Santi d'Argento: differenze tra le versioni

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=== Capella dell'Auriga ===
=== Capella dell'Auriga ===
Chiamato Agape in [[Italia]], questo cavaliere sostiene di provenire dalla città di [[Corinto]], benchè non risulti su nessun documento; egli è solito combattere utilizzando dei [[Frisbee]]. Attaccherà i Bronzini subito dopo Jamian e Shaina, facendosi aiutare dal suo amico di merende Dante. In un primo momento i due riusciranno pure a sbarazzarsi di Shun e Hyoga, sbattendoli giù per un dirupo, ma in seguito si farà avanti Ikki e per i due non ci sarà scampo. Il Santo della fenice disegnerà una linea sul terreno e intimerà ai due di non superarla se non volgiono morire; Capella decide di fare lo sborone e supera la linea, venendo immediatamente fulminato dal ''Fantasma Diabolico'' dell'incazzoso Bronzino. A questo punto parte lo scontro con Dante, al termine del quale Capella si rialza e stacca la testa a Ikki; credendo di averlo ormai ammazzato, Capella esulta, ma il [[cadavere]] del Santo di Bronzo inizia ad avvicinarsi al povero Santo d'Argento, che cerca di nuovo di ucciderlo con i suoi [[Frisbee]]. Il nuovo colpo va a segno e Ikki perde pure un braccio, ma quando Capella cerca di riacchiappare i suoi arnesi, essi gli staccano enrambe le mani e in seguito gli si conficcano nello sterno.
Chiamato Agape in [[Italia]], questo cavaliere sostiene di provenire dalla città di [[Corinto]], benchè non risulti su nessun documento; egli è solito combattere utilizzando dei [[Frisbee]]. Attaccherà i Bronzini subito dopo Jamian e Shaina, facendosi aiutare dal suo amico di merende Dante. In un primo momento i due riusciranno pure a sbarazzarsi di Shun e Hyoga, sbattendoli giù per un dirupo, ma in seguito si farà avanti Ikki e per i due non ci sarà scampo. Il Santo della fenice disegnerà una linea sul terreno e intimerà ai due di non superarla se non volgiono morire; Capella decide di fare lo sborone e supera la linea, venendo immediatamente fulminato dal ''Fantasma Diabolico'' dell'incazzoso Bronzino. A questo punto parte lo scontro con Dante, al termine del quale Capella si rialza e stacca la testa a Ikki; credendo di averlo ormai ammazzato, Capella esulta, ma il [[cadavere]] del Santo di Bronzo inizia ad avvicinarsi al povero Santo d'Argento, che cerca di nuovo di ucciderlo con i suoi [[Frisbee]]. Il nuovo colpo va a segno e Ikki perde pure un braccio, ma quando Capella cerca di riacchiappare i suoi arnesi, essi gli staccano entrambe le mani e in seguito gli si conficcano nello sterno.


Nel manga la brutale dipartita del Santo dell'Auriga è puramente immaginaria e sostanzialmente esso muore di paura, ma nell'anime si è deciso di essere crudeli e la morte tramite affettamento è drammaticamente reale. Memorabile sarà anche la presa di posizione di [[Saori Kido]] a proposito:
Nel manga la brutale dipartita del Santo dell'Auriga è puramente immaginaria e sostanzialmente esso muore di paura, ma nell'anime si è deciso di essere crudeli e la morte tramite affettamento è drammaticamente reale. Memorabile sarà anche la presa di posizione di [[Saori Kido]] a proposito:
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Dante di Cerbero è il Santo d'Argento più sfigato di tutti. Vi basti sapere che la costellazione di Cerbero non esiste, dunque in teoria lui non dovrebbe essere annoverato tra i Santi di Atena e oltre a questo nel disastroso adattamento [[italiano]] dell'anime, Dante viene rinominato Vesta, un nome da donna e viene anche fatto passare per un cavaliere ateniese, quando nella realtà è uno dei pochissimi personaggi di origine italica di tutta l'opera. Affronterà Ikki subito dopo che questi ha schiacciato Capella al suolo, ma il rude Bronzino gliele suonerà di santa ragione riducendolo anche peggio del suo compare. Quando poi Capella viene definitivamente ammazzato, Dante ormai mezzo morto tenterà di nuovo di affrontare il Santo della fenice, ma verrà bloccato da Shun che gli intimerà di arrendersi. Il Santo d'Argento si rifiuta categoricamente di darla vinta a un [[gay|invertito]] come Shun e insisterà nella lotta, venendo rapidamente sbeffeggiato e disarmato dal Bronzino. A questo punto, a rigor di logica, essendo Shun un Santo di Atena, protrettrice della giustizia, egli avrebbe dovuto intimare a Dante di andarsene in quanto ormai sconfitto, ma invece colpisce l'inerme avversario con la sua ''Nebulosa di Andromeda'' gettandolo giù per un dirupo; quando si dice essere coerenti con i propri valori.
Dante di Cerbero è il Santo d'Argento più sfigato di tutti. Vi basti sapere che la costellazione di Cerbero non esiste, dunque in teoria lui non dovrebbe essere annoverato tra i Santi di Atena e oltre a questo nel disastroso adattamento [[italiano]] dell'anime, Dante viene rinominato Vesta, un nome da donna e viene anche fatto passare per un cavaliere ateniese, quando nella realtà è uno dei pochissimi personaggi di origine italica di tutta l'opera. Affronterà Ikki subito dopo che questi ha schiacciato Capella al suolo, ma il rude Bronzino gliele suonerà di santa ragione riducendolo anche peggio del suo compare. Quando poi Capella viene definitivamente ammazzato, Dante ormai mezzo morto tenterà di nuovo di affrontare il Santo della fenice, ma verrà bloccato da Shun che gli intimerà di arrendersi. Il Santo d'Argento si rifiuta categoricamente di darla vinta a un [[gay|invertito]] come Shun e insisterà nella lotta, venendo rapidamente sbeffeggiato e disarmato dal Bronzino. A questo punto, a rigor di logica, essendo Shun un Santo di Atena, protrettrice della giustizia, egli avrebbe dovuto intimare a Dante di andarsene in quanto ormai sconfitto, ma invece colpisce l'inerme avversario con la sua ''Nebulosa di Andromeda'' gettandolo giù per un dirupo; quando si dice essere coerenti con i propri valori.


Una menzione a parte merita anche il modo in cui Dante afferrerà Ikki con la sua palla chiodata, cercando di fargli superare la fantomatica linea che lui e Capella non avrebbero dovuto superare per non essere uccisi. Ikki la supera apparendo alle spalle dell'italico idiota e con estrema arroganza gli chiederà:
Una menzione a parte merita anche il modo in cui Dante afferrerà Ikki con la sua palla chiodata, cercando di fargli superare la fantomatica linea che lui e Capella non avrebbero dovuto superare per non essere uccisi. Ikki la supera apparendo alle spalle dell'italico idiota e con estrema arroganza gli dirà:
{{quote|Strano. Ho attraversato la linea e non mi è successo niente.}}
{{quote|Strano. Ho attraversato la linea e non mi è successo niente.}}
Il resto poi è un pestaggio a senso unico.
Il resto poi è un pestaggio a senso unico.
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=== Algol del [[Iran|Persiano]], cioè di Perseo ===
=== Algol del [[Iran|Persiano]], cioè di Perseo ===
{{Cit|A me come al solito toccano i compiti più ingrati. Questo strano cavaliere ad esempio, siamo sicuri che sia un maschietto?|Algol fa una giusta osservazione a proposito di Shun.}}
{{Cit|A me come al solito toccano i compiti più ingrati. Questo strano cavaliere ad esempio, siamo sicuri che sia un maschietto?|Algol fa una giusta osservazione a proposito di Shun.}}
Algol, anche se non sembra è un mezzo [[talebano]] e come tale è un bastardo fatto e finito. Nel manga sopraggiungerà subito dopo Capella e Dante, sconfiggendo i Bronzini rimasti in piedi, nell'anime invece, lui, Shaina e un barbone psicolabile, decidono di tendere un agguato ai bronzini, mentre stanno facendo una gita non autorizzata, abusando del jet privato della fondazione Kido. Algol riuscirà grazie al suo scudo a pietrificare Shun e Hyoga, ma quando è ora di affrontare Shiryu arrivano quei tre rompi coglioni dei Santi d'Acciaio, che a questo giro rimedieranno una massiccia dose di [[sberle]]. Dopo aver sistemato le piattole meccaniche, il Santo ritorna a sistemare il Bronzino, riuscendo a pietrificargli un braccio, ma a questo punto prenderà il via uno dei più abusati clicché dell'intera opera Kurumaidiana. Shiryu si cava gli occhi da solo, per lo stupore dei presenti, ma grazie alle raccomandazioni di Atena il Santo del Dragone continuerà a vederci benissimo e dopo aver pompato il suo ''Drago Nascente'', colpisce il Santo di Perseo uccidendolo e liberando i suoi amici dalla pietrificazione. Cazzo! E noi che speravamo fosse una cosa permanente.
Algol, anche se non sembra è un mezzo [[talebano]] e come tale è un bastardo fatto e finito. Nel manga sopraggiungerà subito dopo Capella e Dante, sconfiggendo i Bronzini rimasti in piedi, nell'anime invece, lui, Shaina e un barbone psicolabile, decidono di tendere un agguato ai bronzini, mentre stanno facendo una gita non autorizzata, abusando del jet privato della fondazione Kido. Algol riuscirà grazie al suo scudo a pietrificare Shun e Hyoga, ma quando è ora di affrontare Shiryu arrivano quei tre rompi coglioni dei Santi d'Acciaio, che a questo giro rimedieranno una massiccia dose di [[sberle]]. Dopo aver sistemato le piattole meccaniche, il Santo ritorna a sistemare il Bronzino, riuscendo a pietrificargli un braccio, ma a questo punto prenderà il via uno dei più abusati clicché dell'intera opera Kurumadiana. Shiryu si cava gli occhi da solo, per lo stupore dei presenti, ma grazie alle raccomandazioni di Atena il Santo del Dragone continuerà a vederci benissimo e dopo aver pompato il suo ''Drago Nascente'', colpisce il Santo di Perseo uccidendolo e liberando i suoi amici dalla pietrificazione. Cazzo! E noi che speravamo fosse una cosa permanente.


=== Algeti del Bestione senza Cervello ===
=== Algeti del Bestione senza Cervello ===
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=== Orfeo della Lira ===
=== Orfeo della Lira ===
Altro Santo d'Argento la cui potenza supera di gran lunga quella di un [[Santi d'Oro|Santo d'Oro]]. Questo personaggio scese negli inferi per riportare in vita la sua fidanzata, [[suicidio|suicidatasi]] per non dover più avere a che fare con lui. Orfeo riuscirà a convincere AIDS a restituirgli la fidanzata grazie alla sua interpretazione con l'arpa di ''Sanctuary'' degli [[Iron Maiden]]. A quel punto AIDS permette ai due di andarsene, ma a patto che Orfeo non si volti mai indietro durante il tragitto, ma lo [[Spettri|Spettro Faraone]] geloso del Santo argenteo, lo convice a voltarsi con un raffinato stratagemma:
Altro Santo d'Argento la cui potenza supera di gran lunga quella di un [[Santi d'Oro|Santo d'Oro]]. Questo personaggio scese negli inferi per riportare in vita la sua fidanzata, [[suicidio|suicidatasi]] per non dover più avere a che fare con lui. Orfeo riuscirà a convincere AIDS a restituirgli la fidanzata grazie alla sua interpretazione con l'arpa di ''Sanctuary'' degli [[Iron Maiden]]. A quel punto AIDS permette ai due di andarsene, ma a patto che Orfeo non si volti mai indietro durante il tragitto, ma lo [[Spettri|Spettro Faraone]] geloso del Santo argenteo, lo convice a voltarsi con un raffinato stratagemma:
{{quote|Dietro di te, una [[scimmia a tre teste]].}}
{{quote|Dietro di te, una [[scimmia a tre teste]]!}}
Il Santo si volta di scatto per fare una foto alla creatura con il suo cellulare, ma proprio in quel momento Euridige si trasforma in una montagna di terra concimata; la forza di Orfea sarà pure superiore a quella di un [[Santi d'Oro|Santo d'Oro]], ma l'intelligenza è evidentemente inferiore a quella di un comune [[Santi di Bronzo|Bronzino]]. In seguito Orfeo si accaserà dalle parti della sua fidanzata, entrando a lavorare per AIDS come fioraio, voltando la faccia ad Atena.
Il Santo si volta di scatto per fare una foto alla creatura con il suo cellulare, ma proprio in quel momento Euridige si trasforma in una montagna di terra concimata; la forza di Orfea sarà pure superiore a quella di un [[Santi d'Oro|Santo d'Oro]], ma l'intelligenza è evidentemente inferiore a quella di un comune [[Santi di Bronzo|Bronzino]]. In seguito Orfeo si accaserà dalle parti della sua fidanzata, entrando a lavorare per AIDS come fioraio, voltando la faccia ad Atena.


Durante l'invasione dell'[[Inferno]] da parte delle truppe di Atena, Orfeo sentendosi il cappio della sua ex Dea intorno al collo, cercherà di ientrare tra le sue grazie, aiutando Shun e Seiya a raggiungere le stanze di AIDS per cercare si fargli lo scalpo. L'idea dei tre è quella di addormentare tutti i presenti per permettere ai Bronzini, nascosti in un baule pieno di fiori, di ammazzare il potente signore degli inferi e delle malattie veneree. Tutto sembra filare liscio, fino a quando Radamantis non si alza dalla sedia e apre una bella finestra nel corpo del Santo d'Argento con uno dei suoi colpi. Prima di schiattare del tutto cercerà di legare Radamantis con i fili della sua arpa, ma Seiya colpisce entrambi con i suoi ''fulmini'' decretando la fine del povero Orfeo, che si metterà a piangere dalla disperazione, essendo appena stato ammazzato da un fottuto Bronzino e raccomandato per giunta.
Durante l'invasione dell'[[Inferno]] da parte delle truppe di Atena, Orfeo sentendosi il cappio della sua ex Dea intorno al collo, cercherà di rientrare tra le sue grazie, aiutando Shun e Seiya a raggiungere le stanze di AIDS per cercare si fargli lo scalpo. L'idea dei tre è quella di addormentare tutti i presenti per permettere ai Bronzini, nascosti in un baule pieno di fiori, di ammazzare il potente signore degli inferi e delle malattie veneree. Tutto sembra filare liscio, fino a quando Radamantis non si alza dalla sedia e apre una bella finestra nel corpo del Santo d'Argento con uno dei suoi colpi. Prima di schiattare del tutto cercerà di legare Radamantis con i fili della sua arpa, ma Seiya colpisce entrambi con i suoi ''fulmini'' decretando la fine del povero Orfeo, che si metterà a piangere dalla disperazione, essendo appena stato ammazzato da un fottuto Bronzino e raccomandato per giunta.


== I Santi d'Argento non ufficiali ==
== I Santi d'Argento non ufficiali ==


=== Aracne della Tarantola ===
=== Aracne della Tarantola ===

=== Ares dell'Altare ===


=== Shiva del Pavone ===
=== Shiva del Pavone ===
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=== Jager dei [[Legion of Doom]] ===
=== Jager dei [[Legion of Doom]] ===
Rinominato Serian di Orione in [[Italia]], questo Santo d'Argento è pure lui, più forte di tutti i [[Santi d'Oro]]<ref>Basta!</ref> messi insieme. Jager appare nel primo OAV dei [[Cavalieri dello Zodiaco]], quello con la Dea Discordia per intenderci, dove decide di schierarsi con la Dea malvagia, perché annoiato dalla [[morte]]. Riuscirà a mettere fuori combattimento Seiya, ma verrà interrotto da Ikki, proprio quando stava per liberarci dal [[raccomandato]] di ferro; lo scontro tra i due sarà alla pari per i prini 3 minuti, al termine di quali, Jager riuscirà ad avere la meglio sul Bronzino. Ma proprio in quel momento Seiya si rialza, indossa l'armatura del Sagittario e sconfigge con la Cometa lucente Jager, come se niente fosse. Più potente di un Santo d'Oro? Sì come no, a meno che no sia [[raccomandato]].
Serian di Orione


=== Suikyo del Cratere Meteorico ===
=== Suikyo del Cratere Meteorico ===

Versione delle 23:35, 3 mar 2014

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In teoria i Santi d'Argento dovrebbero essere una via di mezzo tra l'inutilità estrema rappresentata dai Santi di Bronzo e la potenza assoluta dei Santi d'Oro. In pratica, invece, rientrano in una delle seguenti categorie:

Non si è mai capito di preciso, quanti siano i Santi d'Argeto in tutto; secondo alcuni sono 24, secondo altri 13, secondo altri ancora, ce ne sono sempre abbastanza da riempire i loculi vuoti di un qualsiasi cimitero.

I Santi d'Argento ufficiali

=== Marin dell'

Aquila ===

- Marin: “Seiya... Volevo parlarti della tua amata sorella. Colei che ti è stata strappata nel momento in cui sei stato scelto per divenire Santo d'Atena...”
- Seiya: “Marin... Vuoi forse dirmi che... Tu sei la mia sorella perduta, la donna che ho cercato invano per tanti, lunghissimi anni? Oh, Marin, dietro la tua maschera cosa si cela? Sei forse tu la mia amata sorella Seika?”
- Marin: “No.”

Marin, conosciuta in Italia come Castalia, è la maestra di Seiya. Durante l'intera storia Kurumada non ha fatto altro che dare indizi riguardanti la sua reale identità come sorella di Seiya. I fun della saga si sono interrogati per anni su come fosse possibile che una ragazzina, nel tempo necessario per andare dal Giappone alla Grechia, fosse riuscita a trasformarsi da bimba rincretinita che inciampa sui suoi stessi piedi a suprema maestra d'arti marziali.

La risposta di Kurumada fu semplice ma disarmante:

« Non sono fratelli! Ci sei cascato! Marameo! »
(Kurumada facendo la linguaccia)

Shaina dell'Ofiuco o anche del Cobra

- Shaina: “Seiya non avrò pace finché non ti avrò staccato le gonadi”
- Seiya: “No non combatterò con una donna”
- Shaina: “Ti odio”
- Seiya: “Falla finita”
- Ioria sopraggiunto all'improvviso: “Pegasus t'ammazzo”
- Shaina: “Pegasus ti amo, mi sacrificherò per te per tutta la vita”

Altra mascherata, altra dissociata schizofrenica. Se Castalia fa l'enigmatica, Tisifone fa la pazza isterica. Non vi azzardate a fasciarle un braccio, guardarla in faccia, chiederle l'ora perché lei se lo legherà al dito e vi inseguirà in capo al mondo per fare del sano sadomaso. Se qualcuno però vuole farvi del male, lei è pronta a farsi stuprare per voi in quanto non ha scelta, o vi picchia o vi ama alla follia.

Misty della Lucertola

Misty, in Italia chiamato Eris del Gay è il primo cavaliere d'argento che appare sulla scena, nonché il primo transessuale mai apparso in un cartone animato. Il suo scopo sarebbe dovuto essere quello di uccidere Seiya, ma il povero Santo non ha fatto i conti con le raccomadazioni di cui Seiya è capace. Al termine del combattimento, credendo di aver vinto, Misty decide di praticare un po' il nudismo e se ne va a fare una nuotata in mare, ma quando ritorna sulla riva trova Seiya vivo e vegeto. Il bronzino dopo aver visto nudo il suo avversario viene colpito da un malsano istinto di combattimento, che lo spinge ad assalire il povero Misty, il quale dopo essere stato brutalmente sodomizzato, stramazza al suolo privo di vita.

Asterione dei cani da caccia di cui uno si è perso

Dopo la dipartita di Misty Asterione e Moses decidono di vendicare il loro

compagno, crocifiggendo Marin a testa in giù in mezzo al mare; spietati i tipi. Seiya non si farà attendere e dopo aver ammazzato Moses grazie ai suoi ripetuti Fulmini di Pegasus (che in teoria non dovrebbero funzionare due volte sullo stesso avversario), affronterà il rimanente Santo d'Argento. Asterione però è un osso troppo duro e oltre a questo è in grado di leggere nel pensiero degli avversari; nel caso di Seiya avrà ben poco da leggere comunque. Dopo un duro scontro Asterione sembra sul punto di annientare definitivamente Seiya, ma proprio sul più bello, Marin acquisisce una parte delle raccomandazioni di Seiya e dopo essere scesa dalla croce attacca il povero Santo argentato e lo sconfigge, intimandogli di ritornare al santuario a dire al Grande Sacerdote che da oggi per lui saranno "cazzi nei panetti". Nell'anime invece Asterione creperà tra atroci sofferenze; non sia mai che un Santo d'Argento scampi alla morte.

Da segnalare che Asterione leggendo nella mente di Marin dichiarerà con estrema sicurezza che è lei la sorella maggiore di Seiya; evidentemente senza un paio di occhiali non gli riesce bene la lettura del pensiero.

Moses della Balena

In molti si sono chiesti come diavolo ha fatto un tizio ridotto a un colabrodo come Moses a diventare Santo e d'argento pure. Questo "cavaliere" è infatti ricoperto di ogni genere di cicatrice, gli manca addirittura un occhio; l'ipotesi più attendibile è che Moses abbia cercato di praticare una discutibilissima tecnica di autoerotismo mediante l'utilizzo di una barra falciante per il fieno in funzione.

Moses combatterà dontro Seiya riuscendo a polverizzarlo, ma quando Asterione afferma che Marin è sua sorella, il Bronzino metterà mano al cellulare e dopo aver chiamato Atena otterà la consueta raccomandazione che gli permetterà di rialzarsi e disintegrare letteralmente il già poco integro Santo d'Argento, che di fatto sparirà dalle scene.

Babel del Centauro senza busto

- Babel: “Io sono quì per vendicare Eris, Asterione e Moses, che voi avete Barbaramente ucciso.”
- Hyoga: “Babel sei pazzo.”
- Babel: “Io sarei pazzo? Vieni a ripetermelo più da vicino biondo!”
- Hyoga: “Perché no? Aiutare chi è sfortunato è sempre stato il mio sogno e tu sarai il primo ad assaggiare la mia cura, sei contento Babel?”
- Babel: “Come mai lo sono stato biondino! Avevo giusto bisogno di qualcuno con cui sgranchirmi un po' le gambe e tu sembri fatto a proposito!”
- Hyoga: “Vengo da te sbruffone.”

Babel detto anche l'Accendino Ambulante è un Santo d'Argento con la capacità di arrostire kebab e porchette con estrema efficacia. Nel manga sarà il primo a trovare il cadavere di Misty, il quale avrà una carta da gioco Yu-Gi-Oh fasulla sulla pancia; in seguito sopraggiungerà Hyoga che dopo un breve scontro ucciderà Babel, piazzandogli pure lui una carta fasulla sullo stomaco. Nell'anime invece le cose sono diverse, il dialogo sopra riportato racchiude l'essenza stessa della nuova incarnazione del personaggio; il quale durante lo scontro verrà interrotto dai Santi d'Acciaio. Babel considererà i nuovi arrivati come suoi alleati, non si preoccuperà minimamente della presenza di tre possibili avversari e non si comprende come un cavaliere proveniente dal Grande Tempio possa considerare senza alcun dubbio tre soggetti mai visti prima in Grecia dei sicuri alleati o presenze innocue. Quando poi i tizi fermeranno i suoi attacchi, egli li additerà come dei pazzoidi, senza stupirsi a sua volta del loro intervento.

Questa bestiale incongruenza può essere ricondotta con ogni probabilità al fatto che, sia gli autori che i doppiatori hanno assimilato diverse dosi rispettivamente di sakè e vino durante lo svolgimento delle loro mansioni. Comunque alla fine Hyoga annienta il povero Babel, al che Saori Kido si avvicinerà al morente Santo e dopo averlo afferrato per un braccio gli farà venire un ultimo orgasmo facendolo trapassere felice.

Jamian del Brutto Anatroccolo

« Non credo alle palline dei miei occhi! »
(Jamian mette in mostra la sua migliore dialettica.)

Jamian o Damian, tanto non cambia, è il Santo d'Argento più brutto che ci sia: magro, pelato e con i denti appuntiti di un cane. Rapirà Saori Kido con i suoi corvi, riuscendo a trasportarla in una catena montuosa; quì verrà intercettato da Seiya che lo pesterà a dovere; in seguito si farà avanti Shaina che darà man forte al suo argenteo alleato coprendolo di insulti. A questo punto DJ-amian tenterà di acchiappare la Kido per palpeggiargli le tette, ma la Dea plagierà i suoi corvi, convincendoli a beccare il loro padrone e già che ci sono, a ricoprirlo di scagazzate. Ridotto ormai a una larva demente, DJ-amian verrà ulteriormente aggredito da Hyoga e Shun, quest'ultimo colpira alla testa il povero Santo dei corvi, il quale completamente stordito e in preda ad una crisi di panico, si getterà da un dirupo senza rendersene conto; la stessa Shaina commenterà con un laconico:

« Che orrore! »

In effetti come dargli torto, soprattutto se si pensa che Shun avrebbe potuto benissimo agguantare l'ormai sconfitto DJ-amian con la catena e sdraiarlo da qualche parte, invece che lasciarlo precipitare in preda ai suoi deliri; e meno male che i cavalieri di Atena servono la giustizia.

Capella dell'Auriga

Chiamato Agape in Italia, questo cavaliere sostiene di provenire dalla città di Corinto, benchè non risulti su nessun documento; egli è solito combattere utilizzando dei Frisbee. Attaccherà i Bronzini subito dopo Jamian e Shaina, facendosi aiutare dal suo amico di merende Dante. In un primo momento i due riusciranno pure a sbarazzarsi di Shun e Hyoga, sbattendoli giù per un dirupo, ma in seguito si farà avanti Ikki e per i due non ci sarà scampo. Il Santo della fenice disegnerà una linea sul terreno e intimerà ai due di non superarla se non volgiono morire; Capella decide di fare lo sborone e supera la linea, venendo immediatamente fulminato dal Fantasma Diabolico dell'incazzoso Bronzino. A questo punto parte lo scontro con Dante, al termine del quale Capella si rialza e stacca la testa a Ikki; credendo di averlo ormai ammazzato, Capella esulta, ma il cadavere del Santo di Bronzo inizia ad avvicinarsi al povero Santo d'Argento, che cerca di nuovo di ucciderlo con i suoi Frisbee. Il nuovo colpo va a segno e Ikki perde pure un braccio, ma quando Capella cerca di riacchiappare i suoi arnesi, essi gli staccano entrambe le mani e in seguito gli si conficcano nello sterno.

Nel manga la brutale dipartita del Santo dell'Auriga è puramente immaginaria e sostanzialmente esso muore di paura, ma nell'anime si è deciso di essere crudeli e la morte tramite affettamento è drammaticamente reale. Memorabile sarà anche la presa di posizione di Saori Kido a proposito:

- Saori Kido: “Ikki peché non hai fermato quel disco?”
- Ikki: “Come potevo fermarlo? Era la mente di Capella a guidare quei dischi. Perdendo ogni controllo sulla sua volontà, ha perso anche il controllo sulle sue lame. Ma per fortuna adesso è finita.”

Finita un cazzo, brutto bastardo! Considerando che è un Santo, avrebbe potuto benissimo deviare il disco con uno dei suoi colpi, volendo avrebbe anche potuto fermare già il secondo disco e salvargli anche una mano oltre che la vita, ma evidentemente il concetto di "giustizia" dei Santi di Atena è assimilabile al contrappasso dantesco.

Dante di Cerbero

« Sei stato spietato con Cappella, cavaliere spergiuro[1]. Ma lo vendicherò ad ogni costo. Se è anche l'ultima cosa che faccio, ti sconfiggerò maledetto! »
(Dante ormai moribondo pronuncia le sue ultime parole famose.)
« Shun lo lascio a te, io vado. Ti lascio la possibilità di rifarti dell'offesa subita. Approfittane ora, il tuo nemico ormai ha già un piede nella fossa AHAHAH! »
(Ikki a proposito di Dante.)

Dante di Cerbero è il Santo d'Argento più sfigato di tutti. Vi basti sapere che la costellazione di Cerbero non esiste, dunque in teoria lui non dovrebbe essere annoverato tra i Santi di Atena e oltre a questo nel disastroso adattamento italiano dell'anime, Dante viene rinominato Vesta, un nome da donna e viene anche fatto passare per un cavaliere ateniese, quando nella realtà è uno dei pochissimi personaggi di origine italica di tutta l'opera. Affronterà Ikki subito dopo che questi ha schiacciato Capella al suolo, ma il rude Bronzino gliele suonerà di santa ragione riducendolo anche peggio del suo compare. Quando poi Capella viene definitivamente ammazzato, Dante ormai mezzo morto tenterà di nuovo di affrontare il Santo della fenice, ma verrà bloccato da Shun che gli intimerà di arrendersi. Il Santo d'Argento si rifiuta categoricamente di darla vinta a un invertito come Shun e insisterà nella lotta, venendo rapidamente sbeffeggiato e disarmato dal Bronzino. A questo punto, a rigor di logica, essendo Shun un Santo di Atena, protrettrice della giustizia, egli avrebbe dovuto intimare a Dante di andarsene in quanto ormai sconfitto, ma invece colpisce l'inerme avversario con la sua Nebulosa di Andromeda gettandolo giù per un dirupo; quando si dice essere coerenti con i propri valori.

Una menzione a parte merita anche il modo in cui Dante afferrerà Ikki con la sua palla chiodata, cercando di fargli superare la fantomatica linea che lui e Capella non avrebbero dovuto superare per non essere uccisi. Ikki la supera apparendo alle spalle dell'italico idiota e con estrema arroganza gli dirà:

« Strano. Ho attraversato la linea e non mi è successo niente. »

Il resto poi è un pestaggio a senso unico.

Algol del Persiano, cioè di Perseo

« A me come al solito toccano i compiti più ingrati. Questo strano cavaliere ad esempio, siamo sicuri che sia un maschietto? »
(Algol fa una giusta osservazione a proposito di Shun.)

Algol, anche se non sembra è un mezzo talebano e come tale è un bastardo fatto e finito. Nel manga sopraggiungerà subito dopo Capella e Dante, sconfiggendo i Bronzini rimasti in piedi, nell'anime invece, lui, Shaina e un barbone psicolabile, decidono di tendere un agguato ai bronzini, mentre stanno facendo una gita non autorizzata, abusando del jet privato della fondazione Kido. Algol riuscirà grazie al suo scudo a pietrificare Shun e Hyoga, ma quando è ora di affrontare Shiryu arrivano quei tre rompi coglioni dei Santi d'Acciaio, che a questo giro rimedieranno una massiccia dose di sberle. Dopo aver sistemato le piattole meccaniche, il Santo ritorna a sistemare il Bronzino, riuscendo a pietrificargli un braccio, ma a questo punto prenderà il via uno dei più abusati clicché dell'intera opera Kurumadiana. Shiryu si cava gli occhi da solo, per lo stupore dei presenti, ma grazie alle raccomandazioni di Atena il Santo del Dragone continuerà a vederci benissimo e dopo aver pompato il suo Drago Nascente, colpisce il Santo di Perseo uccidendolo e liberando i suoi amici dalla pietrificazione. Cazzo! E noi che speravamo fosse una cosa permanente.

Algeti del Bestione senza Cervello

Caratterizzato a una perfetta faccia da scemo e due vistose occhiaie da sfattone, questo insulso batusso africano, apparirà dal nulla insieme a Dio[2] e Sirius con l'intento di ammazzare Seiya qualora Shaina prima e Aiolia del Leone poi, avessero dei ripensamenti di carattere deontologico. Quando Aiolia abbandonerà lo scontro con Seiya per approfittarsi di Shaina svenuta, Algeti e gli altri due si faranno avanti per sistemare il bronzino in maniera definitiva, scagliandolo in aria e facendo a gara a chi lo colpisce per primo. Ma all'improvviso sopraggiunge l'armatura del saggittario che si auto innesta su Seiya, generando un'onda d'urto che paralizza Algeti e i suoi compari per poi disintegrarli; una morte perfettamente in linea con i principi di "giustizia" di cui Seiya e co. fanno sfoggio.

Dio della Mosca Blasfema

Siccome chiamare Dio questo personaggio sarebbe stata una blasfemia, gli adattatori italiani hanno pensato bene di chiamarlo Dedalus, un nome che non c'entra proprio un cazzo. L'unica cosa che farà lo sfigato, sarà acchiappare al volo Seiya, che era appena stato lanciato in aria da Algeti, per poi farlo cadere di nuovo al suolo. Morirà insieme ai suoi due compari e l'unica altra cosa che vale la pena segnalare è il naso da picchio che gli ha disegnato Kurumada.

Sirius del non si è ben capito se dell'Orsa o del Cane Maggiore

Chiamato Orione nell'edizione italiana, per confondere inutilmente lo spettatore, Sirius è un dannato crucco dell'ex Germania est, motivo per cui si auto proclama leader del trittico di cavalieri argentati che cerca di ammazzare Seiya al posto di Aiolia. Quando Algeti scaglia il bronzino in aria e Dio lo prende al volo schiacciandolo a terra, Sirius si fa avanti sostenendo che siccome è il più anziano spetta a lui finire il fottuto raccomandato. I tre si mettono a litigare, così si decide per uno spareggio, il primo che colpisce il bronzino a mezz'aria vince; così appena Algeti lo spedisce in orbita i tre partono all'assalto, venendo però ammazzati dalla sopraggiunta armatura del Saggittario. E pensare che sarebbe bastato spappolargli la testa al suolo mentre era svenuto, ma quando uno è idiota è idiota, moltiplicatelo pure per tre.

Tramy, detto Ptolemy, detto Tolomeo della Freccia

Questo buffone, chiamato pomposamente Betelgeuse nella versione italiana è uno dei Santi più scadenti che si potessero concepire. Appena la banda di Seiya arriva in Grechia, vengono accolti da un losco figuro incappucciato, che li conduce alla base del grande tempio. Appena il gruppo fa per salire il primo gradino, Tramy, o come cazzo si chiama, si leva il vestito e attacca i malcapitatai con le sue incredibili Frecce Fantasma che non fano una beata mazza ai Bronzini. Appena Seiya se ne accorge colpisce il poveraccio con il suo Fulmine di Pegasus, annientandolo; ma sorpresa delle sorprese, Saori Kido di ritrova una bella freccia d'oro in mezzo alle poppe. A quel punto Tramy ormai mezzo morto, se la ride a crepapelle morendo del tutto; magari se invece di sprecare energie per ridere e dire cazzate le avesse spese per chiamare il 118 ne sarebbe uscito vivo.

Dedalus di Cefeo, poi sostituito da Albione, sempre di Cefeo

Entrambi sono i primi di una lunga serie di Santi d'Argento considerati più forti dei Santi d'Oro. Sostanzialmente entrambi sono i maestri di Shun, entrambi sono taciturni ed entrambi sono gay, cosa che insegneranno al loro amato discepolo. Oltre a questo entrambi verranno uccisi dal Santo dei pesci, molto più gay di loro, ma allora perché sostituire uno con l'altro? È presto detto, siccome Shun combatte utilizzando delle catene a rigor di logica il suo maestro avrebbe dovuto utilizzare un'armatura dotata di catene, ma Kurumada non deve averci pensato, infatti Dedalus sarà sprovvisto di catenacci, dunque quando hanno realizzato l'anime, i produttori hanno pensato bene di sistemare la cosa e già che c'erano hanno completamente ridisegnato e rinominato il personaggio, anche perché definire Dedalus "poco ispirato" è un vero eufemismo.

Orfeo della Lira

Altro Santo d'Argento la cui potenza supera di gran lunga quella di un Santo d'Oro. Questo personaggio scese negli inferi per riportare in vita la sua fidanzata, suicidatasi per non dover più avere a che fare con lui. Orfeo riuscirà a convincere AIDS a restituirgli la fidanzata grazie alla sua interpretazione con l'arpa di Sanctuary degli Iron Maiden. A quel punto AIDS permette ai due di andarsene, ma a patto che Orfeo non si volti mai indietro durante il tragitto, ma lo Spettro Faraone geloso del Santo argenteo, lo convice a voltarsi con un raffinato stratagemma:

« Dietro di te, una scimmia a tre teste! »

Il Santo si volta di scatto per fare una foto alla creatura con il suo cellulare, ma proprio in quel momento Euridige si trasforma in una montagna di terra concimata; la forza di Orfea sarà pure superiore a quella di un Santo d'Oro, ma l'intelligenza è evidentemente inferiore a quella di un comune Bronzino. In seguito Orfeo si accaserà dalle parti della sua fidanzata, entrando a lavorare per AIDS come fioraio, voltando la faccia ad Atena.

Durante l'invasione dell'Inferno da parte delle truppe di Atena, Orfeo sentendosi il cappio della sua ex Dea intorno al collo, cercherà di rientrare tra le sue grazie, aiutando Shun e Seiya a raggiungere le stanze di AIDS per cercare si fargli lo scalpo. L'idea dei tre è quella di addormentare tutti i presenti per permettere ai Bronzini, nascosti in un baule pieno di fiori, di ammazzare il potente signore degli inferi e delle malattie veneree. Tutto sembra filare liscio, fino a quando Radamantis non si alza dalla sedia e apre una bella finestra nel corpo del Santo d'Argento con uno dei suoi colpi. Prima di schiattare del tutto cercerà di legare Radamantis con i fili della sua arpa, ma Seiya colpisce entrambi con i suoi fulmini decretando la fine del povero Orfeo, che si metterà a piangere dalla disperazione, essendo appena stato ammazzato da un fottuto Bronzino e raccomandato per giunta.

I Santi d'Argento non ufficiali

Aracne della Tarantola

Ares dell'Altare

Shiva del Pavone

Argora del Loto

Jager dei Legion of Doom

Rinominato Serian di Orione in Italia, questo Santo d'Argento è pure lui, più forte di tutti i Santi d'Oro[3] messi insieme. Jager appare nel primo OAV dei Cavalieri dello Zodiaco, quello con la Dea Discordia per intenderci, dove decide di schierarsi con la Dea malvagia, perché annoiato dalla morte. Riuscirà a mettere fuori combattimento Seiya, ma verrà interrotto da Ikki, proprio quando stava per liberarci dal raccomandato di ferro; lo scontro tra i due sarà alla pari per i prini 3 minuti, al termine di quali, Jager riuscirà ad avere la meglio sul Bronzino. Ma proprio in quel momento Seiya si rialza, indossa l'armatura del Sagittario e sconfigge con la Cometa lucente Jager, come se niente fosse. Più potente di un Santo d'Oro? Sì come no, a meno che no sia raccomandato.

Suikyo del Cratere Meteorico

Yuzuriha della Gru

Curiosità

  • Ma Saori Kido non poteva salvare la vita a Babel e portarlo tra le sue fila invece che lasciarlo morire? Con Seiya e gli altri lo ha fatto; ah già, loro sono i raccomandati.
  • Babel afferma che le sue fiamme non si estinguono nemmeno con il ghiaccio, ma Hyoga riesce con il suo colpo a congelarle e pietrificarle, come cazzo sia possibile concepire una cosa simile, improponibile da un punto di vista fisico e fantascientifico, resta un mistero alla Voyager.
  • L'espediente delle Saint Card che Seiya e Hyoga utilizzeranno, non verrà più approfondito da Kurumada (come tante altre cose del resto), evidentemente si deve essere accorto che nessuno al mondo è così idiota da ammazzare qualcuno e lasciare un indizio di colpevolezza proprio sul cadavere.
  • Nel manga Jamian è pelato, ma nell'anime hanno avuto pietà e gli hanno disegnato un folto parruchino.
  • Agape comnbatte con dei dischi rotanti, Dante con delle palle chiodate e meno male che i cavalieri combattono solo a mani nude.
  • Se le persone pietrificate da Algol tornano normali dopo la sua morte, significa che anche i tre poveracci che verranno pietrificati da lui all'inizio ritornano normali, compreso quello a cui ha smontato la testa? E tutte le persone pietrificate dei vari Santi di Perseo durante i secoli che fine fanno?
  • Quando Tramy viene colpito da Seiya la sua armatura è in frantumi, ma nell'episodio successivo, quando schiatta, la sua armatura è immacolata.


Note

  1. ^ Quale falsa testimonianza avrebbe mai detto Ikki durante il combattimento?
  2. ^ Non quel Dio.
  3. ^ Basta!