Marco Belinelli: differenze tra le versioni

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Nel [[2007]], dopo aver scoperto che Bargnani è andato a giocare in [[NBA]], Belinelli prorompe in un:
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Versione delle 16:49, 26 giu 2014

Tipica azione di gioco di Belinelli in NBA.
« Sono Marco Belinelli, ho passato in panchina le prime 70 partite in NBA e tutti credevano che valessi 0, invece di amareggiarmi ho preferito fare sfoghi inutili sul Gazzettino Bolognese, per questo gioco con il numero 18, mi ricorda che devo comportarmi come un maggiorenne, ogni giorno. »
(Marco Belinelli nella pubblicità Adidas)

Marco Belinelli (San Giovanni in Sottaceto, 25 marzo 1986) è un cestista attualmente in forza ai San Antonio Spurs. Gioca nel ruolo di poggiapiedi di Tim Duncan.

Carriera

Bulogn

Prodotto del vivaio della Virtus Bologna, Marco esordisce in prima squadra nella stagione 2002-03, a causa dell'assenza di tutte le guardie titolari (richiamate in caserma).
Si mette in mostra per la sua proprietà di palleggio e per il vezzo di giocare col pene fuori dai pantaloncini. Nell'estate 2003, a causa del dissesto economico della Virtus, Marco subisce una diminuzione di stipendio e si ritrova a giocare in una squadra che non gli permette di lottare per il titolo. Essendo profondamente legato alla Virtus, Marco accetta la situazione.
Per circa trenta secondi.
Poi firma coi rivali della Fortitudo.

OMMIODDIO STA GIOCANDO! È ASSURDO!

Con la Fortitudo migliora in tutte le statistiche e diventa quel giocatore che il mondo delle bocce ci invidia. Nel 2005 la squadra conquista la finale di Eurolega, la finale scudetto e la finale dei Giochi senza frontiere, perdendole tutte. L'allenatore capisce che Marco porta sfiga e lo relega in panchina.
Nel nuovo ruolo Belinelli si trova talmente bene che decide di non cambiare più posizione.

Enbiei

Nel 2007, dopo aver scoperto che Andrea Bargnani è andato a giocare in NBA, Belinelli prorompe in un:

« E chi sono io, il figlio della schifosa? »

E si rende eleggibile per il draft NBA, una cerimonia in cui le squadre comprano giocatori stranieri o provenienti dai college, per poi anestetizzarli e sottrarre loro gli organi. Marco finisce ai Golden State Warriors, una squadra che ha come miglior risultato il quarto posto nella stagione 1966-67, anno in cui al campionato erano iscritte solo tre squadre.
Nonostante lo scetticismo sul suo conto, Marco non si abbatte e conquista ben presto tifosi e addetti ai lavori grazie alla compostezza con cui siede in panchina.

Milita poi nei Bitonto Raptors, nei Kamikaze Tel Aviv e nelle Sacramento Drag Queens, lasciando sempre il segno, una sgradevole sgommata di merda che dalla panchina si snoda fino alle toilette (capita quando ci si abbuffa di tortellini).
Nella stagione 2012-13 è ai Chicago Bulls per, parole sue, "fare quello che nemmeno Michael Jordan è riuscito a fare". Ossia uscire al primo turno dei play-off.

"ARGH! BRUCIA!"

Nel 2014 passa ai san Antonio Spurs in cambio di tre pacchetti di Wacko's. Interrogato sul perchè abbia voluto Belinelli, il coach Gregg Popovich spiega:

« Avevo già un francese, un argentino, un canadese e un brasiliano, mi mancava l'italiano per poter finire la barzelletta. »

Nelle finali contro i Miami Heats, grazie al suo diploma di soccorritore, Belinelli si rivela decisivo per la conquista del titolo, rianimando a più riprese col defibrillatore i compagni Duncan, Parker e Ginóbili.

Nazionale

Belinelli partecipa ai Mondiali giapponesi del 2006, conducendo la nazionale italiana a un risultato mai ottenuto prima, l'eliminazione agli ottavi di finale.
La sua miglior performance in azzurro è stata una partita contro gli USA in cui ha segnato ben 25 punti, compresa una schiacciata in contropiede che è valsa il + 12 a un minuto dalla fine. A quel punto gli USA si sono ricordati che stavano giocando con l'Italia e hanno cominciato a impegnarsi, vincendo alla fine di 43 punti.
Belinelli è stato un pilastro dell'Italia anche agli Europei del 2013. Nel senso che per tutto il torneo è stato fermo come un pilastro.

Statistiche

  • Massimo di punti: 32, contro i Boston Celtics
  • Massimo di rimbalzi: 11, in una sfida al campetto contro Renato Brunetta
  • Massimo di assist: mezzo
  • Massimo di stoppate: 2, contro se stesso
  • Colpo segreto: Tiro tristezza

Galleria

Curiosità

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  • Belinelli è soprannominato Rocky per la sua somiglianza col travestito del The Rocky Horror Picture Show.
  • Il suo giocatore preferito è Michael Jordan, il quale, sconvolto dalla notizia, ha deciso di non tornare più a giocare. Stavolta per davvero.
  • Nel 2014 grazie ad uno sbaglio di persona viene selezionato per l'All-Star Game, dove riesce addirittura a vincere la gara del tiro da 3 punti. A fine gara dichiarerà che è stata la peggior partita di monopoli a cui ha preso parte.


Protagonisti Sua Ariosità - Labbron James - Sciaq - Yao Minghia - Il magheggiatore - Il panchinaro - Il pollo - L'egoista - Not in my house! - Metta World War - Rasheed Marijuana - L'unico canadese che sappia "giocare a basket" - Dirk l'impronunciabile - Larry il nero scolorito - È quasi magia Johnny - La mietitrebbia - Tutti gli altri - Il coach
NBA Dirimpettai: Boston Leghists - New Jersey Nerds - New York Knock Out - Philadelphia Kraft - Toronto Rappers

Centristi: Ci Cago sui Tori - LeBron Cavaliers - Detroit Puzzons - Indiana Racers - Milwaukee Sucks

Esercito confederato: Atalanta Whats? - Charlotte Bobcazz - CSI Miami - Orlando Furioso - Obama Wizzards

NorDOVE?st: Perdent Nuggets - Minnesoreta Timberwolves - OK il prezzo è giusto - Portland Jail Blazers - Utah Cess

Pacifisti: Golden Skate Warriors - Los Angeles Pippers - Los Angeles Crackers - Phoenix Nash's - Sacramento Queens

Terroni: Lucios Dallas - Houston, abbiamo un problema... - Elvis from Memphis - New Orleans Cornets - Gli speroni di sant'Antonio
Lega A Montemaschi Schiena - Ternoallotto Roma - Diabolico Biella - Scavafossa Pesaro - Fottitudo Bologna - Virus Bologna - Atene Milano - Ranzani Cantù - Aria Avellino - Bonton Treviso - Basket Boiadè - Cinque Euroleghe e una B - Dinamo Impiccababbu
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