Vaso di Pandora: differenze tra le versioni

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Il '''Vaso di Pandora''', nella [[mitologia greca]], è il contenitore di tutti i [[mali]] che si sono riversati nel mondo dopo la sua apertura. Assieme all'episodio ''“[[Adamo]], [[Eva]] e la mela proibita”'', si inserisce a pieno titolo nella serie ''“Se l'[[umanità]] soffre è quasi sempre colpa delle [[donne]]”''.
Il '''Vaso di Pandora''', nella [[mitologia greca]], è il contenitore di tutti i [[mali]] che si sono riversati nel mondo dopo la sua apertura. Assieme all'episodio ''“[[Adamo]], [[Eva]] e la mela proibita”'', si inserisce a pieno titolo nella serie ''“Se l'[[umanità]] soffre è quasi sempre colpa delle [[donne]]”''.

Versione delle 00:17, 28 giu 2011

COSA HAI FATTO?! NON DOVEVI APRIRE QUESTA PAGINA!

Il Vaso di Pandora.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Vaso di Pandora

Il Vaso di Pandora, nella mitologia greca, è il contenitore di tutti i mali che si sono riversati nel mondo dopo la sua apertura. Assieme all'episodio Adamo, Eva e la mela proibita”, si inserisce a pieno titolo nella serie “Se l'umanità soffre è quasi sempre colpa delle donne.

Gli Dei tendono ad essere permalosi

Nessuno può emarginarlo... Nessuno.

Zeus, offeso a morte con il genere umano per la scoperta del fuoco, e soprattutto per non essere stato invitato ad un toga-party selvaggio che si teneva in quei giorni a Tebe, decise di inventare un modo assolutamente crudele ma allo stesso tempo incredibilmente macchinoso per punire gli odiati mortali.


« Hanno invitato pure Perseo! Non è nemmeno un dio! Che bastardi... »


Dunque, il grande vecchio prese contatto con Efesto, commissionandogli una bellissima fanciulla, Pandora (dal greco “pan doron” = “Dono tarocco degli Dei”), allo scopo di diffondere, zitta zitta, il male nel mondo. Le altre divinità, pregustando le risate che si sarebbero fatte a scherzo riuscito, donarono alla fanciulla grazia e virtù, per renderla insospettabile. Come inserire agevolmente l'agente estraneo evitando domande? Qui Zeus ebbe un'idea geniale: darla in moglie ad Epimeteo, fratello stupido di Prometeo.

Un grosso grasso matrimonio greco

Una mattina, mentre Epimeteo era intento a spiare di nascosto un gruppo di ninfe dei boschi, Zeus gli apparve sotto forma di leocorno, recando Pandora al suo fianco.


« Epimeteo! Smettila di startene qui a farti le pippe! Io, Zeus, adunatore dei nembi, ho deciso di offrirti questa splendida vergine! »


Epimeteo, rimosso un immenso tappo di cerume dall'orecchio destro, pensando di aver sentito male, rimase interdetto.


« Oh, Zeus cupitonante, perché mai questo insolito attacco di generosità? Mio fratello Prometeo dice che voi divinità non fate mai un regalo senza l'inghippo... »


« Taci, stolto! Tuo fratello ora concede le sue perle di saggezza ad un'aquila che gli divora il fegato! Io sono Zeus, signore degli dei! Non devo certo spiegare a te la rava e la fava di quello che faccio! »


Epimeteo in una foto d'archivio.

Epimeteo, convinto più dalle procaci forme di Pandora che dalle parole di Zeus, accettò di buon grado di unirsi a lei in legittimo matrimonio, officiato seduta stante dallo stesso signore dell'Olimpo. Quest'ultimo, con apparente noncuranza, si accostò ai novelli sposini, consegnando alla sposa un vaso sigillato, sapendo benissimo che Ermes aveva dotato la giovane di una divorante curiosità.


« Ecco a voi il mio regalo di nozze! Un bellissimo vaso da usare come inutile soprammobile! Ma, mi raccomando Pandora, non aprirlo! Capito? Non aprirlo mai, quelle cose molto soprannaturali che ci sono dentro... No, non farmi dire niente... Non ho mai visto cose del genere in vita mia... Non aprirlo... Sarebbe troppo incredibile... »


Il Fattaccio

Dal vaso si sprigionò l'odore mefitico del panino al formaggio che Zeus ci aveva lasciato dentro da due anni.

Detto ciò, Zeus tornò sull'Olimpo a godersi la scena dall'alto. Epimeteo condusse Pandora al suo cesso di casa, una capanna di legno e lamiere, fornita di un'unica stanza tre metri per tre, che fungeva sia da cucina che da camera da letto e, con un bel secchio nell'angolo, anche da bagno. Qui diede ordine alla partner, dolcemente, di spolverare un po' in giro, preparargli la cena e preparare sé stessa alla più travolgente notte di sesso mai vissuta prima. Epimeteo poteva permettersi queste promesse a vuoto, dopotutto la ragazza era vergine. Pandora, al fine di scacciare le fantasie suicide che già le si affollavano nella mente, decise di concentrarsi sul misterioso vaso, ipotizzando cosa mai potesse esservi contenuto. Stava giusto lasciando perdere quel rompicapo, quando la voce di Epimeteo la raggiunse dall'esterno.


« Cara, ci sono delle misteriose croste nere sui miei piedi, potresti venire qui e aiutarmi a toglierle? »


La fanciulla, a conti fatti, decise che in fondo niente nell'universo poteva essere peggiore della sua vita matrimoniale, e aprì il vaso senza esitazione. Una valanga di dolori e mostruosità eruttò fuori a getto continuo: vecchiaia, malattia, pazzia, Alfonso Signorini e molte altre piaghe dell'umanità. Pandora, proferendo bestemmie irripetibili, si affrettò a chiudere il vaso, assestando con il coperchio un bel colpo in testa alla Speranza, che usciva proprio in quel momento, rispedendola all'interno.

Oops...

Me la pagherai, lurida baldracca!

Il mondo divenne quindi un deserto inospitale di dolore e morte. Gli uomini si aggiravano sconfortati e apatici, Pandora non poteva uscire di casa senza che qualcuno le sputasse in un occhio o avanzasse ipotesi ardite sul suo mestiere e\o quello di sua madre. Quando la situazione divenne insostenibile, vale a dire quando Pandora finì le scuse per non fare sesso con Epimeteo, si sentì bussare dall'interno del vaso.


« Fammi uscire, stronza! Io posso aiutarvi! »


Pandora, confusa, riaprì il vaso e la Speranza ("Elpis" = "Colei che saltò fuori dal vaso incazzata nera"), con un bernoccolo gigantesco, le mostrò il dito medio in un gesto eloquente, quindi se ne andò in giro per la Terra a confortare l'umanità. Pandora, per parte sua, piantò in asso Epimeteo, divenendo una presenza fissa nelle riviste patinate grazie alle sue relazioni scandalose con Ercole, Giasone e Xena.

Il Vaso nel culturame della plebe

Nella cultura popolare la figura del Vaso di Pandora è molto presente, anche quando nessuno l'ha richiesta. La pagina di Wikipedia dà una breve definizione del modo di dire che ne deriva, ma io ho poca stima della vostra intelligenza, quindi mi limiterò a farvi qualche esempio, tratto da dialoghi di vita vissuta, sperando che capiate da soli.

« Gianni, il fatto che io ti abbia scodellato un marmocchio che piange la metà del tempo e caga nell'altra metà, non significa che abbiamo aperto un Vaso di Pandora che distruggerà le nostre vite. O sì? »


« Dottore, credo che la creazione in laboratorio di quella super peste bubbonica geneticamente modificata, per vendere i nostri vaccini e fare un sacco di soldi, sia un Vaso di Pandora dalle conseguenze imprevedibili... »


« Non lo so... Forse pubblicare questo libro sui vampiri gay potrebbe essere un Vaso di Pandora, lo 0,5% di umanità che ancora legge qualcosa, oltre le istruzioni dell'iPad, potrebbe non riprendersi mai più... »


Inoltre, un sacco di film, videogiochi, libri, fumetti erotici e telefilm citano più o meno a sproposito Pandora e il Vaso, o il Vaso senza Pandora. Questo a riprova della grande fama che ha accompagnato la leggenda attraverso i secoli. Non è un caso se nemmeno Barbara D'Urso cita il mito di Diomede e il pollo ninfomane, per dire.