Gay omofobo

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia lubrificata per il piacere di lui e lei.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« I dannati froci? Me li inculerei tutti! »
(Tipico gay omofobo)

I gay omofobi sono l'ultima frontiera della trasgressione. Essi si presentano come persone di aspetto del tutto normale, proprio come me o te (ma non come Fabio Volo, la cui deformità spaventa donne e bambini).
I gay omofobi sono riconoscibili per tre caratteristiche:

Comportamento

Evoluzione del nero razzista e dell'ebreo antisemita, il gay omofobo professa un profondo e autentico disgusto per il mondo LGBT, dal quale è, allo stesso tempo, segretamente attratto. Per questo motivo il gay omofobo:

Un gay omofobo mentre esprime tutto il suo sdegno.
  • Si prova davanti allo specchio le scarpe col tacco della moglie, interrompendosi di tanto in tanto per alzare un pugno con fare minaccioso all'indirizzo della propria immagine riflessa.
  • Organizza una spedizione punitiva contro i dannati ricchioni. E poi si prende a pugni da solo.
  • Durante la doccia, a calcetto, parla con insistenza delle tipe che si è fatto, ma senza mai distogliere lo sguardo dagli attributi dei compagni.
  • Seduce dei giovani omosessuali, li riaccompagna a casa e, scuotendo la testa con disapprovazione, fa la spia con i loro genitori.
  • Bazzica stazioni, viali e gli altri ritrovi abituali di travestiti. Ma solo per accertarsi che non combinino casini, eh.
  • È contrario al Gay pride. A cui partecipa ininterrotamente dall'87.
  • Si rifiuta di stringere la mano a un omosessuale, ma non di baciarlo in bocca con la lingua.
  • Pretende che tutti gli immigrati africani vengano schedati. In base alla lunghezza del pene.
  • Aborrisce il sesso anale ma, con la scusa della prevenzione, si sottopone con cadenza settimanale a esplorazioni digitali della prostata.
  • Partecipa regolarmente a conferenze e seminari sul tema della famiglia. In compagnia di un viado di nome Wanda.
  • Succhia il cazzo ai camionisti nei bagni degli autogrill. Ma lo fa con aria molto infastidita.

Dialogo tra un gay e un gay omofobo

- Gay omofobo: “Brutto ricchionazzo di merda, stammi lontano o chiamo la polizia!”
- Gay: “Ma chi ti tocca?”
- Gay omofobo: “Lo so come fate voi, aspettate che uno si chini, magari per allacciarsi una scarpa, e ZAC! glielo buttate in culo! Ma con me non attacca!”
- Gay: “...”
- Gay omofobo: “Io sono un cattolico praticante, e non posso tollerare certi atti contro natura!”
- Gay: “...”
- Gay omofobo: “Per non parlare di tutte le malattie a cui andate incontro, dall'AIDS alla sifi...”
- Gay: “Se ti do cinque euro me lo succhi?”
- Gay omofobo: “Anche gratis.”

Ma quindi i gay omofobi sono semplici gay repressi?

Gay omofobi impegnati a contendersi una borsa Louis Vuitton.

Per rispondere a questa domanda, l'OMS ha contattato via Skype l'onorevole Carlo Giovanardi, avvocato, politico e organismo più intelligente presente nella stanza, almeno fino a quando dalla finestra non è entrata una cimice.
Massimo esperto mondiale sull'argomento (visto che in passato lui stesso è stato gay, ma è poi riuscito a guarire grazie a una dieta più equilibrata e a massicce iniezioni di cortisone), l'onorevole Giovanardi ha fatto subito chiarezza: i gay omofobi non sono gay repressi. Mentre i gay repressi sotto sotto sanno di essere omosessuali, i gay omofobi non hanno consapevolezza della loro condizione, e sono sinceramente convinti di odiare gli omosessuali.
Inoltre, ha aggiunto compiaciuto della propria arguzia, basta scrivere "omofobi" e "repressi" su un foglio di carta per rendersi conto che sono due parole diverse: la prima inizia con la o, la seconda con la... beh, Giovanardi non lo sa (le battaglie politiche gli hanno impedito di approfondire la conoscenza dell'alfabeto oltre la lettera q), ma di certo non con la o.
L'interessante spiegazione è stata interrotta da un malizioso funzionario dell'OMS, che ha rivolto a Giovanardi la seguente domanda: "Non è che dietro alla sua rispettabile figura di strenuo difensore dei valori della famiglia si cela un insospettabile gay omofobo?"
L'onorevole Giovanardi ha iniziato a sudare, strabuzzare gli occhi e a balbettare qualcosa riguardo a un importante impegno istituzionale a Cefalù. Ma non perché si sentisse scoperto.
È che non aveva capito la domanda.

Cure

I gay omofobi sono a tutti gli effetti delle persone malate, al pari dei dipendenti dal gioco d'azzardo e dei pochi stronzi che in Italia pagano ancora le tasse. Il trattamento sanitario consigliato è, come sempre per patologie di questo tipo, una fitta raffica di coppini sulla nuca, meglio se dati a tradimento da un nerboruto muratore abruzzese. E poi vediamo se gli passa la voglia di fare i froci!

Voci correlate