Prince of Persia: Le sabbie del tempo

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Il teatro degli eventi del gioco.
« No, ma qui si sfiora il ridicolo. »
(Il principe mentre riflette sulla trama.)
« Usa il pugnale per tornare indietro nel tempo! »
(Farah dopo che il principe è stato massacrato come un pirla da un mostro di sabbia.)
« Usa il pugnale per tornare indietro nel tempo! »
(Farah dopo che il principe è tornato indietro nel tempo ed è stato nuovamente ucciso come un pirla dallo stesso mostro di sabbia.)
« Eh, ma che palle... »
(Farah al principe dopo che è stato sventrato di nuovo.)
« A una donna bisogna subito far capire chi è che porta i pantaloni. »
(Il principe poco prima di diventare vittima della sindrome dello zerbino.)

Prince of Persia: Le sabbie del tempo è il nuovo inizio per una serie che dopo 3 titoli semisconosciuti che nessuno si era filato di striscio neanche a pagarli ricevette un reboot forzato dalla Ubisoft con la scusa di incrementare il numero di franchise che la casa di produzione poteva avere a disposizione; peggio ancora, la Disney ci fece anni più avanti un film che non c'entra un tubo con il gioco.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

L'eroe della situazione: chiaramente la persona migliore a cui affidare le sorti del mondo.

La storia inizia in un'epoca alto-medievale non meglio specificata con l'assalto ad un palazzo, per mano di un anonimo re persiano, Re Anonimo, appunto. Il principe, suo figliol prodigo nonché l'unico, invece di invadere il palazzo normalmente come fa ogni soldato della sua armata, si mette a cazzeggiare attorno alla struttura, volteggiando tra pareti e pilastri senza una meta o un scopo preciso finché non si imbatte, casualmente, nel Pugnale del Tempo, un coltello storto sbrilluccicoso. Tutto felice, il Principe va dal babbo e sfoggia il suo nuovo trofeo.
Alla vista del mistico artefatto, il Visir, voltagabbana sia di professione che nel tempo libero, si arruffiana in tutti i modi il re per accaparrarselo, ma il principe non ne vuole sapere di mollarglielo e come ogni figlio di papà che si rispetti riesce a spuntarla e si tiene il pugnale per sé, dando al Visir solo una pernacchia.

Tornati a casa traboccanti di tutto il ben di Dio possibile e immaginabile, il re fa lo sborone con i suoi amici mettendo in mostra una mastodontica clessidra d'oro zecchino per nulla sospetta.[citazione necessaria] Inutile dire che il Visir è l'unico a sapere che la suddetta clessidra è magica e che il pugnale è la sua chiave, così, con un espediente idiota ma efficace, il nonnino bastardo convince il principino a infilare il pugnale nella clessidra e a scatenare nel regno più o meno la stessa cosa che successe a Raccoon City.
Quando il principe capisce che è stato preso per il culo, il Visir se l'è già svignata con la clessidra e si ritrova a dover risolvere il pasticcio da solo, perseguitato da energumeni grondanti sabbia glitterosa. Poco dopo, il protagonista si imbatte in Farah, una sottospecie di principessa/amazzone sequestrata dalle sue armate, con un carattere acido e un'abilità con l'arco degna dei proci dell'Odissea[1], ma in compenso gnocca, formosa e in abiti succinti come ogni donna orientale che si rispetti.

L'unione tra i due è perfetta come la Nutella sui calamari, ciononostante, per il Principe è quasi amore a prima vista e la cosa lo rincoglionisce a tal punto da intrattenere interi discorsi da solo; il tutto mentre decapita mostri di sabbia, saltella da un burrone all'altro, penzola da spuntoni, salta attraverso anelli di fuoco, fa il giocoliere coi birilli a altro ancora. Questo almeno fino a quando Farah non decide di fare la stronza e, dopo una sveltina, gli ruba il pugnale e decide di caricare la clessidra da sola in stile Leeroy Jenkins.

Inutile dire che Farah muore in modo indecoroso, quindi tocca al principe riavvolgere tutto il tempo con la clessidra e ammazzare il Visir prima che faccia ulteriori cazzate. Dopodiché, sarà tempo di partire verso nuove avventure e forse verso gente un po' più sveglia.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Il principe

Per gli amici Prince, inizialmente era uno spocchioso bambinetto viziato che faceva quel cazzo e come cazzo gli piaceva, o almeno era così fino all'inizio della pubertà; con l'attivazione degli ormoni venne sottoposto a una rigida istruzione a base di parkour, scherma , omicidio e salti circensi, dopo la quale litigò con la famiglia e finì con il dover dimostrare l'onore e il rispetto l'onore e la gloria durante le conquiste del papino. Il risultato fu l'inizio dell'intero casino temporale dovuto alle sabbia, anche se poteva andare peggio: poteva finire come i disguidi tra Kratos e Zeus.

Nota particolare è che durante tutto il gioco, il principe si offre gentilmente[citazione necessaria] di fare il narratore della vicenda: questo significa che ad ogni Game Over, lui finisce con l'insultare pesantemente il giocatore dicendogli che non è affatto morto in modo così stupido. Come si intuisce, non ha fatto fortuna come cantastorie.

Il Visir durante la sua giovinezza.
Farah

La vicina di condominio del principe nonché proprietaria originale del pugnale e della clessidra; avrebbe anche un arco per difendersi, ma la sua mira è tale che a Legolas sono venuti i capelli platino solo a vederla tirare una freccia. Nonostante scassi continuamente i regali testicoli del principe, Farah riesce a dimostrarsi un minimo più sveglia quando gliela dà in una piscina per poi fottergli le armi lasciandolo in mezzo a un'orda dei mostri sabbiosi. Trama vuole però che la protagonista non sia lei, quindi prima muore e poi non si ricorda più una mazza quando viene resettato tutto.

Il Visir

Uomo rachitico, affetto da bronchite cronica e particolarmente pirla che si ostina a voler conquistare il mondo nonostante sappia benissimo che questo lo condurrà a una fine precoce e orribile, e che chiunque passerà davanti alla sua tomba si fermerà almeno due minuti per ballare il tip tap sopra il suo cadavere: insomma il solito cattivo dei videogiochi con manie di grandezza. Nonostante ciò, questo clone mal riuscito di Jafar riesce a ingannare come una pera cotta sia il principe che l'intera armata persiana, quasi riuscendo a prendersi anche il pugnale; purtroppo il blocco respiratorio non gli ha fatto arrivare abbastanza ossigeno al cervello per fargli ottenere una vittoria di qualche tipo.

Qualche anno fa, George W. Bush diceva che il Visir era ancora vivo e che si nascondeva da qualche parte in Afghanistan con un altro nome; in realtà aveva ragione a metà, visto che il cattivo bronchitico era vivo, ma in Italia a fare le telepromozioni.

Voci correlate

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Questo è probabilmente l'unico reboot in tutta la storia delle opere di fantasia che non ha scatenato guerre di protesta di nessun tipo, stabilendo così un record mondiale.
  • Per qualche motivo, il principe ha la tendenza a togliersi ogni tot passi/scalate un pezzo di vestito: verso la fine del gioco era rimasto in mutande, e se fosse andato avanti probabilmente si sarebbe tolto anche quelle.
  • Non si capisce bene esattamente su cosa volesse regnare il Visir con le sabbie del tempo, visto che tutti gli altri esseri viventi si sarebbero trasformati in zombie inutili.
  • Nel finale, il principe ha la bella idea di usare il pugnale in modo intelligente limonandosi Farh e poi resettando il tempo per sembrare casto e puro; la cosa inquietante però è che ha voluto farlo nella stessa stanza in cui ha ucciso il Visir, con il cadavere ancora caldo steso sul pavimento.

Note

  1. ^ Nel senso che manco ce la fa a prendere la mira.