Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni prelibatezza che esce dalla piastra del Lurido.
« O Unto, non son degno di addentare il tuo Panino, ma mettici salsiccia e peperoni e io sarò saziato. »
(Preghiera dei fedeli)
« Prese il pane, lo pose sulla piastra, lo farcì con la porchetta e disse: "Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Panino, offerta speciale a 3 euro solo per oggi." Dopo averlo cosparso di ketchup, allo stesso modo, prese la Ceres, la stappò e disse: "Questa è la Birra, versata perché quel cretino delle consegne l'ha agitata." »
(Dal Vangelo secondo Francesca Gambalarga, 90, 60-90)

Dottrina

Il credo del Luridesimo si basa sulle testimonianze della clientela di Checco il Lurido, appostato fin dal 1986 nello spiazzo davanti alle Officine Scramandrogli, definito dai fedeli l'Unto dallo Strutto.

Estratti delle Sacre Scritture

Dal Primo Libro delle Scritture Contabili, tuttora intonso

In principio era il verbo, e il verbo era presso il baracchino a lato della statale, e il verbo era sfondarsi. Egli era in principio nel Panino, e ogni ingrediente è stato messo all'interno di lui, e fuori da lui niente è stato lasciato di tutto ciò che esiste nel listino. Con lui era la birra, e la birra era la vita degli uomini; il neon dell'insegna splende nelle tenebre, e la piazzola di sosta l'ha accolta.

Venne un uomo sul suo Bedford convertibile del 1977, e il suo nome era Checco il Lurido. Egli venne come salvatore, per portare la salvezza dalla fame, perché tutti si sfondassero per mezzo di lui. Egli non era il Panino, ma doveva rendere un pane qualunque un vero Panino Lurido. Egli stava alla piastra, e ogni Panino fu fatto per mezzo di lui, eppure lo scontrino non lo conobbe. Venne con salsicce, hamburger, porchette e würstel che mille e mille stomaci hanno accolto. A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di avere la tessera che dà diritto a un Panino gratis ogni dieci, al contrario di quelli che chiedono una piadina con pomodoro e mozzarella, i quali non da sangue, non da carne, non da cibi da uomo ma da fighetta furono nutriti.

E il Panino si fece panza, e venne ad abitare dentro di noi, e noi vedemmo la sua farcitura, costituita da cipolla, peperoni, funghi, patatine, verze, ketchup, maionese, antigelo e lana di vetro, colme di strutto rappreso e d'incrostazioni mai pulite nell'ultimo decennio. Lo Stomaco gli rende grazie e grida: "Checco, ho una fame bestia e quel tamarro di cui ti dissi viene dopo di me, ma mi vuole passare avanti perché dice che era prima di me". Della sua piastra tutti abbiamo goduto, tranne quel tamarro che ci ha lasciato sopra lo scroto per l'affronto, e i fedeli ringraziano finché non si rendono conto che ci metteranno sei mesi a finire di digerirlo. Perché il Panino fu dato per mezzo di Checco, il gusto e la bontà vennero per mezzo dell'Unto. Il vegano nessuno l'ha mai visto: proprio Checco, brandendo una pancetta coppata dietro al banco, l'ha scacciato.

Dalla Lettera di San Lionello Lattoniere alla Società del Gas, 32, 6-19 e mezzo, torre in B4

Checco vide il catering del ristorante di tendenza giungere sul luogo del matrimonio, montare i gazebo e allestire il rinfresco. Dinanzi ad esso si radunò la folla d'invitati, in preda ai crampi di fame e spossati da un'estenuante orazione. Si disposero in fila al buffet e furono serviti, se così si può dire, tanto che la folla si sentì turlupinata nel vedersi somministrare un solo vol-au-vent di soia, un tortino al miglio e un trito di rape crude, urlando oscenità nei riguardi della cucina vegana e invocando il Panino Lurido.

Allora Checco chiamò a sé l'aiutante Ahmed e disse: "Provo compassione per la folla. Tre ore sono rimasti a sentire la predica e adesso gli danno da mangiare il becchime per i cardellini. Non posso lasciarli digiuni, se no qua tempo un quarto d'ora danno fuoco a tutto e mettono gli sposi ad arrostire." E Ahmed gli disse: "Come possiamo sfamare una folla così grande? Nel Bedford non abbiamo che cinque pani e due salsicce." Allora Checco ordinò alla folla di avvicinarsi al banco, accese la piastra, prese i pani e le salsicce, invocò il Maiale eterno e fece salire con sé Ahmed affinché lo aiutasse a servire la folla. Tutti mangiarono a sazietà, e vennero avanzate così tante provviste da permettere a Checco di sfamare anche tutti i visitatori della Fiera dell'Autoarticolato.

Dal libretto degli orari dell'autobus, 26/

Professione di fede