Nonnotizie:Speciale Sanremo 2018

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6 gennaio 2018


«Aiutooo!»

Dopo numerose polemiche, comunque meno di quante ne avrebbero volute gli organizzatori, ha inizio la 68ª edizione del Festival di Sanremo. Condotto dal direttore artistico Claudio Baglioni, dal suo chilo e mezzo di plastica facciale, da Michelle Hunziker, e da uno che se la farebbe in diretta, l'edizione porta in gara 20 Campioni, cantanti di chiara fama in un Paese dell'Est Europa, o almeno in Sudamerica, con la consueta "quota Talent" fissata al 15%. Ad essi si accodano mestamente 8 Nuove proposte estratte a sorte dal Ministro Poletti fra i disoccupati più intonati, come previsto dal Jobs Act.

Il vincitore avrà l'onore di farci fare la solita figura di merda all'Eurovision.

I cantanti sono accompagnati dall'Orchestra del Sindacato Gelatai, diretta da vari personaggi loschi vestiti orribilmente, e retta con pugno di ferro dall'immarcescibile Beppe Vessicchio.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Festival di Sanremo 2018

Prima serata

La serata d'esordio di martedì 7 febbraio si apre con una versione di Penso Positivo addirittura più brutta dell'originale. Dopo 25 minuti fitti di spot veniamo introdotti al supplizio da un Fiorello in formissima nonostante il grave incidente e il cancro, e un Baglioni che invece incidenti non ne ha avuti ma ne mostra tutti i sintomi. Baglioni è assistito nella conduzione da un farfallino transgenico che vive sul suo collo e che mostra chiari segni di impazienza.

In breve fa il suo ingresso anche Michelle Hunziker, dopo 40 anni ancora uguale a sé stessa: immotivatamente sorridente, inspiegabilmente gnocca come quando ne aveva 20 in meno, e del tutto incapace di parlare in romanesco come tutti gli altri. Indossa 2 tette dure come travertino, appena velate da un abito più aperto di un'autopsia; la scollatura provoca nella Boldrini un attacco di lupus, con tutto che in quel momento stava guardando Take me out su Real Time. La sua presenza è particolarmente gradita da un Pierfrancesco Favino più garrulo del solito, col quale esegue gustose scenette rovinate dalla vistosa erezione di lui.

Ornella Vanoni in gara con la canzone Imparare a galleggiare.

Ornella Vanoni presenta insieme a due loschi figuri la canzone Imparare ad amarsi, che scorre via abbastanza innocuamente. Al termine dell'esibizione l'anziana signora coglie l'occasione per ricordare che gli uomini muoiono le donne, però ne esistono anche di carini e gentili che invece no[1]; vivranno forse nello stesso paese in cui si trovano le maestre che non seviziano gli alunni?

Il duo Ermal Meta + Fabrizio Moro minaccia di superare i limiti legali di jella già a inizio serata solo per il fatto di essersi presentati insieme. Allertata la Protezione civile. Portano il consueto Pezzo Di Denuncia Obbligatorio nel tentativo di far vergognare l'opulento pubblico del teatro Ariston, inutilmente come al solito. Il titolo è Non mi avete fatto niente, e già prima del refrain parte il polemicone plagio: la canzone risulta identica a quella che canticchia Meta sotto la doccia dopo che ha scopato, peraltro già registrata alla SIAE, come qualunque altro suono emesso dal cantautore. Secondo il regolamento, Pippo Baudo deve lasciare qualunque cosa stia facendo e andare a Sanremo per schiaffeggiare il reo finché non confessa, ma l'emergenza maltempo rallenta le operazioni. Ed è po-le-mi-CA!

La commovente esibizione di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli dà un'eccellente occasione di andare a pisciare. Al ritorno si scopre che la canzone si intitola ironicamente Il segreto del tempo.

Per la categoria "Gruppo Idiota d'Ordinanza" si presentano i[2] Lo Stato Sociale, con la loro Una vita in vacanza; da contratto, ogni GIdO ha diritto di inserire 1 parolaccia nella canzone, e la scelta del gruppo cade su "coglioni". Un testo simpaticamente qualunquista scorre su una base dance, che non si sa mai, magari va di culo come a Gabbani.

La tentazione di andarsi a vedere la Fornero che brutalizza i pensionati su LA7 comincia a farsi sempre più forte.

Enrico Ruggeri torna con ciò che resta dei Decibel, riunitisi appositamente per ricordarci come mai si erano sciolti. Il risultato fa pensare a cosa sarebbero i Soundgarden se oltre a Chris Cornell fossero morti anche tutti gli altri componenti del gruppo, e ciò nonostante continuassero a suonare.

L'(ultimo) ritorno di Elio e le Storie Tese invece ci ricorda che spesso quando si sciolgono è ormai troppo tardi. La canzone si intitola Arrivedorci ed esprime tutto il disagio dell'uomo moderno che vorrebbe piuttosto riascoltare Italyan, Rum Casusu Çikti.

[A questo punto il nostro inviato gira su Italia 1 perché danno Terminator 2, ci scusiamo per l'interruzione N.d.R.]

Visto che 2 Pooh non erano abbastanza, ne arriva un terzo di cui non abbiamo voglia neanche di dare il nome (va be', Red Canzian), col brano Ognuno ha il suo racconto, un pezzo power metal senza il power e senza il metal.

Fra le innumerevoli esibizioni fuori gara ricordiamo quella del gelataio violinista, chiamato a testare la resistenza al sonno del pubblico.

A mezzanotte, colpo di scena: neanche l'idrogeno liquido può fermare il T-1000!

Seconda serata

La serata inizia con l'esibizione di 4 nuove proposte, presentate dalla Hunziker in un tipico abito svizzero: giallo e pieno di buchi, come l'Emmental.
Il primo ad esibirsi è Lorenzo Baglioni. La puzza di nepotismo si sprigiona dai televisori 4D di ultima generazione, poi si scopre che non è parente della statua di cera che presenta la manifestazione e che il cattivo odore proviene dalla nonna sulla poltrona, ferma in quella posizione dal Sanremo del '98. Il cantante è in realtà il professore di grammatica di Francesco Totti, salito sul palco per fargli una lezione sul congiuntivo nella speranza di beccarlo davanti alla TV e finire il lavoro iniziato da suo padre.
Dopo di lui arrivano un paio di ragazze: Alice Caioli che parla di Specchi rotti e Giulia Casieri che gli chiede Come stai? La risposta della prima non poteva che essere: "Con sette anni di sfiga che mi aspettano mi sento alla deriva in un mare di merda". Favino cerca di coprire la volgarità parlando del culo di Michelle, riportando nello spettatore attempato l'immagine di una mutandina ondeggiante di pubblicitaria memoria.
C'è attesa per l'ultima nuova proposta ma quelli che aspettavano Mirko e il cane restano delusi, il botolo si attarda a fiutare tutti gli angoli dell'Ariston e sale sul palco solo l'umano. Più che una canzone sembra la recita di una poesia, l'assenza dei latrati penalizza pesantemente l'esibizione.

Nina Zilli prima del trucco.
Nina Zilli dopo il nuovo piano regolatore del Comune.

Dopo un'estenuante spiegazione del regolamento, da cui emerge che i voti vengono dati da svariate percentuali di gente a caso, è la volta dei Big. Aprono la serata Le Vibrazioni con il brano Così sbagliato, che hanno intitolato così per distinguerlo dall'altra cinquantina di loro brani del tutto identici.

Torna poi Nina Zilli, quella che trovandosi sul ciglio del burrone che divide le strafiche dalle befane s'è fermata giusto in tempo. Ri-canta Senza appartenere, un brano scritto dalle donne cantato dalle donne suonato dalle donne per le donne donnedonnedonne però quando torna a casa si suppone che non disdegni il cazzo.

Arrivano i primi super ospiti, si tratta del trio di baby-pavarottoidi chiamato Il Volo. Dopo aver cantato Nessun dorma!, nella speranza di far rialzare qualche milione di palpebre oramai serrate, iniziano a duettare[3] con Baglioni. Il 40% dello share prende definitivamente il volo.

Dopo una serie di cantanti che non vale la pena di nominare ha inizio la Pippobaudeide, il racconto dell'intera vita di Pippo Baudo raccontato da uno che Pippo Baudo lo conosce bene e lo stima moltissimo: Pippo Baudo. Dopo 2 ore e mezza il pubblico viene soccorso dai cani del Soccorso alpino.

Diodato e Roy Paci portano Adesso, un brano che invita ad alzare lo sguardo dai "cellulari"[4] e a non parlare con la tastiera. Poi arriva Antonacci che invita a non usare i messaggini ma di tornare all'uso del "citofono"[5]. Poi torna la Vanoni e la tecnologia smette di funzionare spontaneamente, costringendo la produzione a ricorrere ai piccioni viaggiatori.

Note

  1. ^ saranno tipo 2 o 3, ma non ci sono dati certi.
  2. ^ gli?
  3. ^ boh, forse quadrettare sarebbe più corretto
  4. ^ un termine arcaico che dovrebbe significare smartphone
  5. ^ un termine arcaico che dovrebbe indicare un oggetto usato dai Testimoni di Geova per fare gli scherzi la mattina presto