Tarzan

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Il libro di Edgar Rice Burroughs nell'edizione per il mercato cubano.
« Americà, facce Tarzan! »
(Celebre frase di un film con Alberto Sordi. Alcuni ragazzi invitano Nando Mericoni a fare qualcosa di strabiliante.)
« Letta, facce Tarzan! »
(Uno scettico Beppe Grillo sulle promesse del primo ministro.)

Tarzan o Tarzàn (Firenze, 12 agosto 1888 - Da qualche altra parte, Boh) è il soprannome di un senzatetto che viveva, agli inizi del XX secolo, nel bosco di Scandicci in Toscana. Lo scrittore Edgar Rice Burroughs lo conobbe nel 1909 durante la sua vacanza in Italia e da questo incontro prese spunto per creare il personaggio immaginario che conosciamo tutti.
Giovanni Brizzolato, questo il suo vero nome, fu tradotto in America come John Greystoke da "grey" (grigio) e "stoke" (attizzare), insomma "un piacione". Ovviamente raccontare di un barbone, che vive di stenti nei dintorni della Certosa, non era poi questa grande storia. Il furbo Edgar, affetto fino a quel frangente dal blocco dello scrittore, decise di rendere il personaggio un tantinello "più esotico": lo collocò in Africa e lo fece allevare da un branco di gorilla (al posto di un contadino di Lastra a Signa). Divenne così l'archetipo del bambino selvaggio allevato nella giungla dalle scimmie, che ritorna in seguito alla civilizzazione solo per poi rifiutarla e tornare nella natura selvaggia. La fortuna del racconto risiede in alcuni ingredienti fondamentali: avventure mozzafiato in terre lontane, negri superdotati, semplicità della scrittura e simpatia dei personaggi animali.

« Con orribili grida e ruggiti tremendi Tublat si lanciò verso terra, giunse nel gruppo delle femmine e dei piccoli e affondò le zanne in dozzine di piccoli teneri colli, strappando grandi brandelli di carne dalle schiene e dai petti delle femmine che cadevano nelle sue grinfie. »
(Il gorilla che adotta Tarzan in una "giornata buona". Frammento del libro per ragazzi: Tarzan delle Scimmie, 1912.)

I racconti di Tarzan sono stati trasposti nel cinema, televisione e fumetto. Sono state create nuove storie, anche se non l'aveva mai chiesto nessuno. Il personaggio vanta inoltre numerosi tentativi di imitazione (i cosiddetti tarzanidi), tra i quali ricordiamo il celeberrimo[quanto fastidioso] Tarzanello e l'ancor più irritante Bingo Bongo interpretato da Celentano.

Biografia

Tarzan ha sempre praticato molto sport, anche se non ufficialmente riconosciuto dal Guinness dei Primati è detentore del record di "Perizoma estremo".
Una delle più accreditate teorie sull'origine del celebre urlo di Tarzan.

Giovanni Brizzolato venne abbandonato ancora in fasce sull'uscio del convento delle Suore Oblate del Sacro Pancreas di Santa Barbara, a Firenze. All'età di nove anni non sapeva ancora leggere, le ripetute cadute causate da Suor Mansueta (affetta in modo severo dal morbo di Parkinson) gli avevano causato un forte ritardo nell'apprendimento. Era del tutto scemo ma, allo stesso tempo, robusto oltre la media. Le caritatevoli sorelle lo usarono sei mesi come bestia da soma, per trasportare gli approvvigionamenti settimanali del convento. La decisione è inevitabile, scappa dalle grinfie dei malefici pinguini e inizia a vagabondare nelle campagne fiorentine.
L'incontro con Filiberto Pacciani, un coltivatore di mele cotogne, porta nella sua vita grandi cambiamenti: prima di essere impiegato come mulo viene preso a cinghiate. L'unico rifugio possibile è il fitto bosco nelle vicinanze, un luogo così ostile all'insediamento umano che tagliando un albero ne ricrescono due in mezza giornata, al suo confronto la foresta amazzonica è un prato da golf.
Dopo aver rubato due forme di pecorino, un coltellino svizzero e uno Zippo, si addentra nella macchia. Vive di ciò che offre la selva. Nelle giornate fortunate riesce a catturare un riccio o una quaglia, quando butta male sono: bacche, lombrichi e dolori di pancia. In furtivi blitz notturni fruga nell'immondizia delle case ai margini del bosco; una notte la dea bendata gli sorride e il bottino è cospicuo: un bel pezzo di pane raffermo, due arance ancora buone e una bistecca appena addentata. Purtroppo per lui Drakul, il dobermann a guarda della proprietà, ha posato il vigile sguardo sulla ciccia, la rissa che ne consegue è degna dell'incontro Cassius Clay-Foreman del '74.

Grazie al condono edilizio del '76 Tarzan potè sanare i lavori di ampliamento della sua abitazione.
  • Primo round: Tarzan arrotola la rivista Casabella trovata nel bidone della spazzatura e colpisce sul muso Drakul. Il cane la prende malissimo e inizia ad abbaiare furiosamente in romeno.
  • Secondo round: Drakul assesta due risoluti morsi al polpaccio sinistro di Tarzan, segue bestemmia e un calcio nelle palle al testardo animale.
  • Terzo round: Drakul con una diabolica finta di corpo spiazza Tarzan e si avventa sulla bistecca, è un grosso errore: bloccando per istinto le fauci sul boccone si espone agli attacchi dell'uomo.
  • Quarto round: Tarzan estrae il coltello e finisce l'avversario. La bistecca è andata ma il cane, per quanto ossuto, rappresenta una preziosa riserva di proteine.
Stanco di vivere sugli alberi, Tarzan ha fatto parte di un comitato di protesta per l'assegnazione delle case popolari.

Tarzan è incuriosito dalla rivista Casabella e la porta con se. Nei giorni che seguono lavora febbrilmente alla costruzione di un rifugio sugli alberi, basandosi sulle figure del prezioso libello. Il risultato è sorprendente: doppi servizi, ampio salone con angolo cottura e due camere da letto, no perditempo.
Un giorno, mentre sta frugando nel cestino dei rifiuti di un parcheggio, incontra un turista americano e, mentre fumano una sigaretta, gli racconta la sua storia. Questo episodio porterà grande fortuna ad uno dei due, ma Tarzan va escluso.
Il resto della sua vita è un puzzle di informazioni sommarie, c'è chi afferma di averlo incontrato alle Maldive, a Salerno durante la raccolta stagionale dei San Marzano, a Canazei in settimana bianca, a Roma durante una manifestazione di protesta per l'assegnazione delle case popolari, oppure (una delle più accreditate) al Lanerossi Vicenza nel ruolo di stopper.
Ad un certo punto bisogna guardare in faccia la realtà (anche se assomiglia a Calderoli) Tarzan era sparito nel nulla.

Il libro di Tarzan

Quella tra Tarzan e Cita fu una gran bella storia, a grammatica però erano messi davvero male.

Edgar Rice Burroughs, tornato a Chicago, scrisse Tarzan of the apes adattando il personaggio ad una giungla africana. Lo svilupparsi della storia è scorrevole e ricco di colpi di scena.

  • Lord Greystoke e la sua giovane moglie incinta Alice, vengono scaricati sulla costa africana dopo l'ammutinamento dell'equipaggio che guidava la loro nave, il Bounty (o come lo chiamavano i marinai il Mars fritto). La cosa è già parecchio strana, potevano semplicemente scodellarli in mare e far approfittare gli squali dell'offerta 3x2.
  • Dopo aver partorito la madre muore, il padre viene ucciso in un successivo attacco dei gorilla, durante il quale il bambino viene salvato da Kala, una grande scimmia che ha perso il suo vero figlio a causa del capobranco Kerchak. Stanca di aspettare i servizi sociali per l'adozione, si prende quella strana cosa senza pelo.
  • Il piccolo viene chiamato Tarzan, impara a sopravvivere nella giungla e a parlare la lingua delle scimmie, riuscendo finalmente ad ordinare una banana split senza vedersi rifilare un dattero del cazzo.
  • Tarzan si fidanza con Cita, una scimmietta tutto pepe con due grosse labbra e leggermente idiota, una specie di Santanchè con parecchio più pelo. Passano le giornate ad apprezzare la rigogliosa natura che li circonda, soprattutto le infiorescenze femminili essiccate di una strana pianta.
  • Tarzan, accompagnato dalla sua amata Cita, trova la capanna degli ex genitori, guarda le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso e scopre che Kerchak ha ucciso il suo vero padre. Torna nel branco con un coltello grosso come quello di Crocodile Dundee e sgozza lo scimmione. Viene eletto subito Re, senza nemmeno trombare una minorenne.
Charles Darwin lo affermò per anni: Tarzan è l'anello di congiunzione tra la scimmia e la donna.
  • Nella foresta arriva Jane Porter abbandonata (insieme al padre, un collega del padre, la serva Esmeralda e un ragazzo inglese di nome William) nello stesso posto e nelle stesse circostanze in cui erano stati lasciati i genitori di Tarzan. A questo punto, vista l'enorme affluenza, le scimmie pensano di costruire un villaggio turistico.
  • L'arrivo di una nave francese riaccende la speranza dei naufraghi di tornare in patria. Jane viene però rapita e i militari francesi, guidati dal capitano D'Arnot, organizzano una spedizione per salvarla. Finiscono per invadere il territorio degli Gnammethe, una tribù che ama moltissimo la propria terra e la lombata di esploratore.
  • Tarzan e D'Arnot si salvano fuggendo nella foresta. Al tramonto i coraggiosi "mangialumache" salpano, la vista di un gruppo di selvaggi che giocano a cricket sulla spiaggia, con femori umani, li getta nel panico.
  • I due sfigati vengono tratti in salvo sei mesi dopo. Grazie ad un foglio con l'indirizzo di Jane, che Tarzan aveva custodito nelle sue tasc "da qualche parte", la raggiunge negli States. Lei però finisce per sposare quella mezza sega di William che, colpo di scena finale, fa di cognome Greystoke ed è il cugino di Tarzan.

Perduta l'amata, l'eredità di famiglia e la stima dei lettori, Tarzan torna in Africa bestemmiando nella lingua dei licaoni.

Burroughs scrisse oltre duecento libri sull'onda del successo di Tarzan, riciclando sovente la stessa trama. Ecco alcuni dei più famosi:

Teen Tarzan

Quando la natura è generosa bisogna approfittarne.

In questo libro mai tradotto, l'autore si interroga sulle problematiche di un Tarzan adolescente e ormai conscio della sua " diversità" dal resto delle scimmie. Il suo corpo glabro, la mancanza di alluci opponibili e il pistolino introverso che si copre con una pelle di daino, relegano il giovane ai margini del branco. D'altra parte Tarzan sa di avere una mente superiore ma ciò non fa che allontanarlo maggiormente dal gruppo, si sente come Steven Hawking ad un convegno della Lega.
Un giorno, girovagando nella giungla, incontra un bradipo rasta che lo inizia all'uso e consumo dei frutti della foresta. Tarzan impara a leccare il dorso delle rane, a preparare infusi di Datura e il periodo giusto per mangiare un'Amanita Muscaria.
In quei giorni la sua vita gli appare più sopportabile, e invece di starsene tutto il santo giorno appeso alle liane ora se le fuma, ricavandone una notevole sensazione di beneficio. Una mattina Tarzan si sveglia e si ritrova in una piana desolata, e realizza di essersi fumato l'intera foresta amazzonica. Correndo smarrito tra le ceneri trova il suo branco morto di stenti.
Distrutto dal dolore Tarzan si trasferisce in Europa, ma non essendo avvezzo alla vita di città trova rifugio tra i ragazzi dello Zoo di Berlino.

Tarzan si sposa

Un libro introspettivo, un dramma psicologico che racconta il rapporto conflittuale tra Tarzan e Jane sposati in un monolocale nella periferia di Vicenza. L'intreccio offre momenti di tensione e pathos che ruotano attorno alla repulsione di Tarzan per il suo lavoro di Toy Boy presso un locale notturno per gay, e l'intransigenza della moglie che non tollera di vederlo arrampicato sulle tende appena stirate e tanto meno le macchie gialle sulla tavoletta del cesso.

Tarzan for president

Il nostro eroe dopo aver concluso la collezione di teste di tutti i maschi Alfa di ogni specie immaginabile, furetti compresi, decide di candidarsi alle presidenziali della foresta. I suoi più temibili avversari in questa vicenda si rivelano essere Napo Orso Capo e Kimba, il leone bianco, politici dotati di grande carisma e notevole esperienza. Forse il libro più noioso della saga, la trama narra delle grandi difficoltà incontrate da Jane durante il disperato tentativo di insegnare a Tarzan a leggere il discorso.

Tarzan va in pensione

Tarzan, ormai ultracentenario viene rinchiuso in una casa di riposo, ma la cattività fà risorgere il suo animo selvaggio. Il vegliardo passa una settimana tra l'allegra compagnia di vecchi rantolanti nel pieno dell'accanimento terapeutico, studiando un piano per evadere. Una notte dopo aver strangolato col catetere alcuni inservienti e seviziato una donna delle pulizie georgiana, si nasconde nel parco del ricovero. A questo punto l'autore si permette un flashback di 8.316 pagine ove riassume tutti gli altri libri. La saga si conclude con la struggente immagine del nostro eroe nel tramonto che tenta di raggiungere la sua amata giungla, dalla quale lo separa ormai solo un'autostrada. Tarzan rimane abbagliato dai fari di un TIR che riesce miracolosamente a schivare, ma sulla corsia opposta appare una Duna...

Tarzan nel cinema

Il personaggio di Tarzan fu subito portato sul grande schermo, impiegando attori fisicamente prestanti, utilizzati anche nei film dei forzutoni. Fino al 1970 furono girati 45 film e una serie TV, i ruoli di Tarzan e Jane erano tra i più ambiti e pagati.

  • 1918. È il primo film girato sul personaggio del libro, i due protagonisti sono Elmo Lincoln e Enid Markey. Il vero nome del primo è Otto Elmo Linkenhelt, un "crucco" prelevato da un'acciaieria della Ruhr, dove era impiegato come "Laminatore a mano di tubi in piombo". Di lei sappiamo poco, secondo i bene informati era una svuotatrice volontaria di pappagalli all'Atlanta General Hospital.
  • 1920. Tarzan è interpretato da Gene Pollar che, a causa delle sue emorroidi, deambulò buffamente per giorni sul set. Jane era invece Karla Schramm, a causa della sua agorafobia il regista dovette ricostruire la giungla nel bagno dell'attrice.
Nell'interpretare Tarzan sul grande schermo si alternarono una folta schiera di grandi att tizi.
  • 1936. Inizia il grandioso ciclo di Johnny Weissmuller, vincitore di 5 ori olimpici nel nuoto. Un fisicaccio davvero niente male, la pensava così anche Maureen O'Sullivan che, a partire dal terzo film, si prostituì col regista per interpretare Jane al suo fianco, senza essere pagata.
  • 1952. È la volta di Lex Barker, forse il più famoso Tarzan dopo Weissmuller. Per suo volere il ruolo di Cheeta divenne predominante rispetto a quello di Jane, l'attore era al suo terzo matrimonio e di avere una moglie attorno, anche se solo sul set, era l'ultima cosa di cui avesse bisogno. Inoltre, lo scimpanzé in realtà era maschio e si chiamava Jiggs, questo creò un certo "cameratismo", che si tradusse in: uso smodato di droghe e ripetuti Puttan Tour nella periferia di Nairobi.
  • 1958. Tarzan stavolta ha il fisico imponente di Gordon Scott, un attore-culturista proveniente dai film Peplum. Questo titano dello schermo aveva l'altezza di Zlatan Ibrahimovic e la circonferenza toracica di Renato Brunetta (messo per lungo)[1], al suo fianco Eve Brent nel ruolo di Jane. Per la prima volta fu scelta un'attrice bionda, quindi non in grado di memorizzare il copione. Tenendo conto di questo, i suoi dialoghi furono ridotti ad una sola battuta: "Tarzan, aiutoooooooo", ma la sesta O la mise in grande difficoltà e fu doppiata.
  • 1966. Tarzan diventa una serie TV e il ruolo viene affidato a Ron Ely, un uomo col fisico di un sollevatore di polemiche e il carisma di una vongola (chiusa). Lo scimpanzé ha quasi cinquant'anni e recita in modo svogliato, la mancata concessione della stella sulla Walk of Fame, che invece Donald Duck aveva avuto, le causava grande amarezza. Se non fosse per il casco di banane di paga, li avrebbe mandati tutti a cagare da un pezzo.

Tarzan nel cinema erotico

Nel 1979 il film 10 (di Blake Edwards) consacrò le tette di Bo Derek come il nuovo sex symbol statunitense. Sull'onda del successo, nel 1981 fu la protagonista di Tarzan l'uomo scimmia. Il film fu inserito nella classifica "Atti ignobili contro l'intelligenza umana", attualmente occupa la dodicesima posizione, esattamente tra: Fare ministro Mariastella Gelmini e Affermare che la Juventus non abbia mai rubato uno scudetto. Ma godiamoci[citazione necessaria] alcuni fotogrammi della pellicola.

Nonostante fosse stato candidato a sei Razzie Awards, il film ne ottenne solo uno: peggior attrice a Bo Derek. Una vera ingiustizia.

Musica

Due pietre mil dischi della discografia mond che parlano di Tarzan.

Il mondo della musica è riuscito per decenni ad ignorare il personaggio, nella maggior parte dei paesi industrializzati fare una canzone su Tarzan è vietato per legge. Alcuni loschi figuri, in barba ai severi controlli, riuscirono però nel loro intento criminoso.

  • Tarzan lo fa. Nino Manfredi, approfittando del clamore suscitato dal rapimento di Aldo Moro, incise nel 1978 questo 45 giri. Le conseguenze non tardarono a manifestarsi: sua moglie Erminia gli tolse il saluto per due anni, le Brigate Rosse (nel loro comunicato n.26) chiesero di scambiare lo statista rapito con l'attore.
  • Tarzan boy. Correva l'anno 1985, la formazione milanese dei Baltimora aveva appena finito di registrare l'album di esordio, il produttore decise di anticipare un singolo con la hit. È il 20 novembre e, nello stesso momento, oltreoceano viene inaugurato il sistema operativo Windows 1.0: sono in molti a pensare che le due cose rappresentino un tentativo degli alieni comunisti di assoggettare la terra.

Cultura popolare

Note

  1. ^ cioè, nel senso di... vabbè! Si sarà capito.

Voci correlate