Utente:Teoskaven/Sandbox3

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Sgabuzzino personale di Teoskaven e degli articoli ancora da creare: si prega di non toccare, grazie.--Teoskaven Rosika assieme a me...


Final Fantasy XIII-2

« Solo un soffio di vento, una voce sottile e delicata come un petalo, una sussurro che viaggia nel tempo infinito ma fatale... Etro, la vogliamo chiudere quella cazzo di finestra, che ho freddo?!?!?! »
(Lighting in un momento di grande arte poetica.)

Final Fantasy XIII-2

Elementi innovativi di gameplay

Dungeon non più autostradali!
Sub-quest inutili!
Minigiochi inutili!
Gameplay tritati e fritti!

Trama

Finali strappalacrime

Finale ""normale""

Dopo aver triturato per bene Caius, Serah e Noel si fanno nuovamente un trip temporale pensando che tutto sia finito per il meglio... illusi! Serah infatti muore per overdose, tutto inizia a crollare andando a puttane, ogni singolo oggetto inizia a emettere i salubri vapori neri di Chaos, tutto viene ingoiato da un buco rosa fashion e Lightning diventa senza motivo una statua di sale. Mentre appare la scritta trolleggiante "To be continued", il giocatore incenerirà la console contenente il disco, bestemmierà ogni singola entità divina del multiverso e subito dopo intaserà di lettere spammose la casella postale della Square, conscio del fatto che dovrà spendere altri 120 € per un ulteriore sequel. Il tutto mentre Nomura, Kitase e il resto dello staff brinderanno al loro brillante genio criminale crogiolandosi dalle risate.

Finale Disney

Dove Serah e Noel per nessuna ragione comprensibile si trasformano in due mostriciattoli antropomorfi con la scusa di sfuggire a uno più grosso e cattivo.

Finale "God of War"

Dove Serah e Noel per nessuna ragione comprensibile si ritrovano a combattere diciassedicimila versioni di Atlas per salvare il mondo.

Finale "Darth Vader"

Dove dopo aver sconfitto Caius, Noel prende il suo posto passando al lato oscuro, con tanto di risata malvagia.

Finale "2012"

Dove Serah, Yeul e Noel per nessuna ragione comprensibile si ritrovano intrappolati in un periodo temporale inutile e post-apocalittico, cercando invano di trovare un bagno funzionante del posto.

Finale "La mummia"

Dove Serah e Noel per nessuna ragione comprensibile vengono l'Ciezzati e costretti a fare la guardia alla tomba di un faraone anonimo per l'eternità.

Finale "Principessa Disney"

Dove Serah, pungendosi con il fuso di un arcolaio, cade in un sonno eterno dove tutto è felice e contento e anche Lightning è presente. Peccato sia solo una sega mentale.

Finale "Ritorno al futuro"

Dove senza che sapesse niente di niente, Snow arriva a stoppare la troia e farla processare per stregoneria, atteggiandosi a novello inquisitore. Dopodiché sfreccerà via verso l'orizzonte con Serah, lasciando Noel a consolarsi sulla spalla di Hope.

Finale "WTF"

Dove Serah e Noel per nessuna ragione comprensibile trovano una versione cristallizzata di Vanille a Oerba e pertanto decidono di seppellirla pensando che non si risveglierà mai più.

Personaggi

Lightning
Resto del cast del tredicesimo capitolo:
  • Snow
  • Hope
  • Fang e Vanille
  • Sazh
Serah Farron
Noel Kreiss
Alyssa Zaidelle
Caius Ballad
Paddra Nsu-Yeul

Note

Template:Legginote

Final Fantasy Type-0

Final Fantasy Type-0


Trama

Personaggi

Classe Zero

Ace
Deuce
Trey
Cater
Cinque
Sice
Seven
Eight
Nine
Jack
Queen
King
Machina Kunagiri
Rem Tokimiya
Tiz e Joker
Arecia Al-Rashia

Altra gente

Kurasame Susaya
Cid Aulstyne
Celestia
Gilgamesh

Note

Template:Legginote

Dead Rising

Dead Rising

Trama

Personaggi

Mentalmente sani (forse)

Frank West

Psicopatici

Pagine correlate

Note

Template:Legginote

Three Wonders

Template:Noarmi

Locandina principale che mostra i baldi protagonisti mentre entrano in un quadro di Salvador Dalì.
« Così alla fine la principessa non te l'ha data? Fidati, ti capisco meglio di chiunque altro... »
(Super Mario a Lou.)
« EVIMASCINGAN! Wait... »
(Lo speaker di Metal Slug su Midnight Wanderers.)
« Io conquisterò il mondo! Mwahahahah... no, un momento... »
(Gaia su paradosso.)

Three Wonders è uno dei tanti prolifici prodotti videoludici della Capcom. Nello specifico, in questo caso ci fu un diverbio tra i produttori, i quali volevano creare ciascuno un titolo proprio; per placarli intervenne Keiji Inafune in persona, il quale ascoltò tutti i presenti, alzò le spalle e sentenziò:

« E allora fate ognuno quello che vi pare e mettiamo il tutto insieme alla cazzo. »

In questo modo venne scritto, diretto e redatto Three Wonders. In origine il titolo doveva essere Seven Wonders, ma a causa dei problemi di budget e tempo vennero fatti alcuni tagli al personale, e pertanto il giuoco venne striminzito a sole tre presunte "meraviglie".

Ciò che venne fuori da tutto quel minestrone fu un insieme di 3 titoli che apparentemente non c'entravano nulla l'uno con l'altro e che possedevano un gameplay totalmente scopiazzato da altri giuochi, ma che comunque riuscirono a far sborsare migliaia di monetine agli squattrinati giocatori delle console arcade.

Titoli all inclusive

Midnight Wanderers
L'emozionante prologo dove Gaia e Dio si affrontano come Godzilla contro King Kong.

Il primo titolo presente, dove è già possibile notare come la parola "innovazione" sia stata cestinata immediatamente: difatti al giocatore quella che si presenta è una mistura tra Ghost 'n Goblins, Metal Slug e Il Signore degli Anelli, ovvero un ennesimo sparatutto bidimensionale in cui si controlla un nano. La storia vede una coppia di hobbit pelosi e allegri che per mestiere si dilettano a cazzeggiare e a bere birra a non finire, com'è giusto che sia. Un giorno i tappetti ricevono la visita di un venditore ambulante che smercia carte di Yu-Gi-Oh! a prezzi bassissimi, convincendo gli ospitanti che fuori se ne possono trovare anche di meglio; armati di pericolose pistole a freccette dalla punta arrotondata, gli hobbit si fanno strada tra nemici dal dubbioso design in cerca delle famigerate carte, ma sulla strada già che ci sono si fermano per salvare una principessa hobbit dal dubbio aspetto estetico. Dopodiché, senza nessuna spiegazione, il duo dovrà combattere contro Gaia, un intero pianeta fluttuante e per giunta con il naso delle stesse dimensioni di quello di Penelope Cruz, e il tutto sempre senza un minimo di logica.

Dopo la distruzione del planetoide, i tappetti finalmente collezioneranno l'intero mazzo di Seto Kaiba e potranno tornare alla loro tana a cazzeggiare, a sfidarsi a carte e occasionalmente a passarsi anche la principessa, felici e contenti.


Chariot

Nel secondo titolo, i due hobbit pelosi di prima tornano nuovamente, stavolta sfidando qualunque legge della fisica e della realtà in generale. Come? Con un paio di alianti che non solo hanno montate delle mitragliatrici a colpi infiniti, ma possono perfino portarsi dietro un carico di bombe al flame raffinato, viaggiare nello spazio vuoto e far pure respirare il possessore come se niente fosse.

Talasciando ciò, il duo affiatato questa volta dovrà partire in missione sui miracolosi veicoli sopracitati per salvare un'altra principessa dal dubbio aspetto estetico, questa volta però rapita dal marito in persona della zingara. Lungo la strada il nonsense aumenterà sempre di più, in quanto i nemici presenti nel titolo precedente saranno non solo capaci di sopravvivere a loro volta nel vuoto cosmico, ma inoltre diverranno migliaia di volte più numerosi e veloci del normale.

Dopo la sconfitta del malvagio indovino, gli hobbit torneranno nuovamente al loro covo, stavolta rintandosi per sempre e spegnendo pure citofoni e telefoni inclusa la segreteria telefonica in modo da non essere mai più disturbati.

In questo vasto paesaggio è possibile vedere le frotte di fan di Don't Pull.
Don't Pull

Ed ecco il terzo titolo, l'unico che non c'entra una mazza con i due precedenti, quindi niente hobbit pelosi per questo striminzito minigioco. In compenso l'intera cosa si presenta come un classico cartone Disney per bambini dai 3 anni in giù, con pucciosità ovunque, animaletti teneri e coccolosi e soprattutto esseri che sembrano usciti da un trip acido.

L'obbiettivo in Don't Pull è l'elettrizzante azione dello spostare scatoloni dell'IKEA a calci verso caramelle colorate e dinosauretti di Puzzle Bobble. Si sente dunque fin da subito una grande eccitazione nell'aria per varietà di gameplay, difficoltà e grafica all'avanguardia. E questo è quanto: la storia, i nemici e la caratterizzazione dei personaggi di questo titoletto sono talmente elevate che non è nemmeno presente la palla di fieno tipica dei momenti di assenza. Ed è proprio a causa di questo che Three Wonders è finito allegramente nel dimenticatoio Capcom, senza che ciò che di buono ci fosse all'interno potesse essere salvato per il futuro.

Personaggi

Lou e Siva
Giornata cazzara di media entità per i notri impavidi eroi: la fatina sulla destra sarà usata a pranzo come antipasto.

I due famigerati hobbit protagonisti, con i loro classici piedi pelosi, le orecchie a sventola e la velocità di una lumaca con la raucedine. L'unica sostanziale differenza con gli abitanti della Contea è che Lou e Siva si sono istruiti alla scuola di sopravvivenza di Rambo, pertanto sono capaci di arrampicarsi nei posti più impensabili, come il decoltè di Margherita Hack, e inoltre sono capaci di sforacchiare chiunque sbarri loro la strada con le loro pistole a freccette dalla punta arrotondata.

Prima di tutto il casino di Midnight Wanderers e Chariot, i due tappetti vivevano serenamente la loro vita da Robin Hood depredando i ricchi, donando ai poveri e molto spesso intascando tutto loro per poi giocarsi il malloppo alle corse dei podracer. Dopo il casino invece si sono barricati nel loro covo senza rilasciare interviste e senza nemmeno imitare il Grande Fratello.


Don una volta arrabbiato sul serio: mai far incazzare un coniglio terminator, mai.
Don e Pull

I due gai protagonisti di Don't Pull, i quali esprimono tutta la loro originalità decidendo di chiamarsi come il titolo del titolo stesso. Fisicamente Don dovrebbe essere un coniglio e Pull uno scoiattolo, ma sotto il loro tenero aspetto puccioso i due sono dei letali terminator da sfondamento senza un minimo di compassione. Difatti il loro unico scopo nella vita è calciare blocchi investendo dei poveri blob ed estinguendo gli ultimi dinosauri sopravvissuti sulla Terra, senza nemmeno pulire le loro interiora rimaste sulle pareti.

Fortunatamente, a causa dell'inettitudine del loro minigioco, Don e Pull non sono mai più stati contattati per un altro videogioco: ora in compenso lavorano come compressori di rifiuti metallici negli sfasciacarrozze.

Gaia e Lar

I due malefici e caratteristici cattivoni finali: il primo, nonostante sia maschio, porta un nome da femmina ed è letteralmente sbucato da uno dei meme di Xzibit, difatti è un pianeta fluttuante. Che galleggia sulla Terra. Quindi è un pianeta su un altro pianeta. Una cosa del genere non sarebbe stata ipotizzabile nei reconditi meandri onirici dei membri di 4chan e invece la Capcom è arrivata dove nessuno era mai giunto.

Lar invece riesce a mantenere un tono molto più sobrio: essendo come già detto il marito della zingara, il suo potere principale consiste nello scagliare segni astrologici nefasti, i quali spaziano da segni zodiacali dalla sessualità ambigua a globi celesti simili a wrestler messicani, inclusa la terribile Luna Nera.

Dopo le relative sconfitte, i due si sono ritirati a vita privata, campando con qualche mero guadagno ottenuto facendo rapide comparse nei film di fantascienza di alta qualità come Van Helsing: Dracula's Revenge.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • In origine, Midnight Wanderers doveva essere l'ennesimo clone di Street Fighter, ma quando i produttori si resero conto che degli hobbit alti meno di 40 centimetri erano inadatti a un picchiaduro lasciarono perdere. Ripresero il progetto molto più tardi con Rocket Raccoon.
  • In un sondaggio di Vanity Fair è risultato che Lou e Siva come hobbit sono più attraenti di Frodo Baggins del 40%.
  • Conker ha dichiarato recentemente di non avere nessun legame parentale o di amicizia con Pull, sebbene apprezzi il suo stile.

Captain Commando

L'epica locandina del gioco, anche se probabilmente il lettore medio è rimasto a fissare solo le tette della ragazza.
« Tz, in mano mia il suo pezzo di latta non mi sarebbe utile nemmeno come vibratore. »
(Tron Bonne su Baby Head.)
« ... »
(Dialogo medio fra Strider Hiryu e Ginzu.)
« Grandioso, io mi sono spaccato il culo tutto questo tempo e alla fine sono stato sostituito da John Travolta platinato. È proprio vero che non c'è mai giustizia per nessuno. »
(Mike Haggar su Captain Commando.)

Captain Commando è uno dei tanti videogames arcade a scorrimento della Capcom, quelli che hanno svuotato le tasche di tanti piccoli nerd e truzzi per ingrossare i guadagni dei fortunati baristi possessori delle macchinette.

In questo caso, un giovane Yoshinori Ono stava seduto a leggersi qualche fumetto nel bagno della sede centrale Capcom, quando a un tratto, venendo in contatto con una storia di Deadpool si chiese come sarebbe stato creare un personaggio che fosse conscio di essere in un videogame, sperando che questo causasse un aumento delle risate dei fan e consequenzialmente dei guadagni. E così il team di Final Fight copincollò le basi del loro gioco cambiando i personaggi e creando quindi Captain Commando.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Una giornata di purificazione da dittature come le altre per il Team Commando.

Per dimostrare come questo gioco se ne sbatta altamente le palle dell'originalità, anche la trama è intrisa di cliché e stereotipi, a cominciare con la genialata di ambientare il tutto nel misterioso e inquietante futuro, anche se tutti in quell'epoca girino ancora con giacche di pelle e capigliature punk che fanno sembrare i nemici di Ken il guerriero delle ballerine di danza classica.

In questo oscuro futuro si diceva, il team Commando si procaccia da vivere con spettacoli da stunt-man a Mirabilandia, ma improvvisamente, la gang di cattivi di turno rapisce la classica bellona da salvare, costringendo il team a menare le mani sul serio e a farsi strada fra punkettoni, alieni comunisti, samurai di ogni forma, dimensione e colore delle carie dentali e trans di vario genere. Infine il prode team approda sul pianeta Soviet, e dopo un'altra ondata di alieni comunisti di varia entità fronteggia finalmente il boss finale.

Una volta salvata la gnocca dal malvagio capo dei cattivi, il prode team Commando infine deciderà di festeggiare passandosela a turno e sbevazzando Tavernello a non finire.

La trama è finita, leggete in pace.


Differenze di gameplay con Final Fight


Personaggi

Captain Commando
L'intrepido protagonista nell'atto di uscire dallo schermo per ricordarti di giocare al suo gioco.

Il ganzo protagonista che dona il titolo al titolo; comandante del team Commando, anche lui possiede gli onnipresenti occhiali da sole di Wesker, per l'occasione uniti a un taglio di capelli da discotecaro degli anni '60 e di un colore talmente biondo da far invidia a Rapunzel, il tutto unito a due braccia bioniche sostituite alle originali a causa dell'eccessiva masturbazione.

In teoria, Captain Commando dovrebbe anche essere un personaggio che sfonda costantemente la quarta parete, ma di fatto si limita a fare da pubblicitario per gli altri titoli Capcom, in modo che i giocatori svendano altri organi per comprarli.

Mach poco prima di malmenare una coppia di teppisti new age.
Mach il coltello

Una delle poche cose originali di questo gioco; Mach è una mummia che non si sa come è buona di carattere e combatte per la giustizia e per la birra assieme al resto del team. Occasionalmente lo si è visto lavorare in solitario nelle scuole di Rival Schools per rimorchiare qualche studentessa adolescente.

Come da nome, Mach combatte con due lame arrugginite e poco efficaci, ma come da tradizione delle mummie di Metal Slug, può assottigliarsi per sembrare un escremento canino.

Ginzu il ninja

L'ennesimo ninja Capcom creato con lo stampino in massa; a dispetto però di tutti gli altri cloni, Ginzu è totalmente inutile in quanto non possiede mosse speciali o tecniche brillanti o flashose. Quantomeno però riesce sempre a stare zitto e ad evitare così potenziali figure di merda.

Recentemente, grazie alla spettacolarità della magia P.A.R.A.D.O.X., Ginzu è riuscito a tornare nel passato per collaborare con Guy di Final Fight e per pestare dunque i criminali in stile classico.

Baby Head
Baby Head e Tron Bonne in una giornata tipo.

Il più giovane membro del team, e non senza un motivo: a causa delle continue esalazioni radioattive dell'isola che non c'è, Baby Head non è mai cresciuto fisicamente, ma in compenso è diventato così intelligente da fabbricarsi un robot, rubando lo schema alla famiglia Bonne; i membri di quest'ultima non l'hanno presa bene, e nel corso dei miliardi di cross-over della Capcom, la giovane Tron ha sempre cercato di farla pagare a Baby Head, facendo però sfociare il tutto in scontri a basso tasso di epicità.

A parte questi dissidi, Baby Head ha la peculiare capacità di sopravvivere anche se riceve ferite sul suo corpo invece che sul costrutto; questo ha portato le malelingue a credere che il bambino in realtà pratichi riti pagani per rimanere immortale e giovane per sempre.

Scumocide durante il suo passatempo preferito: farsi centinaia di seghe mentali sulla dominazione mondiale.
Scumocide

Il terribile e malvagio capo dei cattivi, il quale però non ha un minimo di caratterizzazione: semplicemente sbuca fuori dal nulla, pretende di conquistare il mondo e di farsi anche la ragazza che ha rapito. Chiaramente un tipo così ha tutte le carte in regola per farsi battere alla prima occasione, ma lui questo non lo sa, e pertanto recita come da copione fino alla fine.

Come buon boss finale che si rispetti, Scumocide utilizza attacchi sgravati oltre ogni misura che faranno perdere ulteriori dindini ai giocatori, ma niente darà soddisfazione come batterlo per ricevere il classico schermo pixelloso con su scritto "Congratulazioni!", ignorando il fatto di aver buttato via anche la tredicesima dei genitori per poter battere il boss finale.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Tra le tante cose scopiazzate da Final Fight, l'unica cosa incoerente è l'ambientazione, visto che la città di Captain Commando sembra essere stata costruita dall'ingegner Cane. La città di Final Fight in compenso era stata costruita da Alan Moore.
  • Tra i tanti scagnozzi di Scumocide c'è anche il Dottor B. di Tekken, indice che già al tempo la Capcom aveva voglia di fare incroci stravaganti.
  • Unendo le iniziali di Captain Commando si ottiene il nome della casa produttrice; un messaggio subliminale così nascosto non lo si vedeva dai tempi dei lungometraggi Disney.