Programma Apollo: differenze tra le versioni

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Il '''programma Apollo''', consistette in una serie di missioni spaziali organizzate dall'Agenzia Spaziale Greca (Διαστήματος Ελλάδα) nei primi anni '60 del II millennio avanti Cristo. Il suo obiettivo era quello di verificare se [[Apollo]], dio del [[Sole]], riuscisse effettivamente a trasportare una [[stella]] sopra ad un semplice carro trainato da buoi, ma soprattutto il programma si poneva di scoprire se Selene, dea della [[Luna]], fosse veramente [[figa]] come diceva [[Omero]].
Il '''programma Apollo''', consistette in una serie di missioni spaziali organizzate dall'Agenzia Spaziale Greca (Διαστήματος Ελλάδα) nei primi anni '60 del II millennio avanti Cristo. Il suo obiettivo era quello di verificare se [[Apollo]], dio del [[Sole]], riuscisse effettivamente a trasportare una [[stella]] sopra ad un semplice carro trainato da buoi, ma soprattutto il programma si poneva di scoprire se Selene, dea della [[Luna]], fosse veramente [[figa]] come diceva [[Omero]].

Versione delle 02:31, 10 dic 2009

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La navetta spaziale Apollo in orbita intorno alla terra per captare gratis il segnale di Sky.
« Siamo arrivati? Siamo arrivati? Siamo arrivati? E adesso? »
(Neil Armstrong sull'Apollo 11)
« Non c'è mai stato nessun progetto spaziale più impressionante per l'umanità, o più importante per l'esplorazione dello spazio. »
(John Fitzgerald Kennedy su costruire un modellino dell'Enterprise)

Il programma Apollo, consistette in una serie di missioni spaziali organizzate dall'Agenzia Spaziale Greca (Διαστήματος Ελλάδα) nei primi anni '60 del II millennio avanti Cristo. Il suo obiettivo era quello di verificare se Apollo, dio del Sole, riuscisse effettivamente a trasportare una stella sopra ad un semplice carro trainato da buoi, ma soprattutto il programma si poneva di scoprire se Selene, dea della Luna, fosse veramente figa come diceva Omero.

Scenario internazionale

Il programma spaziale Apollo fu concepito dal presidente Ateniense Duaitopulos Delta Eisenoueropulos durante i baccanali celebrativi di una divinità inventata sul momento solo come scusa per sbronzarsi e stuprare giovani fanciulle disinibite. Quasi certamente dopo aver alzato troppo il gomito, Eisenaueropulos propose ai suoi commensali di costruire un carro spaziale trainato da buoi a propulsione, che fosse in grado di spingersi oltre i limiti dell'umana conoscienza. E, poiché all'epoca si riteneva che il mondo fosse situato sopra il guscio di una gigantesca tartaruga, va detto che questi limiti sarebbero stati tutt'altro che invalicabili. Gli altri accettarono di buon grado questa sfida e il filosofo Socrate, tra una palpatina a un servo e l'altra, si offrì spontaneamente di organizzare la spedizione. Socrate era talmente convinto che il programma fosse una buona idea, che passò tutta la serata a trovare un nome accattivante che potesse fare colpo sull'opinione pubblica, e si perse perfino i fuochi d'artificio e la discussione filosofica della serata, che era "I paradossi tirano ancora o dovremo portarci in spiaggia la Settimana Enigmistica, quest'estate?". Alla fine Socrate decise che il nome della missione sarebbe stato Apollo, come il suo personaggio preferito dei Cavalieri dello Zodiaco.

Tuttavia, la mattina dopo, passata la sbronza, Eisenaueropulos sorprese Socrate con queste parole:

« Caro mio, io non ricordo proprio nulla di nessun programma Apollo. In realtà non ricordo proprio nulla di nulla di ieri sera, in effetti. Questo spiegherebbe perché mi sono risvegliato completamente nudo nel letto di mia sorella... »

Ma proprio quando le speranze di Socrate sembravano destinate a svanire, venne eletto presidente di Atene Ioannis Fizgeraldos Kenekenekenedis, descritto da tutti come un uomo nuovo della politica greca, anche perché la sua politica non era influenzata dalle lobby tebane o dalla lobby dei produttori di frecce incendiarie.

Erano anni di grandi tensioni intercittadine, quelli in cui il programma Apollo prende forma. Particolarmente rilevante era la secolare rivalità tra la dotta Atene e l'acerrima nemica Sparta. Cominciata per motivi futili - agli ateniesi non era mai andato giù che su Sparta avessero fatto un film e su loro no, mentre gli spartani accusavano gli ateniesi di eccessiva raffinatezza e soprattutto di copiare tutte le battute delle loro commedie dal blog di Daniele Luttazzi - il conflitto tra le due potenze cominciò ad inasprirsi quando entrambe cominciarono a dotarsi di armi di distruzione di masse, le temibili catapulte sparaletame. In un simile contesto, Kenekenekenedis decise, per mostrare definitivamente la superiorità della sua polis sulla rozza Sparta, e il programma spaziale progettato da Socrate sembrava un buon modo per riuscirvi. Il presidente di Atene, quindi, diede ordine al filosofo di procedere con la conquista dello spazio.

La prima missione: Apollo MORIREMO TUTTI!!!

Socrate preparò con cura i dettagli della missione. La prima navicella, che fu chiamata col prospero nome di Apollo MORIREMO TUTTI!!!, era costituita da un grande carro in legno con pregiate rifiniture in legno[1] trainato da due possenti cavalli alati donati, così tramanda la leggenda, direttamente da Zeus in persona. Anche se più probabilmente si trattava di semplici cavalli pompati con steroidi a cui erano state appiccicate della ali di piccione posticce. Per scaramanzia il presidente Kenekenekenedis ordinò che si facessero grandissime offerte agli dei. Si organizzarono cerimonie religiose talmente imponenti che, quando finirono, ad Atene non era rimasta neanche una vergine[2].

Nonostante tutto, però, le cose non andarono come previsto e l'Apollo MORIREMO TUTTI!!! esplose pochi secondi dopo il lancio, dopo essersi sfracellato a terra. La sconfitta fu talmente cocente che gli ateniesi decisero di annullare il programma spaziale e punirono Socrate per la sua superbia, rendendo obbligatorio lo studio del suo pensiero nei licei.

Il remake statunitense

Apollo 1

Fu una simpatica replica dell'Apollo MORIREMO TUTTI!!! realizzato millenni prima dagli ateniesi.

- Cosmonauta1: “Ah, Huston, abbiamo un problema.”
- Huston: “Diteci, Apollo.”
- Cosmonaiuta1: “Mi sono dimenticato di programmare il videoregistratore per registrare Lost
- Huston: “Ok, non c'è problema, Apollo, se vuoi ti faccio un breve riassunto.”
- Cosmonauta2: “NO SPOILER!!!”


La missione Apollo 11

Vennero scelti tre astronauti di provato valore: Louis...no...Lance...Neil Armstrong, Edwin Baz Aldrin(zio del lettore multimediale della Colorado S.p.a ) e Micheal Collins. Il primo importante consulto tra i tre riguardò la scelta di colui che sarebbe restato a grattarsi le palle sul modulo spaziale e dei due che sarebbero scesi sul satellite, prendendosi tutta la gloria e non ringraziando minimamente l'altro. Ovviamente si decise tutto con un pari o dispari: vinsero Armstrong (si sospetta con l'uso di doping) e Aldrin.

Il primo lancio

Il primo tentativo di lancio avvenne nel novembre 1963 nei dintorni di Dallas, ma proprio quando iniziarono gli ultimi dieci secondi del countdown, un peto di una scimmia nascosta nella tuta di Collins andò a svitare un bullone, che in poco tempo andò incidentalmente a colpire il Presidente John Fitzgerald Kennedy, che si trovava casualmente a Dallas.

Il secondo lancio

La NASA programmò, dopo altri accurati aggiustamenti per impedire alle scimmie di svitare i bulloni dell'astronave, un secondo lancio a Memphis, il 4 aprile 1968. La navicella venne lanciata, ma si andò a schiantare dopo pochi secondi, sollevando un'immensa nube di fumi tossici. Caso volle che, nella stessa città, in quello stesso momento, Martin Luther King stesse conversando sul balcone di un albergo con Giulio Andreotti. Il pastore battista morì insieme ad Andreotti; questi, però, resuscitò dopo tre giorni[3].

Il terzo lancio

Nel luglio 1969 si decise di riprovare in un luogo il più lontano possibile dalla gente, e soprattutto da persone importanti: in un primo momento gli uomini Nasa avevano pensato al Vaticano e a Napoli, ma poi, con sommo malcontento della popolazione mondiale, si scelse Cape Canaveral. Per una volta, il lancio avvenì senza danni: il 21 luglio 1969, la navicella atterrò sulla Luna, riportando al suo ritorno solo rocce e sassi, fallendo il primo intento di trovare forme di vita aliene [4].

Le altre missioni Apollo

Apollo 12

Subito dopo il lancio, la navicella fu colpita da un fulmine inviato dal Sommo, inequivocabile segnale della proprietà unica del "nostro" (sarebbe meglio dire "Suo") satellite. Ma la NASA se ne fregò, e mai scelta fu peggiore...

Apollo 13

La Sua punizione si avverò nella missione successiva: una peperonata avariata costrinse il comandante della missione a uno scorreggio che [5], danneggiò seriamente il modulo di comando della navicella. Gli astronauti si salvarono grazie a un sofisticato sistema di invenzione italiana.

Apollo 14-15-16

Missioni di cui a nessuno importa.

Apollo 17

Nella settima missione Apollo gli astronauti si stabilirono sul suolo lunare e, incredibilmente, trovarono un neonato alieno dalle fattezze di portoghese. Durante un pic nic, però, uno scienziato versò del ragù di cinghiale per terra: Apelle (notoriamente figlio di Apollo), rispedì imbufalito l'astronave e i suoi occupanti verso la Terra. Venne salvato il piccolo alieno, che ammarò da solo nelle pulitissime acque di Bari.

Curiosità

Note

  1. ^ Ma colorate coi pastelli a cera per farle sembrare cromate.
  2. ^ Chi sacrificata nei rituali religiosi, chi sacrificata durante gli afterparty organizzati da Kenekenekenedis in persona...
  3. ^ e senza nemmeno pagargli i diritti d'autore
  4. ^ a parte Gianni Togni, la cui provenienza fu però secretata per non spaventare i pampini
  5. ^ oltre a fargli venire le emorroidi