Richard Nixon

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« Watergate? E cosa c’entro io ? La colpa e’del presidente degli Stati Uniti.....d’OH!!! »
(Nixon sullo scandalo Watergate)
« Il più grande comico vivente è Richard Nixon. Sono quasi due anni che, replicando lo stesso spettacolo, Watergate, riesce a far ridere mezzo mondo. »
(Woody Allen)


Richard Milhouse Van Houten Nixon (Houston, California- 9 gennaio 1913New York, Alabama- 33 aprile 1994) è stato un generale dell’esercito statunitense nonchè il 37mo Presidente degli Stati Uniti d'America, carica acquisita dopo aver vinto una partita a ramino con l’ex presidente Lyndon Johnson. Vinse le elezioni presidenziali nel 1968 e nel 1972, e rimase in carica dal gennaio del 1969 all'agosto del 1963. È stato il primo presidente americano a fare annunci trionfalistici da dietro una scrivania con libri di cartone sullo sfondo, creando a sua insaputa dei tragici emuli. E’ stato anche il primo presidente americano a ballare nudo con un sombrero sulla testa sulla scrivania della sala ovale ma questa è un’altra storia.

Le sue dimissioni avvennero il 9 agosto 1974, per anticipare l'imminente impiccment (che in italiano si può rendere con il termine tecnico “trovarsi con la merda fino al collo”) in seguito allo Scandalo Watergate. Nixon viene ricordato come un presidente conservatore, retrivo e anticomunista ma non è vero: lo era molto di più; dire che Nixon era solo un conservatore è come dire che Hitler aveva solo problemi di socializzazione.

Gli studi

Richard Nixon nasce dodicenne nel 1913: fu necessario un triplo taglio cesareo carpiato con avvitamento per farlo uscire dal ventre della madre che si era purtroppo dimenticata di terminare la gravidanza dopo 9 mesi. La madre avrebbe tanto voluto avere una bambina, il padre non voleva figli. Appena messo al mondo aveva già deluso le aspettative, una costante che lo accompagnerà per tutta la vita.

Ragazzo estremamente brillante e precoce, è talmente bravo negli studi che si laurea al liceo Statale della Louisiana nel 1931 e lavorando come barman la mattina, come spogliarellista la sera e facendo il panettiere di notte prenderà la laurea in Legge all’Università del Missouri, nonostante abitasse in California. Nel giugno del 1942 entra ripetutamente nel corpo della Marina, con sommo godimento di Marina. Viene poi nominato Generale di Marina dell’Arizona dove guadagna gradi su gradi guidando con successo barchette di carta lungo le pozzanghere e parteciperà come zainetto portavivande alla ormai nota Seconda Guerra Mondiale (S.G.M.).


La carriera politica

La sua carriera politica iniziò nel 1946 quando fu assunto alla Camera dei Rappresentanti per il Partito Repubblicano come giardiniere. Sfruttando le sue capacità di attrazione dell'elettorato, la sua fama di anti-comunista ma anche la sua abilità a usare i peli dello scroto come filo interdentale, Nixon salì rapidamente nella gerarchia del partito, e nel 1950 ottenne un seggio al Senato, il suo. Dopo altri due anni ottenne anche la scrivania ed a soli trentanove anni di età nel 1952 si diplomò alla scuola di karate e venne eletto vicepresidente di Eisenhower, il politico con un nome da aspirapolvere. Al termine del secondo mandato Eisenhower, che vecchio e malandato non riusciva neanche più a trovare il Canada sulla cartina geografica, decise di non ripresentarsi alle elezioni. Nixon si candidò allora alla presidenza ma fu sconfitto da John Kennedy. Il confronto televisivo fu di grande orientamento per l’elettorato. Il candidato democratico si presentò pettinato, rasato, con i denti lavati e le unghie smaltate e parlò di sanità, istruzione e delle sue prime esperienze sessuali. Nixon, che non immaginava che la televisione proiettasse anche le immagini, si presentò in canottiera e reggicalze, masticando una cannuccia, pronunciò 3 quarti del suo discorso girato di spalle perché non aveva capito in che telecamera guardare e parlò di riarmo nucleare, di invasione dell’Unione Sovietica e di Terza Guerra Mondiale. Strano che abbia perso.

Nel 1962 si candidò alla carica di governatore della California, ma fu di nuovo sconfitto dal suo sfidante democratico, il pupazzo Harvey.

Nei successivi 3 anni Nixon si candidò:

  • a governatore dell’Alaska
  • a sindaco di Pavullo nel Frignano
  • a preside di un liceo pubblico di Mapletown
  • ad amministratore di condominio

Ma venne sempre battuto da qualcuno. Al confronto politico per l’elezione del capo quartiere il suo sfidante non si presentò e Nixon venne battuto dalla sedia vuota.

La conquista del potere

Superata la tentazione di abbandonare la vita politica, in occasione delle Elezioni presidenziali del 1968, grazie a una strategia suicida del partito repubblicano Nixon riesce a tornare protagonista della scena politica e a ottenere la nomination per il suo partito.

L'allora presidente in carica, il democratico Lyndon B. Johnson, era già in vantaggio nei sondaggi senza aver dimostrato praticamente nulla (tranne che di sapersi toccare la punta del naso con la lingua), ma solo per essere in quel momento l’alternativa a Richard Nixon.

Johnson era tuttavia un inguaribile giocatore d’azzardo ed un osceno beone. L’articolo 124 della costituzione americana, oltre a garantire il porto d’armi e la possibilità di sparare a chi ti ruba il posto auto, ammette la possibilità di conquistare il titolo di Presidente degli Stati Uniti vincendo a carte per tre volte di fila. Nixon questo lo sapeva bene e il 7 novembre del 1972 sfida Lyndon Johnson in una partita a ramino avendo cura di mettere anche una bottiglia di Bourbon sul tavolo da gioco. Stordito dall’alcool oltre che dalla natura, il presidente Johnson si giocherà l’auto, la casa, la moglie (che diventerà di Nixon), il conto in banca, tre denti d’oro, le mutande di pizzo, l’orologio, il pacemaker e infine anche la Presidenza del paese. Diventato nuovo presidente degli Stati Uniti, Nixon fece appello a quella che lui chiamava la "maggioranza silenziosa" degli americani socialmente conservatori, bigotti e un pò stronzi che non amavano gli hippie, i capelloni e la rivoluzione sessuale e che si masturbavano con le immagini dei cambogiani morti viste in Tv.

“Il mio governo avrà a cuore l’ambiente”- disse Nixon abbattendo un orso polare durante una battuta di caccia in Alaska - “e per la pace in Vietnam non preoccupatevi: a quella ci stanno pensando i nostri aerei”.

La presidenza

Nixon, assieme al Segretario di Stato Henry Kissinger, l’uomo che aveva imparato a gestire le controversie internazionali giocando a Risiko, diede una svolta alla politica facendosi portatore di una gestione per la quale gli USA sarebbero intervenuti con azioni militari solo se gli interessi americani fossero stati realmente in gioco o in alternativa se a Nixon stava antipatico qualcuno.

Essi quindi unirono a una politica innovativa di distensione e di dialogo alcune cazzate madornali come ad esempio il sostenere segretamente il Colpo di Stato del generale Augusto Pinochet contro l'allora Presidente cileno Salvador Allende, inviando al dittatore cileno armi, munizioni, sigarette e palloni di cuoio.

Fedele alla necessità di aprire un dialogo con le potenze mondiali solo dopo averle umiliate, Nixon mantenne una linea di equilibrio, se continuare a bombardare col napalm i civili in Vietnam può definirsi equilibrio. Fondendo la retorica conservatrice e l’approccio liberale ad un assoluto disprezzo per la diplomazia nel campo dei diritti civili e dell'iniziativa economica, Nixon si pose al centro di alcune importanti situazioni che lo videro protagonista, di solito inconsapevole.

Fra gli eventi più importanti della sua presidenza si ricordano: •Il ritiro graduale dalla guerra del Vietnam (iniziata col ritiro di un soldato e di un cavallo all’anno, giusto per permettere ulteriori attacchi, non si sa mai) •Le missioni lunari con i moduli Apollo 11, 12 e l’assurda missione solare con il modulo Bacco 25, discioltosi 10 km. prima di toccare la superficie del Sole. •L'abbandono del dollaro in favore del baratto per risolvere la crisi finanziaria del 1971. •La normalizzazione dei rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, sancita dall’incontro di Nixon che stringe la mano al presidente cinese vestito da samurai. •La firma a Mosca del trattato che pose fine al riarmo nucleare, poichè ci si rese conto che entrambe le potenze avevano già i magazzini pieni di bombe atomiche ed era quindi inutile costruirne di nuove.

« Ho concluso un accordo per porre fine alla guerra e portare una pace onorevole nel Vietnam e nel Sud-Est asiatico. Se la sono bevuta.» Il 23 gennaio 1973 Nixon con i rappresentanti del Vietnam del Nord, del Vietnam del Sud e i vietcong s’impegnò a sottoscrivere il cessate il fuoco in Vietnam firmando con l’inchiostro simpatico. Abile quanto intemperante di carattere, anche a causa dell'atteggiamento ostile nei suoi confronti da parte dei giornalisti (che per una strana coincidenza iniziò quando lui prese a chiamarli “quegli impiccioni saputelli del cazzo”) nel 1974 fu coinvolto nello scandalo Watergate e costretto a dimettersi, dal momento che le pratiche per la sua procedura di impiccment (rimozione) erano talmente avanti che il nuovo presidente aveva già portato gli scatoloni di cartone con la sua roba alla Casa Bianca. Il nuovo pollo da mettere pro tempore dietro la scrivania in attesa di un alternativa seria si chiamava Gerald Ford, e fino ad una settimana prima faceva il custode della cantina della Casa Bianca, che non aveva una cantina. La presidenza di Richard Nixon fu oggetto di critiche soprattutto per il suo uso spregiudicato del potere, tant'è che essa venne definita come "imperiale", ma Nixon si difese sempre da queste accuse: la poltrona con l’aquila sullo schienale l’aveva vinta con i punti dei formaggini. Nixon fu accusato di aver allargato a dismisura i suoi poteri, stravolgendo di fatto una Costituzione già stravolta dai suoi predecessori. Sono un presidente democratico e liberale- disse Nixon alla stampa mentre spruzzava acqua gelata sui manifestanti contro la guerra. Il presidente faceva inoltre un uso massiccio dei servizi segreti, oltre che di assorbenti con le ali e di dopobarba al mango: infatti, fece spiare molti dei suoi collaboratori, segretari e faceva pedinare in continuazione sua moglie da un finto camioncino della pizza. Le operazioni di spionaggio e di controspionaggio raggiunsero un livello tale che una sera Nixon trovò una cimice perfino in una delle sue emorroidi.