Ska-P

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(Fintoreggae alla domanda se ascolta gli Ska-P)

Gli Ska-P sono un gruppo musicale di alternativoni pseudo-rivoluzionari fondato nel 1994 a Madrid da degli operai in cassa integrazione che non sapevano più che inventarsi per tirare avanti. Un po’ come succede oggi.

Il micino degli Ska-P saluta gli ammiratori; la smorfia di dolore del felino è causata dalla quantità eccessiva di piercing e borchie.

È un gruppo dalle molte contraddizioni: si dichiarano contrari alla globalizzazione e si fanno produrre gli album da una multinazionale americana[1], a giorni alterni si dichiarano anarchici ma dedicano una canzone ad un dittatore comunista dell’America Latina, sono pacifisti ma incitano quei poveri disgraziati che li ascoltano alla guerriglia e alla violenza contro il “potere”.

Gli inizi

Come detto prima un bel giorno alcuni operai con la passione per le canne, dopo essere stati beccati dal capo a sballarsi sul posto di lavoro vengono licenziati in tronco (da qui il loro odio per i padroni). Dopo aver provato vari lavori, tra cui dog sitter, parcheggiatori abusivi e spazzacamini e aver capito di essere incapaci in tutto, si costruiscono da soli degli strumenti musicali con mezzi di fortuna (barattoli per la batteria, cartone e filo interdentale per basso e chitarra) e ahi noi fondano il gruppo a cui danno il nome di Ska-P, gioco di parole tra Scadenti e Perdenti.

A seguito di un’emozionante torneo di testa o croce il ruolo di leader e cantante ricade su Pulpul, l’unico in grado di scrivere e pensare contemporaneamente e girare una canna senza sbavarla. Unendo l’utile al dilettevole fanno entrare nel gruppo anche il figlio del cugino dello zio di Pulpul, un ragazzo che non aveva avuto bisogno di costruirsi da solo il proprio strumento (la tromba) con un imbuto attaccato a uno stura cessi e sapeva addirittura suonarlo.

Il gruppo in tutto il suo splendore; per l'effetto bianco e nero hanno rischiato di essere declassati a un sottogenere del punk

Senza pensarci su due volte (forse avrebbero fatto meglio a farlo) iniziano a suonare ska-punk, senza sapere che non basta una tromba a cui dare fiato per fare ska e creste da mohicani e un po’ di batteria per fare punk. Prima ancora di scrivere i bellissimi testi che li avrebbero resi famosi in tutto il mondo[citazione necessaria] decisero che la loro mascotte sarebbe stato Lopez, il gattino mezzo cieco e rognoso che la band aveva salvato da un ristorante coreano.

Dopo aver suonato per tutto il 1994 e tutto il 1995 nei migliori sottoscala di Madrid, nel 1996 i ragazzi si fanno subito notare da un vecchio arteriosclerotico paralizzato che decide di produrre i loro album e publicizzarli in lungo e in largo per esportare a tutti la rivoluzione cantata nei loro testi. Da qualche parte nel contratto citava che sarebbero stati venduti ad una multinazionale serva del capitalismo ma poco importa. In pochi anni il gruppo raggiunge il successo negli ambienti radicali di tutta Europa e oltre, fino al Sud America. Nonostante affrontino temi come la povertà del terzo mondo e lo sfruttamento dei bambini asiatici proprio in quei continenti non se li caga nessuno e non sono mai andati a fare un concerto. La novità che contraddistingue il gruppo fin dagli esordi è l’entrata in scena del trasformista: ovvero uno che sale sul palco per fare coretti stupidi e ama travestirsi a seconda della canzone che stanno cantando. Da poliziotto se il testo lo richiede, prete pedofilo, torero sadico e così via…il ruolo in questione è svolto da Pipi (senza l’accento finale sulla i) che infiamma il numeroso pubblico[citazione necessaria] con le sue fantasiose esibizioni.

Tematiche dei testi

I loro album in 15 anni di carriera ruotano attorno a queste cinque stronzate: denuncia dei maltrattamenti sugli animali in particolare la Corrida, lotta alla guerra e all’imperialismo USA & Co, critica a piacere sulla Chiesa cattolica e/o Papa, desiderio di fratellanza e pace tra ogni singolo abitante dell’universo e infine il loro cavallo di battaglia caro a tutti noi: non è la chiusura delle scuole ma la legalizzazione delle droghe leggere. Fumo gratis per tutti! Tra i successi della band, che non manca mai di propinare ad ogni fottuto concerto ricordiamo:

Cannabis: canzoncina demente sul proibizionismo dalla maria. Il ritornello è leggendario per ogni Che Guevara in miniatura dagli anni ’90 ad oggi: cosa canticchi quando rolli? Cannabis. Mentre sei in macchina? Cannabis. Quando decidi col tuo gruppo di falliti di fare la cover di una canzone famosa? Cannabis. Quando scarichi pornazzi da internet? Chi se ne frega…

Tio Sam: il buon vecchio Zio Sam è raffigurato come un personaggio sadico che bombarda e distrugge in nome della pace ogni nazione della terra non sia disposta a stare dalla sua parte o non voglia gentilmente donargli qualsiasi cosa quello stato sia capace di produrre, dal petrolio ai diamanti. La NATO e l’Europa sono i suoi servitori lecca culo che rendono omaggio agli USA e son pronti a seguire Bush in qualsiasi guerra voglia iniziare per proprio tornaconto personale. Suvvia sappiamo che son tutte balle, ogni Afgano è un terrorista e Saddam voleva ucciderci tutti con i suoi mini ciccioli a lunga gittata. Thank you Uncle Sam.

El vals del obrero: riscopri l’orgoglio della classe operaia di essere sfruttata e maltrattata per arricchire un padrone borghese e capitalista. Giovane c’è solo un modo per uscirne: rivoluzione! Prendete pietre e bastoni, scendete in piazza e guai a chi ci tocca.

A la mierda: la canzone tratta argomenti poco divertenti sul razzismo e l’antifascismo ma in verità è piena zeppa di messaggi subliminali che invitano i pochi fan che la ascoltano ad andare in quel posto. Al centro sociale che avete capito?

Solamente por pensar: l’Italia è sempre stata nei pensieri del gruppo che ha dedicato una loro canzone ad un tizio morto a Genova nel 2001. Infatti ogni volta che vengono in tournee nel nostro paese non si dimenticano di inserire questa meraviglia in scaletta accompagnata da un freestyle dedicato a Silvio. Che palle!

Gli Ska-P sono finiti anche su una famosa rivista di hentai giapponese.

Discografia

  • Ska-P: erano indecisi tra questo titolo o “Compratelo per favore”.
  • Il valzer dell'operaio: hanno unito le due grandi passioni in un unico album: il valzer e gli operai. Questo è l’album che gli ha (purtroppo) regalato notorietà.
  • Eurosis: lasciamo perdere.
  • Pianeta spazzatura: se il nostro pianeta è una merda lo dobbiamo in parte anche a loro, che cazzo vogliono? Secondo qualche forsennato è il cd migliore. Nessuno è andato oltre la seconda traccia per verificarlo.
  • Che corra la voce: la Sony che ci produce gli album è una multinazionale pericolosissima. Presto tutti devono saperlo!
  • Incontrollabile: sono addirittura riusciti a pubblicare un dvd live.Dopo di ciò si sono presi una pausa. Incontrollabile era la gioia del discografico quando l’ha saputo.
  • Lacrime e piaceri: al posto del libretto dei testi potrebbero mettere direttamente il sacchetto per il vomito. Le lacrime sono le nostre alla notizia del loro ritorno, il piacere è quello che provano loro nel far vomitare migliaia di persone con la loro "musica".
  • 99%: la percentuale di fan che smette di ascolatrli dopo il 2013.

Robaccia correlata

Note

  1. ^ Questa bambini si chiama ipocrisia.