Olof Mellberg

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Olof Mellber prima di indossare la maglia della Juve
« È il più grande difensore della storia del calcio »
(Olof Mellber su sé stesso)
« È stato decisivo per la vittoria »
(Allenatore della squadra avversaria parlando di Mellberg)
« Wilmaaa! Dammi la clava! »
(Mellberg rivolgendosi alla moglie)
« Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere, per un barbiere di qualità, di qualità! »
(Mellberg canta Il Barbiere di Siviglia sotto la doccia)
«  Era un pò meglio di Boumsong moltiplicato per Criscito centrale meno Stendardo diviso il Tudor dell'ultimo anno. E un pò peggio di Knezevic per la radice quadrata di Andrade il tutto elevato a Kovac. Ma tuttosommato era bravo di testa perchè nessuno in area sui calci d'angolo lo cagava mai. »

Il ricordo imperituro della curva Scirea su Mellberg e sui difensori juventini degli ultimi anni in generale.



Olof Mellberg è nato a Bedrock nel Paleolitico da una relazione extraconiugale tra Fred Flinstone e Betty Rubble. Tagliaboschi della Finlandia scambiato erroneamente per un calciatore, ha giocato nel ruolo di difensore nella Rubentus dove formava con Zdeněk Grygera e Cristian Molinaro una delle difese più scarse forti della Serie A. E' stato venduto all'Olimpiakos per ben millemila centesimi, due noccioline e una graffetta.


Carriera e insuccessi

Rar{{}}issima foto a colori di un uomo delle caverne

Fin da piccolo Mellberg dimostra di avere un grande talento per il calcio: passa i pomeriggi a giocare a calcetto con gli amici Neanderthaliani e si distingue per velocità, tecnica e fantasia tanto che il geniale direttore sportivo della Juventus Alessio Secco lo nota e decide di acquistarlo. Purtroppo allora , non essendo stata ancora inventata la ruota, i palloni erano a forma di cubo e un giorno, calciando una punizione, Mellberg picchiò il piede contro uno degli spigoli del pallone e si ruppe una caviglia. Non essendo la Medicina sviluppata come ai giorni nostri, Mellberg è costretto a convivere per il resto della sua vita con il problema al piede, che condizionerà fortemente il resto della sua carriera. Nel frattempo però la Juve aveva già raggiunto l'accordo con il Bedrock United, squadra dove militava Mellberg, per l'acquisto del giocatore. Ignaro di tutto, Alessio Secco lo porta a Torino dove viene presentato come il degno erede di Boumsong, il fortissimo difensore che era stato a malincuore ceduto al Lione. Da quel momento Olof Mellberg diventa in ogni sua partita un giocatore-chiave della squadra avversaria con una serie di svarioni difensivi che nove volte su dieci causano il goal degli avversari.

Curiosità

  • Appare sempre serio e concentrato, ma in realtà soffre di gastrite. Gli è stato assegnato il secondo posto della classifica dei giocatori più ingrugniti del campionato. Il primo posto è detenuto da due anni da Tiago.
  • Ha segnato di testa ben due gol inutili contro le due squadrette di Roma che detesta per lo stesso motivo per cui Grygera è la bestia nera del Genoa. In altre parole, boh!
  • Con Molinaro fa spesso a gara a chi commette più errori in una partita
  • Si è infuriato quando una volta per prenderlo in giro i compagni di squadra nel dopopartita gli hanno fatto trovare negli spogliatoi un rasoio e della schiuma da barba
  • La Gillette sta seriamente valutando di assumerlo come sponsor
  • Passeggiando per strada la notte del 25 Dicembre viene spesso scambiato dai bambini per Babbo Natale
  • L'ultima volta che Mellberg si è recato dal barbiere è stato l'anno in cui l'Inter ha vinto l'ultima Champions League
  • Il nonno di Heidi è diventato un uomo vero!
  • È sempre il migliore in campo, ma mai della sua squadra.