Portale:Risorgimento: differenze tra le versioni

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<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Viale Cavour.jpg|150px|Cavour è ricordato soprattutto per le vie e le piazze a lui titolate.]]</div>
'''Don Camillo Benson conte di Cavour''' è stato un potente politico italiano dell'età del [[risorgimento]]. Precursore della [[P2]], fu uno dei [[massoneria|massoni]] che complottò con [[Garibaldi]] e [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] per l'unità d'Italia e favorire l'ascesa di ''Roma ladrona''.

Figlio illegittimo del musicista italo-inglese-anglo-italiano [[Richard Benson|Don Riccardo Benson]] e di una suora piemontese, Camillo Benson nacque in provincia di [[Torino]] nel [[1810]]. Dopo aver ereditato dal nonno la fabbrica di margarina Cavour, si trasferì in città nei pressi di Piazza Cavour.<br />
Diplomato al [[liceo classico]] Cavour di Torino, si distinse subito per il suo spirito imprenditoriale: sono sue infatti le prime fabbriche di pedalò a vapore.<br />'''[[Cavour|Leggi tutta la voce...]]''' (se proprio ne hai voglia)</option>

<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Giuseppe Mazzini disperato.jpg|120px|Mazzini dopo l'ennesima spedizione fallita.]]</div>
'''Giuseppe Mazzini''' è una famosa [[scuola|scuola media]] statale di [[Roma]], nonché un [[patriota]] e [[politico]] [[italiano]], che dalla scuola media ha preso il nome. È stato un pericoloso latitante, ricercato per lunghi anni dalla [[polizia]] dell'epoca con l'accusa di essere un sovversivo, un rivoluzionario e una [[testa di cazzo]].

Giuseppe Mazzini ha lottato molto e non ha ottenuto mai [[nulla]]. Le teorie mazziniane vengono tutt’ora mostrate ai giovani come esempio di cosa non bisogna dire in pubblico se si vuole essere presi sul serio. Giuseppe Mazzini è tuttavia considerato, assieme a [[Garibaldi]], [[Cavour]] e [[Marco Tardelli|Tardelli]], come uno dei [[padre|padri]] fondatori della patria. Era un uomo solitario, schivo, poco loquace. Forse portava pure [[sfiga]].<br />'''[[Giuseppe Mazzini|Leggi tutta la voce...]]''' (se proprio ne hai voglia)</option>

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<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Garibaldi.jpg|240px]]</div><br /><center>[[Garibaldi]] mentre prova le sue nuove [[scarpe anti-infortunistiche]].</center></option>

<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Mazzini e Garibaldi.jpg|260px]]</div><br /><center>[[Mazzini]] cerca di saggiare la fedeltà dell'alleato [[Garibaldi]] tentando di infilargli un dito nel culo.</center></option>

<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Monumento_Vittorio_Emanuele_stilizzato.JPG|250px]]</div><br /><center>Monumento a [[Vittorio Emanuele II]] a [[Torino]].</center></option>

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{{Portale:Risorgimento/La dinastia più scarsa d'Europa}}

<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Stemma casa savoiardi.jpg|150px|L'inquietante stemma savoiardo.]]</div>'''Vittorio Emanuele II di Savoia''', al secolo ''Vittorio Emanuele Sconfitto Carlo Eugenio Carlogiancarlo Fuffa di Savoia'', al millennio ''Re Quercia'', fu il primo re d'[[Italia]]. Egli apparteneva a ''[[casa Savoia]]'', quindi è meglio che sia morto. In vita ebbe i meriti di essere il primo re d'[[Italia]] e di essere riuscito a riunificare il casato dei Savoia in tempo per il [[cenone di Natale]]. Con i suoi [[baffi]] parlanti e il suo compagno di merende [[Cavour]] portò a termine il [[Risorgimento]], nonostante [[nessuno]] glielo avesse chiesto.<br />
Vittorio Emanuele nasce in un'umile famiglia reale. Sua madre, Catarrina da Svidania, vantava origini asburgico-turcomanne.<br />[[Vittorio Emanuele II|'''Leggi tutta la voce...''']] (ma tutta tutta!)</option>

<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:left;">[[File:Stemma casa savoiardi.jpg|150px|L'inquietante stemma savoiardo.]]</div>La [[Savoia]] è una regione montagnosa corrispondente all’incirca all’odierna Savoia, ma col tempo ha modificato i suoi confini arrivando a comprendere anche la [[Sardegna]], per poi tornare ad occupare solo le montagne della Savoia, dov’è tuttora. Ma questo non frega a nessuno. Ciò che frega è che diede il nome alla '''casa Savoia'''. Il capostipite dei Savoia fu ''Un'' ''Berto'' qualsiasi ([[da qualche parte]], primo millennio d.C. - sempre dalla stessa parte, secondo millennio d.C.) detto il '''"Biancamano"''' per via della spregevole abitudine alla [[masturbazione]], nomignolo assegnatogli dallo storico di corte ''Cabaretto'' circa sedici umberti dopo, per cui il Biancamano non ha mai saputo di chiamarsi Biancamano e i contemporanei lo chiamavano semplicemente ''Un'' ''Berto Pippaiolo''. [[Casa Savoia|'''Leggi tutta la voce...''']] (ma tutta tutta!)</option>

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<option>{{Cit2|Pensiero e Azione, non Azione e Pensiero, cazzo!|Mazzini sull'ennesimo moto fallito per futili motivi}}</option>

<option>{{Cit2|Libera Chiesa, in libero Stato.<br /> Della Chiesa|Pio IX su Risorgimento}}</option>

<option>{{Cit2|Grazie Mille|Giuseppe Garibaldi al termine della spedizione}}</option>

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<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:right;">[[File:Gesto ombrello.jpg|200px|Un marinaio italiano agli Austriaci dopo la "vittoria" dell'Italia nella guerra.]]</div>
La '''Terza guerra d'indipendenza''' ([[3 ottobre]] [[1866]] - [[16 giugno]] [[1866]]), definita anche la ''guerra dell'inadempienza'', è stato uno degli episodi più ridicoli del [[Risorgimento]] e maggiormente sintomatici della [[furbizia]] degli [[italia]]ni.<br />'''[[Terza guerra d'indipendenza|Leggi tutta la voce...]]'''<br /> (sottotitolata alla [[pagina 777]] di [[Televideo]])</option>

<option><div style="margin-left:0px;margin-right:1.5em;margin-top:0px;margin-bottom:0px; float:right;">[[File:Piani battaglia.jpg|230px|I piani originali della battaglia in un disegno autografo di Cavour.]]</div>
La '''battaglia di Magenta''' fu un episodio della [[Seconda guerra di indipendenza|seconda guerra di indipendenza italiana]]. Fu combattuta il [[4 giugno]] [[1859]] a [[Milano]], in Corso Magenta, più precisamente tra il [[McDonald's]] e il negozio di [[Dolce&Gabbana]].<br />'''[[Battaglia di Magenta|Leggi tutta la voce...]]'''<br /> (sottotitolata alla [[pagina 777]] di [[Televideo]])</option>

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|contenuto='''Personaggi''': [[Don Camillo Benso, conte di Cavour]] - [[Giuseppe Mazzini]] - [[Giuseppe Garibaldi]] - [[Giuseppe Verdi]] - [[Giuseppe Bergomi]] - [[Carlo Alberto di Savoia]] - [[Vittorio Emanuele II]] - [[Carlo Cattaneo]] - [[Silvio Pellico]] - [[Massimo d'Azeglio]] - [[Fabio Grosso]] - [[Alessandro Manzoni]] - [[Carlo Pisacane]] - [[Napoleone III]] - [[Otto von Bismarck]] - [[Pio IX]] - [[Ferdinando II delle Due Sicilie]] - [[Francesco II di Borbone]] - [[Francesco Giuseppe I d'Austria]]<br />
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'''Eventi''': [[Risorgimento]] - [[Prima guerra d'indipendenza]] - [[Cinque giornate di Milano]] - [[Seconda guerra d'indipendenza]] - [[Battaglia di Magenta]] - [[Spedizione dei Mille]] - [[Breccia di Porta Pia]] - [[Terza guerra d'indipendenza]] - [[prima guerra mondiale|Quarta guerra d'indipendenza]]<br />
'''Eventi''': [[Risorgimento]] - [[Prima guerra d'indipendenza]] - [[Cinque giornate di Milano]] - [[Seconda guerra d'indipendenza]] - [[Battaglia di Magenta]] - [[Guerra di Crimea]] - [[Spedizione dei mille]] - [[Breccia di Porta Pia]] - [[Terza guerra d'indipendenza]] - [[prima guerra mondiale|Quarta guerra d'indipendenza]] - [[Brigantaggio]]<br />
'''Stati a caso''': [[Regno delle Due Sicilie]] - [[Gran Ducato di Toscana]] - [[Stato della Chiesa]] - [[Prussia]] - [[Impero austriaco]]
'''Stati a caso''': [[Regno delle Due Sicilie]] - [[Gran Ducato di Toscana]] - [[Stato della Chiesa]] - [[Prussia]] - [[Impero austriaco]]
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Versione attuale delle 16:14, 6 giu 2021


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Risorgimento

Risorgimento · Guerre d'indipendenza · Casa Savoia · Giuseppe Garibaldi · Vittorio Emanuele Fecondo


Articolo in evidenza
[[Special:EditPage/{{{link}}}|merdifica]]
Copertina del primo numero della serie di fumetti, targata Marvel, dedicata a Garibaldi.

La spedizione dei mille è un episodio del Risorgimento, del 1860, quando un corpo di volontari, pagando una quota di 20 lire a testa, partì per un viaggio organizzato dal noto tour operator Giuseppe Garibaldi (non per niente soprannominato “l'eroe dei due mondi”) alla scoperta delle “bellezze marittime del Regno delle Due Sicilie”. In seguito, vuoi perché i negozi di souvenir ti fanno dei prezzi osceni per delle cagate, vuoi perché uno cerca sempre di essere originale, i mille finirono per portare a casa, come ricordo del viaggio, direttamente il Regno delle Due Sicilie. continua...


Immagini di repertorio
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Garibaldi mentre prova le sue nuove scarpe anti-infortunistiche.



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Citazioni sul Risorgimento
« Grazie Mille! »
(Giuseppe Garibaldi al termine della spedizione)
Mazzate famose

La battaglia di Magenta fu un episodio della seconda guerra di indipendenza italiana. Fu combattuta il 4 giugno 1859 a Milano, in Corso Magenta, più precisamente tra il McDonald's e il negozio di Dolce&Gabbana.
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(sottotitolata alla pagina 777 di Televideo)