Breath of Fire (serie)

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Quando anche questa serie ha creato un protagonista di nome Ryu, il conflitto d'interessi sul nome è diventato inevitabile.
« Copione! »
(Ryu a Dovahkiin.)
« Nessuno di loro mi somiglia lontanamente. »
(Il Ryu di Street Fighter sui Ryu di Breath of Fire.)
« Volevamo fare una canzone che si chiamasse Breath of Fire, ma purtroppo la Capcom ci ha soffiato l'idea. »
(I Dragonforce sul titolo della serie.)
« Carino quel Ryu: visto che abbiamo molte cose in comune potrei farci un pensierino... »
(Shyvana su Ryu.)

La serie di Breath of Fire è uno dei successi videoludici di Keiji Inafune e di marchio Capcom che, come con Megaman, dopo aver esaurito il potenziale di mungitura è stata insabbiata dalla compagnia negli ultimi anni nel tentativo di far dimenticare alla gente che esiste; il perché di questo potrebbe essere che gli unici produttori capaci di fare altri titoli della serie se ne sono andati da parecchio tempo, ma considerato che Capcom non dice mai nulla di diretto, si lascia spazio alla libera interpretazione del caso.

Differenze con altre serie GDR

  • I personaggi parlano solo in giapponese.
  • Invece di stare in linea retta, i personaggi sono in formazioni calcistiche.
  • Ehm...
  • ...

Titoli

Breath of Fire

Ciò che diede inizio a tutto, partorito sullo SNES come un titolo di nicchia fatto con gli scarti di lavorazione dell'ennemillesima edizione di Street Fighter II; fin da subito vennero dettati degli standard da mantenere in ogni capitolo, ovvero che per la serie "originalità portami via" il protagonista si sarebbe dovuto chiamare Ryu, che sarebbe stato mezzo drago e che avrebbe sempre avuto in ogni caso un'infanzia triste peggio di Oliver Twist. La cosa ebbe sorprendentemente successo e permise alla serie di crescere.

Breath of Fire II

Decidendo di alzare la posta, Capcom tinteggiò questo secondo capitolo con tutta la vernice nera disponibile per renderlo più dark possibile assieme a tutti gli stereotipi della corruzione della C.H.I.E.S.A, ma poi lasciò che Inafune ci mettesse personaggi bizzarri e scanzonati al suo interno, creando un effetto caotico. Aggiungendo a questo il fatto che la copertina americana era stata disegnata da Rob Liefeld, questo si rivelò il capitolo meno conosciuto di tutti, per buoni motivi.

Breath of Fire III
Una delle tante trasformazioni che Ryu può assumere nel corso della serie.

Accondandosi all'allora Squaresoft, anche Capcom fece il salto di qualità salutando per sempre la Nintendo e facendo sbarcare la serie sulla PlayStation. Per variare inoltre il tema, introdussero delle trasformazioni in stile Beast Boy per il protagonista, rimossero tutti i riferimenti al cristianesimo e si limitarono a qualche accenno alle crociate, ovviamente sempre a spese del povero Ryu.

Breath of Fire IV

Continuando il filone delle nuove tendenze sonare, questo titolo preparato con tutta calma e con cura[citazione necessaria] introdusse temi più complessi come la schizofrenia, della fantapolitica degna di Yasumi Matsuno, intrighi, tradimenti e cose come il ritrovarsi la propria morosa trasformata in un abominio alla H.R. Giger. Il tutto coronato da altre trasformazioni piene di effetti speciali.

Breath of Fire: Dragon Quarter

Passando sulla PS2, questo titolo voleva essere rivoluzionario usando finalmente una grafica treddì e un setting più fantascientifico/distopico; purtroppo i maltrattamenti sul protagonista non sono cessati, anche se in compenso ha finalmente appreso la misteriosa abilità del parlare a vanvera.

Breath of Fire 6

Un bel titolo random per IoS e Android che non c'entra un tubo con il resto della serie: apprezzato così tanto che perfino i giapponesi più incalliti che si masturbano con i videogiochi di tipo mobile lo hanno ripudiato.

Personaggi ricorrenti fino alla nausea

Le 5 principali varianti dello sciagurato protagonista; se uno sta cercandone la versione peggiore, può giocare a "trova l'intruso" con questa immagine.
Ryu

L'eterno protagonista, dai capelli color puffo, dal sangue di drago e dalla sfiga così elevata che a momenti si ritrova perennemente sul capo la nuvola del ragionier Fantozzi. Tuttavia, nonostante le avversità, Ryu riesce sempre a sollevarsi e a guidare il suo gruppo alla salvezza del mondo o alla distruzione del dio malvagio locale, anche se i traumi che riceve lo lasciano quasi sempre muto come una persona timida a una conferenza stampa.

Nina Windia

Così come Ryu è il protagonista ricorrente, questa gallina umana è il suo ricorrente interesse amoroso, costantemente innamorata di lui anche quando non avrebbe nessun motivo per farlo. Il vero problema sta nel fatto che quasi sempre, Nina è la classica principessa Peach della serie, quindi in ogni titolo il protagonista deve conquistarsela sottraendola alla nobiltà, e considerata la sua immane dose di sfiga, ci vuole di solito molto tempo, che i programmatori intanto usano come tappabuchi.

Deis/Bleu

Lamia benigna che cerca di aiutare Ryu e compagnia in ogni capitolo come meglio può man mano che avanza negli anni: nei primi due come membro del party, negli altri due come spirito guida e per il resto della serie... non si sa, visto che non è stata più vista da nessuno.
Le indiscrezioni dicono comunque che sia una divinità in incognito messa a spiare i mortali e ad assicurarsi che non piscino fuori dalla tazza; non si può dire che abbia fatto un lavoro sopraffino, ma almeno ci ha provato.

Myuria

L'unico cattivo ricorrente nella serie, e nel senso che senza di lei non ci sono stati tanti buoni sostituti; originariamente una strega casuale di infinitesimo livello, col tempo poi si è scoperto che era una dea che doveva sistemare le creature del pianeta in modo ordinato come i soprammobili su una credenza, anche se nel farlo si è lasciata prendere un po' la mano e ciò ha attirato le ire di Ryu e compagnia.
Si è scoperto inoltre che Myuria è la sorella deviata di Deis, anche se la cattiva ha preso molto più sul serio il suo corpo da Lamia diventando gigantesca e facendosi crescere quanti più arti extra un orrore lovecraftiano potesse permettersi.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • In ogni titolo della serie è presente anche un simpaticissimo minigioco sulla pesca, dove Ryu con un bastoncino, uno spago e nessuna esca può arrivare a catturare balene grosse come navi da crociera.
  • Incredibile ma vero, ma a differenza di altre serie GDR, questa dovrebbe avere un filo conduttore tra i vari titoli: purtroppo interpretarlo equivale a cercare di risolvere un cubo di Rubik bendati, a testa in giù e con le mani legate dietro la schiena.
  • Una cosa particolare della serie è che le aeronavi non esistono o sono tutte in disuso proprio quando servono al party; allo stesso modo, Nina è sempre una pippa nell'usare le proprie ali per qualcosa di utile.

Voci correlate