Utente:Giallo Antracite/Sandbox: differenze tra le versioni

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==Cose da NON fare assolutamente durante un viaggio temporale==
==Cose da NON fare assolutamente durante un viaggio temporale==
*Tornare ai tempi di [[Gesù]], vederlo camminare sulle acque e gridare davanti a tutti: ti ho visto, c’è il trucco!
*Tornare ai tempi di [[Gesù]], vederlo camminare sulle acque e gridare davanti a tutti: ti ho visto, c’è il trucco!
[[File:Macchina del tempo 2.jpg|thumb|240px|E quando tutto sarà finito dovreste avere un catafalco come questo. La poltrona di vostra [[suocera]] al posto di comando darà un tocco tamarro al vostro viaggio temporale: fatevi riconoscere anche nel passato!]]
*Lasciare una lattina di [[cocacola]] nell’antico [[Egitto]].
*Lasciare una lattina di [[cocacola]] nell’antico [[Egitto]].
*Andare da [[Napoleone]] la sera prima della battaglia di [[Waterloo]] guardare la sua strategia, dargli una pacca sulla spalla e dirgli: ''Che strategia di merda, scommettiamo che perdi?''
*Andare da [[Napoleone]] la sera prima della battaglia di [[Waterloo]] guardare la sua strategia, dargli una pacca sulla spalla e dirgli: ''Che strategia di merda, scommettiamo che perdi?''
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*Regalare un CD degli [[Iron Maiden]] a [[Girolamo Savonarola]].
*Regalare un CD degli [[Iron Maiden]] a [[Girolamo Savonarola]].
*Salire come mozzo sulla nave di Cristoforo Colombo, manometterne la bussola, farlo sbarcare a Lampedusa e dire: ''hai visto brutto pirla? Tu e le tue idee del cazzo!!''
*Salire come mozzo sulla nave di Cristoforo Colombo, manometterne la bussola, farlo sbarcare a Lampedusa e dire: ''hai visto brutto pirla? Tu e le tue idee del cazzo!!''



==Souvenir da procurarsi assolutamente durante i viaggi nel tempo==
==Souvenir da procurarsi assolutamente durante i viaggi nel tempo==

Versione delle 22:03, 7 giu 2009

Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è GAS- Giallo Antracite's Sandbox.

Benvenuto straniero.
Questa è la Sandbox di Giallo Antracite, ovvero l'utero dove si annida l'insano ovulo della satira.
Se non sei già fuggito potresti fermarti a leggerne i contenuti e se ti hanno anche insegnato a scrivere puoi lasciare eventuali consigli qui.
Giallo ci tiene a fare articoli taglienti.


La perla di saggezza del giorno è....

Pensierino della buonanotte: ma Dio t'assista senza apostrofo è una bestemmia?

Altri progetti in lavorazione

  • Giovanni Giolitti
  • Odissea

Piano piano ho mantenuto le promesse, dovrebbero farmi ministro.


ODISSEA

« E ora tutti a casa! »
(Ulisse)
« Troia sei grande! »
(Priamo su Troia)
« Sei una gran troia! »
(Menelao su Elena)


L’Odissea è assieme all’Iliade una gigantesca soap opera divisa in 1316 puntate che spopolò dal IX al VI secolo a.C. dando inizio a fenomeni di divismo e di emulazione da parte di tutto il mondo antico. Venne trasmessa da tutte le principali emittenti del mondo allora conosciuto, compresa Al-Jazeera (dove il protagonista invece che Ulisse si chiamava Salaam Affheet) e Playboy TV (dove il protagonista si chiamava Palomo). L’opera, che valse ad Omero 8 Grammy Awards e ben 12 Oscar (tra cui miglior regia e migliori effetti speciali) avrebbe dovuto parlare di tutta la guerra di Troia, ma risultava essere uno sproposito di pellicola e così a 2 giorni dalla prima proiezione a Hollywood si decise di tagliare 13 chilometri di pellicola e di raccontare solo l’episodio del ritorno di Ulisse, fottendosene allegramente di tutti i massacri avvenuti nei decenni addietro. Le parti tagliate sono cmq disponibili nel Director’s cut. Mandato in onda per la televisione dall’emittente FOX ha sbaragliato tutti gli indici d’ascolto, battendo persino LOST e Ippocrate’s anatomy, che allora andava per la maggiore. Vennero fatte ben 20 stagioni (10 più di Baywatch), dopodiché Omero si ruppe il cazzo e si fermò, godendosi i proventi della serie televisiva prendendo il sole a bordo della piscina della sua megavilla, nella S. Bernardino Valley.

Prima stagione

Telemaco, il figlio di Odisseo, era ancora un bambino quando suo padre era partito per la Guerra di Troia. Tutto ciò che gli era rimasto di lui era il suo rasoio elettrico e un paio di mutande di pizzo. Ora sono passati dieci anni, Telemaco è un uomo, si è preso la patente, studia da geometra e lavora come barman per pagarsi gli studi e mantenere sua madre, Penelope, che ha il brutto vizio di dondolarsi sulla sedia.

Penelope, tuttavia, per portare anche lei qualche soldo a casa si è inventata anche lei un lavoro ed ha trasformato la sua casa in un bed & breakfast, occupato da anni da alcuni coinquilini molto fastidiosi, i Proci, metallari pieni di borchie, amanti del body building e del I proci sono più pieni di testosterone di un adolescente in un campo nudisti e per questo intendono convincere Penelope ad accettare il fatto che la scomparsa del marito è ormai definitiva e che, di conseguenza, lei dovrebbe scegliere un nuovo marito, approfittando degli incentivi del governo per chi si sposa una seconda volta. Ma Penelope, che già con Ulisse era bravissima a raccontare un sacco di palle per giustificare i succhiotti che aveva sul collo (sai caro, sono scivolata per le scale e ho battuto il collo sulla bocca del nostro vicino!) riesce ad imbastire le palle più mostruose solo per guadagnare tempo. Tra queste ricordiamo:

  • Sto tessendo una tela, un sudario per mio suocero Laerte; quado l’avrò finito sposerò uno di voi
  • Ho l’herpes, non posso baciarvi
  • Ho l’orecchio che mi fa contatto con il gomito
  • Non mi lavo i denti da quando mio marito è partito
  • Sono un trans, ma se per voi fa lo stesso sposiamoci pure!

Ma Penelope faceva molto di più: di notte disfa la tela che tesseva durante il giorno e al mattino versava del bromuro nel caffellatte dei Proci.


Intanto Odisseo non se la passa bene; finita da due anni la guerra di Troia, è imbottigliato nel traffico tra Pozzolatico e Roncobilaccio, dove si è preso tutto il traffico dell’Esodo di Agosto. La dea Atena, che è la protettrice di Odisseo, in un momento in cui il dio del mare Poseidone è impegnato a fare surf nella sua vasca da bagno, va da Telemaco e lo esorta a partire al più presto alla ricerca di notizie del padre. Atena: Teleeeeemacoooo…..! Telemaco: eeeeeeeh….? Atena: sono Minerva, dea dei fiammiferi Telemaco: mi dispiace, io uso solo gli svedesi A: fai poco lo spiritoso o ti trasformo in un tappo di sughero. Tuo padre è nei guai. T: donne, droga, politica? A: no, si è inimicato un pezzo grosso dell’olimpo ed ora vaga per il Mediterraneo di isola in isola come una nave della Costa crociere. Parti, o Telemaco, e vai in suo soccorso. Evita la A4 Firenze Borgo Panigale, ci sono dei rallentamenti. Ora và. Il mattino seguente Telemaco convoca un'assemblea dei cittadini di Itaca e chiede loro di fornirgli una nave ed un equipaggio. Gli viene dato un gommone ed un cane che sa contare fino a 7.

Sciolta l'assemblea, Telemaco, all'insaputa della madre, fa quindi vela verso la casa di Nestore, un reduce del Vietnam e della guerra di Troia ed insieme al figlio di Nestore Pisistrato, suo vecchio compagno di Università, si dirigono verso Sparta. Qui incontrano Menelao ed Elena, che si sono infine riconciliati. Menelao dice di aver sentito dalla parrucchiera di Elena (che sa sempre i cazzi di tutti) che Odisseo era stato visto a Ogigia, un’isola della Grecia, in compagnia della ninfa Calipso, una nota escort da 4.000 dracme a notte. Scacciati infine dall’antipatico Menelao a colpi di corna i due ragazzi si mettono in viaggio per Ogigia.

Manuali: costruisci la tua macchina del tempo

Chi di voi (a parte un leghista) non ha mai sognato di essere presente il giorno dell’unità d’Italia? E chi di voi non ha mai sognato di stringere la mano a Giulio Cesare, Isaac Newton o a Robin Hood? E Chi di voi non ha mai sognato di poter essere presente a Parigi alla presa della Bastiglia, in America alla scoperta dell’America o ad Hiroshima allo sgancio della bomba atomica? E Chi di voi non ha mai sognato e passa le notti in bianco? Comunque sia, da oggi in poi le vostre frustrazioni spaziotemporali sono finite, perché questo manuale vi insegnerà a costruire una sicura e moderna macchina del tempo: in soli 5 passi monterete una vettura solida, economica ma dotata di tutti in comfort: potrete così ospitare Leonardo da Vinci nella vostra vettura e farlo schiattare d’invidia, potrete seguire Napoleone nelle sue discese in Italia ed aiutarlo nei suoi saccheggi e potrete visitare l’epoca dei cavalieri per conoscere di persona Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda.

Costruire una macchina del tempo è una cosa semplicissima, molto più semplice che compilare il proprio 740. Innanzitutto dovrete fare un po’ di spesa dal vostro ferramenta di sfiducia. Vi servirà:

  • una vasca da bagno
  • una sega
  • delle chiavi inglesi
  • delle viti autolivellanti
  • 7 metri di filo metallico
  • del Domopak
  • un po’ di colla vinilica
  • alcuni giornali usati
  • delle vecchie scatole di scarpe
  • una gomma masticata
  • 5 kg di Plutonio
  • un cane

Parte 1: Innestiamo i circuiti del tempo

Costruire una macchina del tempo non è poi tanto diverso dal fare alcuni lavoretti che comunemente si fanno a casa propria come passare l’antiruggine sul vostro cancello di casa o sturare le tubature con l’idraulico liquido. Avete mai visto Ritorno al Futuro? Se la risposta è no, come avete fatto a sfuggire alla congiura dei palinsesti televisiviitaliani? È il film in cui il giovane sfigato Marty Mc Fly si cambia vita, destino e automobile in una botta sola grazie a un viaggetto di mezzo secolo nel passato in cui mette a posto i guai della propria famiglia.

Ecco una foto che vi invidieranno tutti su Facebook.

Costruire una macchina del tempo può essere quindi un’occasione unica e spassosa per fare un po’ di casini nelle varie epoche della storia! Potrete soffocare il vostro futuro capoufficio nella culla, prendere sempre un terno al lotto e sapere il risultato di una partita di calcio già prima che inizi, un po’ come fa la Juventus, ma stavolta senza corrompere nessuno.

Cominciate a staccare i fili del vostro salvavita, che tanto non vi servono. Ora collegateli alle scatole di scarpe con un po’ di colla vinilica. Fatto? Bravi fessi, potete buttare via tutto, questa cosa non vi serve a niente. Prendete invece il filo metallico e collegatelo alla presa di corrente. Fate questa cosa con dei guanti isolanti o non arriverete alla fine di questo manuale.

Ora collegate i fili metallici alla vasca da bagno praticando dei fori larghi 12.4 centimetri. Non li fate di 12.5 o dovrete buttare la vostra vasca da bagno e sostituirla con un’altra; questa fase è delicatissima e un minimo errore potrebbe costarvi il viaggio temporale oltre che la vostra igiene personale per chissà quanto tempo. Fate passare i fili nella vasca e saldateli al canale di scolo utilizzando le viti autolivellanti e la chiave inglese. Assicuratevi che la chiave sia inglese facendo con lei un po’ di conversazione.

Parte 2: attiviamo il dispositivo di viaggio temporale

A questo punto dovreste avere qualcosa di molto simile a una vasca da bagno bucata con dei fili metallici dentro. Se vi siete scocciati di andare avanti potreste sempre esporre la vasca come opera postmoderna e farvi comunque un sacco di soldi. Se invece il viaggio nel tempo vi interessa davvero è ora di far partire questo gioiellino. Adesso vi servono solo 5 Kg di Plutonio. Si trovano facilmente su Ebay, nella stessa sezione dove vendono i francobolli. Unica avvertenza : prima di acquistarlo ricordatevi di rispondere alla domanda del sito: "è per scopi terroristici?" spuntando la casella NO.

Per costruire la nostra macchina avremo bisogno di un dispositivo per il viaggio nel tempo che in maniera molto originale chiameremo “dispositivo per il viaggio nel tempo”.

Ottenere il dispositivo è facile quanto per il Milan ottenere un calcio di rigore: basterà far passare i fili metallici attraverso la gomma masticata (se è gusto cedro le probabilità che funzioni aumentano del 15%) e collegarle al contenitore col Plutonio. Per oggi è sufficiente, andate a letto, scoprirete che il Plutonio vi ha lasciato una sana bioluminescenza addosso che per i mesi a venire vi farà risparmiare un bel po’ sulla bolletta.

Parte 3: un po’ di comfort

Adesso Nerone siete voi e saranno cazzi per tutti! Dai, divertitevi a cambiare la storia!

Adesso è il momento di dotare la vostra macchina del tempo di sedili e di tutti quegli strumenti indispensabili per ogni viaggio temporale (un accendisigari, un autoradio, un cestello da champagne, un triangolo d’emergenza) Montate i sedili utilizzando una scatola da scarpe e del Domopak. Quando avrete finito dovreste avere dei magnifici sedili di cartone, sarete l’invidia di tutti i barboni del quartiere. Usate dei giornali usati come tappetini e trafugate i vari gadget di cui sopra dall’auto del vostro vicino.

Parte 4: partenza!

La macchina è pronta, potreste già sedervi e partire per stringere la mano ad Asterix ma giustamente non vi fidate ancora di qualcosa costruito con le vostre mani, voi che fino all’altro ieri non avevate mai montato nemmeno la moka per farvi un caffè. È giunto quindi il momento di utilizzare il cane, la cavia perfetta per i vostri esperimenti. Di solito i cani si sottopongono di buon grado a questo tipo di esperimenti, ad oggi non si sono mai avuti casi di denunce ai padroni da parte dei loro cani, buon segno. Mettete il cane nella vasca e digitate una data a cazzo. Fatelo stare un paio di minuti e poi fatelo tornare.

  • Se il cane torna...: visto che non c’era niente di cui preoccuparsi? Abbracciate il vostro compagno di vita e chiedetegli un resoconto minuzioso di cosa ha visto.
  • Se il cane non torna...: beh, dai....tanto dava solo fastidio, no?

Cose da NON fare assolutamente durante un viaggio temporale

  • Tornare ai tempi di Gesù, vederlo camminare sulle acque e gridare davanti a tutti: ti ho visto, c’è il trucco!
E quando tutto sarà finito dovreste avere un catafalco come questo. La poltrona di vostra suocera al posto di comando darà un tocco tamarro al vostro viaggio temporale: fatevi riconoscere anche nel passato!
  • Lasciare una lattina di cocacola nell’antico Egitto.
  • Andare da Napoleone la sera prima della battaglia di Waterloo guardare la sua strategia, dargli una pacca sulla spalla e dirgli: Che strategia di merda, scommettiamo che perdi?
  • Andare dai monaci dell’inquisizione e dire: ragazzi, io ho un segreto: parlo con il diavolo!
  • Andare il giorno della partenza del Titanic e urlare a squarciagola: buon viaggio, sfigati!!
  • Vendere pistole all’uscita della borsa di New York il giorno della crisi del ‘29
  • Regalare un CD degli Iron Maiden a Girolamo Savonarola.
  • Salire come mozzo sulla nave di Cristoforo Colombo, manometterne la bussola, farlo sbarcare a Lampedusa e dire: hai visto brutto pirla? Tu e le tue idee del cazzo!!

Souvenir da procurarsi assolutamente durante i viaggi nel tempo


Giovanni Giolitti

Giovanni Giolitti (pseudonimo di Giolitti Giovanni e anagramma di moderato dalle mani legate- Mondovisione 1842- Cavour 1965) è stato un famoso campione di bocce nonché politico italiano, nominato 3 volte presidente del Consiglio dei ministri e ben cinque volte amministratore del suo condominio. È stato a lungo considerato uno dei più grandi statisti della storia d’Italia finchè non si è scoperto il significato della parola “statista”.

Giolitti in una foto di gruppo.

Giolitti, un uomo che è stato per la politica ciò che Van Gogh è stato per la politica ha cercato in tutta la sua vita di modernizzare la base economica, di favorire l’industria, di dare slancio alle imprese e di favorire la diffusione dei preservativi nelle scuole. Ha dato inoltre inizio ad un’epoca che con molta fantasia venne nominata età giolittiana.

Biografia

Stranamente non abbiamo notizie di Giolitti antecedenti alla sua nascita. Gli studiosi sono tuttavia concordi nel ritenere che Giolitti sia un personaggio realmente esistito. Una rinomata ricerca fatta dai ricercatori dell’International Stanford Fiesta College di Used Tampax, in Florida, con un elenco telefonico in mano non ha dato risultati, segno che Giolitti ammesso che sia davvero esistito, dev’essere ormai sicuramente morto.
Sappiamo tuttavia per certo che dopo un breve passato come ballerino di flamenco fece domanda per diventare Ministro del tesoro e venne assunto. Allora c’era una grossa carenza di personale e per diventare ministro i requisiti richiesti erano davvero minimi, quasi inferiori a quelli richiesti per fare il ministro ai tempi nostri (lo è diventato perfino Gasparri, che altro c'è da aggiungere?).Il governo di cui faceva parte era il governo di Francesco Crispi, ormai talmente anziano da credere di essere un pittore impressionista.

Crispi Presidente del Consiglio, Ministro di Grazia e Giustizia Zanardelli, Ministro della Marina Benedetto Brin, Ministro della Pubblica Istruzione Paolo Boselli: l’età media era di 136 anni, talmente alta che per abbassarla avrebbero dovuto nominare ministro un embrione di 22 settimane. Giolitti che era il teenager della situazione tentò di tenere alto il suo ruolo di ministro delle finanze emanando la famosa tassa sul possesso auto, una manovra che avrebbe dovuto rimpinguare le casse dello stato se non fosse che nel 1891 gli italiani con un auto erano 7 di cui 5 militavano nel suo governo e uno era lui. Dopo essere sfuggito ad un pestaggio ad opera dei suoi colleghi ministri il giovane Giolitti (Gitty per gli amici, G-Giol-lit-ti per i balbuzienti) ebbe l’occasione che capita una sola volta nella vita: la premature dimissioni di Francesco Crispi, andato in pensione a 106 anni. I ministri tuttavia cercavano proprio un fantoccio da mettere al posto di Crispi per continuare a fare i loro comodi, qualcuno che fosse o troppo vecchio o troppo ebete per capire qualcosa di come si governa un paese e Giolitti, avendo entrambi requisiti, risultava la scelta ideale.

I cinque governi Giolitti

Dopo una breve parentesi di governo (6 febbraio 1891 -8 Febbraio 1891) del marchese Di Rudinì (un uomo che capiva di politica quanto Daniele Interrante di metrica latina) Giovanni Giolitti si insediò come Primo Ministro. Il suo governo durò meno di un governo di centrosinistra: dopo poco più di un anno infatti il giudice PierJohn Woodcock (che i puristi della lingua italiana chiamavano Piergiovanni Membrodilegno) pubblicò alcune intercettazioni telefoniche che lo vedevano coinvolto nello scandalo della Banca Romana che si era macchiata di gravi irregolarità nell’emissione delle banconote. Giolitti cercò di negare un suo coinvolgimento nella questione ma sulle banconote false emesse dalla banca romana c’era la sua faccia. Il primo Governo Giolitti fu segnato da alcuni fatti molto importanti, quindi vi citeremo i più inutili:

  • l’enciclica Rerum Novarum (trad: rerum novarum, frase intraducibile) di papa Leone XIII che riprendeva alcuni concetti dell’enciclica Nulla di novum di papa Tigre XXXII e dell’emiciclica rotatoria Magno cum appetito di papa Giaguaro V.
  • la rivolta dei fasci siciliani, un gruppo di naziskin del Palermo che rivendicavano alcuni gol annullati nell’ultimo derby contro il Catania.

Per la questione siciliana Giolitti si limitò a distribuire biglietti omaggio per il circo a chiunque sopprimesse col sangue i moti insurrezionali.
Frattanto emersero volti nuovi nel panorama politico italiano: di fatti all’età di 107 anni tornò Francesco Crispi , in carne ossa e catetere.
Le principali operazioni di Crispi furono:

  • tre bypass
  • una rimozione di cataratta
  • risoluzione della questione dei Fasci siciliani organizzando bombardamenti a tappeto (il capo delle spedizioni fu Aladino)
  • risanamento del bilancio vendendo la Gioconda ai francesi.
  • conquiste coloniali (Etiopia, Libia e l'isola d’Elba).

Frattanto nel 1896 Crispi dovette dimettersi per impegni improcrastinabili col Padreterno. Dopo averlo commemorato con un sentito discorso funebre (era un uomo buono e generoso....ma cazzo aveva il culo incollato alla poltrona! Finalmente tocca a me! Ahahah!) Giolitti si apprestava a riprendere in mano le redini del paese, con la stesso impeto dell’incosciente che non sa minimamente cosa stia facendo.

Giolitti back in action

  • Per prima cosa tentò di sistemare l’ala massimalista del partito socialista offrendo loro dei soldi sottobanco. Ma i tempi di Craxi erano evidentemente prematuri perché Filippo Turati si offese e si indignò. Io non mi vendo per così poco- dichiarerà poi al suo gatto. Allora Giolitti giocò d’astuzia: puntò tutto sul 29 che non usciva da sei settimane. E poi propose a Turati un posto nel suo ministero il che voleva significare stipendio fisso, posto auto, biglietti per le partite gratis, ristoranti gratis, cinema gratis, treni gratis, aerei gratis, puttane gratis. Turati rifiutò sdegnosamente, ma riuscì a mettersi d’accordo telefonicamente con Giolitti per la faccenda delle puttane gratis.

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