Doppiaggiofobo: differenze tra le versioni

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{{quote|In italiano non esistono le sfumature.}}
{{quote|In italiano non esistono le sfumature.}}
E come dar loro torto? Questo articolo volevo scriverlo con [[ironia]], ma visto che è redatto in italiano, non ho abbastanza sfumature a mia disposizione e sono costretto a scriverlo in modo sarcastico<ref>A dire il vero, questo articolo in originale è in inglese, ma qui è stato tradotto, e doppiato da [[Mino Caprio]].</ref>.
E come dar loro torto? Questo articolo volevo scriverlo con [[ironia]], ma visto che è redatto in italiano, non ho abbastanza sfumature a mia disposizione e sono costretto a scriverlo in modo sarcastico<ref>A dire il vero, questo articolo in originale è in inglese, ma qui è stato tradotto, e doppiato da [[Mino Caprio]].</ref>.

===Si rovina la performance dell'attore===
Una delle critiche più diffuse. Secondo i doppiaggiofobi i doppiatori, che hanno solo un giorno di tempo per doppiare un'intera stagione di [[Beautiful]] ed altri [[millemila]] programmi che guarda tua nonna, non sono capaci di recitare decentemente. Se dite loro che un sacco di attori e registi famosi come [[Robert De Niro]], [[Woody Allen]], [[Eddie Murphy]], [[Arnold Schwarzenegger]], [[Morgan Freeman]], [[George Clooney]] e [[Stanley Kubrick]] abbiano fatto un sacco di complimentiai doppiatori dicendo in alcuni casi che li hanno fatti sembrare PERSINO PIÙ BRAVI, i doppiaggiofobi negheranno allora la bravura dell'attore stesso senza cambiare opinione. Inutile poi parlare loro delle importantissime espressioni del viso, poiché visto che essendo impegnati a leggere il bordo inferiore della TV non sanno nemmeno che cosa siano la testa e la faccia. Se chiedi loro come fanno a vedere ti rispondono coi capezzoli. Curiosamente non sembrano avere alcunché da reclamare quando guardano [[Due fantagenitori]] dove la qualità del doppiaggio è paragonabile alle abilità canore di [[Paolo Bitta]] e [[Francesco Facchinetti]]messi insieme. Ah, l'incoerenza...

===Non si impara l'inglese===
===Non si impara l'inglese===
{{cit2|[[Adriano Celentano|Prisencolinensinainciusol, all right!]]|Tutto ciò che sentiresti guardando un film in inglese.}}
{{cit2|[[Adriano Celentano|Prisencolinensinainciusol, all right!]]|Tutto ciò che sentiresti guardando un film in inglese.}}
{{cit2|[[Mr Bean|Hello Teddyyyyyyy!]]|Tutto ciò che impareresti a dire guardando un film in inglese.}}
Una delle critiche non artistiche più diffuse. I doppiaggiofobi pensano che se in un paese con degli insegnanti d'inglese che sanno la lingua al pari di come [[Gigi D'Alessio]] sa cantare e di come [[Spongebob]] sa guidare e i cui abitanti sanno a malapena esprimersi in italiano la popolazione locale non sa l'inglese, allora la colpa è sicuramente del doppiaggio.<br />
Una delle critiche non artistiche più diffuse. I doppiaggiofobi pensano che se in un paese con degli insegnanti d'inglese che sanno la lingua al pari di come [[Gigi D'Alessio]] sa cantare e di come [[Spongebob]] sa guidare e i cui abitanti sanno a malapena esprimersi in italiano la popolazione locale non sa l'inglese, allora la colpa è sicuramente del doppiaggio.<br />
Ovviamente basta guardare un programma in inglese, francese, cinese o russo senza aver prima studiato APPROFONDITAMENTE la lingua per riuscire a distinguere una parola dall'altra ed imparare qualcosa in più oltre al fare suoni come la u a culo di gallina francese e la r a gracidio di rospo degli americani. Sicuramente chiunque saprebbe riconoscere delle parole familiari in quel pappone così incomprensibile da fare invidia ad un discorso di [[Di Pietro]].
Ovviamente basta guardare un programma in inglese, francese, cinese o russo senza aver prima studiato la lingua per riuscire a distinguere una parola dall'altra ed imparare qualcosa in più oltre al fare suoni come la u a culo di gallina francese e la r a gracidio di rospo degli americani. Sicuramente chiunque saprebbe riconoscere delle parole familiari in quel pappone così incomprensibile da fare invidia ad un discorso di [[Di Pietro]].
I doppiaggiofobi si difendono dicendo che in [[Svezia]] usano questo metodo e sanno l'inglese, ignorando che lo sanno anche in [[Pakistan]] dove i film li doppiano<ref>Merito degli scambi commerciali coi paesi interessati ad acquistare le loro rose ed il loro cioccolato.</ref> e in [[Polonia]] dove i film li fanno tradurre allo speaker di [[Lucignolo]].<br />
I doppiaggiofobi si difendono dicendo che in [[Svezia]] usano questo metodo e sanno l'inglese, ignorando che lo sanno anche in [[Pakistan]] dove i film li doppiano<ref>Merito degli scambi commerciali coi paesi interessati ad acquistare le loro rose ed il loro cioccolato.</ref> e in [[Polonia]] dove i film li fanno tradurre allo speaker di [[Lucignolo]].<br />
Evidentemente pensano che lo svedese sia imparentato non con l'inglese ma col sardo e che un paese dove si parla una lingua neolatina gli abitanti abbiano le stesse possibilità di impararlo di una popolazione crucca di un paese dove i bambini la imparano guardando i [[Teletubbies]].
Evidentemente pensano che lo svedese sia imparentato non con l'inglese ma col sardo e che un paese dove si parla una lingua neolatina gli abitanti abbiano le stesse possibilità di impararlo di una popolazione crucca di un paese dove i bambini la imparano guardando i [[Teletubbies]].

===I doppiaggi si usano per censurare===
{{cit2|Ca*****zzo! Me*****rda! Vaffan******culo!|L'efficacissima censura di [[Mtv]] su programmi come Geordie Shore.}}
i doppiaggiofobi, in particolare gli [[otaku]] fondamentalisti, sostengono che i doppiatori, che non fanno altro che recitare il copione per farci capire cosa dicono nei programmi, abbiano la responsabilità delle eventuali censure. Evidentemente non sanno che cosa sia il [[MOIGE]], per colpa di cui ci sono più modifiche nei copioni che nella [[Bibbia]] (con la differenza che non c'è [[Roberto Giacobbo]] a rivelarlo).


===I titoli tradotti in italiano fanno schifo===
===I titoli tradotti in italiano fanno schifo===
[[File:Hipster Ariel reale.jpg|thumb|250px|[[Hipster|Lei]] ci tiene troppo alla lingua originale. Cosa aspetti a seguirla?]]
[[File:Hipster Ariel reale.jpg|thumb|250px|[[Hipster|Lei]] ci tiene troppo alla lingua originale. Cosa aspetti a seguirla?]]
E qui siamo tutti d'accordo, in effetti. Per esempio, il titolo ''Tomorrow Never Dies'' è stato storpiato in ''Il domani non muore mai'', quando è palese che la traduzione corretta è ''Domani mai muore''. Ah, questi criminali delle traduzioni...
E qui siamo tutti d'accordo, in effetti. Per esempio, il titolo ''Tomorrow Never Dies'' è stato storpiato in ''Il domani non muore mai'', quando è palese che la traduzione corretta è ''Domani mai muore''.


==Come rispondere a un doppiaggiofobo==
==Come rispondere a un doppiaggiofobo==

Versione delle 08:35, 12 lug 2013

« Chi vi dà il diritto di doppiare?? »
(Tipico doppiaggiofobo agli stupratori del suo anime preferito.)
« L'Itagliano è una lingua di merda, rovina tutto! »
(Doppiaggiofobo mentre scopa con la sua (presto ex) ragazza imponendole di gemere in inglese.)
« Ci penso io, grazie ai film non doppiati so la lingua! »
(Doppiaggiofobo prima di spedire involontariamente a La Dispoli un gruppo di turisti che volevano vedere il Papa.)
« Ma chi gli ha dato questa voce?? Sembra un pagliaccio! »
(Mantra universale dell'AIDS[1] su qualsiasi doppiatore, anche Oreste Lionello.)

Chiamasi doppiaggiofobo quella speciale sottospecie del homo italicus polemicus che, con estrema pacatezza e rispetto delle idee altrui, urla furente con frasi sprezzanti nei confronti della vera piaga del Belpaese: il doppiaggio.

Attività principali

Oltre a fare cose tipo mangiare e bere e far la pipì, il doppiaggiofobo ha una grande e nobile missione nella sua vita: come un novello apostolo, egli si preoccupa di spiegare con gioia e fervore quanto il doppiaggio sia sbagliato e sbagliatissimo, e che per giunta è crudele verso gli animali.
A questo proposito, passa le giornate su Youtube cercando video di How you met your mother, I Soprano e Il trono di spade in italiano e commentare eh, la versione inglese originale è molto meglio; dopodiché, va su Facebook e commenta tutti i link e le condivisioni degli amici sui film[2] eh, col doppaggio si è perso tutto, ma gli italiani sono troppo pigri per rendersene conto.

Argomentazioni

Lo fanno solo in Italia

La mappa della vergogna: non a caso i paesi ove esiste il doppiaggio sono marchiati con l'infamante colore scarlatto; ancora una volta ci siamo fatti superare da Portogallo, Albania, Macedonia ed Estonia!

Poiché il doppiaggio è, a detta sua, una prerogativa italiana, il doppiaggiofobo lo avverte come un misfatto che urla[3] vendetta dinanzi a Dio e agli uomini, belli e brutti, vivi e morti, di Gondor e di Rohan. Dobbiamo ricordarci, infatti, che in genere il doppiaggiofobo soffre della patologia del patriottismo alla rovescia, molto diffusa nel Belpaese. Gli affetti da tale morbo tendono ad affermare, sempre e in ogni luogo, il seguente assunto:

« Le cose italiane sono lo sterco del demonio. »

Per dire, se in Italia andasse forte l'onestà, egli inneggerebbe al furto indiscriminato; e se l'artista più cantato fosse De André, si comprerebbe i dischi dei Jalisse[4].

Inutile spiegare ai doppiaggiofobi che il doppiaggio è largamente usato, a volte anche in più lingue, anche in Francia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Lussemburgo e persino in India dove l'inglese è una delle lingue ufficiali; difatti, secondo i doppiaggiofobi:

  1. Questi paesi non esistono, se non nella fantasia di qualche film (e comunque si chiamano France, Spain, Germany, Austria, Switzerland, Hungary, Czech Republic e Luxembourg[5]).
  2. In ogni caso, il doppiaggio in quei paesi è meno grave, perché francese, spagnolo, tedesco, ungherese, romancio e ceco sono lingue identiche all'inglese.

Così ci si perde tutte le sfumature

Quello delle sfumature è uno dei temi capitali della teologia dei doppiaggiofobi. Bisogna infatti sapere che essi sono tutti laureati in Lingua e Letteratura inglese, hanno passato almeno vent'anni negli Stati Uniti e sono professori di filologia germanica nelle più quotate università dell'universo mondo: sono quindi in grado di apprezzare pienamente tutte le più minute variazioni dialettali dell'inglese contemporaneo, tutti i modi di dire e le espressioni più tipiche. In parole povere, sanno meglio l'inglese dell'italiano; sono dei madrelingua inglesi costretti da qualche anatema misterioso a parlare in italiano. Per questa ragione, non contenti di poter apprezzare le sfumature dalla propria cameretta, ritengono giusto e doveroso che tutti sappiano e conoscano le variazioni espresse nel dialogo tra un operaio di Detroit periferia e un avvocato di Detroit centro, tra un abitante di Wisteria Lane lato destro e un abitante di Wisteria Lane lato sinistro. Perché sentire l'accento ovviamente è più importante dell' effettiva comprensione del testo, vero?
Questa posizione di disprezzo della traduzione italiana si basa poi sul seguente postulato:

« In italiano non esistono le sfumature. »

E come dar loro torto? Questo articolo volevo scriverlo con ironia, ma visto che è redatto in italiano, non ho abbastanza sfumature a mia disposizione e sono costretto a scriverlo in modo sarcastico[6].

Non si impara l'inglese

(Tutto ciò che sentiresti guardando un film in inglese.)

Una delle critiche non artistiche più diffuse. I doppiaggiofobi pensano che se in un paese con degli insegnanti d'inglese che sanno la lingua al pari di come Gigi D'Alessio sa cantare e di come Spongebob sa guidare e i cui abitanti sanno a malapena esprimersi in italiano la popolazione locale non sa l'inglese, allora la colpa è sicuramente del doppiaggio.
Ovviamente basta guardare un programma in inglese, francese, cinese o russo senza aver prima studiato la lingua per riuscire a distinguere una parola dall'altra ed imparare qualcosa in più oltre al fare suoni come la u a culo di gallina francese e la r a gracidio di rospo degli americani. Sicuramente chiunque saprebbe riconoscere delle parole familiari in quel pappone così incomprensibile da fare invidia ad un discorso di Di Pietro. I doppiaggiofobi si difendono dicendo che in Svezia usano questo metodo e sanno l'inglese, ignorando che lo sanno anche in Pakistan dove i film li doppiano[7] e in Polonia dove i film li fanno tradurre allo speaker di Lucignolo.
Evidentemente pensano che lo svedese sia imparentato non con l'inglese ma col sardo e che un paese dove si parla una lingua neolatina gli abitanti abbiano le stesse possibilità di impararlo di una popolazione crucca di un paese dove i bambini la imparano guardando i Teletubbies.

I titoli tradotti in italiano fanno schifo

Lei ci tiene troppo alla lingua originale. Cosa aspetti a seguirla?

E qui siamo tutti d'accordo, in effetti. Per esempio, il titolo Tomorrow Never Dies è stato storpiato in Il domani non muore mai, quando è palese che la traduzione corretta è Domani mai muore.

Come rispondere a un doppiaggiofobo

Non si può, mettetevi l'anima in pace, è peggio dei testimoni di Geova. Vi seppellirebbe di contumelie prima che voi riusciate ad argomentare un ragionamento.
Se però siete abbastanza coraggiosi, determinati e svelti di risposta, ecco qui un campionario di frasi che potete rivolgere a un doppiaggiofobo:

  • Tutto bello, per carità, ma a me piace sentire le voci in italiano comunque.
  • Chisseneimporta, bacia la porta; chissenefrega, bacia la strega.
  • Mio cugino è Ferruccio Amendola, adesso lo chiamo e ti fa un mazzo tanto[8].
  • Brad Pitt ha una voce di merda.
  • Ah, sì, bravo, allora vatti a leggere un romanzo russo in russo!
  • Massì, mandiamo tutti i doppiatori a casa, chissenefrega se poi restano senza lavoro!
  • Se ti piace tanto l'audio in inglese, perché non te lo sposi, eh?

Ma se tutto ciò non è sufficiente, esiste la risposta definitiva:

« Ah sì? Su Youporn tua madre gode coi sub-ita?! »

Nella maggior parte dei casi, il doppiaggiofobo rimane così interdetto che muta repentinamente il suo credo e nel giro di pochi mesi diventa un doppiatore. Per dirne una, qualche anno fa l'ho detto a Tonino Accolla e adesso vedi un po' dove è andato a finire.

Note

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  1. ^ Associazione Italiana Doppiaggiofobi Spocchiosi
  2. ^ Ma anche quelle che non c'entrano niente, tipo i memes che prendono in giro la Chiesa.
  3. ^ In inglese; in italiano è doppiato da Francesco Pannofino.
  4. ^ Sì, ce n'è più d'uno, e in più d'una copia.
  5. ^ Sì, anche i nomi delle nazioni sono stati doppiati (da Luca Ward).
  6. ^ A dire il vero, questo articolo in originale è in inglese, ma qui è stato tradotto, e doppiato da Mino Caprio.
  7. ^ Merito degli scambi commerciali coi paesi interessati ad acquistare le loro rose ed il loro cioccolato.
  8. ^ E il fatto che sia morto rende il tutto ancora più inquietante e pericoloso.

Voci correlate