Maldive

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Maldive
(Bandiera) (Stemma)

Motto: Allah sta' llah, ma pure Buddha vo' er suo!
Inno: Gavmii mi ekuverikan matii tibegen kuriime salaam (che vuol dire: Bella fratè!)

Le Maldive assomigliano alla lastra della gamba di Franco Liguori dopo l'intervento (da tergo) di Romeo Benetti nel 1971.
Capitale Malé
Maggiori città

Città??


Lingua ufficiale

Maldiviano, inglese e napoletano (a luglio)


Governo Repubblica Imperiale
Capo di stato Napo Orso Capo
Area π
Popolazione

Maldivorati e Maldigeriti


Moneta Paguri
Religione

Pastafarianesimo


Sport nazionale

Calcio subacqueo


Sito internet www.maldivemancotanto.mal


La Repubblica delle Maldive, in maldiviano Divehi Rājjey ge Jumhuriyyā (che significa: Guarda in che cazzo di posto c'ha infognato Dio) è uno stato insulare composto da un gruppo di atolli e tanto ma tanto[citazione necessaria] mare. Si trovano (a cercare bene) nell'Oceano Indiano a sud-sudovest-llà dell'India, parecchio a desistra della Svervegia, "hai presente l'Isola di Pasqua?" ...bene, stanno da un'altra parte. Le Maldive furono scoperte ufficialmente da James Cook nel millesettequattro, il suo rapporto alla marina reale citava testualmente:

« State in campana quando passate attorno alla penisolo indiana,

qualche deficiente ha piazzato dei sassi proprio in mezzo al mare,

deve trattarsi di uno scherzo di qualche portoghese di merda".  »
(James Cook - Rapporto 481 e porto 2, Data stellare 19457.)

A quel tempo, la capitale Malé era la regina del commercio di conchiglie. Quando anche la tribù Shupiwaki, della regione amazzonica del Rio Perepè, smise di accettarle come forma di pagamento, il settore andò in crisi e le Maldive furono vendute agli inglesi per due cocomeri. La cima più alta delle Maldive, con i suoi 24 metri, è il tetto di casa del presidente. Il fiume più importante è la fogna del Malé Imperial Resort, i laghi sono assenti ma hanno la giustificazione. Oggi sono una meta turistica ambita in tutto il mondo, ma i maldiviani preferiscono Fregene.

« Che meraviglia!! Soprattutto in inverno, i negozi addobbati, l'albero con le luci e quanta neve!! »
(Nicole Minetti che era stata davvero a Malè, ma quella in Val di Sole in provincia di Trento.)
« Bellissime!! Si mangiava benissimo, ero al centro dell'isola... quella grande e sono stato sempre nella piscina dell'albergo, pensa che aveva le onde!! »
(Un ritardato.)

Storia

La leggenda popolare di Bāṇazhaṭṭa "il surfista sull'oceano".

I primi insediamenti umani sembrano risalire al 1500, prima di quel periodo la specie dominante erano i paguri. Questi ultimi si arresero all'invasione dei portoghesi, che persero la guerra con i granchi, che furono sconfitti dagli inglesi. Durante la Seconda Guerra Mondiale le Maldive rappresentarono un possedimento strategico per la marina britannica; le sue navi, dislocate in quel posto, erano infatti a prudenziale distanza di sicurezza sia dal conflitto nel Pacifico che da quello europeo. L'indipendenza dal Regno Unito fu sancita nel 1965, da allora si sono susseguiti millemila regimi totalitari destituiti da altrettanti colpi di stato, con una media di uno ogni 26 minuti. Da circa tre settimane la situazione è stabile e sono tutti molto preoccupati. La storia delle Maldive è possibile scriverla su un foglietto dei Baci Perugina, è infatti la materia scolastica preferita dai piccoli maldiviani. Per infarcire il libro di testo (e stampare almeno un paio di pagine) è stata inserita "La leggenda del surfista sull'oceano", che narra le disavventure di Bāṇazhaṭṭa e la sua amata Jāsiinnātha Bhartṛhari Paṇḍitarāja (chiamata da tutti "Peppā" per non azzerare la salivazione). Si narra che il bipede maschile fosse un amante del surf, tuttavia alle Maldive per trovare un onda te la devi portare da casa. Dopo dodici anni passati in riva al mare in attesa, arrivò il 1998 e, con esso, gli effetti devastanti del Niño. Di Bāṇazhaṭṭa si persero le tracce. Da allora Peppā lo aspetta in riva al mare, facendosi trombare nel frattempo dal primo che passa (per trovarla chiedete all'ufficio APT di Malé).

Fauna

Alcune bestie pericolose delle Maldive: la sardina Belfagor, il granchio Kalì, il ragno-mammuth e lo stronzo di mare.

L'incantevole paesaggio maldivo[forse] è però frequentato da ospiti sgraditi. A parte i turisti stranieri, gli altri animali più pericolosi sono:

  • la sardina Belfagor. Nella foto, in alto a sinistra, un girino cucciolo[?] di sardina maldiviana. Gli adulti di questa specie mangiano due testuggini al giorno (complete di guscio) e, per digerire, circa sei turisti;
  • il granchio Kalì. Calpestarlo è molto pericoloso, gli aculei si agganciano al sistema nervoso periferico e ne prendono il controllo. Il tentativo di rimuoverlo causa la morte istantanea. Per non camminare da "sciancati" per tutta la vita, bisogna "acciaccarne" un'altro ed usarli a mo' di zoccoli. Unico problema: decidono loro dove andare;
  • il ragno-mammuth. Questo arachnide non è velenoso, però fa delle cagate esagerate che possono seppellire il malcapitato. Il bestio si nutre verso mezzogiorno e digerisce in circa 3 ore. Può quindi essere avvicinato tranquillamente al mattino e durante il Ramadan (periodo in cui osserva un religioso digiuno);
  • lo stronzo di mare. A prima vista può sembrare un innoquo Riccio di mare, però il fatto che l'abbiano chiamato "stronzo" e non "riccio" dovrebbe farci riflettere. Va considerato inoltre che squali e barracuda ne stanno rispettosamente alla larga e che è responsabile della scomparsa di circa 700 turisti l'anno. I maldiviani lo chiamano Dijey Rājvehi gevehi Tumājhuriyyā (che significa: Godzilla gli spiccia casa).

Abitanti

Alcune tradizioni maldiviane che fanno di quel paese una meta agognata.

I maldiviotti sono una popolazione allegra ed ospitale. Il paese è ricco di tradizioni tramandate di zio in cognata. Vediamone alcune:

  • il battesimo. L'arrivo di un nuovo abitante è una festa che coinvolge tutta l'isola. Il pargolo viene posto dentro una barchetta che viene data alle fiamme e mandata alla deriva. Se sopravvive si stappa lo Champagne e si festeggia, se crepa si stappa il Chianti (che con la carne arrosto ci sta meglio) e si festeggia lo stesso.
  • il lancio dello stronzo. Il turista deve prepararsi adeguatamente a questa divertente usanza. Quando approdi sull'isola, quattro energumeni ti prendono e ti lanciano a mare, quindi è bene non avere addosso telecamere, documenti, etc. Procuratevi uno zainetto a tenuta stagna, è possibile acquistarlo sul traghetto al modico prezzo di un rene. Se non sai nuotare, fai testamento prima di scendere dalla nave.
  • la danza del pitale. Sette vergini[voce non confermata] danzano suonando dei pitali che riproducono le note musicali. Per ottenerle ci pisciano dentro in misura variabile. La fase di accordatura dell'insolito strumento è molto delicata e svolta in segreto, sbagliare la tonalità in eccesso comporta bere la parte eccedente.
  • la danza del venticello. La prima danzatrice si muove sinuosamente scorreggiando ogni sette passi. La seconda, dotata di ampio ventaglio, sventola in modo energico per far arrivare gli afrori a tutto il pubblico. Prima della performance, la ballerina principale viene nutrita esclusivamente a fagioli e porri per due settimane.
  • il salto dell'orfana. Chi approccia ad eseguire questo rito è bene che si acculturi a dovere sulle regole. Riuscire nel salto fa vincere l'orfana come schiava per tutta la vacanza, il fallimento comporta l'essere utilizzati sull'isola come bestia da soma a vita.
  • il matrimonio esotico. Sposarsi in riva al mare al tramonto è il sogno di ogni innamorato, ma stare all'erta è fondamentale. L'officiante è in genere un criminale di lungo corso, scelto proprio per infinocchiarti a dovere. Tra i documenti da firmare durante la cerimonia quasi sempre si annidano donazioni cospicue alla Caritax s.r.n. (società a responsabilità nulla) della moglie del presidente, certificato di adozione di un anziano rompicoglioni e autorizzazione all'espianto di organi vitali.
  • il cocktail di benvenuto. All'atto della prenotazione vi sarà chiesto se volete il cocktail di benvenuto quando arrivate. Probabilmente vi sembrerà una follia il prezzo aggiuntivo di 50 euro e sarete indotti a dire di no. Ve ne pentirete per tutta la vita. Alla bevanda è acclusa una prostituta per tutta la notte, scelta tra le migliori del corso pluriennale di "Kama, Sutra & Sex a gogò".


Gastronomia

E dopo che tu hai mangiato a te penserà lui

La cucina maldiviana è ricca di sapori particolari: varrebbe la pena andarci solo per il cibo, descritto da molti come "quella roba immonda? Padre onnipotente, tenetemela lontana!", ma si tratterebbe dei soliti "turistucoli" che vanno all'estero e cercano la pasta, incapaci di godere di pietanze inusuali e dal gusto raffinato[citazione pagata in nero]. Vediamo alcune specialità che hanno reso il cibo di quel paese celebre nel mondo[citazione in attesa bonifico]:

  • il fico di Kaafu. Il frutto proviene da una pianta che cresce solo sull'atollo di Giravaru ed è anche l'unica cosa commestibile dell'isola. Questo spiega perché Giravaru è stato l'ultimo posto ad essere colonizzato dalla specie umana, subito dopo aver scartato Giove e l'interno dell'Etna.
  • il polpolitico. Il bestio viene servito vivo con abbondante insalata condita. In genere dopo essersi rimpinzato di verdura l'animale si da' alla fuga, non prima però di averti sottratto il portafogli.
  • la zuppa di supposte. Ideale per chiudere il pranzo (e correre in bagno). Gli estimatori della pietanza dicono che "fa cagare" e proprio per questo la adorano. Sul piatto è basato un gioco di società molto amato: "Chi la regge la vince". Il gioco consiste nel finire la zuppa e andare sull'unica latrina per ultimo, ovviamente cagarsi addosso equivale ad essere squalificati.
  • il coso verde. Non ha ancora un nome, ma l'esportazione in tutto il mondo è prevista per il prossimo anno. Viene consumato introducendo una lunga cannuccia dal becco superiore. Il sapore è leggermente sgradevole, una via di mezzo tra il Fruttolo al plutonio e dare una leccata ad un chiodo arrugginito. Il fattore principale del suo successo è determinato da un secondo utilizzo: una volta svuotato può essere riempito d'acqua ed usato per il clistere.

Sport

Lo sport nazionale è il Calcio subacqueo, ancora inspiegabilmente non inserito tra le discipline olimpiche.

Gli abitanti delle Maldive amano lo sport e lo praticano sin da bambini, a volte senza nemmeno frustarli. Sono i primi al mondo nel Calcio subacqueo, i secondi ancora non esistono. Il calcio tradizionale è praticato lo stesso, ma l'ultima sconfitta (nell'amichevole con la Nazionale di calcio di San Marino) per 48-0 ha lasciato perplessi alcuni tifosi.

« Ci avevano promesso di allagare il campo, non siamo abituati a tanta velocità!! »
(Il coach Lakshmi Aśvaghoṣa amareggiato.)

Dopo la figuraccia tremenda, la Federcalcio Maldiviota si è assicurata un contratto col fuoriclasse Julio Cruz (nella foto, in alto a destra, il momento della firma). Purtroppo un calcio da tergo, durante gli allenamenti, ne ha compromesso l'impiego per la rivincita col San Marino (il tragico momento nella foto in basso a sinistra). Dopo aver perso nuovamente (stavolta per 172-1), per il prossimo anno la guida della squadra sarà affidata a Zdenek Zeman. Il boemo ha studiato le possibili varianti ai suoi metodi di allenamento tradizionali, infine ha dichiarato:

« Il problema è la velocità, ma non ci sono gradoni da fare, useremo gli squali!! »
(Zdenek Zeman allenatore della Maldives Sub-Soccer Club.)

Religione

Il santone Serehn Dandin e la sua chiesa sommersa di Alimathà.

La religione più diffusa è il Pastafarianesimo Ateocratico, una variante subtropicale del Mormonismo con influenze buddiste. Il fondatore della chiesa è il santone Serehn Dandin, a cui sono stati attribuiti poteri speciali quali: camminare sulle acque, cuocere uno scorfano con la forza della meditazione e parlare in trance col suo spirito guida "Er Cipolla" (da cui ha ricevuto, incisi su un ciambella di salvataggio, i 10 suggerimenti).

Il decalogo religioso raccoglie delle indicazioni di massima per vivere in armonia con nessuno:

  1. Non prendere per il culo lo squalo, è privo di senso dell'umorismo
  2. Ricordati di salutare il vicino di casa, anche se ti caga sulle petunie
  3. Non mettere troppo aglio nella pajata
  4. Ascolta Julio Iglesias nel giorno della penitenza
  5. Non giocare a Mafia II se prima non hai finito Mafia I
  6. Togliti quel tatuaggio del Delfino curioso, che è troppo sputtanato
  7. Non avrai altro pesce che quello di tuo marito (per lei), cuoci il cefalo nel forno di tua moglie (per lui)
  8. Se ti danno un calcio alle palle, porgigli l'altra spranga (sulle scapole)
  9. Non friggere i calamari con l'olio di semi
  10. Non desiderare i Ray-Ban del vicino d'ombrellone, soprattutto se sono il modello dell'anno scorso

Voci correlate

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