Trentino Alto Adige

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(Rimpallato da Trentino Alto-Adige)
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« Mi zento a mio acio tra qvesta cente... »
(Imperatore Palpatine su Trentino Alto Adige)
« Qui in Trentino, la nostra unica preoccupazione è il vostro bene »
(Abitante della Val di Non mentre, dopo aver proceduto a recintare i possedimenti col filo spinato e a minare il meleto, si accinge a sguinzagliare i cani)
« L'Alto Adige è italiano »
(Giorgio Napolitano in preda al delirio più totale)
« Hi, I am Tullio and I come from North Italy, near Austria »
(Classico trentino che si presenta all'estero)
« Mi son trentin, me pias el Vin (sono trentino e mi piace il vino) »
(4/3 della popolazione trentina sulla sua trentinità. Dici che non possono essere i 4/3? Impara a bere.)

Il Trentino Alto Adige (deutsch: Operationszone Alpenvorland) è secondo i propri abitanti, il luogo di terra dove tutto è almeno 100.000 volte più bello, buono e splendente rispetto a qualsiasi posto dell'universo conosciuto (cioè non oltre il casello autostradale di Affi - Lago di Garda Sud).

Politica

Ecco come è andata veramente...

Anche se l'Italia lo considera un'unica regione, esso è composto da due entità che insieme stanno bene come Umberto Bossi e i negri.

Ultimamente, causa l'ingerenza politica dell'Austrizzera e la pressione del più piccolo e insignificante partito (Südtiroler Nationalsozialistische Volkspartei), il Süd-Tirol sta cercando di staccarsi dal suo vicino insopportabile Trentino.

Questa soluzione porterà alla formazione del nuovo stato indipendente del Tirolo, che a sua volta sta cercando di staccarsi dalla madre-patria austro-ungarica.

Comunque sia, per tutti gli abitanti della regione (escludendo i cittadini risvoltinati che abitano a Trento e Bolzano) l'importante è mantenere le distante dai TAGLIANI limitrofi provenienti da Veneto e Lombardia, presidiando i confini manco si fosse nel 1915. Come porta fortuna si portano i baffi alla Franz Josef.

In Trentino Alto Adige il livello alcolemico massimo per circolare in strada è fissato a 1.99 %, ma ciò nonostante questa regione detiene il triste primato più alto di ritiro patenti (soprattutto Ape Cross tunizzate)

Geografia

Situato nel cuore delle Alpi, questo lembo ridente di terra si distingue nella produzione di mele, persone affabili e gentili ed università sbandierate come le migliori nel campo medio/piccolo/piccolo. Leggende narrano che, le ospitali genti del luogo, prendano a fucilate i turisti lombardi e Veneti scoperti a passeggiare sulle montagne d'estate, dopo aver azzardato di attraversare il confine.

I confini regionali sono delimitati da bandiere patriottiche trentine, le quali rappresenterebbero lo slogan: "da qui in poi paghiamo meno tasse di voi"; queste bandiere sono meta turistica dell'orgoglio trentino.

Da sempre è stato un crogiuolo di razze, culture ed etnie diverse, peccato che le uniche genti che si siano mai fuse furono gli sbabbari del film "Attila", la federazione dei Mercanti, e i Predator. A dimostrazione che non fosse poi un gran bel crogiuolo è da ricercarsi la peggior fusione della storia di Dragon Ball: quella che ha dato origine a Gotenks, essere tanto arrogante quanto inutile, è avvenuta proprio qui.

Da menzionare inoltre la felice posizione della metropoli che lo governa (o meglio, che pensa di governare tutto, alla fine governa solo una parte), Trento, megalopoli nella quale se va bene al solstizio d'estate il sole sorge alle 11 e riviene inghiottito dalle montagne piú belle del mondo, a detta loro, 10 minuti dopo. L'altra megalopoli (che tra l'altro attira pure pendolari da Trento), Bolzano, è famosa per il suo clima pazzoide, che include perlopiù estati afose e soffocanti (ciò è dovuto al fatto di essere circondata per 3/4 da monti che la rinchiudono in una conca e l'unica apertura degna di nota è verso sud). Le due megalopoli negano l'una all'altra il fatto di essere megalopoli (Bolzano dice che Trento gioca sporco perché senza le frazioni quest'ultima avrebbe meno abitanti della prima, mentre Trento dice che è tutto in regola quando in realtà sa benissimo di mentire).

Dagli anni '80 ogni turista tedesco che soggiornò nel lago di Garda fece di tutto per conquistare quella terra così bella e desiderata insediandosi con roulotte e tende e sbandierando piccole bandiere tedesche sopra di esse; ciò nonostante non riuscirono a conquistarlo neanche barattandolo con belle e provocanti fanciulle germaniche - che si sa - in Trentino c'è sempre stata carenza di donne belle e vogliose.

Lingua

"Gute morgen, mein Herr. Ich bin Vonunstofen Kraulitz W.X.Y.Z, kann Ich gegestende und wir sind auf der Kreuz?"

Questo è il tipico saluto di un bolzanino medio che incontrate in un qualsiasi negozio della Bolzanolandia. Dopo la 4° volta che risponderete "Come?", il crucco mancato inizierà a parlarvi in uno strano linguaggio che secondo lui è Itagliano.

Vi accorgerete quindi che comunque non capite un benemerito cazzo di quello che dice, salvo le bestemmie pronunciate in italiano perfetto, e quindi gli chiederete se può tornare a parlare in crucco, accorgendovi che è molto più comprensibile.

Imparerete che è molto semplice parlare in Bolzanino, in quanto basta saper dire le parole: Apfel (mela), Geld (soldi), Sneller (figa), Ich bin eine Scheiße (io sono un italiano).

In vostra presenza, le parole di un bolzanino utili alla conversazione sono pochissime rispetto a quelle dette in totale. Il resto sono insulti verso la razza non bolzanina, discorsi su come sarebbe migliore il Sudtirolo se attorno non ci fosse l'Italia, insulti rivolti direttamente al turista che non capisce un cazzo di lingua crucca e discorsi su come siano frustrati del fatto che loro si sentono tedeschi ma la Tedeschia non li vuole (chi vorrebbe nel proprio stato una regione-sanguisuga?)

Popolazione

"Gente simpatica, aperta al nuovo, socievole": così di sicuro i trentini (ovvero i terroni della regione) non possono essere definiti dallo straniero che approda in quei lidi. È notoria infatti la diffidenza che tali esseri nutrono per le persone che giungono dal fondo valle, cioè per il resto degli italiani che non siano i crucchi di Bolzano che invece essi adorano come divinità, unici custodi del segreto per ottenere finanziamenti illimitati da Roma (anche se alle accuse degli altoatesini negano che questi ultimi abbiano avuto più meriti).

Chiusi nel fondo delle loro valli due tendenze in conflitto tra di loro emergono, soprattutto in età giovanile: la solitudine in alcuni individui viene esorcizzata aderendo a comunitá di ascesa spirituale e finanziaria, dedicandosi a fondo negli studi raggiungendo lo status di Odioso Compagni di Corso Saccente oppure dando sfogo a tutta la loro frustrazione diventando esperti musicisti.

Conseguenza di ciò è che in Trentino manca quella che è definita persona normale mattone costitutivo della gran parte della società italiana; questo vuoto di potere è presto riempito dai non-trentini, visti con speranza dalla metà femminile (l'unica ancora sana) di questa provincia.

Per quel che riguarda il Südtirol, la popolazione di lingua tedesca si dimostra più ambiziosa di quella di lingua italiana. Mentre lo slogan dei primi è "Südtirol ist nicht Italien" ("Il Südtirol non è la Terronia"), i secondi si limitano a un disperato "L'Alto Adige non è il Trentino, ziobono!", dopo che questi in un qualsiasi posto d'Italia dicano di essere di Bolzano e si sentono rispondere "Oh, che bello il Trentino, sono stato a Madonna di Campiglio!". Questi due slogan, apparentemente così diversi e fonte di incomprensione fra i due gruppi linguistici, non sono altro che la stessa versione in lingue diverse, poiché per i bolzanini "trentino" e "terrone" sono sinonimi (noto il proverbio "Da Salorno en zo i è tuti teroni", tradotto in tedesco come "Italiäner Scheiße").

Un'altra grossa differenza sta nell'uso del sostantivo "regione": a Bolzano non lo usa MAI nessuno (nel senso nella nostra regione, sostituito da provincia), mentre i trentini, che confondono la loro stessa provincia con la regione, lo usano SEMPRE per intendere la sola provincia de Trènt, e poi si lamentano se qualcuno a nord propone di eliminare la regione. Ovvero, le persone così socievoli, generose adorabili, amichevoli ti daranno sicuramente una mano per poter riuscire ad abituarti a questo clima trentino. Peccato che quelle persone non esistano, e per andare in giro qua ti devi mettere la tuta e se ti vesti elegante come nelle altre regioni ti prendono per la ciapet.

Il metro che, solitamente, viene adottato dai locali per valutare la bontà dei forestieri (furesti), è la capacità di assumere secchiate di birra. Non importa se poi codesta bevanda refluisca qualche ora dopo, di ritorno dall'esofago. L'importante è dare dimostrazione di sensato coraggio, si narra di fosse comuni ricolme di bevitori di succo di frutta, qua è la sprse nelle più anguste vallate.

Economia

Per non dimenticare i gustosi Wafer al cioccolato!
  • Pomi (mele per il resto d'Italia);
  • Parassitismo nei confronti dello Stato, in particolare da una regione che si accolla la maggior parte del loro scialare.
  • Cubetti di Porfido della Val di Cembra
  • Polenta, krauti e canederli
  • Tuberi e radici
  • Tutto quello che ruota attorno alla sopravvivenza dell'orso (grande debito interno, oltre il 90% del PIL va in risarcimenti di galline e pecore sbranate)
  • Birra
  • Legname a volontà
  • Vari tipi di vino
  • Squadre di Basket e Pallavolo pagate con contributi pubblici

Turismo

La principale forma di turismo che negli anni si è sviluppata in questa terra di pomi e porfidi è, incredibile ma vero, quella legata al mondo studentesco.

Vista come unica soluzione per il completamento degli studi, soprattutto di carattere universitario, disperati Non-Trentini sono obbligati alla migrazione in questa terra desolata. Questo fenomeno è largamente studiato dai sociologi che non sanno spiegarsi il motivo di tale migrazione, da territori con università di alto livello verso un ateneo medio/piccolo/piccolo e di livello che solo i trentiniDOC hanno il coraggio di definire buono. Unica teoria accettabile riconduce il tutto alla non completa furbizia di questi migranti.

Il turista in questione si trova oltretutto a combattere la nostalgia per l'amata nebbia e le sorridenti fabbriche, stalle e discariche molto benodoranti che fanno da contorno perfetto al tramonto padano, cosa sconosciuta all'abitante di questa terra che purtoppo gode di 20, al massimo 30 minuti di sole al giorno e al massimo può sperare in qualche nuvoletta.

Uno dei lati migliori di questo turismo è quello di riempire il vuoto di potere descritto sopra, soprattutto con tentativi di amministrazione mirata al consumo del "finanziamento illimitato" permanendo il più possibile nel territorio da risanare. Sono infatti ben noti tempi di laurea estesi per anni e anni.

Il piano veneto

Il Trentino, si sa, ha attratto molti comuni del confinante veneto che non vogliono pagare le tasse. Così, I veneti hanno progettato un assalto al trentino. Armati di catapulte e di bombardieri, sganceranno sulla regione tonnellate di risi e bisi e lancieranno bombe al "polenta e osei". Così, quando le difese dell'austria del sud crolleranno, Bossi e i veneti conquisteranno la regione, dichiarando l'inizio della padania e base operativa.

Voci correlate