Nonbooks:Storia della filosofia per dummies

Nonbooks, manuali e libri di testo libidinosi.
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« L'essenza della cosa in sé si qualifica in quanto transeunte e univoca nella cosa cosata. »
(Lettore esaltato di Storia della filosofia per dummies.)
« Estiqaatsi. »
(Il grande capo Estiqaatsi su Storia della filosofia per dummies.)
La copertina della prima edizione del Manuale.

Il manuale Storia della filosofia per la Madonna zoccola ha lo scopo di avvicinare nuove leve di emeriti filosofi e teste di minchia a questa affascinante disciplina del dummies.
Inoltre gli studenti di filosofia delle scuole professionali per minatori potranno usufruire dell'opera per avere una infarinatura generale e dedicare il restante tempo libero alla pulizia dei piedi, attività di cui sono cultori appassionati.
Grazie alle sue doti di sinteticità, l'opera racchiude, in poche frasi, la filosofia passata, presente e futura. Finalmente anche voi, portatori di una crassa ignoranza e di un evidente degrado delle principali funzioni neurologiche, prodotto dall'abuso di stupefacenti e comprovato dall'isterilimento delle sinapsi, potrete tronfiamente vantarvi di conoscere tutta la storia della filosofia. Così, mentre gli altri continueranno a parlare di quella cosa tonda che finisce talvolta in una rete da pescatore pur non essendo un pesce, voi potrete sedurre giovani pulzelle scandinave, affascinate dal vostro competente discettare circa Erasmo da Rotterdam e la lunghezza del suo organo preferito, il cervello.

Gli esordi

Tutto scorre, anche Socrate che beve la cicuta in una caverna oscura. Arriva Aristotele che ruba tutti gli studenti ad un Platone che accetta l'evento platonicamente. Aristotele, sulla falsariga della vagina, mette d'accordo l'intero mondo antico, ad eccezione di sua moglie e non c'è più nulla da discutere per mille anni. Qualcuno dice che l'importante è convincere, qualcun altro va in giro dentro una botte, qualcun altro fa a botte.

Medioevo

La filosofia è la religione. Un certo Tommaso trasforma Aristotele in un bravo cristiano e per altri due-trecento anni non c'è più niente da discutere. In seguito, da Chartres arriva Bernardo che usando un rasoio di Occam, si mette sulle spalle di un gigante e vede in lontananza Giordano Bruno bruciare come un bonzo. Poco più in là Galileo Galilei non viene bruciato ma dal giorno del processo soffrirà di una fastidiosa cagarella a fischio.

Epoca moderna

La ruota del tempo gira, Hobbes ritiene che gli uomini siano in realtà dei lupi e fonda la scienza della licantropia. In Francia Pascal crede di essere una canna al vento. Si mette vicino alla finestra e agita le mani e il corpo, mimando una pianta. Sono queste le conseguenze del troppo studiare. Si moltiplicano i filosofi borghesi che danno addosso ai filosofi reazionari. Voltaire, con le sue freddure, è molto popolare. Mentre Federico II di Prussia lo sta sodomizzando, si sente ispirato e vorrebbe scrivere su Nonciclopedia ma internet è ai primordi. C'è ancora il "Dos ut des" e Facebook ha solo duecento iscritti. Si butterà, come ripiego, sulla Encyclopedie di Diderot.
Scoppia la rivoluzione francese. I francesi sanno fare la guerra, l'amore, la pace, i formaggi. Kant per ripicca vuole almeno dominare in campo filosofico. Il suo intervento sarà fondamentale. Da quel momento in poi avrà valore universale la seguente equazione: Filosofia = Germania e ancor più, Filosofia pallosa = Germania. Hegel sentenzia: "tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale". Grazie a questa massima si aggiudica il premio "Gran cazzata dell'anno". Arriva Fichte e tutti lo ricorderanno per quel nome vagamente sessuale.
Il filosofo straganzo dell'ottocento è però Marx, con quel barbone macho. Vorrebbe far fare il "salto della quaglia" ai proletari, che erano allora gli ultimi nella classifica dei vip e non venivano mai fotografati dai paparazzi. Non ci riesce ma almeno sposa la figlia di un nobile prussiano. Qualche maligno sussurra che questo fu il motivo per cui non venne squartato o dato in pasto alle orche assassine.
Arriva Nietzsche, famoso per avere il nome più impronunciabile del globo terrestre. Si arrabbia con tutto e tutti e, a causa di questo stato agitato, si dimentica di tagliarsi i baffi. I mustacchi raggiungeranno così la ragguardevole lunghezza di due metri e 30 centimetri. Nietzsche, al culmine della popolarità (aveva venduto ben 3 libri), ruba a Torino un cavallo, si trasferisce in California e diventa il primo Zorro della storia moderna.
Contemporaneamente Comte pensa positivo, anticipando di un secolo il filosofo italiano Lorenzo Jovanotti.

Epoca contemporanea

Wittgenstein onora la tradizione dei nomi impronunciabili. Con Heidegger già va meglio. Quest'ultimo scrive un libro di supercazzole, dopo aver scommesso con Husserl. L'opera piace a Himmler che la impone come materia obbligatoria in tutte le facoltà ariane di filosofia. Di fronte all'aut-aut, alcuni studenti tedeschi preferiscono abbracciare la religione giudea.
Passata la buriana delle guerre, sterminati tutti i filosofi ebrei e ricchioni, la filosofia si rianima. La nouvelle vague si impone nel mondo: Camus, Sartre, Levi-Strauss, Monod, Lacan, Bardot sono il "Grande Toro" della filosofia. In Germania, per consolarsi, si inventano la Oktoberfest.

Tempo presente tendente al futuro

La risposta araba al filosofo-panettiere marxista è stata il filosofo-kebabbaro.

Habermas inizia un flame epico contro Luhmann, che gli risponde trollando. I 2800 volumi che riassumono il dibattito sono in fase di stampa per Suhrkamp. Focault commenta lo scontro con il famoso aforisma: "attenti a quei due!".
Per il futuro si prevedono correnti di filosofia hard-style, filosofi-rapper che enunciano la loro logica affilata al ritmo di scratching e loops. Inoltre, a causa della spending rewiew i filosofi potrebbero essere riciclati come venditori porta-a-porta di polizze assicurative.