Scafista

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« Vuoi girare il mondo? Ami il mare e lo stare in mezzo a persone sempre diverse? Diventa uno scafista! »
(Campagna arruolamento della scuola per scafisti.)
« Allora quest'anno... mmm... vorrei una ballerina di 49 kg, due ginnasti ma non di serra e poi penso di essere a posto, mi raccomando freschi »
(Maria de Filippi fa la spesa dal suo scafista di fiducia.)
« SCAFISTI! QUESTA SERA CENEREMO NELL'ADE! AHU! AHU! »
(Scafista anonimo all'alba del 6 Giugno 1944.)
« Questo sbarco resterà nella storia italiana! »
Tipico sbarco sulle coste salentine.

Lo scafista è il mestiere più redditizio praticabile in Albania, nonché eclettica attività che permette di coniugare l'amore per il mare e la vita all'aria aperta con l'attitudine alle seviz relazioni sociali.


Origine del mestiere

Le prime tracce di attività degli scafisti risalgono all'impero romano; grazie agli antichi manufatti ritrovati negli igloo di Cartagine, gli archeologi hanno ipotizzato che durante le invasioni barbariche i Vandali poterono attraversare il canale di Sicilia grazie all'aiuto degli scafisti tunisini.
Nel corso del Medioevo le traversate diminuirono drasticamente, a causa dei pirati partenopei che imponevano il pizzo per attraversare il Mar Mediterraneo. Più caotica invece la situazione sulle coste libanesi, dove si trovava il capolinea della tratta Roma Anagnina-Gerusalemme Santo sepolcro. Molti VIP in cerca di gloria come il Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone ed il Saladino si affidarono all'esperienza degli scafisti per cercare la morte in battaglia[1]. Durante il Rinascimento, il re di Spagna Fernando Torres incaricò uno scafista italiano, Cristoforo Colombo, di scoprire nuove terre da colonizzare. Come tutti sanno, il viaggio si concluse con la scoperta del nuovo mondo, e con il primo contrabbando di sigarette.

I taxi del Mare Nostrum

Anche se contro la loro volontà, molte persone furono da allora traghettate oltre l'Oceano Atlantico sfruttando le informazioni fornite dai temerari scafisti europei Vasco da Gama e Ferdinando Magellano. Questi loschi figuri ingaggiarono una guerra serrata contro il collega italiano per il controllo delle rotte marine. Un nuovo slancio al settore arrivò con la rivoluzione industriale, la quale permise di sostituire i rematori con i cavalli vapore.
Grazie alle nuove tecnologie, viaggi che prima richiedevano mesi ora duravano pochi petosecondi: Australia, Cina o Nepal, nessun posto era sconosciuto alle loro carrette. Purtroppo l'ultimo secolo fu abbastanza movimentato sotto l'aspetto militare, così molti scafisti finirono arruolati a forza nell'esercito. Non fosse stato per il loro coraggio, gli sbarchi alleati in Francia, Sicilia, Guadalcanal e Iwo Jima non sarebbero mai avvenuti.
Con la creazione dell'Unione Europea e gli accordi di Schengen, l'attività di scafista è entrata in disuso e fuori moda tra i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro. Ora gli zingari possono entrare facilmente quando e come vogliono, quindi perché viaggiare al freddo in mezzo alle onde, quando si può farlo con una BMW e una roulotte?
Recentemente però la crisi economica e qualche tafferuglio in Nord Africa hanno causato un'impennata nelle prenotazioni dei viaggi, ridando ossigeno ad un settore in profonda crisi da anni; la domanda ora è: quanto durerà la pacchia per loro?

Il giuramento di Durazzo

La premiata scuola per scafisti di Tirana sforna ogni anno decine di diplomati che, dopo un lungo periodo di stage a mansione manuale[2] e la sottoscrizione del "Giuramento di Durazzo", conquistano di diritto l'onore di trasportare bestiame allegri emigranti alla volte delle italiche coste.

Il solenne giuramento consta di 3 punti fondamentali:

  • Giuro che stiperò ospiterò sul mio gommone quante più persone possibili; non importa se dovrò impilarle, comprimerle o riporle sottovuoto.
  • Accetterò sempre e solo estorsioni pagamenti anticipati, non rimborsabili.
  • Non farò mai distinzioni tra uomini, donne e bambini in nessun caso e indipendentemente dall'uso dalla situazione.
"Scafisti sbarcano a Marsala", Anonimo, Olio su Tela.

Una volta che l'ex-allievo ha giurato su una bottiglia di Amaro Montenegro di onorare per sempre il suo impegno, deve scegliere in quale categoria di merci specializzarsi:

  1. Beni di lusso: tabacco, sigarette, benzina, mozzarella di bufala e borse di Dolce & Gabbana sono solo una piccola fetta dei prodotti offerti al pubblico.
  2. Persone: la categoria più diffusa, che solo i veterani del mare sanno affrontare. Prima di comandare il primo sbarco, i neo diplomati svolgono un breve tirocinio presso Costa Crociere.
  3. armi di distruzione di massa: AK-47, testate atomiche, Bombe di Mosca o bombe di Maradona[3].

Il mestiere vero e proprio

Ma, siamo sinceri, il mestiere dello scafista richiede un grosso sforzo fisico e mentale: servirà dimenticare week-end e feste comandate, restare lontani dalla famiglia per diversi giorni e imparare a svicolare restare in buoni rapporti con la guardia costiera per portare avanti serenamente questa gloriosa maestranza.
A causa dei frequenti incidenti sul lavoro, molti scafisti non arrivano all'età pensionabile, che secondo il nuovo regolamento INPS è di 74 anni, con 40 di contributi ufficiali e 30 di straordinari. Nel caso si verifichi qualche disguido alla dogana di Brindisi, scatta un periodo di ferie forzate; nei casi più fortunati, a causa del sovraffollamento delle carceri, molti scafisti sono stati rilasciati e fatti riaccompagnare in patria dai loro genitori, che di solito arrivano in Italia per salutare il figlio durante l'orario di lavoro.
Quando sopraggiunge la vecchiaia ed arrivano i reumatismi, questi poco di buono finiscono a lavorare sui pescherecci in Groenlandia per conto della Rio Mare o Nostromo. Il loro funerale è celebrato rigorosamente in mare, ed il feretro viene gettato in acqua con 2 monete sugli occhi, per pagare lo scafista il traghettatore di anime Caronte.

Scafisti famosi

Le imbarcazioni

Nel blu, dipinto di blu...

La flotta degli scafisti vanta le migliori bagnarole del Mediterraneo, roba da fare invidia pure alla Tirrenia. Attualmente è difficile dare una stima dei mezzi effettivi a loro disposizione, ma dopo aver fatto una media stocastica degli sbarchi, Piergiorgio Odifreddi stima che ci siano sette aliscafi, quintordici catamarani, due galeoni, un paio di motosiluranti (per i viaggi di sola andata) e quattro quinqueremi. La nave ammiraglia, la Perla nera, è stata la protagonista di molti documentari su Disney Channel. Degno di nota infine il servizio navetta una volta giunti a destinazione, che accompagna i passeggeri al terminal degli arrivi. Non sono previsti battelli per il rientro, tranne quelli organizzati dal ministro Maroni.

Le rotte disponibili per i clienti

Per combattere la noia del viaggio, i traghettati possono leggere i volantini informativi, in cui vengono elencati i percorsi disponibili per raggiungere la terra promessa:

  1. Albania-Italia: classico viaggio scelto dagli sposi per la loro luna di miele.
  2. Marocco-Spagna: se amate le corrida e non volete attraversare la fredda pianura padana, potete chiedere un passaggio ai tuareg, che saranno lieti di trasportarvi con le loro navi del deserto.
  3. Tunisia-Italia: una rotta in costante crescita, sia in un verso che nell'altro.
  4. Somalia-Sudafrica-Costa d'Avorio-Inghilterra: per chi non ha fretta di arrivare.

Canti popolari degli scafisti

Orietta Berti interpreta un classico della tradizione folkloristica scafista.


Curiosità

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  • Sapete come gli scafisti riescono a fare entrare 20 albanesi in una cabina telefonica? Semplice: basta dirgli che galleggia.
  • Il dolce preferito dagli scafisti è l'affogato.
  • Il primo gioco che imparano i figli degli scafisti è Battaglia navale.

Note

  1. ^ Contenti loro...
  2. ^ Buttare in mare ogni tipo di prova al minimo avvistamento della Guardia di Finanza.
  3. ^ Se il compratore è un camorrista che vuole festeggiare il Capodanno.

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