The Cure

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Roberto Smitto in una recente fotografia, con un ragno peloso e marrone sulla testa.
« Avevo detto che mi sarei suicidato a 25 anni? Ehm... 52! Intendevo 52 anni. »
(Robert Smith dopo l'ennesimo falso tentativo di suicidio)
« Speriamo che questa volta nessuno si ricordi nulla »
( Robert Smith, il 21 Aprile 2011)
« Quando ascolto le loro canzoni mi viene voglia di suicidarmi, sono troppo pessimisti!!! »
(Ian Curtis su The Cure)
« Mai unire fumetti Marvel, alcool e LSD prima di andare a letto »
(Robert Smith su Lullaby)


I The Cure sono un famosa[citazione necessaria]dark/emo/paranoiata band molto popolare[citazione necessaria] nei primissimi anni '80. E in verità anche un po' dopo... se guardate bene, su Wikipedia c'è pure scritto che esisterebbero ancora. Chi l'avrebbe mai detto?

Componenti

Robert Smith

« È un tipo a posto »
(Dave Mustaine su Robert Smith)
« Sono sempre io la guida di questa band e se tutti sono contenti di quello che voglio fare, allora la band è contenta, se non lo sono la band non lo è. Se no caccio tutti dalla band!!!!11!!!1 »
(Robert Smith sui piccoli compromessi della vita e imitare i propri idoli)

Robert Smith è, come forse avrete capito, il capo egocentrico, frontman cantante e chitarrista, scrittore dei testi, compositore della musica a tempo perso, membro fondatore, ladro di meriti e dal 2010 per la terza volta premio per la miglior capigliatura over 20 cm della band. Visto che costui è l'unico membro della band a suonare in ogni album del gruppo, si può dire che quando si parla dei Cure si parla essenzialmente di lui.

Nacque in qualche luogo in Inghilterra. Dopo una giovinezza passata nella depressione più totale, in cui la sua massima aspirazione è quella di diventare un morto di fame (lui diceva scrittore, ma in pratica sono la stessa cosa), in seguito ad un concerto dei Sex Pistols con relativo lancio di cibo marcio sui musicisti, Robert si accorse di aver trovato un modo migliore per realizzare i suoi sogni, e soprattutto per rimediare del cibo, e decise di fondare una band.

Dopo qualche anno di sfortunata carriera, in cui dovette vendere la propria famiglia per comprarsi la chitarra e produrre i CD, decise di farsi crescere i capelli, perché a detta degli altri componenti della band suonava meglio quando non vedeva quello che faceva. Questo gli procurò un look da darkettone antelitteram, che oggi come oggi sembra completamente copiato a Edward Mani di Forbice, ma all'epoca fu lui che inventò tutte quelle cose, che erano nuove e originali[citazione necessaria], così come le atmosfere delle sue prime canzoni, che sembrano fregate a qualche film emo di oggigiorno. Almeno questo è quello che dice lui. Tim Burton intanto sta già compilando i moduli per intentare causa.

Simon Gallup

Simon Gallup è il bassista e stagista a tempo indeterminato dei Cure. O perlomeno l'unico bassista il cui nome non venga dimenticato dieci secondi dopo essere stato pronunciato, probabilmente a causa del suo cognome improbabile.

È stato per lungo tempo il componente più giovane della band, che Smith assunse per avere qualcuno da tiranneggiare e che gli portasse il caffé con fare servizievole. Di tanto in tanto suonava anche. Non è noto il perché Simon sia restato nella band per tre lunghi anni, e poi ci sia tornato nello stesso ruolo di comprimario, ma probabilmente a causa della sua grande amicizia con il cantante.

Lol Torhust

Lol non è un irritante acronimo o quella faccina disegnata male che cresce come un fungo su faccialibro, bensì il primo batterista della band. Unico dei tre originali musicisti a saper mettere in fila 2 note senza inciampare, ma purtroppo lui non si ricordava come.

È noto come i suoi problemi di tossicodipendenza influenzassero non poco la performance della band: egli spesso non veniva ai concerti, tornava a casa oltre il coprifuoco e picchiava Simon Gallup. Ma in fondo la cosa non disturbava più di tanto, visto che alla fine girava la dose anche agli altri membri. La cosa continuò così finché Robert e Simon non si accorsero di poter ottenere nella batteria elettronica una compagnia più vivace, ma tennero comunque Lol come pusher personale e occasionale tastierista. Dopo aver suonato nell'importantissimo[citazione necessaria] ruolo di secondo tastierista nelle registrazioni di Disintegration, scomparve nel nulla e di lui non abbiamo più notizie. Probabilmente è morto, credo.

Si diede alla musica dopo essere stato picchiato da Billy Idol in un bagno durante un episodio di diuresi violenta, episodio che ricorderà sempre con orgoglio, spesso in occasione di grandi cene ufficiali. Comunque forse tutto ciò è successo quando già sapeva suonare, ma data la sua filosofia di vita, tutto ciò non importa molto.

Porl Tompson

Il secondo chitarrista, sassofonista, tastierista e a tempo perso virtuoso del citofono, di cui Robert si rese conto di aver bisogno quando decise di sfondare come band "alternativa". Tutto ciò permise a Smith di assegnare a Porl parti di chitarre a caso ed evitare di suonare mentre cantava o mentre faceva una pennichella durante gli strumentali. In ogni caso, l'incarico permise finalmente a Porl di suonare insieme con i suoi idoli: Jimmy Page e Robert Plant.

Altra gente senza importanza

Ci sarebbero ancora una trentina di musicisti dal grande talento da descrivere, ma... cioé... insomma, credete davvero che a qualcuno importi di Roger o'Donnel, Micheal Dempsey, Perry Bamonte, Joe Farmouth o di Andy Anderson? No, ve lo dico io. Anche perché Joe Farmouth me lo sono inventato, ma sicuramente nessuno ci avrà fatto caso.

Discografia

La svolta Pop degli inizi

Dopo aver suonato in una decina di cover band, Robert Smith fonda i Cure, che debuttano con il singolo "Killing an Arab", dopo il cui ascolto Osama Bin Laden giurerà vendetta contro l'occidente tutto.

Come già accennato, per poter incidere i primi album, la band deve affrontare spaventosi sacrifici. Smith in particolare per incidere Seventeen Second dovette vendere la sua collezione di dischi e di scritti originali di Foscolo, il suo amplificatore, le sue scarpe nuove, la verginità di tua sorella e uno dei Ride di Lol, che infatti non si sente per tutto l'album. Il ricavato verrà speso in un mini registratore a quattro canali, in un basso a sei corde che Simon voleva per fare il figo ai concerti e in un casino di droga. La band registrerà quindi i successivi CD chiusi in cantina, mentre tutto il resto della casa viene usato come deposito clandestino di armi per pagare le spese. Il suono che deriverà da queste session sarà caratterizzato dal fatto di sembrare essere stato messo insieme unendo con lo scotch i suoni più svariati. Ma del resto tutti i CD furono realizzati in carta per risparmiare, quindi il suono era anche buono. Tuttavia i membri della band si dicono piuttosto ottimisti:

« Sono felice! »
(Robert Smith con gli occhi rossi e i capelli ritti)

La svolta Dark

« It does not matter if we all die »
(Robert Smith nel 1983, quando si sentiva ignorato)

Ma questo sereno clima di collaborazione non poteva durare in eterno: infatti a un certo punto la droga finì e la band sprofondò nella depressione: Simon piangeva dopo ogni show, Lol non parlò più per trent'anni e il tastierista abbandonò la band per entrare in una setta di suore laiche. Di fronte a questo clima così sconfortante Smith capì che l'unica cosa che poteva salvarli era la fede: la fede negli effetti benefici della droga e nella possibilità che ne arrivasse altra, di droga.

Esce così Faith, terzo album del gruppo, che all'epoca veniva riconosciuto come molto vicino a certi lavori dei Joy Division. In particolare la gente li collegava perché non capivano cosa ci fosse rappresentato sulle copertine. Il tema trattato dall'album è la fede vissuta come unica possibilità di salvezza dall'insensatezza della vita la figa, come quello di ogni album rock che si rispetti.

Tuttavia il camion di stupefacenti ordinato dall'Italia con i proventi dell'album non arrivò mai, coinvolto in uno strano incidente in cui rimasero coinvolti diversi intellettuali. Questo lascio a Robert e ai suoi allegri amici il tempo di accorgersi che la vita fa schifo, e decisero di scrivere un album sull'argomento. Radunarono tutta la ganja rimasta e si chiusero quindi per giorni nella sala di registrazione, vivendo là dopo aver creato un comodo bagno con le custodie degli strumenti. Data l'esigua quantità della droga, verso la fine dell'album la band si ritrovò costretta a ripiegare sulle seghe per trovare un po' di sana alienazione, non essendo l'heavy metal ancora stato inventato. Il quarto album si chiamò quindi Pornography, composto per metà dai rumori vari prodotti dalla band in sala di registrazione al contrario e per metà dai soliti strumenti suonati negli spazi vuoti.

Durante il tour successivo all'album la band però si scioglie, in seguito a violente tensioni tra i membri: pare non volessero farsi crescere i capelli. I dissapori esplodono in una rissa sul palco tra Kurt Cobain e Axl Rose Robert e Simon, risoltasi in un pareggio al 7° round.

La risvolta Pop

« Ho perso interesse per... oh... come si chiamava la band? »
(Robert Smith in un momento di esaltazione)

Dopo il tragico[citazione necessaria] incidente sul palco Simon abbandona la band, scontento delle decisioni arbitrali dell'incontro. Rimasto solo alla guida dalla band insieme con Lol, riciclatosi alcolista, Robert si prende una vacanza per dare il tempo ai roadie di ripulire la sala prove dal tappeto di bottiglie vuote alto fino alla cintola.

Tornato in studio, Smith non vuole più saperne niente dei Cure e inventa un machiavellico piano per sbarazzarsi della sua stessa creatura. Purtroppo mettersi le mani sugli occhi e fingere che non sia mai esistita non funzionò, così Bob pensò bene di approfittare della sindrome da oblio musicale, che cominciava in quegli anni la sua diffusione, trasformando i Cure in una band pop e pensando così di sparire dalla circolazione in un paio di anni, sotto il falso nome di Denny Ramone. Ah, in questo periodo entra nella band Porl, ma a nessuno importa.

La ririsvolta Dark

Robert Smith nel video di Lullaby, spaventato dal repentino aumento dello spread

Tuttavia per Robert le cose non vanno come previsto: nonostante riesca a farsi tornare a lanciare frutta sul palco dal 90% di quelle persone che prima l'adoravano, in compenso gli cominciano a venire dietro uno stuolo di fan colpiti dalla insensatezza accessibilità delle nuove canzoni. Da qui, Smith comincia a pensare di poter raggiungere un certo successo, e comincia a lavorare a quella che nelle sue intenzioni sarà la sua opera più importante.

Nel 1989 esce quindi Disintegration, capolavoro della band e, secondo la critica, perfetta unione tra Dark e Pop; questo vuol dire che i fan del Dark lo snobbarono perché troppo commerciale, i fan del Pop non lo capirono e comprarono l'ultimo di Madonna, e i fan del Progressive continuarono ad ascoltare dischi anni '70. Venne comprato solo da qualche metallaro, per ragioni che al momento mi sfuggono. In ogni caso era un gran bel disco[citazione necessaria].

L'album fu portato all'insuccesso grazie anche al singolo trainante Lullaby, in cui i Cure mettono in musica un incubo che Smith ebbe dopo aver visto Spiderman 3. Voci maligne sostengono fosse in preda ad allucinazioni causate da droga e/o alcool, ma, obiettivamente, un film così brutto non necessita di droghe per dare gli incubi, no no.

Impatto sulla cultura popolare

« Disintegration è il miglior album di tutti i tempi! »
(South Park, quel giorno in cui Robert Smith prese il controllo delle frequenze TV)

Voci correlate