Dante Alighieri

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   La stessa cosa ma di più: Divina Commedia.
   La stessa cosa ma di più: NonLibri:Divina Commedia.
Dante Alighieri
L'incubo di 150 generazioni studentesche
« Maestro, il sesso or m'è duro »
(Dante su Beatrice in bikini)
« Vuolsicosìcolàdovesipuoteciòchesivuoleepiùnondimandare »
(Dante su sciogli lingua)
« ...sicché di cul fece trombetta »
(Dante osserva gli effetti di un'impepata di cozze)
« Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita »
(Dante sull'aggiornamento delle mappe del suo navigatore)
« Esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinnova la paura »
(Dante su suocera)
« Knockin on Heaven's door »
(Dante sulla cima del Purgatorio)
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Dante Alighieri.


Durante Alighieri (per gli amici quello là), celebre canzoniere del '300, girava col suo cappello da giullare e una corona d'alloro per le più grandi corti d'Italia, fino a quando non cadde in un pozzo molto profondo assieme al suo amico, meno noto, Virgilio.

Biografia ed opere

Un affresco del XIII secolo

Nato circa l'altroieri sviluppò sin da piccolo la passione per la composizione di barzellette in versi, che, per quanto spassose e geniali, gli valsero la derisione e l'isolamento da parte dei coetanei. Non gli facilitò le cose la sua ragazza, Beatrice, la quale lo lasciò dopo un travagliato e poco chiaro rapporto. Uscito questa triste e dura infanzia passò un ventennio della sua vita a pubblicare scadenti fumetti, dopo aver preso una laurea in geologia.[l'ha detto mio cugino] Un modo come un altro per guadagnarsi il pane, in attesa del vero successo.
La svolta avvenne in un Sabato primaverile, durante una gita in campagna col caro amico immaginario Virgilio. Mentre i due si dilettavano nello sputare in un pozzo vi caddero disgraziatamente dentro. Il pozzo, ch'era secco da anni, era usato da contrabbandieri come nascondiglio di stupefacenti. Essi, dopo aver attutito la caduta, regalarono un esaltante e divertente pomeriggio ai due amici, i quali furono colti da grandiose visioni. Da lì in poi comincia una vera e propria scalata al successo, fra signorie, papi e scandali.

Analisi della Commedia

File:Devilmaycry3.jpg
Dante mentre sta per uccidere Farinata degli Uberti nel canto decimo della Divina Commedia

Questa fenomenale opera, nonostante sia tuttora oggi oggetto di molti studi, è straordinariamente misteriosa, intrigante e sconvolgente. Probabilmente è per questo ch'è così noiosa. Analizzarla tutta è praticamente impossibile, e quindi viete studiata trattando in particolar modo le parti più salienti. Alcune delle parti più gettonate sono:

  • L'incontro con gli ignavi (fra cui spicca la figura di Bruno Vespa)
  • La visita di cortesia a Minosse.
  • L'incontro con Catone, il quale gli sgama mentre provavano ad imbucarsi nel Purgatorio.
  • L'incontro con Sordello. Nota: Pare che in realtà Sordello fosse muto.
  • La riunione familiare con Cacciaguida, il quale lo informa d'essere morto.
  • L'incontro con Dio in persona, il quale lo aggiunse successivamente tra gli amici di Facebook.

Come potete vedere nella commedia non c'è una vera e propria trama, non ci sono sviluppi, ma Dante si limita a incontrare in continuazione gente più o meno simpatica, ma per lo più sconosciuta. Da qui la tesi che il viaggio di Dante si sia tenuto durante una riunione condominiale.
Ciò che però caratterizza maggiormente la Commedia è la capacità di saper distogliere l'attenzione da Dante, concentrando sempre su di sè il discorso. Ogni volta che si parla di Dante il la conversazione viene sviata sulla sua opera, come se fosse parte integrale di lui come un piede o i suoi reni. Stranezze della vita...

Operette secondarie che nessuno si è mai filato

Dante alle prese con la dichiarazione dei redditi.

Per quanto possa sembrare strano Dante Alighieri non ha scritto solo la Divina Commedia. Non è uno scherzo, ha fatto anche altro nella vita. Fra le sue attività meno note infatti vi sono il fumettista per la Marvel e lo sceneggiatore della Fox. Durante queste attività ha prodotto opere altrettanto belle della Commedia, anche se non così famose! Recentemente sono state riscoperte dalla regina, la quale sfruttando la fama del poeta ha lanciato una nuova carta igenica a doppio velo con sopra stampati i testi di queste opere. Tra esse troviamo:

Tipiche domande scolastiche su Dante

Dante, per oscure e improbabili ragioni, è tuttora studiato in una stretta minoranza delle scuole italiane. Qui abbiamo riportato alcune delle domande più fraquenti su questo bizzarro personaggio con relative risposte:

- Insegnante: “Perché è possibile affermare che c'è un legame tra "La Vita Nova" e la "Commedia"?”
- Cane bastonato: “Perché le ha scritte entrambe Dante.”
- Insegnante: “Sulla base delle tue conoscenze sul "De Vulgari Eloquentia", spiega il significato dei termini "illustre” “cardinale” “regale” “curiale"”
- Cane bastonato: “Sulla base di quanto appreso posso confermarle che c’è un dizionario sullo scaffale.”
- Insegnante: “Che rapporto ha Dante con il su antenato Cacciaguida?”
- Cane bastonato: “Nessuno, quando Dante è nato Cacciaguida era già cibo per vermi”
- Insegnante: “Parafrasa "Imparerai com'è duro calle lo scender e il salir per l'altrui scale"
- Cane bastonato: “Se ne può facilmente dedurre che Dante non aveva l'ascensore.”
- Insegnante: “Perchè Dante pone un Papa all'inferno?”
- Cane bastonato: “Passaparola!”

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

Come si può ben vedere in quest'illustrazione del Dorè, Dante era stitico.
  • Dante fu un pessimo giocatore di videogiochi, infatti ormai stanco di essere ucciso in giochi come Quake e Counter strike, diventò stranamente un bravissimo cheater. Fino a quando non si scontrò con Leonida, che lo sconfisse senza usare cheat.
  • Si dice fosse un gran checca, e che avesse una relazione pederasta con Guido Cavalcanti.
  • Aveva una passione smodata per i piselli in scatola, di cui mangiava una confezione alla fine di ogni cantica.
  • Fece turismo sessuale per tutta Italia coprendosi con la scusa di cercare la lingua volgare ideale. Quando tornò a Firenze, non sapendo come giustificare col proprio editore il tempo e danaro speso per il viaggio, disse di ritenere che la migliore fosse il fiorentino, ovvero quella che conosceva già... che pezzo di burlone!
  • Se Beatrice gliela avesse data, non avrebbe mai scritto la divina commedia.

Collegamenti esterni

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