Utente:SalvaZ/Sandbox: differenze tra le versioni

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====Tiberio====
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{{Cit2|Anche se quella sera sono uscito di soppiatto dal palazzo con un coltello in mano e il giorno dopo avevo la veste piena di [[sangue]], non significa che sia stato io!|[[Tiberio]] sull'assassinio di Germanico}}
{{Cit2|Anche se quella sera ero uscito di soppiatto dal palazzo con un coltello in mano e il giorno dopo avevo la veste piena di [[sangue]], non significa che sia stato io!|[[Tiberio]] sull'assassinio di Germanico}}


Augusto aveva designato come suo successore lo sconosciuto Tiberio. Appena salito al trono, Tiberio vide complotti e complottisti ovunque. Fece uccidere il nipote Germanico poiché credeva che aspirasse al suo trono ma soprattutto perché lo batteva sempre a [[briscola]]. Fece uccidere inoltre tutti i suoi parenti e gran parte della popolazione per lo stesso motivo. Arrivò a pensare che egli stesso cospirasse contro di lui. Si suicidò appunto per questo.
Augusto aveva designato come suo successore lo sconosciuto Tiberio. Appena salito al trono, Tiberio vide complotti e complottisti ovunque. Fece uccidere il nipote Germanico poiché credeva che aspirasse al suo trono ma soprattutto perché lo batteva sempre a [[briscola]]. Fece uccidere inoltre tutti i suoi parenti e gran parte della popolazione per lo stesso motivo. Arrivò a pensare che egli stesso cospirasse contro di lui. Si suicidò appunto per questo.

Versione delle 15:05, 3 feb 2009

Con Impero romano si indica quel periodo storico che va da pagina 296 a pagina 463 nei testi dei licei scientifici.

Introduzione

Dopo la morte di Giulio Cesare, nessuno si aspettava che ci sarebbe stato un secondo triumvirato tra Marco Antonio, Gaio Ottaviano e Marco Emilio Lepido, che i cesaricidi sarebbero stati uccisi, che Marco Antonio sarebbe giunto in Egitto e lì si sarebbe innamorato di Cleopatra e che Ottaviano lo avrebbe sconfitto nella battaglia di Azio, affermandosi monarca assoluto e facendosi chiamare Augusto.
I suoi presentimenti erano esatti, ben presto Augusto trasformò la repubblica in principato, introducendo così la figura dell'Imperatore.

L'Impero di Roma si estese su gran parte dell'Europa, dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente, alcuni legionari sbarcarono sulla Luna e altri fondarono le prime colonie su Marte. Nel 1492 Adriano, il cosidetto principe viaggiatore, scoprì l'America.[citazione necessaria]

L'esercito romano era divenuto imbattibile dopo le riforme di Augusto, che aveva introdotto la falange Greca, rinforzato la testuggine romana e creata la mossa della scimmia ubriaca e la formazione a culo di gallina. Dall'Oriente importavano qualsiasi tipo di armi e macchine da guerra.

Verso la fine del II secolo a Roma scoppiò la peste; la popolazione accusò i cristiani di portare malattie e carestie; Alessandro Manzoni prese come spunto l'evento, scrivendo il romanzo de I Promessi Scroti. Nel III secolo le battaglie contro i Barbari furono così violente e sanguinose che spesso si ricorreva ad uno scontro tra i soldati più valorosi per decretare la vittoria.

- Romano: “Testa”
- Barbaro: “Croce”
- Romano: “Testa! Io!”
- Generale: “Come d'accordo, noi Romani avanziamo di due caselle e voi Barbari rimanete fermi per due turni”

Più volte i Vandali, gli Alemanni, i ROM e i Cinesi, tentarono di saccheggiare la capitale, segnando anche la fine dell'Impero Romano d'Occidente e facendo slittare in vetta alla classifica quello d'Oriente.

E, cosa peggiore di tutte, ci sono rimaste una marea di versioni da tradurre.

Imperatori romani

Dinastia Giulio-Claudia

Augusto

Augusto fu il primo della lunga lista di imperatori. Fu un vero rivoluzionario: una mattina si svegliò e decise di non fare più guerre, di dare inizio ad un periodo di pace, di riorganizzare l'esercito, le province, l'economia, di farsi la barba e di lavarsi i denti.
Morì felice pensando che i suoi successori avrebbero continuato sulla sua scia politica. Illuso.

Tiberio

« Anche se quella sera ero uscito di soppiatto dal palazzo con un coltello in mano e il giorno dopo avevo la veste piena di sangue, non significa che sia stato io! »
(Tiberio sull'assassinio di Germanico)

Augusto aveva designato come suo successore lo sconosciuto Tiberio. Appena salito al trono, Tiberio vide complotti e complottisti ovunque. Fece uccidere il nipote Germanico poiché credeva che aspirasse al suo trono ma soprattutto perché lo batteva sempre a briscola. Fece uccidere inoltre tutti i suoi parenti e gran parte della popolazione per lo stesso motivo. Arrivò a pensare che egli stesso cospirasse contro di lui. Si suicidò appunto per questo.

Caligola

A Tiberio successe Caligola, che governò insieme al suo cavallo Incitatus.

Claudio

Nerone

« I cristiani! »
(Nerone sull'incendio di Roma)
« I cristiani! »
(Nerone sul suo brodino di pollo servito freddo)

Nerone nacque all'età di 6 anni, ordinando subito di far uccidere la madre, la diciottesima moglie e il filosofo Seneca che, con tanto amore, aveva tentato di istruirlo inutilmente. Racconta di lui Seneca:

« È un allievo indisciplinato e scorretto, non porta mai i compiti e non sta attento alle lezioni; distrae i suoi compagni di classe e costruisce aeroplanini di carta; poi li brucia dicendo che un giorno farà lo stesso con la città per estendere ancor di più la sua villa. Non è portato per le materie scientifiche ma ha una certa inclinazione alla poesia, ecco una strofa che mi ha scritto ieri sui suoi progetti futuri:

Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io sono d'un'altra razza,
son bombarolo.

Io confido in questo ragazzo, un giorno diventerà un ottimo imperatore, me lo sento. »
(Seneca, lettera ad Agrippina)

Quasi ventenne, Nerone salì al trono, sposando Poppea, famosa in tutta Roma per il suo reggiseno imbottito.
Una sera, come racconta lo storico Svetonio, tornando ubriaco da una festa in maschera e intonando Yesterday dei Beatles, Nerone gettò una sigaretta per terra da cui divampò un fuoco enorme che bruciò mezza città. Dopo averlo spento, accusò i cristiani dell'incendio, vendicandosi così di un cristiano che, da piccolo, gli aveva rubato le caramelle e le lamincards dei pokémon.
Dopo ciò, fu scomunicato e condannato a morte da papa Crispino II che fece cadere su di lui la Damnatio Memoriae, ovvero l'impronunciabilità del suo nome, pegno il terribile supplizio dello sparticulo.

Dinastia Flavia

Vespasiano

Tito

Domiziano

Dinastia degli Antonini

Nerva

Traiano

Adriano

Antonino Pio

Marco Aurelio

Commodo

Dinastia dei Severi

Settimio Severo

Caracalla

Elagabalo

Alessandro Severo

Anarchia militare

Diocleziano

Costantino