Barbone

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Un barbone colto nell'atto di chiedere qualche spicciolo.
« Hai qualche spicciolo? »
(Barbone su chiunque)
« Una cosa che non mi era mai piaciuta era la vista di un vecchio sporco sbronzo, che abbaia canzonacce care ai suoi padri e procede di rutto in rutto come se avesse tutta una lurida orchestra nelle sue putride budella. »
(Alex De Large su barbone)
« I barboni sono tutti Terroni »
(Umberto Bossi dopo aver depositato i senzatetto come rifiuto a Munnezzopoli)
« Preferisco i cartoni della Barilla, perché dove c'è Barilla c'è casa. »
(Un anonimo barbone)
« Mi piacciono i ponti. »

I barboni sono esseri viventi che scelgono di dedicare tutta la loro vita al vagabondaggio e alla ricerca di rari spiccioli. Per questo molti ritengono che essi siano archeologi particolari, il cui scopo è quello di portare alla luce monete di antico stampo. Per aiutarsi nella loro ricerca i barboni utilizzano bottiglie di superalcolici in grande quantità, che vengono in genere rubate in supermercati o negozi alimentari. Alla sera questi individui si lanciano in notevoli prove di canto, che vengono cadenzate a ogni strofa da pittoreschi rutti. Tuttavia non tutti gli esseri umani apprezzano questi karaoke, e perciò invitano molto spesso i Senzatetto a esibirsi in un altro luogo o a chiudere per sempre il sistema fognario che hanno al posto della bocca. I metodi più utilizzati per indurre i barboni a far ciò sono nella maggior parte dei casi sganassoni e calci sulle gengive. Il barbone è tuttavia un essere pacifico, dunque la sua indole lo induce ad accettare questi violenti pestaggi con animo sereno.

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Profilo del barbone classico

I possibili motivi per ritrovarsi senza tetto sono infiniti.

Generalmente il barbone è un anziana persona di età compresa tra i 60 e i 115 anni. Esistono comunque anche barboni di giovane età, i quali come San Francesco scelgono di abbandonare tutti i loro averi per condurre una vita di alcolismo e vagabondaggio. Questi giovani vengono infatti illuminati da Dio Barba, il quale mostra loro la retta via. I barboni in genere vivono sotto fastosi ponti o lungo le strade delle più popolose metropoli del mondo. Alcuni nobili barboni invece possono permettersi un edificio abbandonato o talvolta costruito da loro stessi con merda e bottiglie di superalcolici vuote. I senzatetto sono anche noti per i loro capi d'abbigliamento. Il barbone classico è infatti dotato generalmente di:

  • Un cappello rubato a qualche malcapitato passante, che verrà usato dal momento del furto fino alla gloriosa morte del barbone.
  • Una giacca fornita di molti buchi per consentire il passaggio delle dita nelle situazioni di freddo (questa astuta tecnica viene però utilizzata solo dai barboni che non sono provvisti di guanti).
  • Un paio di pantaloni rivestiti di innumerevoli toppe, che hanno un valore puramente estetico.
  • Un paio di scarpe riveste da pelle di ratto per i più ricchi. Chi non se lo può permettere utilizza invece sandali con calze bucate per far respirare le dita dei piedi (secondo alcuni questo sistema si rivela più utile delle Geox).

Giornata tipica del barbone

Un barbone dell'ottocento

Ogni barbone che si rispetti si sveglia alla mattina dopo che il camion dei rifiuti l'ha prelevato da un bidone. Dopo questo dolce risveglio il barbone può iniziare la sua attività lavorativa; i barboni più facinorosi si servono di chitarre stonate per attirare l'attenzione dei passanti e guadagnare qualche utile centesimo per la propria merenda, costituita da panini farciti di merda e piscia di gatto. Esistono poi barboni esperti nel campo della grammatica, che si servono dunque di cartelli affissi ai propri colli che riportano iscrizioni di questo tipo: O familia. O cinque fili da sfammare ma non o soldi. Per favorre agliutatemi con qualche offetta. Infine esistono barboni oziosi che passano 3/4 della giornata seduti davanti a una chiesa chiedendo spiccioli a ogni credente timorato di Dio. Nel loro mirino si trovano anche i preti, i quali, non sopportando le continue richieste dei Senzatetto, invocano il proprio Dio a suon di bestemmie. L'attività lavorativa dei barboni finisce al tramonto. A questo punto essi possono gustare con i soldi guadagnati i rifiuti di bar e ristoranti, che al loro palato appaiono come delizie del paradiso. Dopo cena i barboni si uniscono in comitive di quattro o cinque persone e mettono a soqquadro le città in cui risiedono con canti patriottici molto commoventi. Prima di andare a dormire però si bagnano ancora la gola con qualche goccio di superalcolici, dopodiché si abbioccano nei cassonetti o nelle fogne della città.

Etimologia del nome

Cazzo si ride?

Il nome barbone deriva da una personalità di spicco vissuta attorno al XIV secolo. Quest'uomo si chiamava Gerolamo Barba e fu il fondatore del barbonesimo. Oggi viene venerato come una divinità e viene chiamato con lo pseudonimo di Dio Barba. È grazie a lui che oggi gran parte dei senzatetto portano la barba; infatti all'epoca la carta igienica non era stata ancora inventata e Gerolamo per pulirsi il culo dopo aver cagato utilizzava la sua folta peluria. Questa cerimonia viene ancora praticata oggi dai senzatetto più devoti.

Curiosità

  • Una recente ricerca del WWF ha dimostrato che la crescita dei barboni ha un incremento del 3,6% annuo.
  • Lo studio del DNA di molti barboni ha dimostrato che questi possiedono un gene che li predispone alla continua ricerca di spiccioli.
  • I barboni brasiliani sono più avvantaggiati rispetto a quelli del resto del mondo. Essi infatti hanno la possibilità di vivere in gruppi di 100 in baracche di due metri quadri.
  • Il 78% delle sorelle dei barboni svolge il lavoro più antico al mondo allo scopo di pagare vitto e alloggio dei fratelli che vivono sotto i ponti.
  • I barboni giocano a carte. Quando riescono a rubarle.

Voci correlate