La casa dalle finestre che ridono: differenze tra le versioni

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{{wikipedia|La casa dalle finestre che ridono}}
{{wikipedia|La casa dalle finestre che ridono}}


'''La casa dalle finestre che ridono''' (conosciuto anche con il titolo '''La stamberga dai pannelli allegri''') è un [[film]] [[horror]] per bambini di [[Pupi Avati]].<br />
'''La casa dalle finestre che ridono''' (conosciuto anche con il titolo '''La stamberga dai pannelli allegri''') è un [[film]] [[horror]] per bambini del regista [[Pupi Avati]].<br />
Originariamente il film doveva essere diretto da [[Dario Argento]], ma il regista era già impegnato sul set di ''Quattro funerali e un'autopsia'' e così dovette rifiutare.
Originariamente il film doveva essere diretto da [[Dario Argento]], ma il regista era già impegnato sul set di ''Quattro funerali e un'autopsia'' e così dovette rifiutare.


==Trama==
==Trama==
===Inizio del film===
===Inizio del film===
Il film inizia con una scena che mostra un tizio tutto nudo che viene pugnalato fino alla morte. Fine.
Il film inizia con una scena che mostra un tizio tutto nudo che viene pugnalato fino alla [[morte]]. Fine.


Questa è l'unica scena paurosa presente in questo film, per il resto vedrete soltanto scene di [[suspense]], di [[sesso]] e un'idiota con crisi d'identità.
Questa è l'unica scena paurosa presente in questo film, per il resto vedrete soltanto scene di [[suspense]], di [[sesso]] e un idiota con crisi d'identità.


===Un restauratore padano in un paese terrone (no, non è un [[reality show]])===
===Un restauratore padano in un paese terrone (no, non è un [[reality show]])===
La scena si sposta in un <s>inquinatissimo e puzzolentissimo</s> idilliaco e bellissimo paesaggio della [[Terronia]]. Un battello sta trasportando alcune persone: fra di loro c'è Stefano, restauratore padano vestito talmente per benino che tutti lo scambiano per un [[Testimoni di Geova|testimone di Geova]].
La scena si sposta in un <del>inquinatissimo e puzzolentissimo</del> idilliaco e bellissimo paesaggio della [[Terronia]]. Un battello sta trasportando alcune persone: fra di loro c'è Stefano, un restauratore padano vestito talmente bene che tutti lo scambiano per un [[Testimoni di Geova|testimone di Geova]].
Stefano sbarca dal battello, mette il primo piede a terra e subito pesta una merda di [[cane]]: il primo infausto presagio non tarda a manifestarsi. Stefano ne è già impaurito.
Stefano sbarca dal battello, mette il primo piede a terra e subito pesta una merda di [[cane]]: il primo infausto presagio non tarda a manifestarsi. Stefano ne è già impaurito.


Dopo la cacca di benvenuto, gli onori di casa glieli fa il [[sindaco]] del paese, un tizio talmente basso che a confronto [[Warwick Davis]] sembra un cestista dei Lakers. Insieme a lui c'è Coppola, il [[tassista]] del paese, famoso per aver soffiato a [[Boris Yeltsin]] il [[Guinness dei Primati]] per il maggior tasso alcolemico già dalle sette del mattino. Stefano sale sul [[taxi]] e il sindaco comincia a fargli una proposta.


{{dialogo|Sindaco|Stefano, ti ho convocato nel nostro piccolo paesino per un'offerta: dovrai restaurare un'affresco della nostra [[chiesa]]|Stefano|Mitico! E mi pagherete per questo?|Sindaco|No.|Stefano|Ma c' cazz'...!|Sindaco|Coppola, stai guidando ubriaco?!|Coppola|N-n-no, s-s-scignor sindaco, s-s-s-sono perfet-t-t-tamente sobrio... stonf! (Coppola sviene sul volante)}}
Dopo la cacca di benvenuto gli onori di casa glieli fa il [[sindaco]] del paese, un tizio talmente basso che a confronto [[Warwick Davis]] sembra un cestista dei Lakers. Insieme a lui c'era Coppola, il [[tassista]] del paese, famoso per aver battuto il [[Guinness dei Primati]] di maggior numero di incidenti stradali da [[ubriaco]]. Stefano sale sul [[taxi]] e il sindaco comincia a fargli una proposta.


Il taxi va a sbattere contro un albero ma fortunatamente non ci sono vittime, a parte il [[fegato]] di Coppola.
{{dialogo|Sindaco|Stefano, ti ho convocato nel nostro piccolo paesino di [[Campania]] per un'offerta: dovrai restaurare un'affresco della nostra [[chiesa]]|Stefano|Mitico! E mi pagherete per questo|Sindaco|No.|Stefano|Mannaggia ai pescetti!|Sindaco|Coppola, stai guidando ubriaco?!|Coppola|N-n-no, s-s-scignor sindaco, s-s-s-sono perfet-t-t-tamente sobrio... stonf! (Coppola sviene)}}

Il taxi va a sbattere contro un'albero, ma fortunatamente non ci fu nessun morto, eccetto una [[anziano|vecchia bacucca]].


=== L'affresco della chiesa e Stefano abbatte, letteralmente, la quarta parete ===
=== L'affresco della chiesa e Stefano abbatte, letteralmente, la quarta parete ===
Il nostro amico Stefano si recò subito in [[chiesa]], dove lo aspettava nientepopodimeno che il [[prete]], il quale gli mostrò l'affresco che doveva restaurare, che mostrava il martirio di [[San Sebastiano]]. Stefano, vedendo l'espressione di dolore del santo, commentò:
Il nostro amico Stefano si reca subito in [[chiesa]], dove lo aspetta nientepopodimeno che il [[prete]], il quale gli mostra l'affresco da restaurare, che rappresenta il martirio di [[San Sebastiano]], crivellato di frecce da [[Robin Hood]]. Stefano, vedendo l'espressione di dolore del santo, commenta:


{{dialogo|Stefano|Che brutto affresco! Chi è il tizio che lo ha dipinto?|Prete|Buono Legnani, un pittore del nostro paese morto suicida trent'anni fa. lo soprannominavamo "Il pittore delle agonie|Stefano|Soffriva di calcoli renali?|Prete|No, cretino, dipingeva la gente che stava per morire!}}
{{dialogo|Stefano|Ma che è 'sta merda? Chi l'ha dipinta?|Prete|Buono Legnani, un pittore del nostro paese morto suicida trent'anni fa. Lo soprannominavamo "Il pittore delle agonie"|Stefano|Soffriva di calcoli renali?|Prete|No, cretino, dipingeva la gente che stava per morire!}}


Detto questo, Stefano comincia il suo lavoro, ma all'improvviso vede un tizio che stava correndo avanti e indietro agitando le braccia per tutto il corridorio della chiesa. Stefano domanda alla regia:
Detto questo Stefano comincia il suo lavoro, ma all'improvviso vede un tizio che corre avanti e indietro agitando le braccia per tutto il corridorio della chiesa. Così Stefano chiede alla regia:


{{dialogo|Stefano|Scusate, regia, ma chi è costui?|Regia|Lidio, lo scemo del paese|StefanO|Ah, e perchè sta facendo quella cosa|Regia|Ha un'altra delle sue crisi d'identità. Adesso si crede di essere un piccione|Stefano|Ah!}}
{{dialogo|Stefano|Scusate, regia, ma chi è costui?|Regia|È Lidio, lo scemo del paese|Stefano|Ah, e perché sta facendo quella cosa?|Regia|Ha un'altra delle sue crisi d'identità. Adesso crede di essere un piccione.|Stefano|Ah!}}


=== Stefano, la strana telefonata e i paesani ===
=== Stefano, la strana telefonata e i paesani ===
[[File:Affresco casa dalle finestre che ridono.jpg|thumb|right|300px|L'allegro affresco della chiesa.]]
Dopo aver esaminato l'affresco che doveva restaurare e dopo essere sfuggito allo scemo del paese che si crede di essere un piccione, Stefano decide di affittare una camera d'albergo. Appena entrato, il restauratore riceve una strana telefonata:
Dopo aver esaminato l'affresco che doveva restaurare e dopo essere sfuggito allo scemo del paese che si crede di essere un piccione, Stefano decide di affittare una camera d'albergo. Appena entrato, il restauratore riceve una strana telefonata:


{{dialogo|Stefano|Pronto?|Voce|Sette giorni... fra sette giorni morirai...|Stefano|Ma chi parla?|Voce|Ops! Ho sbagliato numero.}}
{{dialogo|Stefano|Pronto?|Voce|Sette giorni... fra sette giorni morirai...|Stefano|Ma chi parla?|Voce|Ops! Scusi, ho sbagliato film...!}}


Stefano riattacca. Ma il [[telefono]] suona ancora:
Stefano riattacca. Ma il [[telefono]] suona ancora:
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La voce riattacca e Stefano rimane molto confuso, talmente confuso che va a sbattere contro tre pali della luce.
La voce riattacca e Stefano rimane molto confuso, talmente confuso che va a sbattere contro tre pali della luce.


Poi decide di andare a mangiare in una classica trattoria terrona chiamata "Trattoria Poppi", dal nome del tizio con il nome più stupido del mondo che costruì la trattoria. Comunque, appena arrivato, Stefano incontaò il suo amico Antonio Mazza. I due amiconi cominciano a parlare di [[stupidaggini]], ma quando Stefano comincia a parlare dell'affresco, ad Antonio Mazza gli viene un mancamento e svenne.
Poi decide di andare a mangiare in una classica trattoria terrona chiamata "Trattoria Poppi", dal nome del tizio con il nome più stupido del mondo che costruì la trattoria. Comunque, appena arrivato, Stefano incontra il suo amico Antonio Mazza. I due amiconi cominciano a parlare di [[stupidaggini]], ma quando Stefano comincia a parlare dell'affresco, ad Antonio Mazza gli viene uno "stupone" e sviene.


Dopo mangiato, Stefano va a far visita alla sua vicina di camera, che non era altri che la maestra dell'unico asilo del paese. La donna comincia a sedurre il giovane restauratore, ma quest'ultimo, stranamente, non è stupido e sa che quella che ha davanti a lui è una vecchia racchia, e quindi se ne va dopo aver letteralmente steso la maestra con un [[pugno|cartone]].
Dopo mangiato, Stefano va a far visita alla sua vicina di camera, che non è altri che la maestra dell'unico asilo del paese. La [[donna]] comincia a sedurre il giovane restauratore ma quest'ultimo, stranamente, non è stupido e sa che quella che ha davanti a lui è una vecchia racchia, e quindi se ne va dopo aver letteralmente steso la maestra con un [[pugno|cartone]].


=== Si comincia il lavoro ===
=== Si comincia il lavoro ===
Il giorno dopo, Stefano e il suo inseparabile amico Antonio Mazza cominciano ad [[ma anche no|analizzare accuratamente con metodi scientifici che nessuno può capire]] i frammenti dell'affresco, finchè non arriva nientepopodimeno che il sindaco, che ordina a Stefano di andare a restaurare l'affresco.
Il giorno dopo, Stefano e il suo inseparabile amico Antonio Mazza cominciano ad [[ma anche no|analizzare accuratamente con metodi scientifici che nessuno può capire]] i frammenti dell'affresco, finché non arriva nientepopodimeno che il sindaco, che ordina a Stefano di andare a restaurare l'affresco.


Appena arrivato in chiesa, il restauratore comincia il suo lavoro, aiutato da uno degli aiutanti migliori che gli abbiano mai dato: Lidio, lo scemo del paese. Mentre Stefano lavora e Lidio bighellona, il restauratore dice allo scemo che aveva recentemente ricevuto strane telefonate, ma Lidio è troppo occupato a prendersi a padellate in testa da solo piuttosto che ascoltare Stefano.
Appena arrivato in chiesa, il restauratore comincia il suo lavoro, aiutato da uno degli aiutanti migliori che gli abbiano mai dato: Lidio, lo scemo del paese. Mentre Stefano lavora e Lidio bighellona, il restauratore dice allo scemo che aveva recentemente ricevuto strane telefonate, ma Lidio è troppo occupato a prendersi a padellate in testa da solo per ascoltare Stefano.


Dopo un po', Stefano va a mangiare nuovamente in trattoria, però stavolta entrò anche Coppola ubriaco che cantava ''Barbie Girl'', ma viene subito arrestato dalla [[polizia]]. Dopo questo stupido e insignificante episodio, il proprietario della trattoria invita il giovane Stefano a casa sua, dove mostra la sua collezzione di quadri del Legnani, e Stefano rimase [[balla|affascinato]] dalla bravura del pittore.
Dopo un po' Stefano va a mangiare nuovamente in trattoria, però stavolta entra anche Coppola ubriaco che canta ''Barbie Girl'' e viene subito arrestato dalla [[polizia]]. Dopo questo stupido e insignificante episodio, il proprietario della trattoria invita il giovane Stefano a casa sua, dove mostra la sua collezione di quadri del Legnani, e Stefano rimane [[balla|affascinato]] dalla bravura del pittore.


=== La misteriosa morte di Antonio Mazza ===
=== La misteriosa morte di Antonio Mazza ===
Improvvisamente squilla il telefono, Stefano andò a rispondere e sente che dall'altro capo del filo c'era il suo buffo amico Antonio Mazza, che era molto preoccupato e ordina al restauratore di raggiungerlo a casa sua.
Improvvisamente squilla il telefono, Stefano va a rispondere e sente che dall'altro capo del filo c'è il suo buffo amico Antonio Mazza, che era molto preoccupato e ordina al restauratore di raggiungerlo a casa sua.


Quella notte Stefano si avvia verso la casa del suo amico e dopo essere arrivato davanti all'abitazione, vede con orrore che il suo amico si è buttato dal balcone dell'ultimo piano, ma vede anche che c'era l'ombra di qualcuno dentro l'abitazione. Arrivò la polizia e Stefano chiede al maresciallo.
Quella notte Stefano si avvia verso la casa del suo amico e dopo essere arrivato davanti all'abitazione, vede con orrore che il suo amico si è buttato dal balcone dell'ultimo piano, ma vede anche che c'era l'ombra di qualcuno dentro l'abitazione. Arriva la polizia e Stefano chiede al maresciallo:


{{dialogo|Stefano|Senta, maresciallo, ho visto Antonio che si era buttato dalla finestra di casa sua! Secondo lei qual'è la ragione?|Maresciallo|Le ipotesi sono due: o in quel momento Antonio credeva di volare, oppure si è suicidato|Stefano|Maresciallo, apparte che il mio amico non è stupido come Lidio|Lidio|Ehi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!|Stefano|Comunque ho visto un'ombra che aveva spinto Antonio fuori dalla finestra.}}
{{dialogo|Stefano|Senta, maresciallo, ho visto Antonio che si era buttato dalla finestra di casa sua! Secondo lei qual è la ragione?|Maresciallo|Le ipotesi sono due: o in quel momento Antonio credeva di volare, oppure si è suicidato|Stefano|Maresciallo, a parte che il mio amico non è imbecille come Lidio|Lidio|Ehi!!!|Stefano|...comunque ho visto un'ombra spingere Antonio fuori dalla finestra.}}


Il maresciallo fece finta di credere alle parole del giovane restauratore e se ne andò.
Il maresciallo fa finta di credere alle parole del giovane restauratore e se ne torna a casa.


Il mattino dopo Stefano ritornò in albergo, dove squillò nuovamente il telefono e dall'altra parte del filo c'era nientepopodimeno che la voce rompicoglioni che gli diceva di andarsene e di non toccare quell'affresco, ma stavoltA Stefano gli rispose per le rime e riattaccò. Dopo la telefonata, la proprietaria dell'albergo disse A Stefano di trovare un'altro alloggio perchè l'albergo era prenotato per un meeting di [[Dentista|dentisti]]. stefano accettò, ma da quel giorno cominciò a maledire tutti i dentisti, perchè nella sua stanza c'era nascosta la sua riserva segreta di riviste [[porno]].
Il mattino dopo Stefano ritorna in albergo, dove squilla nuovamente il telefono e dall'altra parte del filo c'era nientepopodimeno che la solita voce catarrale della rompicoglioni che gli dice di andarsene e di non toccare quell'affresco, ma stavolta Stefano la riempie di bestemmie e poi riattacca. Dopo la telefonata, la proprietaria dell'albergo dice a Stefano di trovare un altro alloggio perché l'albergo è stato prenotato per un meeting sulla [[proctologia]] dal titolo "''Esploriamo il culo umano''". Stefano accetta, ma da quel giorno cominciò a maledire tutti i proctologi.


=== La nuova casa di Stefano ===
=== La nuova casa di Stefano ===
Il giorno dopo Stefano e Lidio girarono in [[bicicletta]] per le campagne del paese cantando allegramente ''Sotto questo sole'', in cerca di una nuova casa per Stefano. Sfortunatamente il restauratore non si accorse di quanto lui e Lidio apparissero cretini in quel momento. Mentre [[balla|l'intonatissimo]] duo canoro astava attraversano la campagna, Stefano vide in lontananza
Il giorno dopo Stefano e Lidio girano in [[bicicletta]] per le campagne del paese cantando allegramente ''Sotto questo sole'', in cerca di una nuova casa per Stefano. Sfortunatamente il restauratore non si accorse di quanto lui e Lidio apparissero cretini in quel momento. Mentre [[balla|l'intonatissimo]] duo canoro astava attraversano la campagna, Stefano vede in lontananza
{{Portali|Cinema}}



[[Categoria:Film]]
[[Categoria:Film]]

Versione attuale delle 05:26, 14 nov 2020

La sorridente casa sogno di ogni bambino.
« Ah ah ah ah ah ah! »
(Una delle finestre che ridono)
« Se ne vada! »
(Una delle sorelle del Legnani rivolgendosi ai testimoni di Geova)
« Se credete di farmi paura con questi scherzi telefonici siete fuori strada! »
(Lino Capolicchio mentre si cambia i calzoni fradici di piscio)
« Senza Lidio dovrò servire messa da sola »
(Il prete del film scopre di essere ricchione)
« Sto morendo, sto morendo!! »
(Il Legnani mentre gli schiacciano un brufolo sulla schiena)
« Pulirsi dentro... Purificarsi... via, via... via tutto... La purezza... »
(Il Legnani seduto sul water mentre prova il suo nuovo registratore a filo)


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. La casa dalle finestre che ridono

La casa dalle finestre che ridono (conosciuto anche con il titolo La stamberga dai pannelli allegri) è un film horror per bambini del regista Pupi Avati.
Originariamente il film doveva essere diretto da Dario Argento, ma il regista era già impegnato sul set di Quattro funerali e un'autopsia e così dovette rifiutare.

Trama

Inizio del film

Il film inizia con una scena che mostra un tizio tutto nudo che viene pugnalato fino alla morte. Fine.

Questa è l'unica scena paurosa presente in questo film, per il resto vedrete soltanto scene di suspense, di sesso e un idiota con crisi d'identità.

Un restauratore padano in un paese terrone (no, non è un reality show)

La scena si sposta in un inquinatissimo e puzzolentissimo idilliaco e bellissimo paesaggio della Terronia. Un battello sta trasportando alcune persone: fra di loro c'è Stefano, un restauratore padano vestito talmente bene che tutti lo scambiano per un testimone di Geova.

Stefano sbarca dal battello, mette il primo piede a terra e subito pesta una merda di cane: il primo infausto presagio non tarda a manifestarsi. Stefano ne è già impaurito.

Dopo la cacca di benvenuto, gli onori di casa glieli fa il sindaco del paese, un tizio talmente basso che a confronto Warwick Davis sembra un cestista dei Lakers. Insieme a lui c'è Coppola, il tassista del paese, famoso per aver soffiato a Boris Yeltsin il Guinness dei Primati per il maggior tasso alcolemico già dalle sette del mattino. Stefano sale sul taxi e il sindaco comincia a fargli una proposta.

- Sindaco: “Stefano, ti ho convocato nel nostro piccolo paesino per un'offerta: dovrai restaurare un'affresco della nostra chiesa
- Stefano: “Mitico! E mi pagherete per questo?”
- Sindaco: “No.”
- Stefano: “Ma c' cazz'...!”
- Sindaco: “Coppola, stai guidando ubriaco?!”
- Coppola: “N-n-no, s-s-scignor sindaco, s-s-s-sono perfet-t-t-tamente sobrio... stonf! (Coppola sviene sul volante)”

Il taxi va a sbattere contro un albero ma fortunatamente non ci sono vittime, a parte il fegato di Coppola.

L'affresco della chiesa e Stefano abbatte, letteralmente, la quarta parete

Il nostro amico Stefano si reca subito in chiesa, dove lo aspetta nientepopodimeno che il prete, il quale gli mostra l'affresco da restaurare, che rappresenta il martirio di San Sebastiano, crivellato di frecce da Robin Hood. Stefano, vedendo l'espressione di dolore del santo, commenta:

- Stefano: “Ma che è 'sta merda? Chi l'ha dipinta?”
- Prete: “Buono Legnani, un pittore del nostro paese morto suicida trent'anni fa. Lo soprannominavamo "Il pittore delle agonie"”
- Stefano: “Soffriva di calcoli renali?”
- Prete: “No, cretino, dipingeva la gente che stava per morire!”

Detto questo Stefano comincia il suo lavoro, ma all'improvviso vede un tizio che corre avanti e indietro agitando le braccia per tutto il corridorio della chiesa. Così Stefano chiede alla regia:

- Stefano: “Scusate, regia, ma chi è costui?”
- Regia: “È Lidio, lo scemo del paese”
- Stefano: “Ah, e perché sta facendo quella cosa?”
- Regia: “Ha un'altra delle sue crisi d'identità. Adesso crede di essere un piccione.”
- Stefano: “Ah!”

Stefano, la strana telefonata e i paesani

L'allegro affresco della chiesa.

Dopo aver esaminato l'affresco che doveva restaurare e dopo essere sfuggito allo scemo del paese che si crede di essere un piccione, Stefano decide di affittare una camera d'albergo. Appena entrato, il restauratore riceve una strana telefonata:

- Stefano: “Pronto?”
- Voce: “Sette giorni... fra sette giorni morirai...”
- Stefano: “Ma chi parla?”
- Voce: “Ops! Scusi, ho sbagliato film...!”

Stefano riattacca. Ma il telefono suona ancora:

- Stefano: “Pronto?”
- Voce: “Se ne vada! Non tocchi quel quadro!”
- Stefano: “Pronto? Ma cosa volete?”
- Voce: “Non ha capito? Ho detto di andarsene!”
- Stefano: “Me lo paghi tu il biglietto del treno?”
- Voce: “Eccheccazz...! E va bene, razza di pidocchio!”

La voce riattacca e Stefano rimane molto confuso, talmente confuso che va a sbattere contro tre pali della luce.

Poi decide di andare a mangiare in una classica trattoria terrona chiamata "Trattoria Poppi", dal nome del tizio con il nome più stupido del mondo che costruì la trattoria. Comunque, appena arrivato, Stefano incontra il suo amico Antonio Mazza. I due amiconi cominciano a parlare di stupidaggini, ma quando Stefano comincia a parlare dell'affresco, ad Antonio Mazza gli viene uno "stupone" e sviene.

Dopo mangiato, Stefano va a far visita alla sua vicina di camera, che non è altri che la maestra dell'unico asilo del paese. La donna comincia a sedurre il giovane restauratore ma quest'ultimo, stranamente, non è stupido e sa che quella che ha davanti a lui è una vecchia racchia, e quindi se ne va dopo aver letteralmente steso la maestra con un cartone.

Si comincia il lavoro

Il giorno dopo, Stefano e il suo inseparabile amico Antonio Mazza cominciano ad analizzare accuratamente con metodi scientifici che nessuno può capire i frammenti dell'affresco, finché non arriva nientepopodimeno che il sindaco, che ordina a Stefano di andare a restaurare l'affresco.

Appena arrivato in chiesa, il restauratore comincia il suo lavoro, aiutato da uno degli aiutanti migliori che gli abbiano mai dato: Lidio, lo scemo del paese. Mentre Stefano lavora e Lidio bighellona, il restauratore dice allo scemo che aveva recentemente ricevuto strane telefonate, ma Lidio è troppo occupato a prendersi a padellate in testa da solo per ascoltare Stefano.

Dopo un po' Stefano va a mangiare nuovamente in trattoria, però stavolta entra anche Coppola ubriaco che canta Barbie Girl e viene subito arrestato dalla polizia. Dopo questo stupido e insignificante episodio, il proprietario della trattoria invita il giovane Stefano a casa sua, dove mostra la sua collezione di quadri del Legnani, e Stefano rimane affascinato dalla bravura del pittore.

La misteriosa morte di Antonio Mazza

Improvvisamente squilla il telefono, Stefano va a rispondere e sente che dall'altro capo del filo c'è il suo buffo amico Antonio Mazza, che era molto preoccupato e ordina al restauratore di raggiungerlo a casa sua.

Quella notte Stefano si avvia verso la casa del suo amico e dopo essere arrivato davanti all'abitazione, vede con orrore che il suo amico si è buttato dal balcone dell'ultimo piano, ma vede anche che c'era l'ombra di qualcuno dentro l'abitazione. Arriva la polizia e Stefano chiede al maresciallo:

- Stefano: “Senta, maresciallo, ho visto Antonio che si era buttato dalla finestra di casa sua! Secondo lei qual è la ragione?”
- Maresciallo: “Le ipotesi sono due: o in quel momento Antonio credeva di volare, oppure si è suicidato”
- Stefano: “Maresciallo, a parte che il mio amico non è imbecille come Lidio”
- Lidio: “Ehi!!!”
- Stefano: “...comunque ho visto un'ombra spingere Antonio fuori dalla finestra.”

Il maresciallo fa finta di credere alle parole del giovane restauratore e se ne torna a casa.

Il mattino dopo Stefano ritorna in albergo, dove squilla nuovamente il telefono e dall'altra parte del filo c'era nientepopodimeno che la solita voce catarrale della rompicoglioni che gli dice di andarsene e di non toccare quell'affresco, ma stavolta Stefano la riempie di bestemmie e poi riattacca. Dopo la telefonata, la proprietaria dell'albergo dice a Stefano di trovare un altro alloggio perché l'albergo è stato prenotato per un meeting sulla proctologia dal titolo "Esploriamo il culo umano". Stefano accetta, ma da quel giorno cominciò a maledire tutti i proctologi.

La nuova casa di Stefano

Il giorno dopo Stefano e Lidio girano in bicicletta per le campagne del paese cantando allegramente Sotto questo sole, in cerca di una nuova casa per Stefano. Sfortunatamente il restauratore non si accorse di quanto lui e Lidio apparissero cretini in quel momento. Mentre l'intonatissimo duo canoro astava attraversano la campagna, Stefano vede in lontananza