Danilo Gallinari

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Gallinari entusiasta per aver capito come si tiene in mano il pallone. Notare poi l'ardito accostamento tutto americano cappellino-smoking: questo sì che è multiculturalismo.
« Non temo i fischi, saprò guadagnarmi la fiducia dei tifosi! »
(Gallinari mentre viene insultato dal pubblico dopo il Draft NBA)
« Ci sta, devo dimostrarmi all'altezza. »
(Gallinari 5 minuti dopo mentre viene portato via in barella per una commozione cerebrale)
« Il miglior talento del basket italiano degli ultimi trent'anni »
(Vittorio Gallinari[1])
« Farà bene coi Knicks »
(Mike D'Antoni[2])


Danilo Gallinari è un giovane e compromettente cestista italiano che attualmente milita nella Negro Basketball Association. Ha giocato dal 2008 al 2011 nei New York Knicks, senza che i Knicks se ne accorgessero. Quando finalmente se ne sono resi conto lo hanno scaricato alle Crocchette di Pollo di Denver.

Inizi

Finalmente si è reso conto che il basket non è cosa sua...

Nacque l'8/8/'88 in un paesino sperduto in Lombardia, in un posto non meglio precisato.[3] La sua famiglia è piena di celebrità: suo padre Vittorio è un giocatore di pallacanestro dell'Olimpia Milano, con all'attivo 4 scudetti, 2 coppe Italia, 1 Eurolega e 1 Coppa Korac; suo zio Prospero è invece un affermato terrorista delle Brigate Rosse, con all'attivo[4] 1 giudice, 1 procuratore, 1 presidente del consiglio e 1 ergastolo. Danilo decide così di continuare la tradizione di famiglia, ma non si sa decidere su quale carriera intraprendere. La sua statura elevata però gli toglie ogni dubbio: un terrorista così grosso è un bersaglio troppo facile. Così, decide di diventare cestista anche lui, ignorando che avrebbe procurato molto più dolore con il pallone da basket che non con le bombe a mano.

In Italia

Danilo racconta una barzelletta prima di entrare in campo. Cioè tra un bel po'.

È in questa amena nazione che Gallinari si scatena, realizzando notevoli percentuali, come il 56% da tre, il 92% da due e il 121% ai tiri liberi (2007/2008).

« Ero talmente superiore che gli avversari appena mi vedevano impazzivano e correvano a segnare nel loro canestro »
(Gallinari ricorda così i suoi anni in Italia)

Viene chiamato ovviamente in nazionale, con la quale partecipa all'All Star Game 2006, dove nella gara di tiro da 3 punti ha battuto un tal Jordan (non quel Jordan) mettendo a segno 32 triple su 30.

Negli USA

Finalmente il nostro Danilo viene scelto dai "Gingilli" di New York. Al draft NBA non è stato ben accolto dal pubblico, che ha criticato aspramente l'ingaggio tramite l'utilizzo di oggetti contundenti, colpendo il giovine ripetutamente. I colpevoli sono stati poi assunti dai New York Yankees, squadra di baseball dell'East Coast.

Comincia a praticare il ruolo di scaldapanca e a raccontare storielle divertenti per passare il tempo.[5]. Quando questi inizia a farlo giocare, inanella una serie talmente impressionante di infortuni da spingerlo, su forte pressione della dirigenza, a sostituire entrambe le rotule con dei pomi di ottone magici rimediati da un noto sciamano napoletano.

Assunto dai Denver Nuggets, dal 2011 è sempre riuscito a farsi rinnovare il contratto di anno in anno facendosi sostituire, durante la visita medica, da suo cuginetto di sette anni con la scoliosi, che ha pur sempre una schiena migliore di quella di Danilo.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

Otto sotto un tetto è molto probabilmente il suo telefilm preferito.
  • In Italia era talmente forte che giocava play e centro allo stesso tempo.
  • Negli USA ora è talmente basso che gioca ala piccola.
  • Non ha ancora capito che per tirare si può anche superare la riga dei 3 punti (Danilo pensa che sia un campo di pallamano).
  • Vista la straordinaria robustezza della schiena, in Italia si è pensato di costruire un famigerato ponte ispirandosi e studiando a fondo la colonna vertebrale di Danilo.
  • Manifesta comportamenti maniacali nei confronti del numero 8.

Voci correlate

Note

  1. ^ È suo padre.
  2. ^ È un ex compagno di squadra di suo padre.
  3. ^ C'era la nebbia.
  4. ^ O dovrei dire passivo?
  5. ^ E anche per ingraziarsi il coach per poter entrare in campo



Protagonisti Sua Ariosità - Labbron James - Sciaq - Yao Minghia - Il magheggiatore - Il panchinaro - Il pollo - L'egoista - Not in my house! - Metta World War - Rasheed Marijuana - L'unico canadese che sappia "giocare a basket" - Dirk l'impronunciabile - Larry il nero scolorito - È quasi magia Johnny - La mietitrebbia - Tutti gli altri - Il coach
NBA Dirimpettai: Boston Leghists - New Jersey Nerds - New York Knock Out - Philadelphia Kraft - Toronto Rappers

Centristi: Ci Cago sui Tori - LeBron Cavaliers - Detroit Puzzons - Indiana Racers - Milwaukee Sucks

Esercito confederato: Atalanta Whats? - Charlotte Bobcazz - CSI Miami - Orlando Furioso - Obama Wizzards

NorDOVE?st: Perdent Nuggets - Minnesoreta Timberwolves - OK il prezzo è giusto - Portland Jail Blazers - Utah Cess

Pacifisti: Golden Skate Warriors - Los Angeles Pippers - Los Angeles Crackers - Phoenix Nash's - Sacramento Queens

Terroni: Lucios Dallas - Houston, abbiamo un problema... - Elvis from Memphis - New Orleans Cornets - Gli speroni di sant'Antonio
Lega A Montemaschi Schiena - Ternoallotto Roma - Diabolico Biella - Scavafossa Pesaro - Fottitudo Bologna - Virus Bologna - Atene Milano - Ranzani Cantù - Aria Avellino - Bonton Treviso - Basket Boiadè - Cinque Euroleghe e una B - Dinamo Impiccababbu
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