Bar: differenze tra le versioni
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{{Cit2|Ho preso una casa a 200 metri dal mare, ma non sono mai andato in spiaggia: a metà strada c'era un bar.|[[George Best]] su bar}} |
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{{Cit2|[[Amore]], ma con chi stai parlando? Sei passato di nuovo al baretto?|Moglie di [[Maccio Capatonda]]}} |
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{{Cit2|Stessa [[storia]], stesso posto, stesso bar.|[[Max Pezzali]] su un risveglio abituale dopo una [[sbronza]]}} |
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{{Cit2|Me lo porti il [[vinooo]]. |[[Oriello]] dopo il primo [bicchiere ]]}} |
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Versione delle 18:26, 24 mar 2018
Il bar è il luogo in cui chiunque può rifornirsi della benzina per l'uomo a poco prezzo, molti ne approfittano per fare il pieno. L'offerta è valida anche per i minorenni che non fanno la spia ai carabinieri.
Etimologia
Il termine "Bar" deriva dal termine anglocalcistico "traversa" che sta ad indicare il posizionamento geografico di tale luogo: in una traversa appunto. In Italia, la parola bar è ora diventata una sigla che indica chiaramente le principali attività che vi si svolgono all'interno (Bestemmie Alcool Risse).
Origini
Da fonti inattendibili[citazione necessaria] pare che i bar ebbero origine nell'Antica Roma sotto forma di osterie, ma con qualcosa in più: la Vodka. Fortuna che non hanno saputo che veniva importata dall'Impero mongolo di Gengis Khan.
Ad ogni modo, i bar si affollarono di romani, romeni, romagnoli, cani e porci a ogni ora del giorno e della notte; ciò non accadeva certo perché nella Roma antica non si avesse un cazzo da fare, bensì perché il vino all’epoca era ritenuto un pericolo da cui guardarsi (non a caso il nome osteria deriva da hostis, nemico) e, dato che, oggi come allora, chi scappa davanti al pericolo o è un infame o è un codardo o è Julian Assange, i Romani davano prova della loro audacia trascorrendo lunghe ore in questi locali.
Da allora il bar è diventato un edificio di potere e un simbolo per la società. Al giorno d’oggi si può certamente affermare che in ogni fase dell’esistenza, dalla culla alla tomba, riveste un ruolo cruciale nel processo di crescita[1] e formazione dell’individuo.
Bar oggi
Attualmente i bar hanno assunto un'aria più moderna e una cameriera bona, inoltre all'interno di essi si possono osservare delle pietanze da tavola calda impolverate, adagiate per l'arredamento.
La politica conservatrice degli alimenti ha fatto sì che i vecchi consumatori restassero, mentre il mix di progressi ha attirato una nuova élite di clienti come i preti[2] e lo scimmione che dice: «Dino, dammi un crodino». Quest'insieme di caratteristiche tendono a far vedere il bar come la propria casa, i clienti come la famiglia da prendere allegramente a sediate sulla nuca e il barista come il migliore amico alla pari con i bicchieri e lo sgabello.
Un ulteriore pregio riguarda la posizione presa a favore della libertà che per lungo tempo è stata oppressa dai pregiudizi e dal malcostume della gente. Per incentivarla i bar hanno istituito delle competizioni come il famoso "torneo di rutto libero" e l'emozionante "gara di scoregge" i cui detentori dei record sono rispettivamente Ugo Fantozzi e lo scoiattolo Cippi.
Grazie a tutto ciò questi locali pubblici hanno riscosso un successo così enorme che l'autore di questo articolo ha deciso di terminarlo qui per andare al bar.
Collegamenti esterni
Note
- ^ Del tasso alcolico.
- ^ Fonte: http://santagatando.com/2009/06/28/prete-positivo-ad-alcoltest-non-sono-ubriaco-ho-detto-4-messe/
- ^ Utile per fare lo scassinatore.