver fatto indigestione di peperonata, sogna la fine della guerra e il trionfo di Liu Bei e decide quindi di aiutarlo praticando letali massaggi shiatsu a tutti i soldati Wei.

Chen Gong: consulente in forze a Cao Cao, da cui però si licenzia rinunciando al TFR. Si unisce quindi a Lu Bu incitandolo a fare a cazzotti per tutto il paese, ma poi se ne pente quando viene catturato assieme a lui a Xiapi. Pare che prima di essere giustiziato abbia detto qualcosa del tipo io so io e voi non siete un cazzo.

Lu Lingqi: figlia di Lu Bu che il padre tenta di usare nello scacchiere politico. Si dice fosse una grande guerriera e una grandissima lesbica.



Capitoli della serie

Dynasty Warriors

Dynasty Warriors 2

Dynasty Warriors 3

Dynasty Warriors 3: XXL

Dynasty Warriors 4

Dynasty Warriors 4: Extrema Ratio

Dynasty Warriors 4: Divide et Impera

Dynasty Warriors 5

Dynasty Warriors 5: Estrema Unzione

Dynasty Warriors 5: Fori Imperiali

Dynasty Warriors Bugs

Dynasty Warriors 6: Bugs Fixed

Dynasty Warriors BENEVOLENCE


Spin off:

DW Strikeforce

DW Next: touch my BENEVOLENCE edition

I guerrieri di Orochi(maru)

I guerrieri di Orochi(maru) 2: il ritorno del signore del male

I guerrieri di Orochi(maru) 3: hyper



Voci correlate

Samurai warriors

Videogiochi

Cina