Utente:Retorico/sandbox/1: differenze tra le versioni
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Dopo aver fatto ''cucci cucci'' a [[Gesù bambino]], essersi complimentati con Giuseppe e [[Madonna|Maria]] per la bella casa, e aver ruttato in coro<ref>In quel tempo, in Palestina, era segno di educazione.</ref>, si sedettero a tavola. Mangiarono pane e incenso e bevettero mirra a volontà<ref>Al freddo e al gelo della grotta si era raffreddata.</ref>Poi cantarono [[canzoni da osteria]]. |
Dopo aver fatto ''cucci cucci'' a [[Gesù bambino]], essersi complimentati con Giuseppe e [[Madonna|Maria]] per la bella casa, e aver ruttato in coro<ref>In quel tempo, in Palestina, era segno di educazione.</ref>, si sedettero a tavola. Mangiarono pane e incenso e bevettero mirra a volontà<ref>Al freddo e al gelo della grotta si era raffreddata.</ref>Poi cantarono [[canzoni da osteria]]. |
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<poem>''“Osteria Samaritano'' |
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''paraponziponzipò'' |
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''il mio [[cazzo]] nel tuo ano'' |
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''e noi si fotte la su' moglieee'' |
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''dammela a me biondà“'' |
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''da Giuseppe ci si diverte''''con la moglie a gambe aperte''''dammela a me biondina''''dammela a me biondà“'' |
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Dopo una partitina a strip poker decisero che si era fatta ora di andare via. |
Dopo una partitina a strip poker decisero che si era fatta ora di andare via. |
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{{dialogo2|Gaspare <small>(alzandosi)</small>|Beh, allora noi ce ne andiamo.|Giuseppe <small>(alzandosi anch'egli e spingendoli verso la porta)</small>|Ma no, è ancora presto, trattenetevi pure.}} |
{{dialogo2|Gaspare <small>(alzandosi)</small>|Beh, allora noi ce ne andiamo.|Giuseppe <small>(alzandosi anch'egli e spingendoli verso la porta)</small>|Ma no, è ancora presto, trattenetevi pure.}} |
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Sfiniti per il viaggio, con pochi euro in tasca, morti di fame e arrapati come mandrilli, andarono a [[puttane]]. |
Sfiniti per il viaggio, con pochi euro in tasca, morti di fame e arrapati come mandrilli, andarono a [[puttane]]. |
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==Simbologia dei Re Magi nella storia Cristiana== |
==Simbologia dei Re Magi nella storia Cristiana== |
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Quando Marco, Matteo, Luca e Giovanni presentarono le tesine al professore, questi parve contrariato. |
Quando Marco, Matteo, Luca e Giovanni presentarono le tesine al professore, questi parve contrariato. |
Versione delle 11:45, 2 lug 2010
Antefatto
Casa dei Re Magi la sera di Natale dell'anno 0
- Gaspare :
Ha chiamato Giuseppe, dice che è nato suo figlio.
- Baldassarre visibilmente ubriaco :
Frega un caxxo.
- Melchiorre :
Non fare il coglione, Baldassarre. Come l'hanno chiamato?
- Gaspare :
Gesù Cristo Redentore Salvatore
- Baldassarre :
Tore non bastava, eh?
- Melchiorre :
La modestia non è mai stata il forte di Giuseppe.
- Gaspare :
Dice se per la Befana andiamo a casa sua.
- Baldassarre :
Casa? Ha avuto il coraggio di chiamarla casa?
- Melchiorre :
La modestia non è mai stata il forte di Giuseppe.
- Baldassarre :
Sai che palle passare la Befana da quelli là
- Melchiorre :
La modestia non è mai stata il forte di GiuseppeGià, la preghiera prima di mangiare e tutto il resto... - Baldassarre :
Senza contare che ci sarà da portare dei regalini al bambino.
I Re Magi in cammino
- Baldassarre :
Minchia, proprio a Betlemme dovevano andare ad abitare?
- Melchiorre :
Puttana Eva, è a casa di Dio!
- Gaspare :
Certo che come regalini potevate scegliere meglio, che so, un trenino, un pupazzetto....
- Baldassarre :
Io ho portato oro, mica merda
- Melchiorre :
Cos'è quella cosa luminosa nel cielo?
- Baldassarre :
Un aereo non può essere, che sia un UFO?
- Gaspare :
È una cometa, è lei che ci sta guidando a casa di Giuseppe.
- Baldassarre :
Cosa ti sei fumato, Gaspare?
I Re Magi al cospetto del Bambinelloil 6 gennaio dell'anno 1
![](http://static.miraheze.org/nonciclopediawiki/thumb/7/73/Gasparri_4.jpg/250px-Gasparri_4.jpg)
- Re Magi :
Toc toc
- Giuseppe (a Maria) :
Deve essere Giovanni Rana.
- Re Magi (bussando più forte) :
Toc toc
- Giuseppe :
Momento che mi sto scrollando, chi è?
- Re Magi :
I Re Magi.
- Giuseppe (aprendo la porta) :
Ah, ma che bella sorpresa! Cosa avete portato?
- Gaspare :
Io oro.
- Baldassarre :
Io incenso.
- Giuseppe :
Ah, bene. E da bere niente?
- Melchiorre :
Io ho portato la mirra, ma a quest'ora sarà calda.
La cena e il dopocena
Dopo aver fatto cucci cucci a Gesù bambino, essersi complimentati con Giuseppe e Maria per la bella casa, e aver ruttato in coro[1], si sedettero a tavola. Mangiarono pane e incenso e bevettero mirra a volontà[2]Poi cantarono canzoni da osteria. <poem>“Osteria Samaritano paraponziponzipò il mio cazzo nel tuo ano paraponziponzipò
qui Giuseppe ben ci accoglie e noi si fotte la su' moglieee dammela a me biondina dammela a me biondà“
<poem>“Osteria del re Erode'paraponziponzipò'senza figa non si gode'paraponziponzipò da Giuseppe ci si diverte'con la moglie a gambe aperte'dammela a me biondina'dammela a me biondà“ Dopo una partitina a strip poker decisero che si era fatta ora di andare via.
- Gaspare (alzandosi) :
Beh, allora noi ce ne andiamo.
- Giuseppe (alzandosi anch'egli e spingendoli verso la porta) :
Ma no, è ancora presto, trattenetevi pure.
Sfiniti per il viaggio, con pochi euro in tasca, morti di fame e arrapati come mandrilli, andarono a puttane.
Simbologia dei Re Magi nella storia Cristiana
Quando Marco, Matteo, Luca e Giovanni presentarono le tesine al professore, questi parve contrariato.