Hironobu Sakaguchi

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« Quando c’era Lui si poteva dormire con la porta aperta! »
(Fun Classico di Final Fantasy su Hironobu Sakaguchi)
« Ki? Ah, il creatore di Final Fantasy? Trp bello quello per la PSP, l’ho finito due volte! »
(Fun Nomuriano di Final Fantasy su Hironobu Sakaguchi)

Hironobu Sakaguchi è un game-designer giapponese per anni in forza ai Servizi Segreti Svervegesi. Nacque ad Hitachi all’età di 36 anni e dedicò gli studi della sua vita alle più raffinate tecniche di plagio e controllo mentale messe a disposizione dalla Scuola Radio Elettra.

Una carriera stroncata

Hironobu si dimostrò da subito un bambino estremamente precoce: nacque infatti già trentaseienne e per il suo primo compleanno volle in regalo i suoi caratteristici baffetti sornioni, che gli valsero le luci della ribalta. Divenne infatti il torero più apprezzato della sua prefettura, non si contano le celebri amanti che collezionò in quel periodo. La carriera del giovane matador ricevette però una brusca battuta d’arresto a causa dello scandalo sessuale in cui fu coinvolto a seguito della testimonianza di un giovanissimo disegnatore in cerca di notorietà che all’epoca sbarcava il lunario occupandosi della serenità dei tori dell’arena. Sebbene ogni immorale addebito di zoofilia si rivelò in seguito inconsistente e puramente inventato dal truce accusatore, la carriera sportiva di Sakaguchi uscì dalla vicenda irrimediabilmente compromessa.

L’arruolamento e le ricerche videoludiche

Negli anni successivi Hironobu intraprese quindi un corso di studi informatici presso la rinomata Scuola Radio Elettra, presso cui si specializzò in Scienze dell’Abduzione Mentale con successivo Master in Turn-based psycological restriction and manipulation, conseguito presso la prestigiosa Università di Mungivacche, Svervegia. All’apice della sua carriera di ricercatore fu contattato dall’Agente 47, esponente senza volto dei Servizi Segreti locali che richiedevano all’abile programmatore di mettere il suo talento al servizio di un piano di conquista mondiale. Desideroso di rivalsa nei confronti di quel pubblico che tempo prima gli aveva voltato le spalle in seguito ad ingiuriose menzogne ai suoi danni, Sakaguchi accettò la proposta e divenne a tutti gli effetti la mente criminale dietro al Progetto Final Fantasy, così chiamato perché sarebbe stato l’ultima fantasia a cui l’ignara popolazione mondiale avrebbe assistito prima di perdere la propria libertà. Finanziamenti occulti del Governo Svervegese diedero vita alla società di facciata Squaresoft, che spacciandosi per una innocua software house specializzata in rpg alla giapponese nascondeva in realtà abominevoli ricerche atte a manipolare le onde cerebrali dei giovani acquirenti dei suoi videogiochi.

Sakaguchi mise a punto o collaborò attivamente alla realizzazione di molte delle versioni principali del maligno software, che è oggi arrivato alla sua tredicesima revisione in vista del definitivo perfezionamento che renderà i giocatori istantaneamente asserviti al volere dei Mente-Terroristi. Le sperimentazioni in tal senso devono essere in una fase già notevolmente avanzata dato che anche gli ultimi episodi di Final Fantasy e relative variazioni sul tema vendono comunque moltissimo pur essendo per la maggior parte giochi orrendi.

La Nemesi

Il Neo-Presidente di Square-Enix e Tetsuya Nomura discutono sul futuro di Final Fantasy durante un consiglio di amministrazione.

Nel corso dei primi anni Duemila Hironobu avvertiva di ricoprire all’interno della società un ruolo di sempre minor rilievo, dato che i piani alti lo avevano di fatto sostituito con una più giovane generazione di individui spregiudicati e senza scrupoli, più che decisi a portare a termine l’oscuro piano di dominazione: tra loro Yoshinori Kitase, sanguinario cacciatore di taglie implicato in novantotto omicidi, e il mellifluo Tetsuya Nomura, eccentrico artista trasferitosi nella grande città col sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo avendo solo trecento yen ed il proprio corpo da mettere a frutto.

La vita non era stata benevola con il giovane Tetsuya: nato da una famiglia indigente e numerosa, lasciò ben presto i violenti genitori e l’isolato paesino d’origine in favore della metropoli con la speranza di trovare una propria dimensione proponendo ad alcuni produttori il suo singolo d’esordio nel mondo della musica J-Pop, Yote lodou setume lodai (trad., “In questa nostra spirale d’amore multicolore”). Purtroppo la canzone era troppo in avanti con i tempi e non incontrò i favori delle case discografiche. Dopo un periodo oscuro passato agli angoli delle strade e in prossimità dei bagni delle stazioni cittadine, venne per Tetsuya il momento di rimettersi in gioco dando sfogo all’altra sua grande passione: il disegno. Memore dell’uso creativo che il suo burbero padre faceva della cintura dei calzoni sul suo gracile corpo androgino, l’umile neo-designer sottopose alla Squaresoft una innovativa collezione di personaggi armati di spade, cinture e pettinature improponibili. Poiché la compagnia stava giusto meditando di rovinare per sempre il mercato dei giochi di ruolo abbassandone drasticamente la qualità media forte della propria supremazia commerciale, si decise che Tetsuya Nomura era l’uomo perfetto a cui affidare l’appeal del Progetto di Controllo Mentale.

Con l’ascesa dell’astro di Nomura e con quello di Sakaguchi in declino, la natura di Final Fantasy andò rapidamente ad evolvere verso coercitivi messaggi di omologazione alle mode ed al pensiero unico: poiché tutto ciò si associava in genere ad un’avvincente linea narrativa sull’importanza dei sentimenti provati da personaggi chiusi ed introversi che inspiegabilmente trovano una o più bonazze disposte a fare sesso con loro, la presa sul non più troppo esigente pubblico giovanile era assicurata, e quindi lo era la riuscita della loro obnubilazione mentale. Il variegato popolo dei Fan di Final Fantasy non battè ciglio durante e dopo la fusione di Square con l’eterna rivale Enix, società notoriamente di copertura di traffici illegali di organi e leader mondiale nel campo delle ricerche biomediche con applicazioni militari: l’unione delle due compagnie era finalizzata al reciproco miglioramento dei rispettivi progetti[citazione necessaria], ebbe a dire il Neo-Presidente di Square-Enix.

Suicidio e redenzione

Il fallito attentato alla vita di Sakaguchi.

Sconvolto ed oppresso dal peso del rimorso per aver creato e liberato nel mondo una simile piaga truzzo-fashion, Sakaguchi maturò nel 2004 la decisione di togliersi la vita. Volle però organizzare la sua uscita di scena in modo che all’esterno sembrasse una tragica fatalità: annunciò così le sue dimissioni da Square-Enix confidando che l’immancabile fun sociopatico attentasse alla sua vita, cosa che avrebbe fatto di lui una figura tragica ed immortale.

Poiché però i mesi passavano e di fun sociopatici con intenzioni serie neanche l’ombra, decise di prendere il toro per le corna come era uso fare in gioventù e tornare in pista mettendosi in proprio con la speranza di dare vita ad un anti-Final Fantasy che potesse salvare l’umanità: si trasferì negli Stati Uniti e fondò una sua softwarehouse indipendente, dal nome Mistwalker, chiedendo aiuto finanziario all’unico altro ente affamato di potere quanto lo era il Governo Svervegese, ovvero Microsoft.

Dai tempi della Guerra Fredda la compagnia di Redmond era in prima linea nella ricerca e sviluppo in campi paramilitari quali la precognizione, la telecinesi ed il controllo mentale: per questo negli anni aveva più volte tentato di stringere accordi con Square per unire i loro know-how e dare vita alla più influente super-potenza occulta del pianeta. Tuttavia gli esperimenti Final Fantasy XI in versione Xbox 360, Infinite Undiscovery e The Last Remnant non avevano avuto il successo sperato. Microsoft fu quindi ben felice di finanziare le ricerche di Sakaguchi ed il suo staff per neutralizzare la pericolosa concorrenza.

Il ritorno sul campo fu segnato dal jrpg Blue Dragon: il design fresco e per nulla inflazionato di Akira Toriyama, una trama adulta ed imprevedibile e l’eccelsa qualità del doppiaggio non bastarono a rompere l’incantesimo che Final Fantasy esercitava da ormai troppi anni. Mistwalker alzò poi il tiro con Lost Odyssey, esperimento che diede buoni risultati sui soggetti ad esso sottoposti ma che non riuscì ad imporsi a livello internazionale.

Le ricerche di Mistwalker continuano, stavolta in sinergia con Nintendo, organizzazione leader dello spaccio di funghi allucinogeni. Volendo dare un taglio netto col passato, Sakaguchi ha ormai definitivamente archiviato il capitolo della sua vita dedicato a Final Fantasy, inaugurando quello dedicato a The Last Story, un nuovo titolo che chiaramente non ha nulla a che fare con il precedente.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Sakaguchi tiene in casa con sé molti gatti, ma della maggior parte di essi è solo l’Executive Producer.
  • L’insuccesso cinematografico di Final Fantasy: The Spirits Within fu dovuto ad una dimenticanza di natura tecnica: nel codice della programmazione digitale del film ci si dimenticò inserire le stringhe per il controllo mentale che ogni dipendente Square tiene salvate in un file txt sul desktop del proprio computer. La mancanza di personaggi truzzi con spade enormi fece il resto, decretando il fiasco dell’operazione.
  • All’inizio si sospettò che Sakaguchi fosse stato allontanato da Square-Enix in seguito al famoso scandalo della ricetta del gatto in umido. Si scoprì però che quella era solo una leggenda nata su Facebook, infatti si trattava del gatto al forno.