Spada

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Un eminente spadologo.
« Cjuèn! »
(Una spada estratta dal fodero.)
« Ne ferisce più la penna che la spada: attualmente siamo 3 - 1 per la penna. »
(Cornelio.)

La spada è un'arma la cui lama è tagliente quanto una spada; spesso viene considerata il fucile d'assalto dell'antichità, poiché entrambe le armi sono molto versatili ed entrambe utilizzano proiettili da 5.56 mm.

Storia

Il primo prototipo di spada. Come si può vedere, presentava ancora delle analogie con mazze, mazze ferrate e spazzoloni del cesso.
Un cucciolo di spada appena nato.

Progettata inizialmente come coltello per spalmare panetti di burro di 3 x 5 metri, la spada si guadagnò un posto come arma lavorando sodo, versando per anni i contributi richiesti.
Ebbe una vita lunga e interessante.
Nell'antica Roma veniva utilizzata in guerra dai legionari finché questi non ricaricavano il mana e potevano così riutilizzare i pila, e, occasionalmente, dai bruti per pugnalare i Giulii Cesari.
Nel Medio Evo la spada era l'arma più utilizzata dai cavalieri in armatura, che la prediligevano per il suo gusto intenso, la sua impareggiabile morbistenza e l'irresistibile scioglievolezza.
Ai tempi della guerra di secessione i generali portavano una spada al fianco perché semplicemente non era molto eroico posare per una statua brandendo un cavolfiore.
Al giorno d'oggi la spada è considerata da molti l'arma perfetta, che fonde in un unico strumento il peso eccessivo della mazza e l'impugnatura scomoda dell'ascia.

Tipi di spada

La spadella, appartenuta a Carlo Magno, con la quale combatteva e magnava allo stesso tempo (da qui il nome Carlo Magno).

Katana

Una katana fiondatasi sul suo nemico naturale: la foto di un gatto shockato.

La katana è una spada ideata dai giapponesi al solo scopo di potersi suicidare in modo spettacolare. Viene realizzata piegando, piegando, piegando e piegando ancora l'acciaio su se stesso: per convenzione, la spada è pronta quando il fabbro si stufa. Se ben affilata, una katana autentica, non una di quelle che si comprano per zeromila euro a San Marino, può tagliare il tessuto temporale, permettendo allo spadaccino che la utilizza di poter viaggiare nel tempo. Le katane vengono prodotte ancora oggi, in quanto i giapponesi non hanno ancora scoperto le armi da fuoco.

Dai-katana

La dai-katana è identica alla katana, però ha un manico più lungo, una lama più lunga, un fodero più lungo, un filo più lungo, il nome più lungo e viene fatta da artigiani più alti.
Il nome deriva da una chiara esortazione allo sbrigarsi rivolta alla katana: "dài, katana!".

Sciabola

Una sciabola disciplinata sta sull'attenti.

Ahrr! Le spade preferite dai pirati, corpo di mille balene! Sono caratterizzate dalla lama curva, che permette loro di essere utilizzate, in caso di necessità, anche come boomerang.

Spada laser

   La stessa cosa ma di più: Spada laser.
Un maestro jedi mostra la sua abilità di spadaccino laser.

La spada laser è l'arma usata dai jedi per aprire le porte quando scordano le chiavi. La lama può essere in vari colori, ma la bontà del proprietario è sempre direttamente proporzionale alla bruttezza di tale colore.

Spada bastarda

La spada bastarda, più volte chiamata anche "Spada figlia di puttana", è una spada che mescola insieme caratteristiche tipiche di più armi. Sono molto comuni le spade bastarde a pompa con mirino telescopico.

Scimitarra

Di gran lunga superiore ad ogni altra spada, in quanto fornita di doppie nel nome, la scimitarra viene impiegata dai poliziotti arabi per applicare gli insegnamenti del Corano.

Flamberga

Una flamberga si riposa dopo una battaglia.

La flamberga è una particolare spada la cui unica funzione è quella di fornire una rima alla parola "stamberga".

Daga

La daga venne inizialmente progettata come spadone per i nani, ma fu in seguito trasformata in una spada corta per gli uomini alticci quando ci si rese conto che ai nani interessava solo lavorare nelle miniere e impersonare il Pinguino nei film di Batman.

Spada made in China

La spada cinese è l'arma più temibile mai creata in Oriente, superiore finanche a Goldrake. Il suo tremendo potere distruttivo è dovuto alle micidiali nappe attaccate all'elsa o al suono orrendo prodotto dalla lama, che forniscono al guerriero che la brandisce un bonus di +5 all'attacco.

Claymore

La claymore (dal gaelico "claidheamh mòr", "Spada lunga quanto il Danubio"), detta anche Spada anti-uomo, è una spada a due e, talvolta, a tre mani la cui lama dev'essere, per la seconda legge della termodinamica, larga quanto il tronco di un baobab. Veniva utilizzata nel Medio Evo, ma non ebbe molto successo perché spesso, nel tempo che lo spadaccino impiegava a sollevarla, l'avversario aveva frequentato un corso avanzato di scherma, era tornato e l'aveva affettato.

Spadaccini famosi

Effetto prodotto da un colpo di claymore.

Visto che la spada fa tendenza[citazione necessaria], essa è stata utilizzata da parecchi personaggi storici, letterari e, perché no, comparsi nei Simpson.

  • L'Orlando furioso: oggettofilo così attaccato alla propria spada da uccidere senza esitazione un poveraccio che si era solo offerto di lucidargliela, fracassandogli il cranio con una vuvuzela tascabile.
  • Miyamoto Musashi: duellante giapponese passato alla storia per aver sconfitto un numero di avversari tendente a prima di imparare ad usare il vasino.
  • Zorro: versione messicana di Batman, sfruttava la sua abilità di spadaccino per tagliuzzare la camicia dei soldati, costringendo così il governo a spendere miliardi di pesos in camicie nuove.
  • Re Artù: re d'Inghilterra dotato di una spada così preziosa da avere un fodero in autentica roccia sedimentaria. Tuttavia, non combatteva spesso con Excalibur, essendo più abile nel combattere i nemici a colpi di corna.
  • D'Artagnan: capo dei moschettieri, al servizio del re di Francia nel XVII secolo, rinomato per la sua bravura nell'accoppare le mosche con una sciabola molto affilata.
  • Amedeo Guillet: grande Eroe italiano, si narra che durante le sue epiche gesta in A.O.I. portasse una sciabola mod. 71-29 in puro acciaio avtarchico. La storia narra che il Barone, braccato dagli albionici dopo la capitolazione dell’Impero, prima di partire per l’ Italia in cerca di rinforzi, abbia gettato la propria spada nelle acque del lago Tana per non cederla al nemico. Misteriosamente la spada è soppravvissuta e si dice sia appartenuta ad Amedeo di Savoia-Aosta.
  • Amedeo di Savoia-Aosta: grande Sovrano, possedeva oltre alla spada del suddetto Barone anche la sciabola di Vittorio Emanuele II Re d’Italia e la sciabola di Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi. Per modestia aveva donato la Spada di San Maurizio ad un museo

Voci affilate

Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 18 dicembre 2011 col 36.4% di voti (su 22).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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