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In [[Italia]] venne fondata la prima scuola di anatomia a [[Bologna]], mentre a [[Napoli]], dopo mille speculazioni, il primo [[ospedale]].
In [[Italia]] venne fondata la prima scuola di anatomia a [[Bologna]], mentre a [[Napoli]], dopo mille speculazioni, il primo [[ospedale]].


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===Medicina rinascimentale===
Con l'[[Umanesimo]] e il [[Rinascimento]] l'uomo tornò di nuovo al centro dell'attenzione della cultura e del pensiero, con i suoi sentimenti, i suoi ideali e le sue [[vescica|vesciche]]. La bolla papale che legalizzò le dissezioni permise di abbandonare l'''ipse dixit'' [[aristotelico|aristotelico]] in favore di un ''ego squartavi'' dei grandi [[anatomia|anatomici]] del tempo. La nascita della scienza, con la rigorosa richiesta di prove sperimentali, permise di curare ancora la peste con gli aromi e la [[tosse]] con le [[sanguisuga|sanguisughe]], di vedere i dolori come uno conseguenza di uno scompenso di umori e consentì a ciarlatani come [[Paracelso]] di farsi una marea di soldi.


===Note===
===Note===

Versione delle 20:41, 10 apr 2011

« La scienza ha sconfitto molte malattie, ha decifrato il codice genetico e ha perfino mandato l'uomo sulla luna, ma se un ottantenne viene lasciato solo in una stanza con due conigliette diciottenni non succede niente di niente. Perché i veri problemi non cambiano mai »
(Woody Allen su medicina)
« La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: sarà forse per questo che ho divorziato?! »

La medicina, dal latino "ars medicinae" ("brucerà un pochino"), è il miscuglio primordiale[1] di tutte le scienze apprese, ricordate o semplicemente inventate dall'uomo. Una volta atta alla raccolta dei tuberi e alla creazione di filtri d'amore, divenne con il susseguirsi degli anni "la scienza che si occupa della salute di qualsiasi cosa respiri". Tuttavia il significato a noi più noto è la figura della scienza che vuole imitare Dio su qualsiasi essere affetto da un problema, per fini puramente legati alla necessità dell'esaltazione di una propria figura psicologica[citazione necessaria], cioè: salvare la vita agli altri, per finire in TV. Molte conoscenze mediche comprendono la piena acquisizione basilare delle discipline: chimiche, biologiche, fisiche ed eventualmente, se i conoscenti sporgono denuncia, geografiche. La figura del medico (colui che professa l'arte medica), è sempre stata sinonimo di grande conoscenza e competenza nella storia... questo finché non moriva il qualcuno di turno perché al posto delle bombole di ossigeno il dottore preferì utilizzare il metano. Episodi isolati che sono inezie di fronte a ciò che la medicina ha realizzato negli ultimi secoli per l'umanità, ad esempio... uhm... ad esempio: la calcolatrice, internet, il termosifone, la macchinina radiocomandata o le rotelle per la bicicletta. Tutti esempi della genialità medica, dei vantaggi che essa ha portato nelle vostre case e nella vostra vita. Se potete rifarvi il micro-pene o il seno cadente, è tutto merito delle grandi scoperte che hanno richiesto millenni di studio e ricerca e voglio sottolineare millenni di studio.

Storia

Babilonia e Egitto

Le più vecchie testimonianze mediche risalgono al II millennio a.C, furono raccolte in un manoscritto, il primo libretto per le ricevute mediche della storia. Stiamo parlando del diario fatture in nero di Esagil-kin-apli, autoelettosi primo e unico medico dell'impero babilonese, dopo avere eseguito una laminectomia laterale mediante forchetta[2] al pollice destro dell'imperatore Adad-apla-iddina.

« Dio me l'ha data e guai a chi me la tocca! »
(Esagil-kin-apli parla del suo strumento di lavoro)

La voce di questo "miracolo" si sparse per tutto il Mediterraneo, i giornali locali e nazionali non parlarono d'altro, le gesta di Esagil-kin-apli furono raccontate dal protagonista in diretta a Buona Domenica, nel 1046 a.C. Divenne l'idolo di tutti i popoli, finché non arrivò Mosè, con i suoi "effetti speciali".

La medicina tuttavia nacque nella terra delle grandi valli, dei nomadi scuri di pelle e delle piramidi... no, non stiamo parlando di Parigi, bensì dell'Egitto. Le prime trascrizioni di ricette ci giungono dai papiri, datati intorno al 3000 a.C. Vigevano già allora pratiche chirurgiche e una legislazione sanitaria, ma tutto era legato alle superstizioni popolari e ai demoni, quindi la conoscenza medica di allora è paragonabile a quella attuale dell'omeopatia.

Ai tempi degli ippocriti e dei romani

Sebbene nei paragrafi precedenti abbia affermato il contrario, la medicina è nata ufficialmente in Grecia, nel 700 a.C e il primo medico per eccellenza fu Alcmaerone di Crotone, un simpatico coltivatore di carote, con la fissazione delle autopsie sui vicini. Seguirono poi Ippocrate e Galeno di Pergamo[3]. Ippocrate aprì la prima scuola medica nella città di Cos, fondando a sua insaputa l'università di Medicina & Chirurgia[4], mentre Galeno causò l'estinzione delle scimmie, perchè usate come cavie da dissezione[5]. Questi due psicolabili personaggi possono rispettivamente essere considerati i genitori della medicina occidentale, il dubbio errante sul sesso rimane, ma non discriminiamo nessuno e consideriamoli marito e moglie.

Nell'impero romano le conoscenze fregate ai greci vennero ampliate e incorporate alle piaghe di maggiore rilevanza sociale, nacquero così le antenate della moderna urologia e geriatria. Inoltre quei geniacci della mitica ladrona intuirono che lavarsi le mani dopo avere concluso la digestione poteva evitare il proliferarsi di malattie contagiose. Adottarono l'uso dell'oppio per la cura dei dolori fisici e mentali, mentre per disinfettare le lenzuola la candeggina e per i cetriolini l'aceto. I grandi restano comunque Ippocrate e Galeno, che importante ruolo ebbero nell'anatomia e nella patologia, ma anche nell'educazione sessuale e nella prevenzione. Ricordiamo inoltre i centinaia di trattati scritti per tutti i futuri laureandi sull'igiene, le patologie, ma sopratutto quelli sulle cose delle donne. In definitiva, il merito per la fondazione della medicina occidentale moderna, va attribuito a queste due eccelse personalità, tali si sono private: della propria dignità, della propria famiglia, della propria vita e anche dei propri vestiti, per noi. Grazie a questi nobili gesti, ora possiamo godere anche noi dei benefici del viagra, del silicone e di tutto il corredo, che rendono l'umanità esteticamente e potenzialmente migliore.

Nel periodo buio

Dopo la caduta dell'impero romano, la medicina ha avuto una vera e propria regressione. Le nozioni vennero tramandate solo da uomini di chiesa, per ciò tutti i libri anatomici raffiguranti gli organi sessuali finirono al rogo, non si operò più direttamente, ma ci si abbandonò alla provvidenza. Questo causò un notevole cambiamento della mentalità popolana: in caso di ematemesi[6], un Ave Maria due volte al giorno, dopo i pasti e prima del rigurgito; in caso di peste, rosari finché puoi; in caso di emorroidi, genuflessione ripetuta, e così via... Sebbene lo sforzo e il tentativo, il numero di decessi lievitò pericolosamente, mentre la peste si diffuse più dell'influenza stagionale. Verso il 1300, finalmente le famiglie più agiate presero posizione e, stanche delle continue cazzate del Papa, mandarono a fanculo i vecchi rimedi artigianali dei frati e finanziarono le prime università di medicina. In Italia venne fondata la prima scuola di anatomia a Bologna, mentre a Napoli, dopo mille speculazioni, il primo ospedale.

Medicina rinascimentale

Con l'Umanesimo e il Rinascimento l'uomo tornò di nuovo al centro dell'attenzione della cultura e del pensiero, con i suoi sentimenti, i suoi ideali e le sue vesciche. La bolla papale che legalizzò le dissezioni permise di abbandonare l'ipse dixit aristotelico in favore di un ego squartavi dei grandi anatomici del tempo. La nascita della scienza, con la rigorosa richiesta di prove sperimentali, permise di curare ancora la peste con gli aromi e la tosse con le sanguisughe, di vedere i dolori come uno conseguenza di uno scompenso di umori e consentì a ciarlatani come Paracelso di farsi una marea di soldi.

Note

  1. ^ Ingegneria genetica è il "finale".
  2. ^ Gli ha tagliato l'unghia.
  3. ^ Comune dell'estremo nord greco
  4. ^ Per questo si getterà scalzo dal Monte Olimpo
  5. ^ Verrà aggredito da una folla inferocita del WWF
  6. ^ Vomito di sangue


Aereo

« Ma sei sicuro che quell'affare voli? »
(Uno dei fratelli Wright su Aereo)
« Ma perché non abbiamo inventato lo scaldavivande a ghiaccio sintetico... »
(Sempre il solito fratello, un minuto prima di cadere nel vuoto)


L'aereo, aeroplano o cassa da morto volante, è un mezzo di trasporto dotato di due ali, una coda e due motori (tutto di serie). Questi colossi di plastica ancora fumante e vigorsol, riescono a volare (quasi sempre) nell'aria grazie ad una particolare forza, che la mette in quel posto alla cara e conosciuta, ma sopratutto sperimentata dopo la mezz'età, forza di gravità. La forza aerodinamica. Gli aerei si distinguono in due categorie principali: quelli che volano bene e quelli che si schiantano altrettanto. Altra suddivisone fondamentale sono tra gli aerei treassi, perché quattro erano finiti e aerei pendolari, che come il nome fa presupporre, sono gli unici aeromobili ad avere un record per i maggiori ritardi nell'arco di un secondo.

Storia